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Manovra, Landini, aumentare salari e pensioni e loro potere d’acquisto è priorità assoluta
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 16, 2025
Manovra, Landini, aumentare salari e pensioni e loro potere d’acquisto è priorità assoluta
Roma, 16 ottobre – “Aumentare i salari ed il loro potere d’acquisto è per noi una priorità assoluta. Apprendere che la legge di bilancio potrebbe contenere un provvedimento per detassare gli aumenti salariali sanciti nei rinnovi dei contratti nazionali di lavoro, sia nei settori privati che in quelli pubblici, è sicuramente una buona notizia che, se confermata, andrebbe finalmente nella direzione che la Cgil richiede da tempo”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
“Per noi rimane comunque fondamentale – prosegue il leader della Cgil – la restituzione del drenaggio fiscale, che ha portato negli ultimi due anni ad un pagamento extra medio di imposte di duemila euro per lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati. Una cifra totale che ammonta ad oltre 25 miliardi di euro. Bisogna ridare indietro i soldi a chi ha pagato di più, e su questo ancora non abbiamo avuto nessuna risposta dal governo. Inoltre, chiediamo che ci sia l’introduzione di un meccanismo automatico di neutralizzazione del drenaggio futuro, con l’indicizzazione delle detrazioni e delle aliquote, per difendere il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni”.
“Su questi punti e per una vera riforma fiscale, continueremo ad incalzare il governo e chiediamo risposte immediate. Non è più accettabile che a pagare le tasse siano solo lavoratori dipendenti e pensionati mentre la tassazione su profitti e rendite resta inferiore a quella sul lavoro. Anche per questo, per aumentare i salari e le pensioni, abbiamo indetto una grande manifestazione nazionale, che si terrà il 25 ottobre a Roma in piazza San Giovanni”, conclude Landini.
Povertà: Cgil, record che certifica fallimento e responsabilità del Governo
Roma, 14 ottobre – “La povertà assoluta continua a crescere, raggiungendo i livelli più elevati degli ultimi dieci anni, è diventata ormai una condizione diffusa e sempre più strutturale che riguarda 6 milioni di persone, una su dieci. Colpisce maggiormente le famiglie numerose e con figli minori, le famiglie operaie, quelle in affitto, quelle del Mezzogiorno, i migranti, e certifica le pesanti e crescenti diseguaglianze nel nostro Paese. Ma il Governo finge di non vedere e, peggio, decide di non contrastarla, lasciando sole quelle famiglie e quelle persone”. Così la segretaria confederale della CgilDaniela Barbaresi commenta il report diffuso oggi dall’Istat.
“I dati – aggiunge la dirigente sindacale – confermano che si è poveri pur lavorando, con un quarto dei lavoratori dipendenti che può contare su retribuzioni lorde annue inferiori a 10 mila euro, a causa di lavori precari e a tempo parziale. Particolarmente allarmante la povertà minorile, con 1,3 milioni di minori in povertà assoluta e il 6% di minori che vive in famiglie in difficoltà economiche tali da impedire l’acquisto del cibo necessario”.
Barbaresi sottolinea le responsabilità del Governo: “non solo ha cancellato il Reddito di cittadinanza e introdotto uno strumento profondamente ingiusto, l’Assegno di Inclusione, che divide la platea dei beneficiari a prescindere dalla condizione di povertà e la dimezza, con un risparmio di oltre 3 miliardi di euro sui poveri; non solo ha sostanzialmente azzerato le risorse per contrastare il disagio abitativo a partire dalle famiglie in affitto, ma anche nel Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2024-2026 conferma un ulteriore e progressivo arretramento del ruolo pubblico”.
“La povertà non si contrasta distribuendo derrate alimentari a qualcuno con la tessera annonaria – sostiene in conclusione la segretaria confederale – ma con politiche e strumenti forti e di carattere universale che garantiscano la presa in carico dei bisogni complessi delle famiglie in difficoltà, senza lasciare indietro nessuno. Serve un ripensamento delle politiche pubbliche di contrasto della povertà, a partire dalla Legge di Bilancio che il Governo sta per varare”
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