cgil siena

Chiusura estiva Federconsumatori di Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 24, 2017


Vi informiamo che la Federconsumatori – sede di Siena, La Lizza 11 – rimarrà chiusa

dal 7 al 25 Agosto compresi,

riaprirà martedì 29 Agosto.

Argomenti: FEDERCONSUMATORI |

Lavoro: investire in buona occupazione

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 24, 2017

Lavoro: Cgil, investire in buona occupazione


Roma, 21 luglio – “Preoccupa ancora lo stato di salute del nostro mercato del lavoro sia per la quantità che per la qualità dell’occupazione. Due dati impressionanti su tutti: solo poco più di un quarto dei giovani con meno di trent’anni lavora, e prosegue la dissoluzione del lavoro stabile”. Così in una nota la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti.

“Seppur in costante ripresa, l’occupazione continua a essere fragile e non strutturale, come dimostrato anche dalla crescita percentuale delle cessazioni dei rapporti di lavoro. Inoltre, anche i dati di oggi descrivono un disagio occupazionale sottodimensionato, poiché – spiega la dirigente sindacale – negli indici di disoccupazione non vengono considerati né i sottoccupati né gli inattivi, che così come calcolato dalla Fondazione di Vittorio nella sua ultima indagine porterebbero il tasso di disoccupazione potenziale quasi al 20%”.

Secondo Sacchetti “la qualità del lavoro è sempre più minata dall’esplosione dei tempi determinati e dalla riduzione degli indeterminati, un andamento che dimostra come le risorse spese per la decontribuzione non hanno determinato l’effetto sperato, ma solo occupazione temporanea. Crediamo che le risorse debbano essere spese prioritariamente per investimenti pubblici e privati se si vogliono generare nuove opportunità di crescita occupazionale”.

“Infine – conclude Scacchetti – se fosse vero, come sostiene l’Inps, che la crescita vigorosa dei contratti a chiamata a tempo determinato è conseguenza della momentanea eliminazione dei voucher, ciò confermerebbe la nostra tesi: esistono già molte forme di lavoro subordinato, alternative ai ‘buoni’, che riescono a coprire le necessità delle imprese e contemporaneamente offrire i giusti diritti e le giuste tutele alle lavoratrici e ai lavoratori”.

Argomenti: CGIL |

A PROPOSITO DELLE “PENSIONI DEI SINDACALISTI”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 21, 2017

A PROPOSITO DELLE “PENSIONI DEI SINDACALISTI”


Il Presidente dell’INPS Tito Boeri periodicamente rilancia o fa rilanciare la sua campagna sulle “pensioni d’oro dei sindacalisti”, assieme ad altre esternazioni che molto spesso vanno al di là della sua funzione istituzionale.

Si tratta di un‘operazione con la quale il Presidente cerca in tutti i modi di sviare l’attenzione rispetto al suo operato, spargendo veleno nei confronti di chi mette in discussione la sua gestione dell’Istituto, che sta determinando gravi disfunzionalità.

Riteniamo comunque utile fare chiarezza su come stanno effettivamente le cose.

Innanzitutto la questione riguarda esclusivamente il regime previdenziale dei lavoratori in aspettativa o in distacco sindacale dai settori pubblici o assimilati, con consistente anzianità maturata prima del 1993. Solo in tali fattispecie infatti, una quota di pensione, quella relativa ai contributi maturati al 1992, viene calcolata sulla retribuzione pensionabile dell’ultimo mese.

Il Decreto legislativo 564/1996, articolo 3 commi 5 e 6, regolamenta il trattamento contributivo della retribuzione dei dirigenti sindacali in distacco retribuito o in aspettativa non retribuita. In ragione di tale norma, dal 1996 le organizzazioni sindacali possono versare la contribuzione sull’eventuale differenza tra la retribuzione corrisposta dalla stessa organizzazione per lo svolgimento del mandato sindacale e la retribuzione erogata dal proprio datore di lavoro, in caso di distacco, o quella presa a riferimento per l’accredito figurativo, in caso di aspettativa non retribuita.

La retribuzione corrisposta dall’organizzazione sindacale a cui si dovrebbe far riferimento per determinare il differenziale su cui versare la contribuzione aggiuntiva è quella prevista dai contratti o dai regolamenti adottati dalle Organizzazioni Sindacali (nel caso della Cgil il Regolamento del Personale che è pubblicato nel sito dell’Organizzazione) ed è relativa alla durata del mandato elettivo, comunicata annualmente e in modo preventivo all’Inps, che deve autorizzare il versamento.

Tale retribuzione ha le caratteristiche di “fissità e continuità” e, conseguentemente, come affermato dalla giurisprudenza (da ultimo dalla Corte dei Conti con la sentenza n. 491 del 6/10/16) e dalla risposta del Ministero del lavoro all’ennesima circolare proposta dall’Istituto, è utile ai fini della determinazione della c.d. Quota A di pensione, quella relativa ai contributi maturati prima del 1993, calcolata con il sistema retributivo.

In sostanza il regime previdenziale dei dirigenti sindacali in distacco o in aspettativa e provenienti delle Pubbliche Amministrazioni e dai settori assimilati, ha la stessa regolamentazione dei dipendenti delle categorie interessate.

Il Presidente dell’Inps da mesi sta cercando di ottenere dal Ministero del Lavoro l’autorizzazione ad emanare una circolare in materia, forzando la legge, e prevedendo di inserire nella Quota B (quella non fissa e continuativa e rientrante nel calcolo contributivo) questa parte di retribuzione aggiuntiva, peraltro con effetto retroattivo sulle pensioni in essere. Cosa del tutto ingiustificata e comunque giuridicamente illegittima in quanto una circolare amministrativa non può derogare una legge dello Stato.

L’Inps ha ricevuto due risposte dallo stesso Ministero del Lavoro nelle quali si ribadisce quanto attualmente vigente, circoscrivendo la portata della sentenza della Corte dei Conti che non mette in discussione la Quota A.

Comunque è bene precisare che la Cgil, già negli anni scorsi e in particolare dopo l’emergere di alcuni comportamenti truffaldini (che comunque non hanno mai coinvolto la nostra organizzazione), ha sollecitato lo stesso Presidente dell’Inps ad adottare interventi più incisivi finalizzati a prevenire abusi che si possono verificare, e che, come nel caso alla base della richiamata sentenza della Corte dei Conti, con incrementi retributivi anomali a ridosso del pensionamento possono determinare ingiustificate prestazioni previdenziali.

Abbiamo anche dato la nostra disponibilità a lavorare per individuare ulteriori strumenti amministrativi o normativi, per rendere più efficace e trasparente la gestione di questa materia, ad iniziare dalla determinazione più puntuale della congruità delle retribuzioni rispetto alle regolamentazioni adottate da ogni organizzazione e dall’accertamento dell‘effettiva continuità e fissità delle retribuzioni da imputare nella Quota A, oltre a sistemi per evitare il surrettizio cumulo degli incarichi e del relativo montante contributivo.

Chiaramente tali possibili nuove misure non esimono l’Inps dal suo ruolo di “vigilanza”, che comunque già oggi gli compete, monitorando ed evidenziando i comportamenti non conformi alla legge, fino a negare l’autorizzazione a versare la contribuzione aggiuntiva. Tale funzione sino ad ora non è stata svolta adeguatamente e ha consentito il determinarsi degli abusi denunciati.

Se, come dice il Presidente dell’Inps, ci sono “ pensioni d’oro” perché non si è esercitata la dovuta vigilanza, avendo l’Istituto piena conoscenza di tutti i dati?

Perché sin dall’inizio non si è imboccata la strada della lotta agli abusi e del dialogo per migliorare la regolamentazione, preferendo invece lanciare invettive contro i sindacati?

Comunque noi continuiamo a pensare che si debba operare in questa direzione, per soluzioni eque, trasparenti e basate sulle previsioni di legge.

Infine, desta sospetti il fatto che il Presidente dell’Inps alimenti una campagna di delegittimazione del sindacato proprio quando è in corso un delicato confronto sulla modifica della legge Fornero, che ha già ottenuto alcuni parziali risultati, contro i quali il Presidente non perde occasione per lanciare i suoi strali polemici, di natura politica più che tecnica. Potrebbe non essere una coincidenza.

La Segreteria nazionale Cgil

Argomenti: CGIL |

Rallentamenti sito web INPS

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 21, 2017

dal sito web dell’INPS:

Possibili rallentamenti nell’erogazione dei servizi

Attenzione: dalle 8.15 di ieri, a causa di un guasto imprevisto, i servizi non sono stati disponibili.

Il problema è stato risolto, ma si potranno verificare ancora rallentamenti nella giornata odierna.

Ci scusiamo per il disagio.

Argomenti: CGIL |

Attenzione! Servizi INPS fuori uso!

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 20, 2017

Servizi INPS fuori uso, il disservizio potrebbe prolungarsi anche fino a domani, venerdì 21 luglio 2017

Dal sito web dell’INPS:

#Attenzione: dalle 8.15 di questa mattina i sistemi Inps sono bloccati e non è possibile accedere ai servizi online su tutto il territorio nazionale anche attraverso #contactcenter e sedi.

Si sta lavorando in queste ore per ripristinare il sistema.

Ci scusiamo per il disagio creato e vi aggiorneremo qualora il blocco dovesse prolungarsi più a lungo.

Argomenti: CGIL |

SECURPOL Siena: FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL fanno il punto della situazione

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 20, 2017

SECURPOL SIENA: FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL FANNO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Siena, 20 luglio 2017 – “La situazione della Securpol è certamente preoccupante – spiegano FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL di Siena – ma non disperata come potrebbe apparire dalle notizie diffuse alla stampa in questi giorni. Notizie, tra l’altro, note da tempo e di cui i lavoratori, attraverso le varie riunioni che abbiamo svolto, sono stati costantemente informati: anche in questa settimana abbiamo convocato il personale per fare il quadro dell’evoluzione della crisi aziendale”.

“Una delle assurdità della vicenda – sottolineano le organizzazioni sindacali – è che la Securpol di Siena ha bilanci in attivo e lavoro in abbondanza ma purtroppo ‘paga’ le difficoltà del Gruppo a cui è legata; questo, ovviamente, crea ancora più disagio e frustrazione tra i lavoratori, che continuano a garantire i servizi ma che chiedono giustamente sicurezze sul loro futuro lavorativo”.

“Ci preoccupa molto la superficialità con cui vengono ‘spacciate’ delle notizie – proseguono i sindacati – perchè rischiano di mettere ulteriormente in difficoltà i lavoratori, visto che in questa provincia la Securpol vive soprattutto di lavori privati in appalto… Creare preoccupazione e diffidenza tra chi ‘compra’ il servizio e potrebbe disdirlo, così come è accaduto proprio nelle ultime ore con un appalto, a vantaggio di altre società concorrenti, non può essere tollerato!”.

“In questo quadro di difficoltà – aggiungono le sigle – non concepiamo la voglia di protagonismo della UILTUCS, anche quando le è stato chiesto di impegnarsi unitariamente nell’interesse dei lavoratori. Sono anni che FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL seguono le varie vicissitudini della Securpol, cercando di gestirle attraverso un confronto con gli attori coinvolti (Azienda, Ministero, Prefettura, ecc…) e diffondendo notizie e prese di posizione solo a fronte di un mandato dei lavoratori”.

“In un settore come quello della vigilanza privata – proseguono le organizzazioni sindacali – il lavoro dei 59 dipendenti (non 70) della Securpol è estremamente delicato e va tutelato, e proprio per questo abbiamo richiesto un incontro al Prefetto di Siena per garantire la continuità dell’attività lavorativa anche dopo il 25 luglio, data in cui scatterebbe la revoca della licenza al Gruppo e scadenza alla quale certo non ci rassegniamo”.

“Per quanto ci riguarda – concludono FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL – non siamo interessati a distinguerci pubblicamente per altri scopi, continueremo a lavorare unitariamente, così come abbiamo sempre fatto, per l’esclusivo bene dei lavoratori”.

Argomenti: FILCAMS |

Modifica del tempo determinato? Sarebbe finalmente una buona notizia!

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 20, 2017

Modifica del tempo determinato? Sarebbe finalmente una buona notizia!
“Se si avvierà una discussione utile a rivedere le condizioni di utilizzo dei contratti a tempo determinato per noi sarà una buona notizia”. Così la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti.

Per Scacchetti “la totale liberalizzazione di questa forma contrattuale, avvenuta negli ultimi anni, è stata profondamente sbagliata. Il lavoro stabile e di qualità è una delle precondizioni per crescita e sviluppo”.

“Il tempo determinato, oltre a essere la principale forma di attivazione dei nuovi rapporti di lavoro, è divenuto una condizione di stabilizzazione dell’eterna precarietà. Una condanna per centinaia di migliaia di lavoratori, soprattutto per quelli più giovani – sostiene la dirigente sindacale – sia per l’ampia durata che per la mancanza di causali”. “Per questi motivi – conclude – saluteremmo con favore una discussione utile a modificare l’impianto del contratto a tempo determinato”.

Argomenti: CGIL |

EFFETTI DELLA NUOVA LEGGE CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO: “NULLA E’ CIO’ CHE SEMBRA”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 19, 2017

EFFETTI DELLA NUOVA LEGGE CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO: “NULLA E’ CIO’ CHE SEMBRA” di Gino Rotella

Continuano gli arresti di imprenditori coinvolti nello sfruttamento del lavoro agricolo dovuti alla nuova legge sul contrasto al fenomeno del caporalato. La cronaca li riporta. Dal Nord al Sud. Passando per il Centro. Ma sbaglia chi crede che siano meri fatti di cronaca locale. Come quello capitato nelle scorse setti­mane al Presidente di Confagricoltura – “autosospeso” – in Calabria. Alberto Statti. Interdetto dall’esercizio d’impresa con l’accusa di estorsione, nel conte­sto dell’operazione “Spartaco” condotta dalla Procura della Repubblica di La­mezia Terme per contrastare le diverse forme di sfruttamento dei lavoratori, “che inquinano il mercato del lavoro e danneggiano gli imprenditori ed i contri­buenti onesti.”

Non è qui l’occasione per entrare nel merito delle vicende contestate dalla Guardia di Finanza all’imprenditore. Non è l’aspetto penale che ci riguarda. Non è il nostro mestiere. Il signor Statti saprà certamente difendersi dal­le pesanti accuse: “da anni l’imprenditore costringeva sistematicamente i pro­pri dipendenti ad accettare retribuzioni minori (ridotte di circa un terzo) di quelle formalmente risultanti in busta paga oppure non corrispondenti a quel­le previste dal contratto collettivo di lavoro ed a rinunciare, di fatto, alle som­me di Tfr previste, con la minaccia dell’immediato licenziamento o, prima dell’instaurazione del rapporto lavorativo, con l’esplicito rigetto della richiesta di assunzione avanzata da coloro che aspiravano all’impiego secondo le re­gole.”

Fatti gravi, come si intuisce, che se saranno confermati contrastano forte­mente con le affermazioni del Presidente Statti riportate in una nota stampa del luglio 2016: “Agire sul versante delle regole, delle agevolazioni, dei costi e parallelamente stroncare ogni forma di illegalità e prevaricazione. Da que­sto punto di vista occorre mostrare gratitudine al quotidiano lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura, lavoro che nel corso degli ultimi anni ha con­sentito di colpire a fondo e duramente quelle imprese che si sono poste fuori dalle regole oltraggiando dignità e professionalità dei lavoratori agricoli. Il ca­poralato e lo sfruttamento in agricoltura costituiscono un’autentica piaga ed anche un imponente fattore di concorrenza sleale verso quelle aziende che invece operano nella legalità”. Ecco il pensiero del Presidente “autosospeso” della Confagricoltura di Calabria.

Come non essere d’accordo con lui?
Il testo integrale si trova nell’allegato: newsletter_nuova_legge_caporalato_18_07_2017.pdf (82 kb)

Argomenti: ALPA, FLAI |

Chiusura estiva sedi CGIL Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 19, 2017

vi informiamo che le nostre sedi rimarranno chiuse

da lunedì 14 AGOSTO a venerdì 18 AGOSTO

riapriranno LUNEDI’ 21/08/2017

Argomenti: camere del lavoro, CGIL |

Cgil Cisl Uil Toscana: boccata d’ossigeno per dipendenti di ditte artigiane in crisi.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 18, 2017

Cgil Cisl Uil Toscana: boccata d’ossigeno per dipendenti di ditte artigiane in crisi.
da www.cgiltoscana.it

Sbloccato il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (FSBA). Ebret Toscana (ente bilaterale dell’artigianato) è ora nelle condizioni di procedere all’istruttoria delle domande di integrazione salariale arrivate e giacenti e a quelle che arriveranno.
A seguito dell’avvio delle procedure informatiche e amministrative a livello nazionale è stata approvata la convenzione che sblocca il fondo di solidarietà per i dipendenti in cig e in solidarietà di ditte artigiane.
Ebret Toscana (ente bilaterale dell’artigianato) è ora nelle condizioni di procedere all’istruttoria delle domande di integrazione salariale arrivate e giacenti e a quelle che arriveranno.
Parte quindi un percorso di concreta integrazione salariale in costanza di rapporto anche per i lavoratori artigiani della Toscana a condizione che:
1) l’azienda dove lavorano deve essere iscritta ed in regola con i versamenti all’Ebret
2) sia stato sottoscritto l’accordo sindacale territoriale tra le parti e che lo stesso sia stato inserito dal consulente o dalle organizzazioni di rappresentanza delle controparti nel sistema informatico di FSBA.
In presenza di questi parametri, a partire da oggi, l’ente bilaterale toscano dopo aver controllato la correttezza delle domande le invierà al fondo chiedendo allo stesso stesso di metterle in pagamento e consentirne la liquidazione attraverso le aziende.
Cgil,Cisl e Uil Toscana esprimono un giudizio positivo sul raggiungimento di questo obiettivo ed auspicano che il sistema sia sempre più funzionale ed efficace.

Argomenti: artigianato, CGIL |

« Articoli Precedenti Articoli Successivi »