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Lavoro: CGIL, cambiare dl e agenda, serve creare occupazione

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 2, 2014

lavoratoreLavoro: CGIL, cambiare dl e agenda, serve creare occupazione

01/04/2014 da www.cgil.it

I dati diffusi oggi dall’Istat dimostrano “non solo che il decreto lavoro va cambiato ma che il Governo dovrebbe anche cambiare verso alla sua agenda, rimettendo al centro la creazione di lavoro”. Così il segretario confederale della CGIL, Serena Sorrentino, commenta le rilevazioni dell’istituto di statistica sull’occupazione, aggiungendo che: “Ci si stupisce di mille posti di lavoro che si perdono al giorno? E allora verrebbe da chiedersi qual è la ratio del dl lavoro”.

Sempre in merito al decreto lavoro, la dirigente sindacale osserva: “Lo avevano presentato come il provvedimento necessario a contrastare la disoccupazione, in particolar modo quella giovanile. Si apprende solo ora che la timida ripresa ha la caratteristica di non essere accompagnata da un’espansione dell’occupazione? E che si fa? Si rendono più deboli i contratti esistenti e si introducono meno vincoli alla stabilità dell’occupazione dei contratti a termine e dell’apprendistato?”.

I dati dell’Istat, prosegue Sorrentino, “confermano che il problema dell’Italia è la caduta di domanda. Per questo, se da un lato la CGIL chiede di continuare sulla strada dell’alleggerimento della pressione fiscale su lavoratori, pensionati e imprese per rilanciare consumi e investimenti; dall’altro serve un Piano straordinario per il lavoro giovanile finanziato da una patrimoniale e non una generalizzazione della precarietà. Non solo, quindi, il decreto lavoro va cambiato ma il Governo dovrebbe cambiare verso alla sua Agenda, rimettendo al centro la creazione di lavoro e quindi – conclude – come si ricostruiscono poche mirate cose: pubblica amministrazione, politica industriale e assetto e tutela del territorio e del nostro patrimonio culturale”.

Secondo i dati diffusi quest’oggi dall’ISTAT in Italia il tasso di disoccupazione è salito al 13%, ovvero il dato più alto dal 1977. Vuol dire che oltre 3,3 milioni di persone sono in cerca di lavoro: +8 mila su mese e +272 mila su base annua. Sempre alta anche la componente giovani, che tocca il 42,3% in lievissima diminuzione su gennaio, ma con un +3,6% su base annua: 678mila 15-24enni. L’Italia è al top per l’incremento: al 13% a febbraio (inferiore solo a Cipro e Grecia). Il tasso di occupazione, di converso, a febbraio e’ al 55,2%: si torna indietro di 14 anni e in media si perdono mille occupati al giorno.

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Inaugurazione Ufficio mobile SPI CGIL provinciale – le foto e l’intervento di Caselli

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 1, 2014

31-3-2014 inaugurazione ufficio mobile SPI di SienaINAUGURAZIONE UFFICIO MOBILE SPI CGIL SIENA – 31 MARZO 2014 – Le foto

L’intervento di Franco Caselli, Segretario generale SPI CGIL Siena:

Oggi è una giornata importante. Si concretizza un’idea di progetto che impegna tutto il gruppo dirigente dello SPI senese. Con la presentazione e l’inaugurazione dell’Ufficio Mobile prende avvio un servizio itinerante dello SPI CGIL che si prefigge lo scopo di compiere presenze in luoghi del territorio provinciale nei quali non c’è una sede fissa dello SPI o della CGIL.

Questa decisione nasce non tanto per un bisogno di immagine dello SPI CGIL, ma per essere vicino alle persone, iscritti e non, pensionati e non, in tutti gli angoli del territorio in questa difficile fase che stiamo vivendo, ascoltando i bisogni e dando risposte possibili con l’ausilio del Sistema dei Servizi della CGIL, organizzando contatti e momenti di aggregazione per cercare di dare voce ad eventuali stati di disagio combattendo sentimenti di apatia o peggio ancora di rassegnazione risvegliando la voglia di partecipare per riaccendere la speranza di cambiamento.

L’Ufficio Mobile dello SPI sarà attrezzato con un sistema multimediale, con due postazioni in grado di collegarsi al web. Dai prossimi giorni lo vedremo all’opera.

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Tabelle paga lapidei industria aprile 2014

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 1, 2014

Lapidei Industria_04_14

Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Tabelle paga lapidei artigiani aprile 2014

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 1, 2014

Lapidei artigiani 04_14

Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Tabelle paga legno industria aprile 2014

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 1, 2014

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Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Tabelle paga laterizi aprile 2014

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 1, 2014

Laterizi_04_14

Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Tabelle paga legno artigiani aprile 2014

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 1, 2014

Legno Artigiani _04_14

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LA VITA DELLE DONNE: SOGNO E SPERANZA NONOSTANTE LA PRECARIETA’ – le foto

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 1, 2014

convegno donne unitario 31-3-2014LA VITA DELLE DONNE: SOGNO E SPERANZA NONOSTANTE LA PRECARIETA’:

le foto dell’iniziativa CGIL CISL UIL Siena che si è svolta ieri a Palazzo Patrizi

Argomenti: 8 marzo, CGIL, donne, foto, precari |

Governo: CGIL, si confronti con il sindacato e passi dagli annunci ai fatti

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 1, 2014

PalazzoGoverno: CGIL, si confronti con il sindacato e passi dagli annunci ai fatti

31/03/2014 da www.cgil.it

“Al Paese serve un governo con le idee chiare che, confrontandosi con i sindacati, passi dagli annunci ai fatti. Senza percorrere le strade sbagliate che ci hanno portato alla situazione attuale”. Questo il giudizio espresso da Vincenzo Scudiere, segretario nazionale della CGIL, ai microfoni di Radioarticolo1 (Ascolta).

“Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio dimostrano una forte volontà di cambiare il Paese, e dal punto di vista teorico è importante e condivisibile. Ma, almeno sulle questioni del lavoro, a queste dichiarazioni o non sono ancora seguiti fatti, come nel caso degli 80 euro in busta paga per i quali le coperture non sono certe, oppure si è arrivati a scelte sbagliate, ed è il caso del decreto Poletti”. Per Scudiere “eliminare le causali dei contratti a termine, allungarne la durata e prevedere un numero consistente di proroghe produce una nuova forma di precarietà, e per un Presidente del Consiglio che ha dichiarato di volerla superare ci sembra contraddittorio”. “Io spero – continua – che il decreto venga modificato profondamente dal Parlamento, anche per quanto riguarda l’intervento sull’apprendistato. Eliminando la formazione si cancella la ragione principale per la quale un contratto di questo tipo può essere attivato: insegnare ai giovani un lavoro e dare loro una prospettiva”. Se, come Renzi ha dichiarato nell’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera, l’obiettivo del governo è quello di creare nuovi posti di lavoro, per la CGIL si sta andando nella direzione sbagliata. “E’ dimostrato che le forme di precariato non hanno prodotto e non producono nuova occupazione. Nuovi posti di lavoro si creano  se si fanno politiche espansive – spiega Scudiere – che stimolino gli investimenti delle imprese e prevedano quelli pubblici, se c’è un’idea di quali sono gli asset prioritari per rilanciare l’economica del Paese. Invece si interviene sul topolino, le regole del mercato del lavoro e la precarietà, e non si guarda la montagna”. Continua a leggere questo articolo »

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Camusso, il sindacato che serve

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 31, 2014

Camusso8Camusso, il sindacato che serve

31/03/2014 da www.cgil.it In una intervista a SKY TG24 il Segretario Generale della CGIL: “dopo 6 anni di crisi c’è ancora più bisogno di sindacato. Ci vogliono contratti e tutele, si devono dare risposte ai lavoratori”

“La gente ha due emergenze unite da un sentimento: la rabbia. Rabbia per lavoro che non c’è, o è precario o sottopagato, rabbia per non potere andare in pensione, anche se ha lavorato a lungo. Elemento che viene visto inoltre come causa del mancato ingresso dei giovani nel mondo del lavoro”. In una intervista di Emilio Carelli per SkyTg24, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha parlato dei problemi del lavoro e del ruolo del sindacato in un Paese dove cresce appunto la rabbia delle persone per il lavoro che non c’è e per le incertezze sulle pensioni. “Dopo 6 anni di crisi c’è ancora più bisogno di sindacato – ha spiegato la leader della Cgil – ci vogliono contratti e tutele, si devono dare risposte ai lavoratori”. Si tratta anche di inquadrare bene il problema del sindacato che viene descritto continuamente dai media come un soggetto in declino.

Nella intervista a Sky Tg24, Camusso ha voluto ricordare che la sindacalizzazione è in aumento, non in declino, ma ha anche precisato che c’è una parte del mondo del lavoro che ancora non viene intercettata dal sindacato. E sarà proprio questo il compito primario che si dovrà dare la Cgil, che comunque non ha nessuna intenzione di diventare un partito. Quello che serve è il sindacato. E la Cgil è pronta a rilanciare la sua presenza sia nei luoghi di lavoro e nei territori (con la contrattazione sociale) sia a livello dei rapporti con la politica. Da questo punto di vista le cose sono molto chiare. Il disconoscimento del ruolo della concertazione e delle rappresentanze sociali da parte del governo Renzi (che sarà giudicato di volta in volta sui provvedimenti e non a prescindere) è una oggettiva limitazione della partecipazione democratica. “Il governo Monti aveva fatto la medesima scelta – ha ricordato Susanna Camusso – e i risultati si vedono con leggi che oggi mostrano tutti i loro limiti e problemi. E’ sempre sbagliato non avvalersi esperienza altrui. In ogni caso il governo dovrà essere misurato sulle scelte concrete sul lavoro, visto che finora rimaniamo agli annunci. Per ora, per esempio, gli 80 euro promessi per le buste paga sono solo un annuncio. E non sarà con altra precarietà che si risolveranno i problemi. Tre anni di prova e 8 tra disdette e proroghe non sono regole che valorizzano il lavoro e l’investimento sulle competenze. Per Susanna Camusso, al contrario, “il Paese ha bisogno di investire in competenze e specializzazioni, non in precarietà. Così come è sbagliato l’intervento sulla parte formativa dell’apprendistato: deve essere formazione, non manodopera a basso costo. Per creare occupazione occorre fare investimenti pubblici mirati con scelte sui settori di sviluppo e di potenziale economia, sulle vocazioni. Non distribuire soldi in lavoretti senza sviluppo. Si scelgano i settori partendo dalle vocazioni del Paese e si investa. Come nel settore della cura e conservazione dei beni culturali che producono turismo ma anche ricerca tecnologica e know how. Occorre tornare attraverso il contratto nazionale alla universalità dei diritti e alla dignità del lavoro. Nella intervista a Sky Tg 24 si è parlato anche di riforma della pubblica amministrazione (la proposta Madia di prepensionamento è la dimostrazione concreta del disastro creato dalla legge sulle pensioni Fornero/Monti) e di spending review. La Cgil ribadisce il suo sì al al risparmio, alla razionalizzazione soprattutto nell’acquisto dei beni, alla razionalizzazione del sistema di pagamento dei mangar, ma anche il suo netto no ai tagli lineari e alla riduzione dei servizi. Le conseguenze sulla scuola e sull’abbandono scolastico dei tagli degli scorsi anno sono evidenti a tutti, a partire dalle famiglie.

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