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Crisi: Camusso, su reddito e lavoro subito una piattaforma di obiettivi raggiungibili

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 10, 2012

Crisi: Camusso, su reddito e lavoro subito una piattaforma di obiettivi raggiungibili

Dal Comitato Direttivo della CGIL, il Segretario Generale ha annunciato una mobilitazione di “lunga durata” fino allo sciopero generale se non ci saranno, da parte del Governo, risposte positive su redditi e lavoro. Dall’incontro di domani, tra governo e sindacati, il leader della CGIL si augura possano arrivare delle prime risposte nella direzione di equità e crescita, “visto che finora ci sono state solo scelte di rigore, pagate prevalentemente dai lavoratori dipendenti e dai pensionati”

10/09/2012 da www.cgil.it

Lo sciopero dei lavoratori pubblici, già proclamato dalle categorie di CGIL e UIL per il prossimo 28 settembre; una “grande” iniziativa di mobilitazione per il lavoro, che riunifichi le tante vertenze aperte, da tenersi nel mese di ottobre; infine lo sciopero generale se nella Legge di stabilità non ci saranno risposte positive su redditi e lavoro. E’ questo il percorso di mobilitazione di lunga durata indicato oggi dal Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, nella relazione che ha aperto i lavori del Comitato Direttivo del sindacato di Corso d’Italia.

Secondo il leader della CGIL, “data la congiuntura” e con “un governo tecnico a fine legislatura” è necessario “definire una piattaforma di rivendicazioni e obiettivi raggiungibili e decidere le adeguate iniziative di mobilitazione a sostegno”.

Al centro della piattaforma, secondo Camusso ci devono essere i temi del reddito e del lavoro. Per quanto riguarda il reddito, ha detto il segretario generale della CGIL, “servirebbe una riforma fiscale, che parta dalla patrimoniale, ma è difficile immaginare che possa essere realizzata da un governo a fine legislatura. Per questo è necessario utilizzare subito le risorse recuperate con la lotta all’evasione fiscale per detassare le tredicesime dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e ridare così un pò di ossigeno a coloro che in questi ultimi mesi hanno visto aggravare pesantemente le loro condizioni materiali, pagando più di altri il rigore imposto dal governo e salvando il paese dal baratro”.

Sul tema del lavoro, invece, Camusso ha ribadito la necessità di “un intervento pubblico immediato da parte del governo per riunificare le tante vertenze aperte nel paese, a cominciare da Alcoa, e trovare soluzioni di tutela delle attività produttive accompagnandole fuori dalla crisi”. Nel suo intervento il numero uno della CGIL ha sottolineato, inoltre, “come siano necessarie politiche industriali e per il lavoro da parte del governo, considerando chiusa la stagione del mercato regolatore, e come sia necessario definire le direttrici del paese, stabilendo in quale direzione dobbiamo andare”.

Sullo stesso tema il segretario della CGIL, ha anche evidenziato il ruolo propositivo della confederazione, che sta realizzando un “Piano per il lavoro” che contiene un’idea per il paese e il suo assetto strategico, aperto anche al contributo di esterni e che il sindacato di Corso d’Italia conta di varare in occasione della prossima Conferenza di programma.

Nella relazione Camusso non ha dimenticato la riforma delle pensioni e del mercato del lavoro, ribadendo il giudizio negativo della CGIL e affermando che “nella prossima legislatura andranno cambiate”.

Dall’incontro di domani, tra governo e sindacati, il leader della CGIL si augura possano arrivare delle prime risposte nella direzione di equità e crescita, “visto che finora ci sono state solo scelte di rigore, pagate prevalentemente dai lavoratori dipendenti e dai pensionati”.

Argomenti: CGIL |

Lavoro: ‘Il Labirinto della Legge Fornero’. Dossier CGIL sulla riforma del mercato del lavoro”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 7, 2012

Lavoro: ‘Il Labirinto della Legge Fornero’. Dossier CGIL sulla riforma del mercato del lavoro”

Questa legge va cambiata” perchè secondo la CGIL “sta producendo molti problemi ai lavoratori e alle imprese”. Per costruire l’esatta dimensione del problemi conseguenti alla legge 92 del 2012 la CGIL ha costruito un dossier in ‘progress’.
» Clicca qui per accedere allo specialeCamusso, detassare le tredicesime di lavoratori e pensionati con i soldi recuperati all’evasione

06/09/2012 da www.cgil.it

“Da quando è stata varata (il 18 luglio scorso è entrata ufficialmente in vigore), la legge 92 del 2012 di riforma del mercato del lavoro sta producendo molti problemi ai lavoratori e alle imprese. Si sovrappongono norme, aumenta la confusione e non diminuisce affatto la precarietà del lavoro, mentre l’area dei cosiddetti “non tutelati” rischia di allargarsi. Un labirinto da cui è difficile uscire”. E’ questa la tesi della CGIL che per monitorare gli effetti della riforma del ministro del Welfare ha costruito un dossier in “progress”.

“Pensiamo – dice Serena Sorrentino, segretario confederale CGIL – che questa legge vada cambiata e che sui suoi effetti applicativi non si può rinviare tutto a quando il monitoraggio annunciato dal Ministro sarà concluso perché nel frattempo tante lavoratrici e lavoratori rischiano di non avere certezze e le imprese nell’indeterminatezza stanno in “stand by”. Di fronte al dramma della crisi, della disoccupazione e per garantire che un piano per la crescita non debba per forza di cose voler dire sacrificare diritti del lavoro abbiamo bisogno di regole diverse, continueremo quindi a vigilare ciò che accade e a tutelare chi rischia di essere vittima di una riforma lacunosa e sbagliata e a chiederne le modifiche necessarie”.

Per leggere i primi risultati del lavoro e per seguire passo passo il monitoraggio e la raccolta di dati, informazioni, storie, norme a cura della CGIL nazionale e delle sue categorie, si può andare alla pagina speciale

http://www.CGIL.it/HtmlViewer.aspx?ID=%24_riforma.lavoroe sul sito della CGIL nazionale, www.CGIL.it

Argomenti: CGIL |

Sindacati Tiemme: “Il Direttore colpisce pesantemente i lavoratori”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 7, 2012

Una mattanza senza fine! Iniziata ad agosto 2010 e ricca di buoni propositi… Radicamento più forte nel territorio attraverso l’aumento della qualità e della quantità dei servizi offerti, sviluppo di attività afferenti il Tpl, riduzione di inutili sprechi ed attività sinergiche mirate al potenziamento degli investimenti sui servizi, sviluppo di attività strategiche quali il servizio di noleggio e di controlleria e vendita titoli di viaggio…

Tutto fumo e niente arrosto! Dei servizi nessuna traccia, tutti a piedi, l’importante è aver trovato collocazione a tutti quei dirigenti che altrimenti sarebbero risultati in sovrannumero dando vita a lotte intestine per la selvaggia spartizione delle poche poltrone rimaste…

Invece, innaturale lievitazione delle postazioni di comando degna della più miracolosa moltiplicazione dei pani e dei pesci.

Dopo due anni di trattativa con i Sindacati con un’intesa non trovata, la Tiemme ha mostrato la propria idea di ottimizzazione e di risparmio sui costi aziendali.

Il “buon” Direttore Generale, che voleva/vuole abbattere i contratti di secondo livello esistenti nelle quattro sedi operative confluite in Tiemme Spa, ha iniziato a colpire!!!

Dopo la forte esternalizzazione delle attività manutentive e delle lavorazioni interne a causa del mancato reintegro dei dipendenti fuoriusciti dalle strutture aziendali, adesso ne abbiamo conferma, il Direttore di buoni proposti colpisce sempre più pesantemente la vita dei lavoratori, creando turni di lavoro insostenibili, enunciando anche recuperi di produttività! Si stravolge la vita dei lavoratori incrementando i costi di gestione dei turni, tanto cosa importa, paga la collettività!!!

I dipendenti della Tiemme non ci stanno a simili attacchi, si spende di più per fare un dispetto ai lavoratori che tramite le Organizzazioni Sindacali hanno rifiutato la piattaforma, piattaforma che aveva solo uno scopo, quello di azzerare i diritti conquistati in anni ed anni di recuperi di produttività. Sela Direzionedi Tiemme Spa è convinta di ciò che ha prodotto, la nostra risposta non potrà che essere di forte opposizione.

Perché il Direttore toglie ai lavoratori, ma premia i Dirigenti ed i Quadri? Premi e benefit erogati ormai da tempo, compensi decisamente inaccettabili visto il periodo di recessione (battuta sovente  riportata dallo stesso nelle trattative aziendali) che costringono l’Azienda a cercare continuamente recuperi economici. Non sarebbe il momento di fare un passo indietro?

Certo, molto più facile fare i turni di lavoro con un Ottimizzatore al quale sono stati dati parametri che non hanno etica… Ma chi li ha decisi quei parametri?

Siamo stufi di simili comportamenti, crediamo nel lavoro svolto da tutti i lavoratori di Tiemme Spa e pertanto combatteremo con tutte le nostre forze quanto vuole imporre l’Azienda! Forse è arrivato il momento di parlare di esuberi in termini di Dirigenza…

Non possiamo sottacere a un simile cinismo, colpire il lavoratore per fagli subire le scelte che vuolela Dirigenza…! Non ci stiamo!

Il primo giorno di apertura dell’anno scolastico si verificheranno molti disservizi, e non per colpa dei lavoratori, ma a causa di un’organizzazione del lavoro scellerata e punitiva!!!

Ci rivolgiamo in ultimo al neo Presidente di Tiemme Spa, Sig. Massimiliano Dindalini, che data la sua giovane età capirà che ad un essere umano spetta anche il tempo di stare con i propri cari e non essere commissariato ad effettuare turni di lavoro con 12 o più ore di impegno solo per una punizione contrattuale!

Presidente, chiediamo il suo intervento!

Le Segreterie provinciali FILT CGIL, FIT CISL, UILTrasporti, FAISA CISAL e UGLTrasporti di Arezzo, Grosseto, Livorno e Siena

 Siena, 6 settembre 2012

Argomenti: FILT, trasporti, trasporto pubblico |

UNICOOP Firenze: sottoscritta l’ipotesi di rinnovo del contratto integrativo

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 5, 2012

SOTTOSCRITTA L’IPOTESI DI RINNOVO DEL CONTRATTO INTEGRATIVO DI UNICOOP FIRENZE

Stamattina, presso la sede di Unicoop Firenze a Scandicci è stata sottoscritta unitariamente l’Ipotesi di Accordo di rinnovo del Contratto Integrativo.

Dopo 5 giorni di trattativa ininterrotta le Parti sono riuscite a trovare una sintesi condivisa e a siglare l’ipotesi di intesa che riguarderà i quasi 8000 dipendenti della Cooperativa Toscana.

In un momento di crisi economica e occupazionale sempre più forte, di perdita di potere di acquisto e di calo dei consumi, il rinnovo del Contratto Integrativo Unicoop FI rappresenta un fatto positivo che conferma un sistema di corrette relazioni sindacali sempre più difficili da mantenere nella Grande Distribuzione e nel sistema Cooperativo dove la pratica delle disdette dei contratti è sempre più frequente (vedi Coop Estense, Coop Adriatica,Metro, Panorama, Carrefour).

La lunga trattativa ha prodotto un ipotesi di accordo che contiene elementi importanti in materia di partecipazione, buona occupazione, strumenti di riduzione della precarietà, salario variabile, welfare contrattuale. e mantenimento all’interno della Cooperativa di tutti i punti vendita.

Le Organizzazioni Sindacali Filcams, Fisascat e Uiltucs della Toscana ela Delegazionedelle RSU presente alla trattativa, esprimono un giudizio positivo sulla conclusione del negoziato e valutano favorevolmente i risultati ottenuti, anche alla luce del quadro di riferimento sempre più difficile.

L’ipotesi di accordo sarà sottoposta al voto di tutti i lavoratori e le lavoratrici di Unicoop Firenze, attraverso la vasta rete di assemblee che inizierà nel mese di settembre per concludersi a novembre. 

Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs UIL Toscana

Firenze, 5 settembre 2012

Argomenti: contrattazione, FILCAMS |

TRIGANO: accordo sulla mobilità

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 4, 2012

TRIGANO: accordo sulla mobilità

Ritirata la CIGS per l’azienda di autocaravans della Valdelsa senese

Raggiunto ieri sera in Provincia l’accordo sulla mobilità tra la Trigano, la Rsu, Fiom Cgil e Fim Cisl provinciali.

“Si è convenuto – spiega Massimo Onori della Fiom Cgil di Siena – di prorogare per un ulteriore anno il contratto di solidarietà difensivo, tramite il quale si gestiranno gran parte degli esuberi, permettendo così in questa prima fase di ridurre a 48 il numero dei lavoratori interessati dalla procedura di mobilità, rispetto ai 110 dichiarati (su 340 unità). Sarà una mobilità incentivata fino alla data del 30 novembre 2012 per quei lavoratori che non si opporranno alla risoluzione del rapporto di lavoro e per coloro che raggiungeranno i requisiti pensionistici nell’arco del periodo di mobilità. Dopo tale data si procederà ad individuare i lavoratori ancora in esubero tramite l’applicazione dei criteri previsti dalla legge”.

“Di particolare importanza – prosegue Onori – è la clausola inserita nell’accordo che dà la possibilità per tutti i lavoratori individuati in esubero di poter comunque restare in forza in azienda fino al 16 settembre 2013. Il raggiungimento dell’accordo ha permesso inoltre di evitare l’utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, che sarebbe stata particolarmente penalizzante non solo da un punto di vista economico per tutti i lavoratori coinvolti”.

“Nei prossimi giorni – conclude il sindacalista – verranno organizzate le assemblee con i lavoratori per illustrare i dettagli dell’accordo e l’andamento di una difficilissima trattativa che ha rischiato seriamente di rompersi ed è giunta a buon fine soprattutto grazie alla concreta mediazione dell’Amministrazione Provinciale e della Direzione Territoriale del Lavoro di Siena”.

 Siena, 4 settembre 2012

Argomenti: aziende, FIOM, valdelsa |

Le Rappresentanze Sindacali Aziendali del MPS: “E’ l’ora della chiarezza”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 4, 2012

È L’ORA DELLA CHIAREZZA

In data odierna, le parti hanno continuato il confronto sui temi del Piano Industriale. Oggetto della illustrazione sono state le misure previste sul personale sotto il profilo amministrativo, con particolare attinenza agli strumenti per la gestione della mobilità – fornitura alloggio e meccanismi delle missioni aziendali – oltre a tutta una serie di interventi previsti sui Dirigenti, come l’utilizzo delle auto ad uso promiscuo, le carte carburante e la telefonia mobile.

Oltre a quanto sopra, la delegazione datoriale, nell’ambito degli approfondimenti dedicati all’uso degli ammortizzatori sociali di settore, ha chiarito che eventuali accordi riguardanti la riduzione dell’orario di lavoro, sarebbero da considerare non sostitutivi rispetto a tutti gli altri interventi previsti sui costi del personale.

Si tratterebbe, quindi, di una decurtazione salariale che non potrebbe essere utilizzata a compensazione di altre misure previste dal Piano, come ad esempio le esternalizzazioni.

Le scriventi OO.SS. hanno contrapposto alle misure illustrate una ipotesi di lavoro basata sul drastico ridimensionamento delle consulenze; l’attuazione di processi di internalizzazione, come previsto dal nuovo CCNL; l’abbattimento significativo degli stipendi e dei benefits del top management; la definizione più puntuale delle possibili fuoriuscite di personale derivanti dall’utilizzo del Fondo di Sostegno al Reddito e dai meccanismi di esodo.

In attesa del prossimo incontro, previsto per martedì 11 settembre, le scriventi OO.SS. invitano l’Azienda ad uscire dall’equivoco, chiarendo definitivamente il tema delle esternalizzazioni e le implicazioni procedurali del confronto, che comprendono anche le tematiche legate al rinnovo del CIA. 

Le Segreterie dei Coordinamenti RSA della Banca MPS

Siena, 04 settembre 2012

Argomenti: FISAC, MPS |

I sindacati dei bancari sulla vertenza MPS: “Basta indugi”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 4, 2012

BASTA INDUGI

Dopo le ultime vicende sulla vertenza MPS, ci piacerebbe sapere da che parte stanno le forze politiche cittadine. Il maggior partito della città, i suoi esponenti principali, coloro che hanno gestito la politica di Siena negli ultimi decenni e che hanno fortemente voluto le nomine dei nuovi vertici del Monte dei Paschi. Coloro che ne hanno deciso le sorti, devono rompere gli indugi. Devono prendere posizione. Una posizione chiara e definitiva.

Non si può continuare a tenere il piede in due staffe. A dire tutto ed il contrario di tutto. Ad esprimere solidarietà nei confronti dei lavoratori di MPS e allo stesso tempo ad elogiare il Piano Industriale con tutto ciò che esso prevede (esternalizzazioni senza senso e riduzione dei costi a scapito dei soli lavoratori) ed invitare Profumo alla festa democratica come una star e sentirgli dire senza replicare che la senesità del Monte è irrimediabilmente persa.

Dove sono finite le barricate a difesa del Consorzio MPS e dei suoi Lavoratori promosse e promesse da più parti? Sono state subito infrante? Da chi? Perché durante l’ultimo consiglio provinciale la maggioranza ha disertato l’aula? Forse per non parlare della questione MPS? Dobbiamo pensare che la politica locale spalleggi il tandem per chissà quale disegno diverso dalla tutela dei lavoratori e della città?

I Lavoratori della banca vogliono chiarezza. Sono stanchi di ascoltare inutili proclami. È ora di passare ai fatti. La politica deve esprimersi chiaramente.

È a favore del dialogo leale e costruttivo tra Sindacati e azienda teso ad individuare soluzioni alternative alle esternalizzazioni o appoggia le strategie doppiogiochiste di Viola e Profumo che considerano costo del lavoro solo quello relativo ai dipendenti, mentre hanno un atteggiamento meno drastico nei confronti degli strapagati consulenti esterni che popolano gli uffici del Monte dei Paschi?                        

 Le Segreterie provinciali delle Organizzazioni Sindacali Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito, Uilca

 Siena, 4 settembre 2012

Argomenti: FISAC, MPS |

Camusso, detassare le tredicesime di lavoratori e pensionati con i soldi recuperati all’evasione

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 3, 2012

Camusso, detassare le tredicesime di lavoratori e pensionati con i soldi recuperati all’evasione

“In questa fase si deve dare una risposta immediata ai lavoratori”. Così il Segretario Generale della CGIL in un’intervista a ‘la Repubblica. “Si può utilizzare quello che si ricava dalla lotta all’evasione fiscale. Non si può avviare la solita discussione per poi dire che non ci sono le risorse. I soldi si vanno a prendere dove ci sono”

03/09/2012 da www.cgil.it

La prima cosa da fare dice, in questa intervista, Susanna Camusso, segretario generale della CGIL è detassare le prossime tredicesime di lavoratori e pensionati utilizzando le risorse recuperate dalla lotta all’evasione fiscale.

 

Non crede ci siano le condizioni per la riduzione del cuneo fiscale, come ipotizzano alcuni ministri? “Prima di parlare di riduzione del cuneo fiscale credo che si debbano ridurre le tasse sui lavoratori e i pensionati. Ricordo che già il governo Prodi tagliò il cuneo fiscale ma solo a beneficio delle imprese. Così non va bene”.

Il governo ha però già detto che non ci sono i presupposti per modificare le aliquote dell’Irpef. “Io penso che serva innanzitutto un segnale di discontinuità, per dare un po’ di soldi ai lavoratori e per rilanciare i consumi. E si può realizzare detassando le tredicesime fino a 150 mila euro di reddito”.

Quanto ha stimato che costerà un’operazione di questo genere? E con quali risorse potrà essere coperta? “I costi dipenderanno da come si interverrà. Per la copertura si potranno utilizzare i proventi della lotta all’evasione fiscale perché sarebbe una misura congiunturale e non strutturale”.

Eppure un intervento sullo scarto tra il costo del lavoro e il salario netto sarebbe un beneficio strutturale per i lavoratori. “Dipende come si fa. In questa fase si deve dare una risposta immediata ai lavoratori e per questo si può utilizzare quello che si ricava dalla lotta all’evasione fiscale. Non si può avviare la solita discussione per poi dire che non ci sono le risorse. I soldi si vanno a prendere dove ci sono”.

E dove sono, secondo lei, i soldi? “Dove ci sono i patrimoni, dove c’è la corruzione, dove c’è il sommerso, oppure nelle transazioni finanziarie. Basta volerlo e le risorse si possono trovare”.

Lei propone complessivamente un’altra politica economica rispetto a quella messa in campo dal governo. “Esatto. Ma è ormai chiaro a tutti che se si vuole aprire una stagione di sviluppo serve un cambio di passo”.

Cosa pensa dell’ipotesi di rinforzare gli sgravi fiscali sui premi di produttività? “Le risorse per gli sgravi sui premi di risultato hanno subito un taglio da parte del governo Berlusconi e che Monti ha poi confermato. Il fatto che ora qualche ministro ne riparli mi pare un pentimento ritardato”.

Le sembra poco credibile? “Non vorrei che si riaprisse una stagione nella quale si moltiplicano gli annunci per poi finire inesorabilmente con la fatidica frase: non ci sono le risorse. È per questo che sono un po’ preoccupata quando sento ministri che sollecitano, invitano, suggeriscono alle parti sociali cosa fare anziché dire loro cosa intendono fare. Mi pare, come sempre, un rovesciamento dei problemi”.

Tuttavia è difficile dare torto al governo quando sostiene che l’incremento della produttività dipende prevalentemente dai comportamenti di imprese e lavoratori. “Non c’è dubbio. Infatti abbiamo sottoscritto a giugno la riforma del modello contrattuale che affrontava proprio il nodo della produttività. Diciamo che su questo punto siamo un po’ più avanti del governo. Piuttosto, mi pare che in questa fase più che di produttività bisognerebbe, purtroppo, affrontare la questione dell’assenza o almeno della perdita di produzione nel nostro Paese”.

Su questo cosa può fare il governo? “Intanto dovrebbe smettere di tagliare posti di lavoro. Perché è finito il tempo del rigorismo senza risposte. In questo senso vediamo come arrivata al capolinea l’esperienza del governo Monti. L’unica risposta che questo governo doveva dare era proprio quella della difesa dei posti di lavoro”.

Non mi pare che sia il governo a tagliare l’occupazione. “Come no? E quello che sta succedendo nel pubblico impiego? Senza la modifica del Patto di stabilità interno, gli enti locali dovranno tagliare i servizi. Questo vuol dire tagli all’occupazione non solo alle cose! Se il lavoro non è considerato una ricchezza e lo si considera solo un fattore di costo, sarà difficile uscire dalla recessione. Ci sarebbe più occupazione anche se si agisse sulla base di una politica industriale, indicando i settori strategici e le relative politiche”.

La Confindustria chiede il credito di imposta per chi investe in innovazione e ricerca. Che ne pensa? “È dal 2009 che lo proponiamo”. 

Il ministro Fornero ha detto che bisogna pensare a una decontribuzione per le imprese che abbiamo il record di utilizzo della manodopera. Lei è d’accordo? “Non capisco di cosa parli il ministro. Mi pare che si parli di lavoro senza sapere cos’è. Non è intensificando lo sfruttamento che si risolvono i problemi. Basta guardare quello che accade alla Fiat”.

Insomma, non crede che ci siano le possibilità di un patto per la competitività? “Vedremo cosa ci dirà il governo al tavolo. Se si limiterà a fare esortazioni agli altri, non credo che si andrà molto lontano”.

Se servisse a rilanciare lo sviluppo, sareste disposti a rivedere il modello contrattuale? “Lo abbiamo riformato con l’accordo del 28 giugno scorso. Si tratta di attuare quell’accordo non di riformarlo. Se poi qualcuno nel governo pensa che si debba mettere in soffitta il contratto nazionale riceverà la stessa risposta che ha già avuto Berlusconi”.

Dalla CGIL non sembra arrivare alcuna apertura al governo. Vi preparate allo sciopero generale? “Il 28 settembre ci sarà quello dei lavoratori pubblici indetto da noi e dalla UIL. Il Direttivo della CGIL valuterà il 10 e l’11 settembre come intensificare la mobilitazione se non arriveranno risposte dal governo”.

Senza risposte ci sarà lo sciopero generale? “Sarà necessario. E speriamo che sia di CGIL, CISL e UIL”

Argomenti: CGIL |

Tabelle paga lapidei industria settembre 2012

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2012

Lapidei Industria_09_12

Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Tabelle paga pulizie Confapi settembre 2012

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2012

Pulizie Confapi Coop_09_12

Argomenti: CGIL, FILCAMS, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

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