Un voto per il mondo del lavoro
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 31, 2008
Far cadere il governo Prodi è stato un atto grave per il Paese. L’Italia si trova senza un esecutivo nei suoi pieni poteri proprio nel momento in cui una crisi economica causata dall’enorme aumento dei prodotti petroliferi sta colpendo l’occidente e quindi andrebbe governata. Oggi sarebbe stato possibile prendere quei provvedimenti essenziali che i lavoratori ed i pensionati si attendevano per recuperare il potere d’acquisto che migliorasse la loro condizione e favorisse una ripresa dei consumi interni e dello sviluppo.
Il governo di centrosinistra, in questi due anni, ha fatto sicuramente cose positive, anche grazie alla spinta sindacale. Voglio ricordare fra tutte il risanamento dei conti pubblici, la lotta all’evasione fiscale che ha portato tanti evasori – anche noti – a pagare le tasse, il protocollo sul welfare, le norme sul lavoro e la sicurezza. Altri provvedimenti significativi potete anche valutarli proprio leggendo queste pagine, ma moltissimo altro resta da fare e dovrà essere fatto.
Il senso di frustrazione di non veder portata a termine la “nuova stagione” che si era aperta e di conseguenza le grandi aspettative del mondo del lavoro ha fatto pensare a molti di allontanarsi dalla politica. Una reazione comprensibile ma che non risolve certo i nostri problemi.
Con CISL e UIL abbiamo varato la piattaforma “Per valorizzare il lavoro e far crescere il paese” che si pone obiettivi ambiziosi di redistribuzione di risorse verso il lavoro dipendente e le pensioni e che reclama scelte chiare per uno sviluppo di qualità. Una piattaforma valida a prescindere dal governo che verrà dopo il 14 aprile.
Il nostro compito, oggi, del sindacato e di tutti gli iscritti e i lavoratori, è non darsi per vinti. Non rinunciare a lottare per riaffermare il valore del lavoro. Per cambiare questo Paese ridando dignità ai lavoratori e garantire a tutti un salario adeguato e condizioni di vita dignitose.
Una lavoro che non sia luogo di morte, di gravi infortuni invalidanti o di malattie professionali che uccidono nel tempo, come sta avvenendo – ancora troppo di frequente – con una sequenza indegna di un paese civile.
Dobbiamo chiedere alla politica di discutere ancora di più di questi temi e di come garantire un futuro migliore ed una prospettiva occupazionale qualificata ai giovani, alle donne, a coloro che vogliono accrescere la propria professionalità. Garantire per tutti pari opportunità ed ai meritevoli quella mobilità sociale che oggi manca.
Se vogliamo che la politica affronti questi temi, deve essere aiutata e sostenuta.
Qualunque sia la nostra opinione politica dobbiamo dare il nostro contributo per portare i nostri problemi ed i nostri valori al centro della discussione e dopo per far sì che si ottengano risposte adeguate dal futuro parlamento e dal nuovo governo.
Non mettersi in gioco significa lasciare campo libero a chi ha voluto andare al voto pensando di aver già vinto queste elezioni.
Ogni lavoratore e pensionato sa bene che non è certo una soluzione quella di far vincere chi ha già governato per 7 anni producendo solo guasti, facendo arricchire pochi a danno di molti, in particolare lavoratori e pensionati. Anche la campagna elettorale lo conferma. A destra non si parla più di eliminare ‘solo’ l’art. 18, ora si propone anche di mettere mano a tutto lo Statuto dei lavoratori! Vogliono rimettere in discussione l’accordo sul welfare del 23 luglio e tornare alla legge Maroni! Non vogliono neppure sanzioni più severe per le aziende che se ne fregano della sicurezza dei propri dipendenti!
Con questa campagna elettorale è invece stata proposta dalla sinistra una semplificazione del quadro politico e un’attenzione al mondo del lavoro che si è espressa anche con le candidature di lavoratori e dirigenti sindacali. Un rinnovamento e delle scelte importanti e significative che vanno sostenute da tutti noi per un nuovo protagonismo dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani, delle donne di questo Paese. Nell’interesse nostro e dell’Italia.
Claudio Vigni, Segretario Generale CGIL Siena
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Contratto di lavoro cooperative sociali scaduto da oltre 26 mesi: il 4 aprile sciopero nazionale e manifestazione a Roma
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 28, 2008
CGIL FP, CISL FPS, FISASCAT CISL e UIL FPL hanno proclamato lo sciopero nazionale con manifestazione a Roma per venerdì 4 aprile 2008 per il rinnovo del contratto di lavoro 2006-2009 scaduto da oltre 26 mesi. Ricordiamo che sono oltre 250.000 gli addetti delle cooperative sociali.
“La posizione delle cooperative sociali di apparente disponibilità ad una definizione rapida del rinnovo contrattuale – spiegano i sindacati – nasconde la volontà di mantenere il settore con retribuzioni assolutamente inadeguate (i lavoratori percepiscono salari che non superano i 900 euro medi mensili lordi) rispetto alle attività svolte e alle professionalità presenti nelle cooperative sociali”.
“Le mobilitazioni regionali e territoriali e lo sciopero nazionale con manifestazione nazionale a Roma – concludono le OO.SS. – saranno l’occasione per rappresentare alle centrali cooperative (per il ruolo svolto dalla cooperazione e per i suoi valori di riferimento), alle Amministrazioni pubbliche e private e a tutta l’opinione pubblica che CGIL FP, CISL FPS, FISASCAT CISL e UIL FPL non sono più disposte ad accettare la logica della razionalizzazione e delle economie nei servizi alla persona (a partire dalle gare di appalto al “massimo ribasso”) perché tutto questo mette in discussione un sistema, anche minimo, di tutele e sicurezze per le addette e gli addetti del settore, nonché la qualità dei servizi erogati ai cittadini. La vertenza delle cooperative sociali rappresenta per gli oltre 250.000 addetti del settore e per le loro famiglie una sfida per l’equità, la valorizzazione del lavoro e la dignità umana”.
Pulmann con partenza da Siena (Fontebecci) alle ore 6.00.
Per prenotarsi: CGIL Siena, La Lizza 11, tel. 0577-2541 / 0577-254802.
Siena, 28 marzo 2008
Scarica il CCNL e le tabelle economiche:
cooperative-sociali-ccnl-02-05.doc – cooperative-sociali-1be2b.doc
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Importante accordo aziendale riguardante le 20 dipendenti della “Centrale di Sterilizzazione” dei ferri chirurgici del Policlinico
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 27, 2008
NOTA STAMPA
Il NIdiL (Nuove Identità DI Lavoro) CGIL e la FILCAMS CGIL di Siena comunicano che è stato raggiunto un importante accordo aziendale di II livello riguardante le circa 20 dipendenti impegnate nella “Centrale di Sterilizzazione” dei ferri chirurgici del Policlinico Le Scotte attualmente in appalto ai Servizi Ospedalieri spa di Ferrara.
Con la soddisfazione delle parti sono stati raggiunti importanti risultati, sia economici che organizzativi, che potranno contribuire a migliorare la qualità del servizio erogato oltre alle condizione economiche degli addetti.
In particolare, oltre ad alcuni passaggi di livello ed aumenti di orari individuali, si è concordato: la stabilizzazione di 5 unità, attualmente in somministrazione, con assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a 36 ore; l’istituzione di un “salario variabile” legato sia a elementi di produttività che di qualità interna, oltre a parametri di redditività aziendale a livello di azienda; l’erogazione di un superminimo collettivo con importi che oscillano dai 500 ai 900 € annui.
Le sigle sindacali ritengono questo accordo, pur limitato ad una platea contenuta di lavoratrici, un miglioramento significativo della qualità dell’occupazione ed evidenziano come avanzate e costruttive relazioni sindacali possano permettere, anche nelle gestioni date in appalto, utilizzato spesso da “presunte” imprese per comprime diritti e salari, di produrre ottimi standard qualitativi per la collettività, riconoscendo contestualmente incrementi economici e normativi alle maestranze di cui si riconosce la serietà e la professionalità acquisita.
Il NIdiL e la FILCAMS CGIL di Siena auspicano che accordi di questo genere possano essere estesi ad altre imprese di servizio che operano nel territorio senese.
Siena, 26.03.2008
NIdiL CGIL Siena Tiziano Lazzarelli
FILCAMS CGIL Siena Claudia Savini
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Venerdì 4 aprile sciopero nazionale lavoratori cooperative sociali
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 25, 2008
Il contratto di lavoro delle cooperative sociali è scaduto da oltre 26 mesi
Falso: che il sindacato abbia chiesto solo ora di avviare il negoziato per dare copertura al salario contrattuale dei lavoratori del settore;
Falso: che le richieste economiche delle Organizzazioni Sindacali sono pari al 25% per il biennio 2006-2007, tali da far crollare la tenuta delle Cooperative e dei loro servizi;
Falso: che le Cooperative Sociali e le loro Associazioni sono realmente disponibili a riconoscere un adeguato aumento salariale ai lavoratori del settore;
Vero: che il contratto è scaduto al 31 dicembre 2005 e che i lavoratori delle Cooperative Sociali non hanno ricevuto dopo 27 mesi nessun aumento contrattuale;
Vero: che gli incrementi economici per il rinnovo del Contratto richiesti dal sindacato sono tali da produrre un reale recupero inflattivo dei salari. Questo significa 110€ per il 6° livello e almeno 80€ per il 4° livello a cui si deve aggiungere il recupero economico del biennio precedente;
Vero: che CGIL FP, CISL FPS, FISASCAT CISL e UIL FPL non sono disposti a rinunciare a queste richieste e al rinnovo rapido del contratto, in cambio di incrementi economici di cui non ci è mai stata fornita alcuna indicazione quantitativa;
Vero: che CGIL FP, CISL FPS, FISASCAT CISL e UIL FPL chiedono il riconoscimento di un nuovo sistema di classificazione basato su categorie e posizioni economiche in cui sia prevista la progressione economica di carriera, che premia la professionalità e non fa arretrare il salario in caso di cambio di appalto;
Vero: che i lavoratori delle Cooperative Sociali continuano ad avere uno stipendio bassissimo nell’ambito degli operatori del Settore Socio Sanitario Assistenziale e che le centrali cooperative si rifiutano di introdurre regole e criteri nuovi per una maggiore dignità del lavoro.
E’ ORA DI DIRE “BASTA!!!”:
alle condizioni di bassi salari, al sistema di appalti che sfrutta i lavoratori del settore, alle parti datoriali della Cooperazione che non vogliono riconoscere la professionalità del settore e continuano a: farsi concorrenza selvaggia con offerte al massimo ribasso nelle gare d’appalto, prestarsi ad un gioco perverso delle stesse amministrazioni pubbliche che appaltano servizi in una logica di costi al ribasso senza limiti, incrementare un sistema di flessibilità e precarietà non più accettabile nel quale le lavoratrici e i lavoratori non hanno diritti ma subiscono condizioni di lavoro sempre peggiori e onerose.
Partecipa anche tu allo sciopero!
Unisciti a noi nella manifestazione nazionale di Roma del 4 aprile.
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Sciopero negozio COOP Grondaie: l’Azienda risponde con un grave atto lesivo dei diritti dei lavoratori
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 22, 2008
In occasione dello sciopero della distribuzione cooperativa di ieri, indetto per chiedere il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro scaduto da oltre 14 mesi, le lavoratrici ed i lavoratori del negozio UniCoop Firenze di Siena Grondaie che hanno aderito sono stati sostituiti con personale proveniente da altri negozi, sia della Provincia di Siena che al di fuori del territorio provinciale; in tal modo l’Azienda, seppur parzialmente, è riuscita ad aprire il negozio.
“Riteniamo tale atto gravissimo – dichiarano Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil di Siena – e soprattutto lesivo dei diritti sindacali dei lavoratori della Unicoop Firenze, pertanto, oltre a denunciare pubblicamente questo vergognoso atteggiamento, agiremo nelle sedi giudiziarie competenti dando mandato ai nostri uffici legali per procedere ad una denuncia per condotta antisindacale (Art. 28 Legge 300/70) per ristabilire il legittimo e fondamentale diritto di sciopero dei dipendenti del negozio di Unicoop di Siena Grondaie”.
Le Organizzazioni Sindacali ritengono l’adesione allo sciopero di ieri un ottimo risultato, sottolineando che solo grazie all’intervento di addetti esterni al negozio l’Azienda ha potuto parzialmente aprire, peraltro con gravi disservizi a soci e clienti.
“Naturalmente vogliamo ringraziare – concludono Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil – tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno partecipato allo sciopero e i delegati del negozio, per tutto il lavoro che hanno svolto per raggiungere il risultato di ieri”.
Siena, 22.03.08
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Al Comune di Torrita di Siena l’IRPEF passa dallo 0,4% allo 0,8%
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 20, 2008
NOTA STAMPA
Per il quarto anno consecutivo il Comune di Torrita di Siena aumenta la pressione fiscale ai propri cittadini: nel 2008 l’IRPEF comunale passa dallo 0,4% allo 0,8% (massimo consentito per legge).
Tale aumento si aggiunge a quelli decisi negli anni precedenti: nel 2005 aumento ICI abitazione principale dal 5 al 5,5 per mille, nel 2006 aumento ICI ordinaria dal 6,5 al 7 per mille ed introduzione dell’addizionale IRPEF dello 0,1%, nel 2007 aumento addizionale IRPEF dallo 0,1 allo 0,4 %.
La decisione assunta dall’Amministrazione comunale è inaccettabile perchè ancora una volta incrementa le tasse locali andando ad incidere soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione.
CGIL, CISL e UIL di Siena, con i relativi sindacati dei pensionati, ritengono tale decisione ancora più grave essendo stata adottata nel momento in cui si manifesta in tutta la sua drammaticità la questione dei redditi da lavoro dipendente e da pensione e l’aumento dell’inflazione.
Oltretutto la scelta dell’Amministrazione sull’IRPEF non prevede nessuna soglia di esenzione nè di progressività; elementi che avrebbero potuto almeno salvaguardare i redditi più bassi.
Vogliamo altresì sottolineare come a fronte di un consistente aumento della pressione fiscale non sia corrisposto nemmeno un aumento dei servizi per i cittadini.
La scelta unilaterale dell’Amministrazione comunale sorprende anche perchè in contrasto con il Protocollo d’intesa sui bilanci degli enti locali firmato a livello provinciale nel febbraio scorso da Anci, Legautonomie, Comunità Montane, Categorie economiche ed Organizzazioni sindacali, dove i Comuni assumevano l’impegno “a non aumentare la pressione fiscale derivante dai tributi locali di propria competenza”.
Le OO.SS. continueranno a battersi per la tutela dei cittadini e a chiedere che l’Amministrazione Comunale di Torrita riveda la propria posizione e comprenda le reali esigenze della sua comunità.
CGIL, CISL, UIL, SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL Siena
Torrita di Siena, 19 marzo 2008
Argomenti: CGIL, Comuni, SPI, valdichiana |
Venerdì 21 marzo sciopero dei lavoratori del commercio terziario e servizi e della distribuzione cooperativa (COOP)
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 19, 2008
LE LAVORATRICI E I LAVORATORI del COMMERCIO TERZIARIO E SERVIZI e della
DISTRIBUZIONE COOPERATIVA (COOP) in SCIOPERO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE
VENERDI 21 MARZO 08 SCIOPERO PER L’INTERA GIORNATA
UNO SCIOPERO:
• PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO NAZIONALE SCADUTO DAL 31.12.2006.
• PER UN AUMENTO SALARIALE CHE SALVAGUARDI ED ESTENDA IL POTERE DI ACQUISTO.
• CONTRO LA LOGICA DI UNA ESTENSIONE ILLIMITATA DELLA FLESSIBILITA’.
• CONTRO LA LOGICA DELLA RIDUZIONE DEI COSTI DEL LAVORO, ATTRAVERSO LA RIDUZIONE DEI DIRITTI E DELLE TUTELE.
• CONTRO LA LOGICA DEL LAVORO DOMENICALE E FESTIVO COME LAVORO ORDINARIO.
Filcams.Cgil – Fisascat.Cisl – Uiltucs.Uil
Argomenti: CGIL, FILCAMS, scioperi |
L’azienda Pramac e le energie rinnovabili
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 19, 2008
NOTA STAMPA
Ricerca, innovazione, sviluppo: passare dalle buone intenzioni agli atti concreti. E’ questo quello che da tempo la CGIL e la FIOM CGIL di Siena chiedono alle istituzioni locali.
Il territorio senese non può illudersi di basare il proprio avvenire solo ed esclusivamente sulla presenza di importanti gruppi bancari, sul fattore turismo o sulla tradizione vitivinicola, serve anche un forte consolidamento delle nostre realtà industriali, artigianali e della piccola impresa che lavora su qualità, ricerca e innovazione. Alcune condizioni, a ben guardare, ci sono.
Una di queste è sicuramente quella del settore delle energie rinnovabili. In un contesto che vede prodotti tipici ed ineguagliabili della nostra agricoltura ed un paesaggio unico indubbiamente da salvaguardare, è necessario completare il concetto di sviluppo sostenibile attraverso azioni mirate, affinché nuovi insediamenti produttivi possano nascere nel campo ancora in parte da esplorare dei sistemi alternativi di produzione di energia.
Un settore che in alcuni casi può dare spunti interessanti per una riconversione di attività manifatturiere considerate non più competitive o, come recentemente avvenuto alla Pramac di Casole d’Elsa, motivo di nuovi investimenti per integrare e diversificare produzioni classiche con nuovi prodotti high-tech.
Peccato che dopo aver passato in rassegna diverse località italiane per decidere la futura ubicazione del nuovo stabilimento per la produzione di pannelli fotovoltaici di ultima generazione, Pramac abbia deciso di spostare le proprie attenzioni oltralpe, e nello specifico in Svizzera.
Fra i vari motivi che hanno indotto questa Azienda – che solo a Casole occupa più di 250 dipendenti – a fare un investimento di oltre 70 milioni di euro fuori dal territorio nazionale, c’è indubbiamente quello legato alla estenuante lentezza e farraginosità delle procedure burocratiche italiane.
Ma non tutto è perduto: l’Azienda ha anche presentato un progetto alle istituzioni regionali e alla Provincia di Siena che prevede, in alternativa ad un’espansione del sito produttivo svizzero, la realizzazione di un nuovo stabilimento nell’area industriale di Casole d’Elsa, che una volta operativo potrebbe occupare ulteriori 200 lavoratori.
Come Sindacato insistiamo da tempo per ripetere l’esperienza di un parco scientifico nei settori più innovativi dell’industria manifatturiera senese.
Così come crediamo sia indispensabile perseguire con convinzione la strada di una collaborazione dei poli universitari toscani nel settore delle energie rinnovabili e delle tecnologie ad esso applicabili, magari eleggendo proprio la Val d’Elsa come area di ricerca e sviluppo di queste nuove opportunità.
Proprio per questo motivo la CGIL e la FIOM CGIL di Siena sollecitano le istituzioni locali a dare risposte univoche e immediate, affinché le aziende possano radicarsi ulteriormente nel territorio e si possa contrastare la perdita dei tanti posti di lavoro verificatisi in questi anni con nuove attività, dove l’elemento di innovazione tecnologica può diventare un volano che potrebbe rimettere velocemente in moto tutta l’economia senese sia grazie alla produzione che all’uso massiccio delle fonti rinnovabili nel territorio.
CGIL Siena
FIOM CGIL Siena
Siena, 18 marzo 2008
Argomenti: CGIL, FIOM, valdelsa |
Cosa fare per dimettersi volontariamente dal lavoro
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 18, 2008
Dal 5 marzo il lavoratore pubblico e privato che intende dimettersi dal lavoro deve recarsi ad un centro abilitato: DIREZIONE PROVINCIALE O REGIONALE DEL LAVORO, CENTRI PER L’IMPIEGO, COMUNI.
Il centro provvederà all’invio telematico delle dimissioni al Ministero.
A breve, dopo la firma di una convenzione con il Ministero del Lavoro, anche la CGIL sarà abilitata all’invio delle dimissioni.
Per ulteriori informazioni puoi rivolgerti alla tua Categoria e agli Uffici Vertenze Legali delle Camere del Lavoro.
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Università degli Studi di Siena: oggi assemblea e presidio
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 17, 2008
LUNEDI 17 MARZO dalle ore 14,30 alle ore 16,30 ASSEMBLEA/PRESIDIO – AULA MAGNA STORICA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SIENA (VIA BANCHI DI SOTTO 55)
In occasione del prossimo Consiglio di Amministrazione monotematico sulla nuova organizzazione del lavoro, abbiamo organizzato una assemblea/presidio per manifestare tutta la nostra contrarietà rispetto alla proposta dell’Amministrazione Universitaria.
• E’ inaccettabile un “confronto” che non ammette critiche e modifiche!
• E’ inaccettabile una nuova organizzazione del lavoro che non ha soluzioni per molte persone!
• E’ inaccettabile una nuova organizzazione del lavoro che non parte dalle competenze delle persone!
• E’ inaccettabile un modello organizzativo che prevede un numero esorbitante di divisioni con seri rischi per i livelli organizzativi inferiori, per le carriere e per una diffusa distribuzione del salario accessorio!
• E’ inaccettabile una organizzazione del lavoro che abbandona definitivamente al loro destino il personale tecnico-amministrativo che lavora presso l’AOUS!
• E’ inaccettabile un modello organizzativo che sacrifica la dimensione tecnica (attività di supporto alla ricerca ed alla didattica, comunicazione, informatici, tecnici dell’edilizia etc.)!
• E’ inaccettabile non conoscere la proposta organizzativa relativa a tutti coloro che lavorano nel mondo delle biblioteche!
“La partecipazione all’assemblea è un diritto dei lavoratori e solo nei casi in cui l’astensione dal lavoro del personale che vi partecipa possa comportare effetti per l’utenza analoghi a quelli dello sciopero, dovrà essere garantita la continuità delle prestazioni concernenti i servizi essenziali Legge 146/1990 come modificata per il comparto Università dalla legge n°83/2000. Le ore di assemblea rientrano nel monte orario annuo pro-capite stabilito dall’accordo sulle Relazioni Sindacali del nostro Ateneo.”
FLC CGIL Siena
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