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Inail: CGIL, bene calo infortuni, ma attenzione rischi insicurezza e precarietà

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 10, 2013

Inail: CGIL, bene calo infortuni, ma attenzione rischi insicurezza e precarietà
Presentato a Montecitorio dal presidente dell’Inail, Massimo De Felice il rapporto annuale 2012 sugli infortuni sul lavoro. Per evitare “conclusioni sbagliate”, avverte la Confederazione, è opportuno avviare “un’ulteriore riflessione” in direzione dei nuovi rischi legati alle forme di lavoro precarie e alla crescente insicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, dovuta alla persistente crisi economica.
10/07/2013 Condividi su:  condividi su Facebook condividi su Twitter

Gli incidenti sul lavoro denunciati all’Inail continuano a calare. Nel 2012 sono state 745mila le denunce di infortuni (-9% rispetto al 2011 e -23% in riferimento al 2008). Quelli mortali accertati sono stati 790, un nuovo minimo, a fronte di 1.296 denunce: lo rende noto l’Inail, spiegando che anche con i 25 casi ancora in istruttoria si avrebbe un calo del 6% sul 2011 e del 27% sul 2008. Questi i dati presentati oggi (10 luglio) a Montecitorio (alla presenza del ministro Giovannini) dal presidente dell’Inail, Massimo De Felice.

Abbiamo apprezzato la relazione del presidente dell’Inail, Massimo De Felice, soprattutto nella parte relativa al nuovo sistema di gestione e di diffusione dei dati infortunistici secondo il sistema “open data”, che costituisce un positivo passo avanti nella trasparenza per valutare l’efficacia dell’azione dell’istituto”, è il commento di Fabrizio Solari, Segretario Confederale CGIL, in merito al rapporto annuale 2012 dell’Istituto. Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

RIMOR: RSU e sindacati chiedono più impegno alla Proprietà

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 9, 2013

Siena, 9 luglio 2013 – Preso atto delle grosse difficoltà economiche in cui versa l’azienda Rimor di Poggibonsi, la Proprietà ha presentato ieri (lunedì 8 luglio) al Tribunale di Siena la domanda di ammissione al concordato preventivo.

In sostanza si tratta di uno strumento che permette, entro un termine fissato dal Tribunale, di presentare un piano industriale e finanziario per ristrutturare il debito bancario e garantire continuità all’attività aziendale. Al riparo dal rischio fallimento legato ad eventuali richieste dei creditori, l’azienda prende tempo per individuare la via per uscire dal grave momento di difficoltà. Tra le possibilità il tentativo di trovare un accordo per la ristrutturazione del debito o la ricerca di investitori.

“In questa lunga e difficile fase economica – spiegano la RSU della RIMOR, la FIOM CGIL e la FIM CISL di Sienauno dei settori più colpiti della nostra provincia è quello della camperistica; le riorganizzazioni e ristrutturazioni degli anni precedenti nelle aziende del settore non sono state sufficienti ad invertire una tendenza che registra un calo di vendite ed un’incessante diminuzione dei volumi, motivi però non sufficienti a giustificare la persistente volontà delle aziende di ridurre sistematicamente la base occupazionale”.

All’orizzonte della Rimor sembra esserci la possibilità di ripartire con un nuovo progetto imprenditoriale, ma “per adesso niente di concreto” – spiegano i sindacati.

Nelle settimane passate si parlava di commesse tra i 18/20 milioni, ma potrebbero svanire a causa dei tempi del concordato: “è evidente – concludono RSU, FIOM CGIL e FIM CISL – che Rimor è ancora un nome da spendere sul mercato della camperistica, pertanto chiediamo un impegno ancora maggiore alla Proprietà e un sostegno da parte delle Istituzioni locali al fine di non perdere una fra le più importanti realtà produttive del territorio”.

Argomenti: aziende, FIOM, valdelsa |

Lavoro: CGIL, luci e ombre in testo dl, miglioramenti grazie a confronto con sindacati

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 9, 2013

Lavoro: CGIL, luci e ombre in testo dl, miglioramenti grazie a confronto con sindacati
Sindacati in audizione al Senato sul decreto Lavoro. Per la Confederazione “no a peggioramenti, il Parlamento corregga solo le misure inique e le norme su ulteriori flessibilità che non ci convincono”
09/07/2013 da www.cgil.it

“Un primo segnale di attenzione al lavoro e alla coesione sociale. Molti interventi hanno un carattere discontinuo e guardano all’incremento dell’occupazione giovanile, altri come quelli che riguardano ulteriori flessibilità del mercato del lavoro non ci convincono”. E’ quanto affermato oggi dal Segretario Confederale della CGIL, Serena Sorrentino, oggi in audizione al Senato sul decreto lavoro. “L’attuale testo – ha aggiunto – contiene notevoli miglioramenti rispetto alle bozze originarie in ragione di impegni del presidente Letta e dello stesso ministro Giovannini assunti con le organizzazioni sindacali, in particolare su Expo e deroghe nazionali demandando tale discussione ad un accordo tra le parti che potesse tenere insieme previsioni contrattuali e ottimizzazione degli investimenti.

Nel merito del decreto, ha osservato la dirigente sindacale, “è positivo aver concentrato l’attenzione sull’occupazione giovanile con interventi e incentivi che favoriscono l’assunzione a tempo indeterminato. Appare quindi contraddittorio che nella parte che riguarda le modifiche alla legge 92 si intervenga di nuovo sulla flessibilità in entrata, in particolar modo sul tema della acausalità dei contratti a termine e delle proroghe e sulle limitazioni alla contrattazione collettiva su altre tipologie”. Inoltre, ha proseguito Sorrentino, “appare positivo aver esteso la responsabilità solidale sui compensi dei collaboratori a progetto e le norme sulle dimissioni in bianco anche ai lavoratori autonomi. Appare invece non opportuno un ulteriore intervento sul testo unico sull’apprendistato. Per ciò che attiene l’articolo 9 – ha precisato la sindacalista -, in particolare i contratti di prossimità ai sensi dell’articolo 8 legge 148 (manovra Sacconi Tremonti), sebbene la norma sia finalizzata solo al monitoraggio, continuiamo a chiedere l’abolizione di quell’articolo, così come dell’articolo 9 di quella stessa legge che riguarda i lavoratori disabili, in ragione anche della recente sentenza della Corte di giustizia europea che ha sanzionato il nostro paese proprio sulla disparità di accesso e tutela dei lavoratori disabili”.

Inoltre, “per ciò che attiene le misure attinenti all’Iva, bene lo stop all’aumento fino al primo ottobre ma preoccupa la possibilità di aumentare le addizionali locali che inciderebbero ancora una volta sui redditi fissi. Per questa ragione – ha proseguito la dirigente sindacale – auspichiamo che si proceda in tempi celeri ad una riforma fiscale che abbia come criterio equità e progressività. Infine sulla coesione, bene la riprogrammazione dei fondi strutturali per evitare di perdere quelle poche risorse dei fondi strutturali che possono guardare allo sviluppo del mezzogiorno e non solo, soprattutto perché orientate ai giovani e all’inclusione sociale ma sulle modalità di utilizzo il governo dovrebbe continuare il confronto con le parti per individuare strumenti più giusti ed efficaci”. Per questa ragione, ha concluso Sorrentino, “il Parlamento dovrebbe intervenire non sull’aumento della precarietà e non sul depotenziamento della contrattazione collettiva, ma per ciò che attiene il lavoro a correggere quelle norme che rischiano di vanificare l’effetto pur positivo di incentivi sull’occupazione stabile. Del resto questo è l’impegno che il ministro Giovannini ha assunto con le organizzazioni sindacali”.


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Lavoro: Giovani CGIL, contrattazione inclusiva come strumento per riunire

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 9, 2013

Lavoro: Giovani CGIL, contrattazione inclusiva come strumento per riunire
Si è conclusa oggi con l’Assemblea Nazionale la quarta edizione della festa dei giovani della CGIL dal titolo: ‘LAB. Le generazioni dei 1000 lavori si organizzano’. Tre giornate di workshop, dibattiti, approfondimenti e stand informativi su precarietà, contrattazione, sindacato, organising, diritti, cittadinanza e welfare
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08/07/2013 Condividi su:  condividi su Facebook condividi su Twitter

Le ‘generazioni dei mille lavori’ si sono ritrovate a Roma per la quarta edizione della festa dei giovani della CGIL. Tre giornate, dal 5 al 7 luglio, di workshop, dibattiti e approfondimenti, terminate quest’oggi con un’assemblea nazionale al Centro Congressi Frentani, conclusa dal Segretaro Generale della CGIL, Susanna Camusso.

‘Lab. Le generazioni dei mille lavori si organizzano’, questo il titolo scelto dai promotori dell’iniziativa, è stata un’occasione per i giovani della CGIL di condivisione di esperienze e sperimentazioni che negli ultimi quattro anni si sono sviluppate in tutta Italia all’interno delle categorie e sui territori, un momento per affrontare una riflessione non più rinviabile su come la CGIL rappresenta e si occupa del lavoro discontinuo, per ripensare quindi forme e luoghi del sindacato. E’ attraverso una contrattazione più inclusiva, come è emerso dai tanti interventi che si sono susseguiti nel corso dell’assemblea, che la CGIL deve essere in grado di ricostruire la solidarietà tra i lavoratori e la partecipazione sindacale. Per i giovani sindacalisti è importante stabilire regole e diritti che valgano per tutti per ricostruire una solidarietà tra chi oggi è precario e chi no, tra chi lavora nelle grandi aziende e chi nelle piccole aziende, una solidarietà tra varie generazioni perchè la precarietà, sottolineano è “una condizione che non riguarda più soltanto i giovani”. Continua a leggere questo articolo »

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Nuovo accordo USL 7 con Coop Medici 2000: opportunità o rischio?

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 8, 2013

Nuovo accordo USL 7 con Coop Medici 2000: opportunità o rischio?

FP CGIL: “La sanità senese deve rimanere universale, pubblica e d’eccellenza” 

Dopo i tagli consistenti al Servizio Sanitario Nazionale che per la Toscana sono più che significativi, è sicuramente obbligatorio tagliare gli sprechi ed investire sui servizi territoriali. Per la FP CGIL e’ urgente ‘mettere in sicurezza’ il Servizio Sanitario Nazionale: la tutela della salute e le cure non sono merci, ma diritti universali di cittadinanza. Nei paesi dove i bisogni sociali sono stati affidati prevalentemente alle risposte di mercato sono purtroppo tangibili gli effetti negativi in termini di diseguaglianza sociale e maggiori costi. La FP CGIL vuole scongiurare l’idea di tutela della salute come merce e della sanità come mercato, e di sanità come costo invece che  investimento.

Il decreto Balduzzi ‘obbliga’ i Medici di Medicina Generale, attori pubblici del sistema, ad associarsi per garantire sul territorio cura ed assistenza continua ai cittadini anche attraverso le istituende Case della Salute. Ciò a nostro avviso può essere un’opportunità se a livello toscano e senese tutti gli attori del Sistema sapranno garantire con pari dignità e responsabilità lo sviluppo della medicina d’iniziativa e dell’appropriatezza dei servizi territoriali. La presa in carico globale del cittadino, la prevenzione, la riabilitazione, nonché la diagnostica di alta specialità, sono servizi che devono rimanere pubblici, sui quali bisogna investire affinchè i presidi ospedalieri possano giocare il loro ruolo di risposta all’acuzia, evitando degenze improprie che producono costi esosi e non giustificati.

Per la FP CGIL il Servizio Pubblico non è solo programmazione e controllo, ma effettiva gestione con professionalità e personale pubblico. L’accordo tra USL 7 e Coop Medici 2000 contiene preoccupanti presupposti per un ulteriore allargamento della privatizzazione dei servizi oggi svolti dai dipendenti pubblici. E non possiamo fare a meno di sottolineare che contiene più volte richiami alla scelta dell’organizzazione del sistema basata esclusivamente sul minor costo.

Per noi la scelta strategica è invece quella di qualificare e valorizzare le professionalità pubbliche del nostro Servizio Sanitario Nazionale, non certo quella di privatizzarle. La FP CGIL rivendica quindi che gli obbiettivi enunciati nel suddetto accordo siano di promozione e di difesa del Servizio Pubblico. Di conseguenza chiediamo che la Regione stessa sia garante delle azioni che si sviluppano a livello territoriale per garantire un servizio sanitario universale, pubblico e d’eccellenza e che si apra immediatamente l’omesso confronto su questi temi con la USL 7, i livelli di rappresentanza istituzionale del territorio e la rappresentanza sociale.

In questa settimana la FP CGIL sarà impegnata nello svolgimento delle assemblee dei lavoratori in tutti i presidi sanitari USL 7 della provincia per illustrare l’attuale situazione e programmare eventuali iniziative da mettere in campo.

 FP CGIL Siena

 Siena, 8 luglio 2013

Argomenti: FP, sanità |

Guggiari sul lavoro: “Non intravediamo ancora spiragli di ripresa”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 5, 2013

Siena, 5 luglio 2013 – A margine dell’edizione 2013 di “Luci sul lavoro” che si sta svolgendo a Montepulciano, il Segretario provinciale della CGIL di Siena Claudio Guggiari è intervenuto lanciando un vero e proprio allarme sociale.

“A distanza di 5 anni – ha detto Guggiari – dall’inizio di una crisi che pur cambiando anche natura ha determinato crescenti difficoltà sul piano economico produttivo occupazionale, non intravediamo ancora spiragli di ripresa. In una regione e in una provincia che anche grazie agli interventi delle istituzioni hanno visto il sistema resistere meglio che altrove, soprattutto grazie alle esportazioni, siamo comunque in presenza di un problema sociale che inizia ad essere di vaste proporzioni. In provincia di Siena abbiamo perso nell’ultimo anno 1.500 posti di lavoro, e sicuramente più di 3.000 dall’inizio della crisi”.

“Sappiamo – ha sottolineato il Segretario – che è utile avere strumenti ed incentivi che stimolino l’occupazione, ma senza lavoro l’occupazionabilita’ soprattutto, anche se non solo, giovanile e’ fortemente compromessa. Scuola, formazione, ricerca, infrastrutture sono essenziali come il pane, come le idee, l’innovazione ed un collegamento più saldo fra scuola e lavoro, riconsegnando a quest’ultimo piena dignità insieme a diritti e doveri. E per questo una scelta fondamentale sulla qualità di un sistema produttivo che non penalizzi i costi dei fattori umani della produzione e punti sul mercato interno, anche attraverso un’adeguata redistribuzione del reddito, e’ un obbiettivo di respiro addirittura europeo”.

“Tuttavia nell’immediato, come per gli ammortizzatori sociali, – ha concluso il sindacalista – bisogna puntare al mantenimento dell’occupazione e con essa delle prerogative professionali e delle condizioni materiali e sociali di tante famiglie e di tanti lavoratori e lavoratrici. Le tante, troppe vertenze aziendali che sono in atto e la loro gestione bisogna che assumano questo obbiettivo come prioritario. Non ci può essere un futuro apprezzabile se non viene fatto risaltare questo elemento. Rinnovare un’esperienza imprenditoriale ha bisogno socialmente di avere questo parametro come spartiacque principale”.

Argomenti: CGIL |

Ammortizzatori sociali: CGIL, firma decreti atto dovuto ma siamo ancora in emergenza. In assenza di risposte nuove mobilitazioni.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 5, 2013

Ammortizzatori sociali: CGIL, firma decreti atto dovuto ma siamo ancora in emergenza. In assenza di risposte nuove mobilitazioni.
Assegnati 550 milioni a Regioni e Province autonome per la concessione o la proroga della Cassa integrazione in deroga per il 2013 ai lavoratori delle aziende in crisi. Per la Confederazione non basta, è urgente “un intervento ulteriore e risolutivo per tutto il 2013”, bisogna “iniziare a discutere la programmazione della spesa per il 2014”. E’ ora di fare “una seria riforma che estenda a tutti i lavoratori di tutti i settori e di qualsiasi dimensione di impresa il sistema di ammortizzatori, superando così il sistema della deroga”.
05/07/2013 Condividi su:  condividi su Facebook condividi su Twitter

“Cosa giusta ma non sufficiente, perché materialmente darà respiro ai lavoratori per qualche settimana in più”. Così il segretario confederale della CGIL, Serena Sorrentino, commenta la firma del decreto che assegna 550 milioni a Regioni e Province autonome per la concessione o la proroga della Cassa integrazione in deroga per il 2013 ai lavoratori delle aziende in crisi.

“Considerato che parte di quelle risorse, circa 170 milioni sono relative a spese del 2012, e che anche se avessero sbloccato l’intero miliardo appostato nel decreto saremmo arrivati a settembre – sottolinea il segretario della CGIL – ribadiamo l’urgenza di un intervento ulteriore e risolutivo per tutto il 2013 e di iniziare a discutere la programmazione della spesa per il 2014”.

“Nel frattempo – prosegue Sorrentino – occorre un intervento del Ministero sull’Inps affinché si accelerino i pagamenti fermi da troppi mesi per rispondere al disagio sociale crescente di lavoratori senza corresponsione degli assegni anche in media da 6/7 mesi”.

“Sentiamo parlare in queste ore di criteri e di modalità per ridurre le coperture degli ammortizzatori in deroga – aggiunge – pensiamo, invece, che sia giunto il momento di fare una seria riforma che estenda a tutti i lavoratori di tutti i settori e di qualsiasi dimensione di impresa il sistema di ammortizzatori, superando così il sistema della deroga”.

“Ma in assenza di ciò – conclude Sorrentino – non si può pensare che si lascino centinaia di migliaia di persone senza reddito e con un’unica prospettiva che è quella del licenziamento. Un governo che punta su ripresa e occupazione intanto dovrebbe tutelare quella che c’è, per cui trovino in fretta risorse sul 2013 e inizino ad affrontare il problema serio di una riforma in senso universale degli ammortizzatori che risponda ai limiti della legge 92 e del sistema della deroga. In assenza di risposte ricorreremo a nuove mobilitazioni”.

 


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CGIL, guardare al lavoro e alla contrattazione con gli occhi delle donne

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 5, 2013

CGIL, guardare al lavoro e alla contrattazione con gli occhi delle donne
Conclusa l’Assemblea Nazionale delle donne della CGIL nel corso della quale le delegate e le dirigenti sindacali sono tornate a confrontarsi sui temi del lavoro, della rappresentanza e del welfare. Per la Confederazione è fondamentale estendere e valorizzare la contrattazione di genere se si vogliono affrontare le tante esigenze delle lavoratrici: dalla conciliazione tra vita e lavoro, alla questione della salute, al riconoscimento delle professionalità, al recupero del divario nelle retribuzioni
» ASCOLTA: Relazione introduttiva – Lamonica / LEGGI Relazione conclusiva – Camusso
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04/07/2013 Condividi su:  condividi su Facebook condividi su Twitter

Oltre 600 tra delegate e dirigenti sindacali si sono incontrate oggi a Roma per l’Assemblea Nazionale delle donne del sindacato di Corso d’Italia, proseguendo così quel percorso di analisi e riflessione iniziato più di un anno fa con la prima assemblea ‘Le donne cambiano…’ e continuato, nei mesi successivi, nei territori e nelle categorie attraverso assemblee, seminari e dibattiti. A distanza di un anno le donne della CGIL hanno valutato insieme il cammino percorso fino ad oggi e hanno provato a trarne le prime conclusioni.

Negli oltre 30 interventi, che si sono susseguiti nel corso della giornata, tanti i riferimenti al mondo del lavoro sconquassato dalla crisi economica e all’interno del quale sono proprio le donne a pagare le conseguenze più drammatiche, intrappolate tra la disoccupazione, che ha superato il 13%, e la precarietà, oltre il 50% dei contratti atipici è ‘riservato’ alle donne. Inoltre, i tagli alle politiche sociali non hanno fatto altro che rafforzare quel sistema di welfare familistico che grava esclusivamente sulle figure femminili. Occore quindi “guardare al lavoro e alla contrattazione con gli occhi delle donne” ha affermato il Segretario Confederale della CGIL, Vera Lamonica, nella sua relazione che ha introdotto i lavori dell’assemblea. Non si supera una crisi così profonda, secondo Lamonica, se “non si riparte da obiettivi di sviluppo che abbiano il lavoro al centro”. Ogni lavoratrice in più, ha spiegato la dirigente sindacale “è contemporaneamente: una misura di politica economica, perché accresce la domanda; di politica sociale, perché è la prima forma di contrasto alla povertà; di politiche di eguaglianza e pari opportunità perché costruisce una dimensione non discriminatoria delle relazioni sociali e familiari”. Continua a leggere questo articolo »

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CGIL, sentenza di grande rilevanza per le relazioni industriali e sindacali del Paese

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 4, 2013

CGIL, sentenza di grande rilevanza per le relazioni industriali e sindacali del Paese
Per la CGIL, la decisione della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori, “ripristina le condizioni affinché i sindacati rappresentativi dei lavoratori e delle lavoratrici possano far valere il loro diritto alla contrattazione e alla presenza nei luoghi di lavoro con propri delegati e delegate”
03/07/2013 Condividi su:  condividi su Facebook condividi su Twitter

“Una sentenza di grande rilevanza e valore per le relazioni industriali e sindacali nel Paese”. Così la CGIL commenta in una nota la decisione della Corte Costituzionale, che oggi ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 19, 1° comma, lett. b), della legge 20 maggio 1970, n. 300 (cosiddetto ‘Statuto dei Lavoratori’).

“La decisione della Consulta, infatti, – sottolinea la nota – ripristina le condizioni affinché i sindacati rappresentativi dei lavoratori e delle lavoratrici possano far valere il loro diritto alla contrattazione e alla presenza nei luoghi di lavoro con propri delegati e delegate”.

“Una condizione questa – prosegue la nota – che è alla base della democrazia sindacale, elemento indispensabile per poter esercitare le libertà di scelta dei propri rappresentanti e per poter tutelare al meglio le condizioni normative ed economiche del lavoro. Ci sono ora, tutti i presupposti per ripristinare corrette relazioni industriali in tutti i comparti e in tutti i luoghi di lavoro”.

Inoltre, aggiunge la nota, “Vengono altresì rafforzati i principi e le regole stabiliti nel recente accordo firmato da CGIL, CISL, UIL e Confindustria in materia di democrazia e rappresentanza, che deve trovare analoghe intese con tutte le associazioni imprenditoriali”.

“La CGIL – conclude la nota del sindacato di Corso d’Italia – è certa che l’insieme di queste norme, unitariamente sottoscritte, permetteranno di superare le divisioni determinatesi in questi anni; in questo modo si potranno tutelare al meglio le condizioni di lavoro, la democrazia e la libera scelta delle rappresentanze sindacali unitarie da parte dei lavoratori e delle lavoratrici”.

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CGIL: dal 5 all’8 luglio a Roma festa e assemblea nazionale dei giovani

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 3, 2013

CGIL: dal 5 all’8 luglio a Roma festa e assemblea nazionale dei giovani
Quattro giorni di workshop, dibattiti, approfondimenti e stand informativi su precarietà, contrattazione, sindacato, organising, diritti, cittadinanza, welfare. E poi concerti, spettacoli e dj set e una grande assemblea finale. Questo il programma della quarta festa nazionale dei giovani della CGIL dal titolo ‘LAB. Le generazioni dei 1000 lavoratori si organizzano’ che si svolgerà dal 5 al 7 luglio nel parco di Villa Gordiani e l’8 luglio presso il Centro Confressi Frentani per l’assemblea nazionale
01/07/2013 Condividi su:  condividi su Facebook condividi su Twitter

Quattro giorni di workshop, dibattiti, approfondimenti e stand informativi su precarietà, contrattazione, sindacato, organising, diritti, cittadinanza, welfare. E poi concerti, spettacoli e dj set e una grande assemblea finale. Questo il programma della quarta festa nazionale dei giovani della CGIL dal titolo ‘LAB. Le generazioni dei 1000 lavoratori si organizzano’ che si svolgerà dal 5 al 7 luglio nel parco di Villa Gordiani a Roma.

 

LAB, spiegano i giovani della CGIL, “parla dei mille lavori possibili, è il laboratorio di tutti”, è la prosecuzione di un percorso avviato da una nuova generazione di sindacalisti e attivisti della CGIL che in questi anni ha elaborato campagne e proposte costruendo sperimentazioni e mobilitazioni. Un percorso che ha voluto innovare forme e luoghi del sindacato per costruire partecipazione e rafforzare un’azione contrattuale più inclusiva, perchè “solo così – proseguono i giovani della CGIL – i non organizzati potranno organizzarsi; solo così il sindacato potrà organizzare i non organizzati. Essere capace di leggere e rappresentare i lavori ‘minuscoli’, i mille lavori della contemporaneità, è la sfida del sindacato del terzo millennio”. “Una sfida – concludono – che abbiamo iniziato a raccogliere”.

 

Domenica 7 luglio alle ore 21, il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, parteciperà al dibattito ‘Ereditalia: una generazione predestinata? Lavoro, diritti, mobilità sociale per le nuove generazioni’, ne discuterà insieme a Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, Maurizio Franzini, direttore Dipartimento di Economia e Diritto La Sapienza, Alessandro Rosina, Professore Università la Cattolica di Milano. Lunedì 8 luglio, a conclusione della festa, si terrà presso il Centro Congressi Frentani, a partire dalle ore 9:30, l’Assemblea nazionale giovani CGIL, che sarà introdotta da Ilaria Lani, Responsabile politiche giovanili CGIL, a seguire gli interventi di giovani quadri, delegati, attivisti. Le conclusioni, previste per le ore 13:30, saranno affidate alla leader della CGIL, Susanna Camusso.

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