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Festa della donna CGIL 2015: ConcertAzioneDiGenere – libere di scegliere

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 25, 2015

vol 8 marzo 2015ConcertAzioneDiGenere – libere di scegliere

Concerto per flauto e pianoforte

Lorenzo Morrocchi, flauto traverso – Christine Billing, piano – brani di autori vari, tra cui la Fantasia su temi tratti dalla “Carmen” di G. Bizet

introduzione sulla maternità consapevole
a cura delle donne della CGIL e dello SPI CGIL

nei pressi dei reparti di ostetricia e ginecologia degli Ospedali:
NOTTOLA (Montepulciano) 11 marzo ore 15.30-16.30
CAMPOSTAGGIA (Poggibonsi) 14 marzo ore 15.30-16.30
LE SCOTTE (Siena) 19 marzo ore 15.30-16.30

Argomenti: 8 marzo, CGIL, donne, Legge 194, maternità |

CGIL: “GLI APPALTI SONO IL NOSTRO LAVORO, I DIRITTI NON SONO IN APPALTO”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 24, 2015

furgone-appalti-e1423824544222CGIL: “GLI APPALTI SONO IL NOSTRO LAVORO, I DIRITTI NON SONO IN APPALTO”

Il sindacato presenta una proposta di legge di iniziativa popolare

Siena, 24 febbraio 2015 – La Cgil promuove una raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare sulla regolamentazione delle gare d’appalto.

La proposta del sindacato si pone l’obiettivo di garantire la continuità dei trattamenti dei lavoratori/lavoratrici impiegati/e nelle filiere degli appalti pubblici e privati, di contrastare la concorrenza sleale tra imprese e di tutelare l’occupazione nei cambi d’appalto.

“Le lavoratrici e i lavoratori degli appalti – spiega la Cgil – sono tutte quelle persone che spesso operano nel silenzio e nell’ombra: sono gli operatori dei servizi mensa degli ospedali e delle scuole, sono gli addetti alle pulizie nella maggior parte degli uffici, degli enti pubblici e delle scuole, sono coloro che operano nei settori della sterilizzazione delle sale operatorie dei presidi ospedalieri e degli strumenti chirurgici, della fornitura dei camici dei medici e degli infermieri e della biancheria dei letti di degenza. Ognuno di noi, prima o poi, interagisce con queste persone e nemmeno se ne rende conto…”.

“Ogni giorno – prosegue il sindacato – svolgono il loro lavoro con coscienza, ma su di loro si aggira continuamente l’alone negativo della scadenza dell’appalto: ‘cosa succederà domani alla scadenza?’, si chiedono, ‘avrò ancora il mio posto di lavoro?’, ‘e se lo avrò ancora, sarà per le stesse ore o sarà ridotto?’. Sì, ridotto dalla spending review e dai continui tagli agli enti… Troppe domande che spesso non trovano risposte”.

“Sono quei lavoratori e quelle lavoratrici esposti per una vita al precariato – aggiunge la Cgil – senza carriere contributive dignitose, con basse retribuzioni, senza una valorizzazione professionale”.

“Le nuove regole contenute nel Jobs Act sottolinea l’organizzazione sindacale – aggravano ulteriormente questa situazione, perché a seguito di un cambio d’appalto anche i lavoratori e le lavoratrici con una lunga anzianità vedranno venir meno anche quelle poche tutele che avevano fino ad ora in materia di licenziamenti. Era stato promesso un allargamento delle tutele ai più deboli, ma poi si è fatto esattamente il contrario”. Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: appalti, CGIL |

Camusso, firmiamo per un nuovo Statuto dei Lavoratori, il governo cancella i diritti e non crea posti

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 23, 2015

Camusso8Camusso, firmiamo per un nuovo Statuto dei Lavoratori, il governo cancella i diritti e non crea posti

22/02/2015 Intervista al quotidiano ‘La Repubblica’ del Segretario Generale della Cgil, Susanna Camusso

da www.cgil.it

La sfida della Cgil al governo Renzi si chiama Nuovo Statuto dei lavoratori “Si deve fare ogni sforzo – dice Susanna Camusso, segretario generale del sindacato più grande d’Italia – per ricostruire un diritto del lavoro dopo i danni determinati dalle scelte del governo. Vanno affermati diritti universali di tutti coloro che lavorano indipendentemente dal contratto”.

È quel che dice il senatore del centro destra Maurizio Sacconi secondo cui lo Statuto dei lavoratori è caduto ora va scritto uno Statuto dei lavori? «No, assolutamente no. Il problema non sono i lavori – come sostiene il vero autore delle politiche del governo sul lavoro – il problema  sono i diritti di coloro che lavorano. Nel decreto del governo non c’è alcuna estensione dei diritti e delle tutele. Non cambierà nulla ed è l’ennesima dimostrazione del baratro che c’è tra gli annunci e la realtà».

Parleremo del Nuovo Statuto. Renzi, intanto, ha detto che quella di venerdì è stata una “giornata storica” con l’abolizione dell’articolo 18 e la cancellazione delle false collaborazioni. Lei condivide?« Ahimè si. È stata una giornata molto negativa per le decisioni prese, per la filosofia che si è affermata, per il rapporto che si è stabilito con il Parlamento. Per i diritti, per i Lavoratori, per i giovani è una giornata da segnare in nero, mi auguro che sarà al più presto cancellata . Eppure, nel decreto c’è scritto che “il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato costituisce la forma comune di rapporto di lavoro».

Non è la richiesta della Cgil?
«Certo, ma quello che hanno realizzato non è un contratto a tempo indeterminato. Per noi il rapporto di lavoro porta in sé le tutele e il riconoscimento delle libertà dei lavoratori. La monetizzazione crescente non è un rapporto di lavoro nel quale si realizza la libertà del lavoratore. C’è piuttosto lo stato di perenne condizionamento, la costituzione di uno stato servile e non paritario».

Lei parla di uno stato “servile” del lavoratore perché è stato abolito il diritto al reintegro. Ma l’articolo 18 si applicava e si applica ai lavoratori già assunti solo nelle aziende con più di quindici dipendenti. Tutti gli altri sarebbero già oggi in condizioni di servilismo? «La questione, come abbiamo sempre detto e come ha sempre affermato la giurisprudenza, è l’effetto deterrente che l’articolo 18 dispiegava non mi puoi licenziare ingiustamente perché mi posso difendere. Ora, con la stessa filosofia della soglia del 3 percento per  l’evasione fiscale, si stabilisce che è accettabile un comportamento anche se illegittimo. Questa sì è davvero una rivoluzione o meglio una contro-rivoluzione. Ed è contro i soggetti più deboli».

La tesi del governo è che il superamento dell’articolo 18 toglie ogni alibi alle imprese e dunque offre più opportunità di lavoro ai giovani. Non vale la pena accettare meno diritti e più lavoro? «Ci sarebbero più opportunità di lavoro se qualcuno si occupasse di creare lavoro. E’ che nessuno lo fa. Rimane sempre lo stesso bacino di tre milioni di disoccupati e del 40 percento di giovani senza lavoro. Se solo si sbloccasse quella follia della legge sull’età pensionabile si determinerebbero 400 mila assunzioni senza bisogno di falcidiare i diritti, demansionare i lavoratori e creare precariato mascherato. Renzi sbandiera il vessillo del primato della politica e poi delega tutto alle imprese».

E se fosse vero che con il decreto 200mila finti collaboratori saranno assunti, come ha detto Renzi, con un contratto a tempo indeterminato? «Ecco: questo è il tipico modo di costruire una notizia Tutti danno per scontato questa operazione ma nessuno andrà a verificare cosa, come e se si realizzerà. Ad esempio, dove sono i vincoli c h e permettono a un giovane collaboratore di chiedere la trasformazione del suo contratto? Non c’è niente. E in più tutti i contratti precari escono indenni dal decreto».

La Cgil proclamerà un nuovo sciopero generale? «Continueremo la mobilitazione, con tutte le forme necessarie. Le ho detto: va ricostruito un diritto del lavoro. Dobbiamo mettere in campo una campagna che parli a tutto il Paese».

Per difendere il vecchio Statuto del 1970?«A parte che, per fortuna, non è stato ancora del tutto smantellato, pensiamo che ci voglia una legge universale che riconosca a tutti g li stessi diritti perché non è vero che per riconoscere la modernità si debbano cancellare i diritti. Raccoglieremo le fume su questo per una legge di iniziativa popolare».

Quando sarà pronta? «Ci stiamo lavorando e coinvolgeremo il maggior numero di lavoratori, persone, associazioni, studiosi possibile».

Pensate anche di raccogliere le firme per un referendum abrogativo del Jobs Act? «Non abbiamo escluso nulla. Valuteremo tutto ciò che è utile a sostenere la nostra proposta di legge».

Ma se la riforma dovesse funzionare non sarebbe una bella notizia anche per voi?
«Mi chiede se saremmo contenti di una ripresa dell’occupazione? Ne saremmo entusiasti. Vorrebbe dire che l’Italia, con il lavoro di tanti, è uscita dalla crisi. La realtà è però un’altra. Se la Fiat decide di assumere a Melfi lo fa non perché i diritti dell’articolo 18 sono stati cancellati ma perché, cambiando strategia, ha scelto di produrre un nuovo modello in Basilicata. La realtà dice anche che a maggio scadrà la cassa integrazione in deroga. Quelle persone saranno licenziate?».

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Jobs Act: Cgil, è mantenimento differenze e non lotta a precarietà

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 20, 2015

Giovani_ombrelli_JobsActJobs Act: Cgil, è mantenimento differenze e non lotta a precarietà

20/02/2015 “Quanto tolto andrà riconquistato con contrattazione e nuovo Statuto lavoratori” da www.cgil.it

» Jobs Act: Cgil, Governo ha dato tanto a imprese, ora faccia qualcosa per il lavoro

“Il Jobs Act è il mantenimento delle differenze e non la lotta alla precarietà”. È il primo commento della Cgil in merito alle decisioni assunte oggi dal Consiglio dei ministri, che in una nota aggiunge: “Il contratto a tutele crescenti è la modifica strutturale del tempo indeterminato che ora prevede, nel caso di licenziamento illegittimo o collettivo, che l’azienda possa licenziare liberamente pagando un misero indennizzo”.

Sulla precarietà, prosegue la nota del sindacato di corso d’Italia, “siamo alla conferma dell’esistente, se non al peggioramento, come nel caso del lavoro accessorio e all’assurdo sulle collaborazioni che si annunciano abolite dal 2016 ma comunque stipulabili in tanti casi, mentre nulla si dice delle cococo della Pa”.

Insomma, continua la nota, “dove sarebbe la svolta? Il governo parla di diritti ma mantiene la precarietà, dimentica le partite Iva e regala a tutti licenziamenti e demansionamenti facili. Per rendere i lavoratori più stabili non bisogna per forza renderli più licenziabili o ricattabili”. Per la Cgil “quello che il governo sta togliendo e non estende ai lavoratori stabili e precari, andrà riconquistato con la contrattazione e con un nuovo Statuto dei lavoratori”.

Argomenti: CGIL |

Legalità. una svolta per tutte: finisce il viaggio, l’impegno continua

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 20, 2015

legalitaPulminoLegalità. una svolta per tutte: finisce il viaggio, l’impegno continua

19/02/2015 da www.cgil.it

Si è concluso oggi alla Casa del Jazz di Roma, bene confiscato alla banda della Magliana, il viaggio della legalità della Cgil, partito lo scorso 27 ottobre da Milano. In questi mesi la campagna nazionale della confederazione ‘Legalità: una svolta per tutte’ ha attraversato la penisola con un pulmino per dire no alla criminalità organizzata, a corruzione ed evasione e per chiedere interventi concreti contro questi fenomeni che minano economia e futuro del Paese. (FOTOPAGINA SPECIALE)

All’evento di chiusura del viaggio hanno partecipato Gianna Fracassi, segretario confederale della Cgil; Andrea Orlando, ministro della Giustizia; Claudio Di Berardino, segretario generale Cgil Roma e Lazio; Alfonso Sabella, assessore alla Legalità Roma Capitale; Giuseppe Pignatone, procuratore della Repubblica di Roma; Giuseppe Pecoraro, Prefetto di Roma; Guido Fabiani, assessore Sviluppo economico e Attività produttive Regione Lazio; Rosy Bindi, presidente Commissione parlamentare antimafia. Le conclusioni sono state affidate a Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.

“Il nostro viaggio termina qui, ma la campagna prosegue”, con queste parole Gianna Fracassi ha dato il via all’iniziativa, ricordando che l’impegno della confederazione sui temi della legalità andrà avanti,”non soltanto per denunciare che ci sono tante cose che non vanno, ma anche per dire che attraverso l’attività sindacale è possibile cambiarle”.
La Cgil ha promosso questa campagna perché la legalità è un’urgenza, un valore capace di risollevare le sorti di un Paese compromesso, la soluzione nella lotta al malcostume. Urgenza che si sostanzia nei ‘numeri’: i fenomeni illegali, infatti, sono diffusi e trasversali in tutto il territorio nazionale, e hanno un costo insostenibile: la corruzione vale 60 miliardi di euro l’anno, l’evasione 135 e il fatturato complessivo delle mafie è vicino ai 200 miliardi. Una ‘torta’ di circa 400 miliardi che immessi nel circuito ‘legale’ rappresenterebbero il volano di cui il Paese ha bisogno per affrontare e risolvere il binomio crisi e sviluppo. Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

Sindacati bancari: “Preoccupazione per le storiche aziende creditizie radicate in provincia”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 19, 2015

FISAC_logo

 

Volantino provinciale 19 febbraio 2015

Argomenti: banche, FISAC |

Cgil: documento conclusivo del Comitato Direttivo

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 19, 2015

CGILluciCgil: documento conclusivo del Comitato Direttivo

18/02/2015 da www.cgil.it

Di seguito il documento conclusivo del Comitato Direttivo Cgil, che si è riunito oggi a Roma, approvato con 2 voti contrari. Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

Jobs Act: Cgil, aspettiamo testi su tipologie contratti, al momento più semplificazione che manutenzione

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 19, 2015

PalazzoJobs Act: Cgil, aspettiamo testi su tipologie contratti, al momento più semplificazione che manutenzione

18/02/2015 » FOTO
Jobs Act: Sorrentino, nato con le migliori intenzioni, avrà effetti devastanti sul piano sociale

“La nostra prima valutazione sarà più articolata quando avremo un testo per capire esattamente di che cosa stiamo parlando. Al momento ci sembra più una semplificazione e una manutenzione che un disboscamento per utilizzare le parole dello stesso governo. Le uniche forme che il ministro Poletti si propone di abolire sono l’associazione in partecipazione e il ‘job sharing’, mistero della fede quest’ultimo se sia mai stato applicato in natura”. E’ la valutazione del segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, al termine del tavolo presso il Ministero del Lavoro sul decreto del Jobs Act di riforma delle tipologie contrattuali, in Cdm venerdì.

“Rispetto a quell’attenzione sulle forme maggiormente precarizzanti – aggiunge la dirigente sindacale – siamo stati sostanzialmente delusi. Alla nostra obiezione sulla sostanziale conferma delle tipologie esistenti, il ministro ci ha risposto che sulla precarietà non si può intervenire col ‘bazooka’ perché si fa un buco enorme ma che l’intervento sarebbe stato fatto col bisturi. A questo punto è stato facile replicare che invece sul tema dei licenziamenti si è intervenuti col’ bazooka’, nessuno si è posto in questo caso il problema del buco enorme che si creava”.

Inoltre, osserva Sorrentino, “non c’è sostanzialmente una coerenza tra l’enunciazione e la pratica, almeno per quello che abbiamo riscontrato oggi. C’è per noi un elemento devastante: l’allargamento del lavoro accessorio che è l’unica forma di lavoro che non è subordinato, e quindi non è contrattualizzato, e che oltre tutto senza diritti e non prevede la parità di trattamento. Le collaborazioni avranno un cambio nominale ma ci sarà comunque una disciplina del lavoro autonomo, non definita e non si accenna ai diritti per questi lavoratori. Stanno studiando la differenza tra la nozione di subordinazione e lavoro autonomo. Ci diranno qual è l’esito di questo studio. Per il resto confermano il quadro esistente”.

In definitiva, conclude Sorrentino, “la nostra prima valutazione sarà più articolata quando avremo un testo per capire esattamente di che cosa stiamo parlando. Al momento ci sembra più una semplificazione e una manutenzione che un disboscamento per utilizzare le parole dello stesso governo. Abbiamo poi ribadito la nostra contrarietà sul contratto a tutele crescenti che liberalizza i licenziamenti mentre l’unica cosa che ci è sembrato rilevare come elemento di positività è relativa all’articolo 7 sugli appalti: su questo punto stanno studiando una soluzione, probabilmente quella norma verrà cambiata”.

Argomenti: CGIL |

FISAC: “Solidarietà ai lavoratori di Siena Biotech”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 18, 2015

FISAC_logoSiena, 18 febbraio 2015 – La Segreteria provinciale della Fisac CGIL di Siena esprime solidarietà ai lavoratori di Siena Biotech in lotta per la difesa dei posti di lavoro.

“La procedura di licenziamento avviata – spiega la FISAC provinciale – fa ricadere unicamente sui lavoratori responsabilità di altri e segna l’ennesima perdita, per Siena e il suo territorio, di una realtà produttiva all’avanguardia e di posti di lavoro di altissima professionalità”.

“Le istituzioni – conclude il sindacato senese dei bancari – e i soggetti interessati al background professionale e tecnologico si devono far carico del futuro di 52 persone, producendo ogni sforzo perché, a partire dalla fruibilità dello stabilimento, si pongano le basi per un rilancio produttivo ed occupazionale”.

Argomenti: aziende, FISAC |

Jobs Act: Sorrentino, nato con le migliori intenzioni, avrà effetti devastanti sul piano sociale

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 17, 2015

Giovani_ombrelli_JobsActJobs Act: Sorrentino, nato con le migliori intenzioni, avrà effetti devastanti sul piano sociale

da www.cgil.it

17/02/2015 Alla vigilia dell’incontro al ministero del Lavoro, e a pochi giorni dal Cdm che dovrà approvare il decreto sulla ridefinizione dei contratti, la segretaria confederale incontra i lavoratori dell’Isfol per un’assemblea sul provvedimento lavoro.

Era nato con i migliori propositi, affrontare la piaga della precarietà eliminando la linea di divisione tra lavoratori di serie A e di serie B, condivisi e sostenuti dalla Cgil. Si è rilevato col tempo essere un provvedimento per “indebolire la funzione della contrattazione”, “con effetti devastanti sul piano sociale”. Alla vigilia dell’incontro presso il Ministero del Lavoro per il nuovo decreto sul Jobs Act, quello sul riordino delle tipologie contrattuali, e a pochi giorni dal varo di quest’ultimo in Consiglio dei ministri (previsto per il 20 febbraio), il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, ricapitola aspetti e criticità del Jobs Act in un incontro promosso all’Isfol.

Un momento di riflessione generale sul provvedimento lavoro, all’interno di un istituto anch’esso direttamente coinvolto per quello che dovrà essere l’ultimo decreto delega del Jobs Act, ovvero l’agenzia per l’occupazione. Serena Sorrentino, reduce da un ‘tour’ di seminari sindacali in giro per il paese sul Jobs Act, parte da una considerazione generale: “Il Jobs Act era nato con un impianto molto condivisibile: un disegno di riforma organico di capitoli che da troppo tempo chiedevamo vedessero un riassetto, anche in relazione della legge 92/2012 (la legge Fornero di riforma del mercato del lavoro, ndr): implementazione delle politiche attive e universalizzazione di quelle passive, riordino e semplificazione delle tipologie contrattuali, allargamento ed estensione della disciplina dei congedi non soltanto parentali”. Continua a leggere questo articolo »

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