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CGIL, no alla vendita, riattivare il lavoro nelle aziende confiscate alla mafia

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 28, 2013

CGIL, no alla vendita, riattivare il lavoro nelle aziende confiscate alla mafia
La CGIL scende di nuovo in campo per il rilancio produttivo delle aziende confiscate alla mafia. Iniziative in Puglia, Sicilia e Toscana. Domenica 8 settembre manifestazione nella tenuta di Suvignano messa all’asta dall’Agenzia dei beni confiscati. Il Parlamento approvi la legge “Io riattivo il lavoro”.
28/08/2013 da www.cgil.it

“Riprendiamoci Suvignano” è lo slogan della manifestazione indetta per domenica 8 settembre dal Comune di Monteroni d’Arbia, dalla regione Toscana, dalla provincia di Siena, nonché dall’Arci e dall’associazione Libera di Siena per bloccare la vendita all’asta della tenuta agricola di Suvignano, bene sequestrato alla mafia. La CGIL ha aderito alla manifestazione e parla di un vero e proprio “blitz” estivo l’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati che ha emesso un decreto per la messa in vendita dell’Azienda Agricola “Suvignano s.r.l.” di Monteroni d’Arbia (SI) per una base d’asta di 22 Milioni di Euro.

“Questa decisione – spiega Luciano Silvestri, responsabile delle politiche della legalità della CGIL nazionale – avviene, tra l’altro, in presenza di un progetto per il riutilizzo sociale dell’Azienda presentato congiuntamente dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Siena, dal Comune di Monteroni d’Arbia, dall’Arci e Libera”.

Sulla questione sono scattate le reazioni di un vasto schieramento di forze impegnate nel contrasto alle Mafie e per il riutilizzo dei Beni Confiscati. Ma non c’è solo questo alla base della decisione della CGIL. Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

Camusso, no abolizione Imu se mette a rischio i fondi per esodati e CIG in deroga

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 28, 2013

Camusso, no abolizione Imu se mette a rischio i fondi per esodati e CIG in deroga
In un’intervista a ‘La Stampa’ il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso ribadisce quali sono le emergenze del Paese che il governo Letta deve subito affrontare: ‘lo sforzo che bisogna fare è governare i problemi reali del Paese. E ora serve soprattutto una riforma fiscale che dia risorse ai lavoratori e, con meccanismi selettivi, alle imprese”
28/08/2013 da www.cgil.it

«Vorrei parlare della situazione in Siria: noi siamo per scoraggiare qualunque tentazione di ricorso alle armi. C’è una gravissima guerra civile – spiega la leader della CGIL – c’è l’uso di armi convenzionali e di armi chimiche contro popolazioni inermi, e resta il problema di come la comunità internazionale può evitare tutto questo. Ma che lo strumento giusto sia la guerra, ne dubito fortemente».

Segretario Camusso, passiamo alle notizie italiane. Perché esprimete qualche dubbio sul provvedimento per i precari del pubblico impiego? Non vi bastano 130mila assunzioni? «Osservo solo che si resta nel regime di blocco delle assunzioni, che la norma vale solo per le amministrazioni che decidono di indire un concorso, e che c’è una riserva del 50% dei posti per i precari. Se è così, non è una soluzione per 130mila persone. Però vogliamo essere certi che sia una soluzione sostenuta da numeri e risorse, e su questo ci confronteremo con ministro e Parlamento. È una svolta di principio che invece di prorogare i contratti a termine si crei stabilità, mantenendo il principio che si entra per concorso, chiudendo una lunga stagione di scarsa trasparenza».

Tuttavia, questa mossa del governo Letta vi è piaciuta. «Lo sforzo che bisogna fare è governare i problemi reali del Paese. E ora serve soprattutto una riforma fiscale che dia risorse ai lavoratori e, con meccanismi selettivi, alle imprese. Questo è il tema. Se ne discute troppo poco».

E c’è il rischio che questo Esecutivo debba andare a casa… Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

EBRET: buono libri per figli lavoratori artigianato

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 27, 2013

BUONO LIBRISu proposta di CGIL, CISL, UIL toscane, l’Ebret (Ente bilaterale regionale dell’artigianato) ha deciso un intervento in favore dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti di aziende artigiane iscritte all’ENTE, consistente in un “buono libri” del valore di 180 Euro. I beneficiari devono essere dipendenti di aziende iscritte all’ENTE con figli frequentanti la scuola media inferiore e superiore per l’anno scolastico 2013-14.

Requisiti richiesti per la domanda di contributo.

Al momento della richiesta di contributo da parte del lavoratore, dovranno risultare soddisfatti i seguenti requisiti: – il lavoratore dovrà essere dipendente di un’azienda regolarmente iscritta all’EBRET; – il dipendente dovrà presentare un ISEE non superiore a 16.000 euro.

Le domande vanno inoltrate ad EBRET, viale F.lli Rosselli 47, 50144 Firenze. Sul sito www.ebret.it la modulistica per avanzare entro il 15 NOVEMBRE le richieste anche attraverso le organizzazioni sindacali.

Argomenti: artigianato, buono libri, CGIL, ebret, libri scolastici |

Il Dl sulla pubblica amministrazione è un primo passo, ma serve una soluzione complessiva per i precari

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 27, 2013

 
Il Dl sulla pubblica amministrazione è un primo passo, ma serve una soluzione complessiva per i precari
Per la CGIL i provvedimenti decisi oggi (26 agosto) dal Consiglio dei ministri a proposito di precari e pubblica amministrazione sono un primo passo, ma ora è necessario creare un percorso di stabilizzazione per i lavoratori precari del pubblico impiego occupati in diversi settori e diverse tipologie di lavoro che riesca a dare una soluzione complessiva del problema
23/08/2013 da www.cgil.it

“Il decreto legge sulla Pa approvato oggi dal Consiglio dei ministri rappresenta un primo passo, una risposta parziale non ancora sufficiente per dare una soluzione complessiva al tema della precarietà nella Pubblica amministrazione”. E’ quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Nicola Nicolosi, in merito al via libera del Cdm al provvedimento sulla Pa.
Con le regole introdotte dal dl, infatti, aggiunge il dirigente sindacale, “una larga fetta dei lavoratori precari, coloro che in tutti questi anni hanno portato avanti in condizioni estremamente difficili la Pubblica amministrazione, rimarrà esclusa dai processi di stabilizzazione. Ecco perché – precisa il sindacalista – esprimiamo un giudizio articolato sul provvedimento approvato: positivo il passo in avanti compiuto dal governo ma per quanto ci riguarda resta intatto il tema di come dare soluzione definitiva alla questione della precarietà nella Pa”.
Sul tema, ha concluso Nicolosi, “come Cgil rivendichiamo un tavolo negoziale per quanto riguarda le regole: l’articolo 97 della carta costituzionale deve poter trovare un momento di confronto con le organizzazioni sindacali; così come c’è una vera e propria urgenza da affrontare, ovvero la riapertura della stagione di rinnovi contrattuali fermi ormai da sette anni”.

Ma quali sono i lavoratori interessati da questi provvedimenti? Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

Anche la FLAI CGIL Siena su Suvignano

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 23, 2013

Il sindacato dei lavoratori dell’agroindustria Flai Cgil di Siena apprende con grande stupore e sconcerto la notizia della messa all’asta dell’Azienda Agricola di Suvignano. Il rischio piu’ evidente e’ che il bene torni nelle mani sbagliate, rischio che tutte le istituzioni, Sindaco di Monteroni d’Arbia in testa, le associazioni e la stessa Cgil nazionale hanno sottolineato con forza da tempo.

Anche da quanto dichiarato dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati non emergono elementi concreti di rassicurazione.

La Flai Cgil provinciale propone che tutte le forze democratiche a partire dal territorio senese si mobilitino in tempi brevi e con grande incisivita’ affinchè le soluzioni individuate possano essere altre, visto che sul Progetto di riutilizzo presentato dalle istituzioni locali e dalla Regione Toscana e sostenuto da tante associazioni ed organizzazioni era stato espresso un parere positivo non piu’ tardi del gennaio scorso.

Nella prossima riunione del Comitato Direttivo provinciale della Flai Cgil senese verranno decise le iniziative da promuovere o alle quali aderire per riaccendere i riflettori su questa vicenda e soprattutto per sostenere con forza il riutilizzo di questa azienda per finalita’ sociali. Ai lavori del Comitato Direttivo e’ stato invitato anche il Sindaco di Monteroni d’Arbia Jacopo Armini.

 FLAI CGIL Siena

Siena, 23 agosto 2013

Argomenti: FLAI |

CGIL su Suvignano: “Rimuovere gli ostacoli normativi”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 22, 2013

Combattere l’illegalità economica significa prima di tutto aggredire i patrimoni della criminalità organizzata, restituirli alla collettività e porli alla base della costruzione di nuove relazioni economiche sane e legali, che pongano il lavoro e la dignità delle persone al centro di un nuovo percorso di riscatto civile e sociale. Solo in questo modo il nostro Paese può gettare le basi per uscire dalla crisi economica in cui versa.

Questi principi hanno spinto la Cgil a produrre una proposta di legge di iniziativa popolare – “Io riattivo il lavoro” – le cui firme, raccolte nei primi mesi di quest’anno, sono state presentate lo scorso 3 giugno alla Camera dei Deputati.

Crediamo che mettere all’asta l’importante realtà dell’Azienda Agricola Suvignano di Monteroni d’Arbia vada esattamente nel senso opposto.

Il piano di carattere regionale presentato nell’ottobre 2012 all’allora Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri prevedeva invece un progetto di valorizzazione dell’attività agricola e zootecnica e l’organizzazione di attività ed iniziative di alto valore sociale finalizzate alla promozione della legalità, e quindi di contrasto alle mafie. Un esempio concreto si sarebbe subito realizzato se si fosse data la possibilità a Regione Toscana, Arci e Cgil di realizzare nella tenuta agricola campi di lavoro e studio per ragazzi.

Speriamo che il lesiglatore possa intervenire al più presto per rimuovere gli ostacoli normativi che hanno portato a questa soluzione.

 CGIL Siena

Siena, 22 agosto 2013

Argomenti: aziende, CGIL |

Coop sociale Solidarietà: mobilità per 46 dipendenti

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 22, 2013

La cooperativa sociale Solidarietà apre la procedura di mobilità per 46 dipendenti

Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL Confederali e di Categoria lanciano un nuovo grido d’allarme per il quadro di drammatica crisi che sta progressivamente aumentando nelle attività economiche e produttive del nostro territorio.

L’apertura della procedura di mobilità per 46 dipendenti della cooperativa sociale Solidarietà – 37 che operano nelle unità produttive della provincia di Siena e 9 in quella di Arezzo – apre infatti un altro fronte di difficoltà occupazionale.

“La cooperativa sociale Solidarietà – spiegano CGIL, CISL, UIL, FP CGIL e FISASCAT CISL – conta in organico 239 dipendenti, di cui 69 ‘diversamente abili’ seguiti da esperti del settore che ne curano i percorsi di inserimento lavorativo”.

“Da diversi mesi – sottolineano i sindacati – la Cooperativa sta attraversando un periodo di forte crisi determinata dal venir meno di alcuni appalti, in particolare con l’Università degli Studi di Siena (servizi di portineria), con Bassilichi (data entry e archiviazione documenti contabili) e con Novartis (servizio verifica note spese), con la coincidenza, a causa dei tagli della spending review, della consistente riduzione dei monte ore appaltati per servizi prestati a USL 7, Estav Sud Est, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e Trigano”.

“Anche grazie alla mobilitazione dei lavoratori e ai tavoli istituzionali – continuano CGIL, CISL, UIL, FP CGIL e FISASCAT CISL – la Cooperativa ha chiesto ed ottenuto per le situazioni di criticità l’attivazione della cassa integrazione in deroga, tutt’oggi in essere per 90 lavoratori di cui 73 a sospensione e 17 a riduzione dell’orario lavorativo”.

In questo quadro sicuramente non facile la cooperativa sociale Solidarietà ha inviato alle organizzazioni sindacali la richiesta di apertura della procedura di mobilità per 46 dipendenti, licenziamenti che colpiscono lavoratori molti dei quali soci della cooperativa e con nessuna concreta prospettiva di ritrovare un’occupazione.

“Ritenendo socialmente insostenibile la decisione di procedere ai licenziamenti – concludono le organizzazioni sindacali – ci attiveremo, dopo l’incontro richiesto e previsto con la Cooperativa per il prossimo 28 agosto, con l’assemblea dei dipendenti, per decidere tutte le iniziative di mobilitazione da mettere in campo per la difesa dei livelli occupazionali”.

Siena, 22 agosto 2013

Argomenti: CGIL, cooperative sociali, FP |

CGIL Siena sulla responsabilità solidale negli appalti

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 21, 2013

E’ troppo facile dire, come affermato da più parti, non ultima la CNA provinciale nei giorni scorsi, che la responsabilità in solido presente in un appalto tra appaltante e appaltatore è un peso, e che quindi deve essere abolita.

Sì, troppo facile, perché allora sarebbe anche il caso di dire che dovrebbe essere abolito il dumping che spesso si crea tra un lavoratore dipendente dell’azienda madre e un altro lavoratore che gli sta quasi sempre a fianco ma è dipendente della ditta che ha vinto l’appalto. Spesso entrambi svolgono lo stesso lavoro, ma hanno trattamenti e diritti non sempre uguali, anzi! Basti vedere le differenti retribuzioni e le non sempre idonee misure in materia di sicurezza sul lavoro.

Lavoratori, quelli delle cooperative o di aziende che lavorano per conto terzi, che svolgono il loro ruolo in una realtà aziendale che non possono definire loro, il tetto sotto cui lavorano – quando c’è – non è di proprietà dell’impresa che li ha assunti, producono beni e servizi, ma non direttamente collegati al loro datore di lavoro. Spesso vivono una situazione di mancanza d’identità, venendo meno quella diretta relazione che ci dovrebbe essere tra lavoratore e azienda di riferimento.

Quindi ci sembra troppo semplice, da parte di imprese ed enti, il non voler farsi carico dei lavoratori che forniscono un servizio tramite una ditta che comunque è stata da loro prescelta.

La responsabilità sociale di un’impresa non può essere esercitata a corrente alternata, deve garantire la stessa dignità a tutti i soggetti che direttamente o indirettamente contribuiscono alla crescita aziendale.

Non dimentichiamo poi il fatto che spesso il ricorso e l’adesione agli appalti al massimo ribasso che innescano situazioni di subappalto – in subappalto – nascondono non infrequentemente il ricorso al lavoro irregolare anche quando si “fregia” di quell’autonomia professionale che in sostanza non ha.

Se poi la responsabilità in solido viene ritenuta un “serio problema” non rimane che effettuare tutti i lavori in gestione diretta e così l’ostacolo si elimina.

CGIL Siena

Siena, 21 agosto 2013

Argomenti: appalti, CGIL |

P.A.: CGIL, dare risposte agli oltre 150mila precari

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 21, 2013

 
P.A.: CGIL, dare risposte agli oltre 150mila precari
Per la CGIL è urgente creare un percorso di stabilizzazione per gli oltre 150mila lavoratori precari del pubblico impiego occupati in diversi settori e diverse tipologie di lavoro: dai servizi per l’impiego delle Province, ai servizi per i Comuni e le Regioni, ai comparti della conoscenza e della ricerca scientifica
21/08/2013 da www.cgil.it

Per venerdì 23 agosto è fissato a Palazzo Chigi un Consiglio dei ministri che tra le altre cose dovrebbe affrontare il tema della stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione. Secondo diverse e recenti stime, i precari, intendendo con questo termine tutti coloro che pur lavorando nei diversi settori del pubblico non hanno un contratto a tempo indeterminato, hanno ormai raggiunto la ragguardevole cifra di 150 mila persone, di cui quasi un terzo concentrato nei Comuni.

La mappa dei precari pubblici include appunto diversi settori e diverse tipologie di lavoro, dai servizi per l’impiego delle Province, ai servizi per i Comuni e le Regioni, passando ovviamente per i comparti della conoscenza e della ricerca scientifica. Vediamo più da vicino almeno una parte di questa mappa del precariato pubblico che negli ultimi anni è cresciuta a dismisura e spesso in modo anomalo. Le stime e le elaborazioni sono state effettuate prendendo a riferimento i dati ufficiali del Conto annuale. Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

Riforma pubblica amministrazione: la CGIL risponde alla CNA

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 20, 2013

Vista anche la sua recente e lunga esperienza di Consigliere comunale, abbiamo letto con interesse la posizione espressa dal Presidente della CNA provinciale sulla necessità di una riforma istituzionale della pubblica amministrazione.

La CGIL, come riaffermato nel documento “Semplificare per rafforzare” del maggio scorso, ha più volte proposto negli ultimi anni, anche a livello locale, la necessità di affrontare le questioni della fusione tra Comuni, dei servizi associati, del riassetto delle Provincie e del ruolo delle Regioni e di riaprire il tema della pubblica amministrazione, ponendo come base per una riorganizzazione concetti come la trasparenza, la semplificazione e la riqualificazione, nonché l’accesso universale ai servizi, privilegiando sicuramente quelli alla persona.

E’ indubbio che il nostro Paese, e con esso questo territorio, abbia bisogno di una pubblica amministrazione che sia di prossimità al cittadino ed abbatta le inefficenze e gli sprechi, ma l’approccio fin qui utilizzato dai provvedimenti di spending review e dai tagli lineari appare lontanissimo da quello che occorre per rispondere ai bisogni della collettività e per migliorare i servizi alle famiglie e alle imprese.

E’ pubblica amministrazione un ospedale, l’università, una centrale dei vigili del fuoco, la sicurezza, l’anagrafe, l’assistenza ai disabili, gli asili,… realtà che garantiscono quotidianamente un sostegno all’economia, all’equità fra gruppi sociali o aree territoriali e alla legalità e non vi è alcun bisogno di scendere in facili e demagogici luoghi comuni. Presidi pubblici in cui operano addetti che rivendicano anche i loro diritti. Se si considerano conservatori i sindacati che lottano a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici per il rinnovo del contratto di lavoro – fermo ormai da diversi anni – siamo orgogliosi di esserlo.

In un momento così delicato, dove la crisi ha esasperato tutti gli animi, ci sembra veramente inopportuno innescare una rivalità tra il pubblico e il privato, in particolare quando si parla di lavoratori; le tante dichiarazioni populistiche e senza troppe riflessioni hanno già scatenato da nord a sud, passando per il centro del Paese, una serie di dimostrazioni di come la guerra tra poveri lasci per la strada vittime innocenti. Chi riveste un ruolo di rappresentanza sociale non può non farsi carico di questa responsabilità.

 CGIL Siena

Siena, 20 agosto 2013

Argomenti: CGIL |

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