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La RSU dell’Opera Metropolitana di Siena precisa la propria posizione sullo stato di agitazione proclamato dalle sigle sindacali nazionali

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 24, 2025

La RSU dell’Opera Metropolitana di Siena precisa la propria posizione sullo stato di agitazione proclamato dalle sigle sindacali nazionali

Siena, 24 ottobre 2025 — In merito al comunicato unitario diffuso nella serata di ieri sulla stampa cittadina, relativo allo stato di agitazione proclamato dalle sigle sindacali FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, la RSU dell’Opera Metropolitana di Siena ritiene opportuno fornire alcune precisazioni.

Lo stato di agitazione proclamato a livello nazionale riguarda il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle Fabbricerie italiane, con l’obiettivo di affrontare alcune questioni di rilievo generale, quali:

• il trattamento della malattia breve,
• il superamento del precariato contrattuale,
• e il recupero degli indici IPCA diffusi dall’ISTAT, necessari all’adeguamento delle retribuzioni in relazione al periodo intercorso dall’ultimo rinnovo contrattuale.

Lo stato di agitazione non è rivolto alla gestione dell’attuale amministrazione, che ha più volte dimostrato attenzione e vicinanza ai dipendenti, giungendo — dopo oltre dieci anni di stallo — al rinnovo del contratto integrativo interno, ma a sostegno della vertenza a livello nazionale che mira alla tutela dei lavoratori.

La RSU auspica che — considerato che il Consiglio di Amministrazione è in proroga da oltre sei mesi e l’Ente è in attesa di un prossimo rinnovo — il patrimonio di esperienza maturato dagli attuali consiglieri non venga disperso per l’ennesima volta. Si ricorda, infatti, che l’Opera ha avuto due diversi Consigli di Amministrazione negli ultimi sei anni, con inevitabili ricadute sulla continuità gestionale. In vista dei prossimi delicati passaggi verso una forma di gestione diversa, che vedrà le Fabbricerie entrare a far parte degli Enti del Terzo Settore, la RSU ritiene importante proseguire nel percorso di dialogo costruttivo già avviato, affinché non si ripetano gli errori del passato, che tanto male hanno fatto ai lavoratori quanto all’Ente stesso, e auspica che anche a livello nazionale venga instaurato lo stesso tipo di dialogo, diretto ad ottenere un rinnovo tutelante e rispettoso dei lavoratori.

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