cgil siena

Tabelle paga lapidei industria aprile 2011

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 1, 2011

Lapidei Industria_04_11

Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Fisco: CGIL, da imposta grandi ricchezze possibili 18 mld

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 28, 2011

Fisco: CGIL, da imposta grandi ricchezze possibili 18 mld
Speciale CGIL sul fisco, uno dei temi che sarà al centro dello Sciopero Generale del 6 maggio. Misura oltre gli 800mila euro, esentati 95% italiani
26/03/2011

Una tassa ordinaria sulle Grandi Ricchezze ispirata al modello francese, con una previsione di imposta mediamente dell’1,0% a carico delle famiglie con una ricchezza complessiva sopra gli 800mila euro potrebbe generare un gettito di circa 18 miliardi di euro l’anno. Una tassa che colpirebbe solo il 5% più ricco e ricchissimo della popolazione italiana e che non toccherebbe nessun altro ceto e reddito. Sarebbero infatti soggetti a tale imposta tutte le famiglie la cui ricchezza complessiva, mobiliare e immobiliare, superi gli 800mila euro l’anno al netto dei mutui e delle altre passività finanziarie. Allo stesso tempo, ne sarebbero esclusi tutti coloro che, pur essendo proprietari di una o più abitazioni, nonché depositi in conto corrente, titoli di Stato o altre obbligazioni, non raggiungano il limite indicato.

E’ questa la proposta rilanciata dalla CGIL, sulla base di un apposito studio del Dipartimento Politiche economiche messo a punto in vista dello sciopero generale del 6 maggio prossimo e all’interno del suo pacchetto sulle tasse che si basa su un progetto di riforma fiscale per un fisco giusto, attraverso una vera lotta all’evasione (perché oggi l’evasione ogni anno costa 3.000 euro in più ai redditi “fissi” e, in generale, ad ogni contribuente onesto); per un fisco più leggero per le famiglie di lavoratori e pensionati che porti mediamente 100 euro in più in ogni busta paga, alleggerendo quel peso che da anni grava ingiustamente sulle spalle di queste famiglie; un fisco più pesante per i redditi alla radice degli squilibri e delle debolezze del paese: transazioni speculative, rendite e grandi ricchezze.

Molto consistenti le risorse che si potrebbero ottenere annualmente solo dalla nuova tassa sulle grandi ricchezze (in Francia la chiamano la tassa sulle fortune). Dai calcoli effettuati dal Dipartimento Politiche Economiche della CGIL nazionale, le simulazioni comporterebbero un gettito potenziale, derivante dall’applicazione di un’Imposta sulle Grandi Ricchezze (IGR), di circa 18 miliardi di euro l’anno. Secondo lo studio del sindacato, infatti, se si applica un’aliquota media dell’1,0% sulla ricchezza netta totale, superiore agli 800mila euro complessivi, al netto delle detrazioni, detenuta da circa il 5% delle famiglie più ricche d’Italia, la tassa comporterebbe un gettito di 17,9 miliardi di euro annui; e con anche solo una aliquota media dello 0,55% (primo scaglione francese) sulla ricchezza netta totale, superiore agli 800mila euro complessivi, al netto delle detrazioni, detenuta da circa il 5% delle famiglie più ricche d’Italia, comporterebbe un gettito di 9,8 miliardi di euro annui.

Prendendo come riferimento la definizione di ricchezza netta della Banca d’Italia, definita dalla somma delle attività reali (immobili, aziende e oggetti di valore), delle attività finanziarie (depositi, titoli di Stato, azioni, etc.) al netto delle passività finanziarie (mutui e altri debiti), è possibile calcolare la nuova tassa con delle simulazioni. Ecco dunque come si calcolerebbe l’IGR, l’imposta grandi ricchezze. Facciamo alcuni esempi (prendendo come realtà di riferimento le rilevazioni sui bilanci delle famiglie della Banca d’Italia):

1. Una famiglia di lavoratori dipendenti che – a prescindere dal reddito imponibile ai fini IRPEF – è proprietaria di una casa dove abita con un valore di 130mila euro e detiene 10.000 euro quasi tutti in depositi bancari, con solo un 10% in titoli di Stato, obbligazioni e fondi comuni di investimento, per un totale di 140.000 euro di ricchezza netta non sarebbe soggetto all’Imposta sulle Grandi ricchezze e non pagherebbe niente di più.

2. Una famiglia di pensionati che – a prescindere dal reddito imponibile ai fini IRPEF – è proprietaria di una casa dove abita con un valore di 500mila euro e detiene 250.000 euro in depositi bancari, titoli di Stato e obbligazioni, per un totale di 550.000 euro di ricchezza netta non sarebbe soggetto all’Imposta sulle Grandi ricchezze e non pagherebbe niente di più.

3. Una famiglia di lavoratori dipendenti che – a prescindere dal reddito imponibile ai fini IRPEF – è proprietaria di una casa dove abita con un valore di 450mila euro, un’altra casa con un valore di 250.000 euro ma che paga un mutuo su questa di 20 anni (per un montante di 150.000) e detiene anche 100.000 euro in depositi bancari, titoli di Stato, obbligazioni, azioni, partecipazioni, per un totale di 650.000 euro di ricchezza netta non sarebbe soggetto all’Imposta sulle Grandi ricchezze e non pagherebbe niente di più.

4. Una famiglia di imprenditori e liberi professionisti che – a prescindere dal reddito imponibile ai fini IRPEF – è proprietario di una casa dove abita con un valore di 500mila euro, un’altra casa con un valore di 300.000 euro e detiene 100.000 euro in depositi bancari, titoli di Stato e obbligazioni, azioni e fondi comuni di investimento, per un totale di 900.000 euro di ricchezza netta, pagherebbe:

IGR = 900.000 x 1,0% – 8.000 euro (detrazione fissa data dalla soglia) = 1.000 euro

Come appare evidente, a subire un aumento del prelievo fiscale non sarebbe il 95% delle famiglie italiane ma solo i ricchissimi e gli ultraricchi, ossia appunto solo un 5% delle famiglie italiane.

La tassa sulla grandi ricchezze, oltre a creare ingenti risorse per la collettività (pari ogni anno a una finanziaria di medie dimensioni), avrebbe anche un effetto in termini di equità in un paese sempre più diseguale. Ogni indagine della Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie italiane rileva infatti, dal 1995 ad oggi, che il 10% delle famiglie più ricche possiede quasi il 45% dell’intera ricchezza netta delle famiglie italiane, a fronte del 50% della popolazione (la metà più povera) che ne detiene meno del 10%. (Vedi il documento nel link). In pratica, circa 2,4 milioni di famiglie posseggono mediamente quasi 1.600.000 euro di patrimonio immobiliare e finanziario netto, a fronte di circa 12 milioni di famiglie che posseggono mediamente meno di 70.000 euro. Se si osserva anche solo una parte delle famiglie più ricche, definite “ricchissime”, la ricchezza netta del 5% più ricco d’Italia è mediamente circa 2 milioni e 300mila euro. Così come quella dell’1%
delle famiglie più ricche, le “ultraricche”, è pari a circa 5 milioni e 300mila euro. Con la tassa sulle grandi ricchezze, si chiederebbe un contributo davvero minimo ai nostri super ricchi, visto che le simulazioni ci danno cifre quasi irrisorie di 1000 (mille) euro l’anno. Si potrebbe dire che neppure i super ricchi piangerebbero.

Argomenti: CGIL |

Venerdì 6 maggio sciopero generale 8 ore

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 25, 2011

Argomenti: CGIL |

Manifestazione lavoratori pulizie scuole (ex lsu ed appalti storici)

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 24, 2011

 Si è svolto il 22 u. s.,  presso il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, l’incontro già programmato per un confronto tra MIUR stesso, Organizzazioni Sindacali e Associazioni Datoriali, per discutere procedure relative alle nuove gare e finalizzato a garantire il mantenimento dell’occupazione e del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.

 Alla riunione era previsto l’intervento della rappresentanza politica e tecnica del Ministero come da impegni sottoscritti, nel verbale del 3 marzo u.s., in quanto erano attese risposte in merito  all’impegno di  reperire i fondi atti ad assicurare la continuità occupazionale di tutti i lavoratori già impegnati nello svolgimento dei servizi.

 La riunione si è invece svolta alla presenza della sola rappresentanza tecnica del Miur che ha confermato la piena applicazione della Direttiva 103/2010, in particolare l’entità delle risorse economiche che la stessa stabilisce per il settore e che prevedono un taglio del 50% rispetto l’ attuale finanziamento, con il rischio concreto di migliaia di licenziamenti. Tra l’altro la direttiva, non prevede distinzioni tra lavoratori ex LSU e Appalti Storici.

 Il MIUR ha ribadito l’intenzione di attivare gare CONSIP per l’affidamento dei servizi, prevedendo altresì l’applicazione del CCNL Pulizie/Multiservizi e quindi anche l’art. 4 dello stesso e comunque stante l’entità attuale dei finanziamenti si determinerebbero forti riduzioni del numero degli addetti come già evidenziato.

 Nelle more della predisposizione delle gare CONSIP, dopo il 30 giugno 2011, per gli appalti scaduti od in scadenza, la direttiva del Ministero se confermata come ieri hanno preannunciato, prevede, già per l’anno scolastico 2011/2012, la riconferma dell’esternalizzazione dei servizi di pulizie, ed un sistema di gara mediante la procedura del cottimo fiduciario delegata a ciascun singolo istituto scolastico.

 Questa procedura e la condizione posta di far partire i nuovi appalti alla data del 01.09.2011, con l’interruzione dei rapporti di lavoro per i mesi estivi, determinerebbe di fatto l’impossibilità di applicare le garanzie previste dal CCNL e dall’articolo 4 concorrendo alla drastica riduzione degli organici e quindi al licenziamento dei lavoratori.

 Le OO.SS. hanno espresso una netta opposizione all’atteggiamento assunto dal MIUR ribadendo la contrarietà all’impostazione dettata dalla direttiva 103/2010, al taglio indiscriminato delle risorse del settore ed all’utilizzo degli affidamenti attraverso il cottimo fiduciario.

 Le OO.SS hanno ribadito la necessità di attivare un percorso che discuta l’ottimizzazione dei servizi  a condizione della continuità degli appalti attuali, fino alla predisposizione delle definitive nuove gare, che devono garantire l’applicabilità delle clausole sociali e quindi per mantenere l’occupazione e il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, nonchè la qualità e la sicurezza dei servizi alle scuole.

 Giudicando negativo l’esito della riunione, le OO.SS. si attiveranno in un’azione pressante nei confronti della politica e delle istituzioni per ottenere risposte alle nostre richieste, a questo scopo indicono più incisive iniziative di lotta a partire dalla dichiarazione dello stato di agitazione della categoria e l’indizione di una:

 MANIFESTAZIONE NAZIONALE

il 5 APRILE 2011 ore 10.00 a ROMA

con concentrazione davanti al MIUR

Viale Trastevere, 76/A

Argomenti: FILCAMS, manifestazioni, pulizie |

26 marzo 2011 manifestazione a Roma per l’acqua pubblica

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 21, 2011

26 marzo a Roma per l’acqua pubblica e contro il nucleare
La Giornata mondiale dell’acqua, istituita dall’ONU per il 22 marzo, arriva quest’anno nel pieno del dibattito sul referendum. Sabato manifestazione nazionale a sostegno dei sì ai quesiti referendari che abrogano i processi di privatizzazione dei servizi idrici e contrastano il ritorno al nucleare » VIDEO
» Acqua: in Italia aumentano consumi, dispersione idrica ancora elevata
23/03/2011Una piazza per l’acqua pubblica, contro il nucleare e per la democrazia. Sabato prossimo 26 marzo, la CGIL insieme al popolo dell’acqua tornerà in piazza a Roma per sostenere i sì ai referendum, che si terranno in primavera nel nostro Paese, a favore dell’acqua come bene comune e per contrastare i piani del Governo che vogliono riportare il nucleare in Italia. La CGIL con tutte le sue strutture, annuncia “saremo in campo per vincere e garantire l’acqua pubblica a tutti i cittadini italiani”.La manifestazione partirà da Piazza della Repubblica alle ore 14 per concludersi in Piazza San Giovanni con il concerto degli artisti per l’acqua. “Siamo convinti – hanno dichiarato i promotori – che una vittoria dei sì ai referendum possano costituire una prima e fondamentale tappa, contro la privatizzazione dell’acqua e in difesa dei Beni Comuni. Per questo chiamiamo tutte le donne e gli uomini a partecipare ad una manifestazione aperta, allegra e plurale. E per dire che un’altra Italia è possibile”.Oltre un milione e quattrocentomila cittadini hanno sottoscritto, tra aprile e luglio 2010,  i referendum contro la riforma del servizio idrico, approvata dal Governo circa un anno fa, che prevede la privatizzazione della gestione dell’acqua. Dopo il sì, arrivato il 12 gennaio scorso, dalla Consulta a due dei tre quesiti referendari presentati per la ripubblicizzazione dei servizi idrici, la campagna referendaria è entrata nel vivo. Due i quesiti da votare: con il primo si chiede l’eliminazione dell’articolo 23 bis della legge 133/2008 (nota come ‘decreto Ronchi’), relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Abrogare questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni imposta dal Governo e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici in questo Paese; Con il secondo quesito referendario, invece, si propone l’abrogazione dell’articolo 154 del Decreto Legislativo 152/2006 (il cosiddetto Codice dell’Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 in base alla quale la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito, che consente cioè al gestore di ricavare parte dei propri profitti dalla bolletta dei cittadini. Abrogando questa parte dell’articolo sulla norma tariffaria, si elimina il ‘cavallo di Troia’ che ha aperto la strada ai privati nella gestione dei servizi idrici: si impedisce di fare profitti sull’acqua.Alla battaglia contro la privatizzazione dei servizi idrici si unirà sabato quella contro il nucleare, altro tema, al centro dei referendum che presumibilmente si terranno a giugno. “La nostra scelta di contrastare il piano sull’energia del Governo – aveva dichiarato qualche giorno fa la CGIL – è antecedente alla tragedia in corso in Giappone ed è conseguente ad un giudizio di merito sul piano stesso”. Un piano che secondo la Confederazione deve essere immediatamente ritirato, per lasciare spazio ad una vera discussione sulla politica energetica del paese che non abbia nel suo orizzonte il nucleare, ma il risparmio energetico e le fonti rinnovabili. In piazza quindi anche i comitati antinucleari, che invitano a mobilitarsi e partecipare alla manifestazione di sabato prossimo. “Mobilitiamoci tutte e tutti da ogni parte d’Italia, riempiamo le strade e le piazze di Roma con i colori della vita contro le scelte di morte. Perché solo la partecipazione è libertà, solo la condivisione è speranza di futuro” hanno dichiarato i promotori.

Pullman con partenza dalla provincia di Siena:

(info: 0577-355554 – 347/5410615 – pisanu@interfree.it)

Poggibonsi (stazione FS) ore 8.30

Colle di Val d’Elsa (uscita Superstrada parcheggio Cantina Sociale) ore 8.45

Siena (uscita Acquacalda parcheggio impianti sportivi) ore 9.00

Castelnuovo B.ga (uscita Superstrada) ore 9.20

Rapolano Terme (uscita Superstrada) ore 9.40

Valdichiana (ingresso Autostrada) ore 10.00

Argomenti: CGIL |

Il numero uno della FIOM CGIL, Maurizio Landini, a Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 21, 2011

Mercoledì 23 marzo Maurizio Landini, leader nazionale della FIOM CGIL, protagonista delle recenti vicende sindacali che hanno interessato in modo particolare i lavoratori della Fiat, sarà in provincia di Siena per partecipare a due distinte iniziative.

Nel pomeriggio, presso i locali della C.I.A. (Cassa Integrazione Assistenza) a Siena, dopo la relazione del Segretario Provinciale della FIOM senese Marco Goracci ed il successivo dibattito, Landini concluderà i lavori dell’Assemblea dei delegati metalmeccanici.

La sera, a partire dalle ore 21,15 presso la Sala Polivalente di via Trento a Poggibonsi, parteciperà ad un’iniziativa dal titolo “Il Lavoro, i Diritti e la Costituzione” organizzata dall’Associazione Culturale Oliver Twist, dalla FIOM CGIL di Siena e dall’Associazione Libertà e Giustizia presieduta da Sandra Bonsanti.

 Siena, 21 marzo 2011

Argomenti: CGIL, FIOM |

Prepariamo insieme lo Sciopero Generale

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 18, 2011

Prepariamo insieme lo Sciopero Generale
Proclamato dalla Confederazione per il 6 maggio lo sciopero generale. Il portale CGIL.it darà ampio spazio ai temi di fondo della mobilitazione: fisco, pensioni, lavoro precario, welfare, scuola, democrazia e rappresentanza
» Camusso, obiettivo è Sciopero Generale di tutti i lavoratori
» VIDEO su CGILtv
16/03/2011


La CGIL auspica la riuscita piena dello sciopero generale del 6 maggio. Tutte le strutture sono già mobilitate. Il portale della CGIL vuole dare il suo contributo. Da qui al 6 maggio daremo spazio alle notizie dai territori sulle iniziative e gli incontri che ci saranno e nello stesso vi racconteremo i temi di fondo in modo semplice e chiaro. Focus speciali sulle richieste della CGIL sul fisco, le pensioni, il lavoro precario, il welfare, la scuola, passando per le proposte sulla democrazia e la rappresentanza. Per parlare ai lavoratori e a tutto il Paese.

Argomenti: CGIL |

16 marzo 2011

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 15, 2011

In occasione dei festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, la CGIL di Siena vi invita mercoledì 16 marzo ’11 presso le Camere del Lavoro di SIENA, ABBADIA SAN SALVATORE (Club ’71), CHIUSI Scalo, POGGIBONSI e SINALUNGA

 ore 17.00: proiezione del film ‘La Cgil e il Novecento italiano. Un secolo di lotte, di passioni, di proposte per i diritti e la dignità del lavoro’

 ore 18.30: lettura degli articoli della Costituzione della Repubblica Italiana sul tema del lavoro (e non solo)

  A SINALUNGA l’evento si svolgerà a partire dalle ore 9.30.

Argomenti: camere del lavoro, CGIL |

Università: CGIL, CISL e UIL incontrano Riccaboni

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 15, 2011

Ieri si è svolto un incontro tra il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Siena, Prof. Angelo Riccaboni, e le Segreterie Confederali di CGIL, CISL, UIL, rappresentate rispettivamente dai Segretari Generali Claudio Guggiari, Iose Coppi e Sandro Santinami accompagnati dai componenti le Segreterie Confederali Roberta Leoncini della CISL ed Eleonora Scricciolo della UIL.
Per i Sindacati Confederali era necessario un passaggio istituzionale per comprendere quale percorso di recupero si stesse intraprendendo dentro l’Ateneo a distanza di qualche mese dall’insediamento della nuova governance, in uno scenario che desta più di qualche preoccupazione a chi rappresenta dentro il sistema la forza lavoro.
Il Rettore ha illustrato nei dettagli il progetto denominato ‘UNISI 2015’ volto a rilanciare la nostra Università, l’attuazione del piano di risanamento ed i fattori chiave indispensabili per una nuova valorizzazione dell’Ateneo.
Le Organizzazioni Sindacali, apprezzando l’attenzione ricevuta, si riservano di valutare con estrema attenzione il progetto per poter esprimere le relative valutazioni di merito passando per un serio confronto con le Organizzazioni Sindacali interne.
Certo è che i fattori condivisione e comunicazione contenuti nel progetto, da sempre tanto auspicati da queste Organizzazioni Sindacali, possono rappresentare un buon inizio, così come un serio accordo di programma con tutte le Istituzioni, che CGIL, CISL e UIL auspicano.

Siena, 15 marzo 2011

Argomenti: CGIL, università |

Il lavoro e la Costituzione al centro dell’iniziativa della CGIL di Siena per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 11, 2011

L’iniziativa della CGIL di Siena per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia

Mercoledì 16 marzo, in occasione dei festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, la CGIL di Siena organizza nelle principali Camere del Lavoro della provincia la proiezione del film ‘La Cgil e il novecento italiano’ e la lettura degli articoli della Costituzione Italiana inerenti al lavoro (e non solo).

Il film racconta la storia del più grande sindacato italiano, le lotte, le passioni ed i sacrifici vissuti dai lavoratori per difendere la propria dignità ed estendere i propri diritti, proprio quei diritti sanciti dalla Costituzione Italiana.

La storia della CGIL fa parte di quella dell’Unità d’Italia. Le prime strutture sindacali nacquero in Italia negli ultimi decenni dell’Ottocento. La fase “presindacale” fu caratterizzata dallo sviluppo delle Società di Mutuo Soccorso, le prime forme di associazionismo operaio. Il mutualismo aveva lo scopo di fornire assistenza ai soci in caso di disoccupazione, infortunio, malattia e vecchiaia, escludendo il ricorso alla lotta di classe. La fase “sindacale” vera e propria iniziò con i primi scioperi, promossi tra gli anni ‘60 e ‘70 dell’Ottocento, quando i lavoratori individuarono nella resistenza lo strumento principale di lotta contro le ingiustizie sociali. Il progressivo passaggio dal mutualismo alla resistenza si intensificò negli ultimi anni del XIX secolo, in coincidenza con l’avvio, anche in Italia, della rivoluzione industriale. Le prime Leghe di Resistenza non nacquero, però, solo nell’industria manifatturiera, soprattutto tessile e metallurgica, esse si diffusero largamente nell’edilizia, nei servizi, nei trasporti e, soprattutto, in agricoltura. Nel tentativo di rappresentare tutti i lavoratori di un territorio, negli anni ‘90 del XIX secolo furono costituite le Camere del lavoro.

A Sinalunga l’evento avrà inizio alle ore 9.30, ad Abbadia San Salvatore (Club ’71), Chiusi Scalo, Poggibonsi e Siena alle ore 17.

“Le lotte, le conquiste sociali e lavorative, l’argine democratico eretto dal mondo operaio e contadino – spiega Claudio Guggiari, Segretario Generale della CGIL di Siena – hanno contribuito fortemente a determinare l’unità sostanziale del nostro popolo”.

“Il lavoro come mezzo di partecipazione e di emancipazione individuale e collettiva – prosegue Guggiari – ha bisogno ancora oggi di essere tutelato e soprattutto garantito in una forma che ne sancisca l’utilità sociale. E’ per questo che ci pare corretto dedicare a questi due fondamenti della nostra Nazione, il lavoro e la Costituzione, il giusto tributo in questa giornata”.

Siena, 11 marzo 2011

Argomenti: camere del lavoro, CGIL |

« Articoli Precedenti Articoli Successivi »