Jobs act del lavoro autonomo, passo indietro rispetto a Carta universale dei diritti
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 9, 2016
Jobs act del lavoro autonomo, passo indietro rispetto a Carta universale dei diritti
09/02/2016 da www.cgil.it
“Stando a quanto risulta dai testi in circolazione, il disegno di legge sul lavoro autonomo e il ‘lavoro agile’ rischia di deludere le molte attese che lo avevano accompagnato”. Questo il primo giudizio espresso dalla Cgil nazionale sul provvedimento recante misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 28 gennaio.
“Si tratta indubbiamente di un avanzamento di tutele rispetto alla situazione attuale dei titolari di Partita Iva, in particolare riguardo ai tempi di pagamento e, in parte, alla deduzione dei costi per la formazione e alle previsioni relative alla tutela della malattia”, spiega la nota della Cgil. “Ma – continua – questi aspetti positivi sono accompagnati da norme confuse sul contrasto agli abusi, ad esempio non viene introdotto l’obbligo di comunicazione al centro per l’impiego dell’inizio dell’attività, né è chiara la disposizione circa la durata della committenza, né l’obbligo della forma scritta del contratto”.
La Cgil sottolinea come “in linea di principio la sfera di applicazione delle norme sembrerebbe riferirsi anche alle collaborazioni, destrutturando così le attuali tutele”. E per quanto riguarda la maternità “va affermato il principio della salvaguardia della salute della lavoratrice e del nascituro attraverso un periodo minimo di astensione obbligatoria antecedente e successivo al parto, rendendo invece flessibile il periodo complessivo di astensione attraverso il ricorso alla contrattazione collettiva, che è lo strumento più adeguato per conciliare la condizione della lavoratrice con il contesto produttivo e organizzativo”.
“In relazione alla malattia, sebbene la previsione di sospensione del pagamento degli oneri previdenziali risponda ad esigenze reali e sia da valutare positivamente, non si comprende la mancata estensione agli oneri fiscali. Nel rimarcare l’insufficienza dell’indennità contemplata, – prosegue la nota – si rivendica l’estensione della tutela prevista in caso di malattia oncologica a tutti gli eventi morbosi che determinano una impossibilità oggettiva e prolungata a svolgere l’attività lavorativa”.
“Le previsioni relative alle invenzioni dei lavoratori, o apporti originali, non modificano nella sostanza quanto già previsto dalla legge sul diritto d’autore e dal codice sulla proprietà industriale, lasciando di fatto irrisolta la questione degli utilizzi secondari o derivati, nel caso in cui l’attività inventiva sia oggetto del contratto”.
Si segnala inoltre “la non reale universalità delle disposizioni in relazione al lavoro autonomo, in quanto il riferimento determinato dalla sfera d’applicazione esclude totalmente gli agenti e i rappresentanti di commercio”.
Per la Cgil “sono poi completamente assenti misure per tutelare la parte più debole del lavoro autonomo: uno strumento di sostegno al reddito per i periodi di crisi, una previsione sui compensi minimi con riferimento ai costi contrattuali previsti dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro dei lavoratori subordinati corrispondenti, i diritti sindacali e alla rappresentanza, le norme antidiscriminatorie, l’accesso al welfare contrattuale”.
Nella nota si passa poi al commento sulle previsioni relative al ‘lavoro agile’: “per quanto cerchino di rispondere ad un fenomeno effettivamente presente ed in crescita, non si comprende perché siano collocate all’interno di disposizioni riguardanti il lavoro autonomo, né perché siano strutturate in modo da negare nella sostanza la funzione della contrattazione collettiva, che, come dimostrano svariati esempi recenti, è lo strumento principe e maggiormente in grado di cogliere le novità e regolamentarle senza destrutturare le tutele complessive ma adeguandole ai nuovi contesti”.
“In generale – prosegue il testo – risalta il limite generale di procedere per regolazioni frazionate per singoli spezzoni del mondo del lavoro (il cosiddetto Jobs Act per il lavoro subordinato privato, i prossimi decreti attuativi della ‘Riforma Madia’ per il lavoro pubblico, le disposizioni in commento sul lavoro autonomo). È invece necessario addivenire ad una definizione universale dei diritti in capo a chiunque svolga una prestazione lavorativa, come la Cgil ha proposto nella Carta universale dei diritti di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici“.
“La Cgil – si annuncia infine nella nota – chiederà di essere audita dalle Commissioni parlamentari e dai gruppi politici in Parlamento”.
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FILCAMS CGIL sul nuovo piano industriale di COOP Centro Italia
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 9, 2016
Voucher: un sistema facile per aggirare qualsiasi norma sui contratti, i diritti e le retribuzioni.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 9, 2016
I Voucher, “Nati per i piccoli lavoretti sono diventati un grande affare”, scrive Walter Passerini ieri su La Stampa
http://www.ow6.rassegnestampa.it/cgilipad/PDF/2016/2016-02-08/2016020832386762.pdf
100 milioni di voucher, buoni lavoro del valore nominale di 10 euro – di cui 7.50 al lavoratore e il resto in tasse e contributi-, venduti nel 2015. Un sistema facile per aggirare qualsiasi norma sui contratti, i diritti e le retribuzioni. Un affare, certo, ma per chi?
(da fb CGIL Nazionale)
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Contratti: Camusso, rinnovo alimentare punto alto mediazione sindacati imprese
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 8, 2016
Contratti: Camusso, rinnovo alimentare punto alto mediazione sindacati imprese
06/02/2016 Procedere ora per altri settori
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Riprendiamoci Colonia
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 5, 2016
Quello che è accaduto nella notte di Capodanno in Germania è parte di una guerra sul corpo delle donne fatta di abusi, violenze, femminicidi e condotta anche nelle nostre case, nelle nostre strade, nelle nostre città.
di Susanna Camusso
(da www.cgil.it e www.cgiltoscana.it – Editoriale del Segretario generale della Cgil pubblicato il 4 febbraio su www.radioarticolo1.it in occasione della manifestazione europea di Colonia contro la violenza di genere)
Tornare a scrivere di Colonia non è facile. Eppure occorre farlo perché, come dimostra la cronaca di questi giorni con i fatti terribili di Pozzuoli, Brescia e Catania, quello che è accaduto nella notte di Capodanno in Germania è parte di una guerra sul corpo delle donne fatta di abusi, violenze, femminicidi e condotta anche nelle nostre case, nelle nostre strade, nelle nostre città.
E’ un attacco sistematico che non salva nessuno. Non ci sono uomini che non hanno responsabilità e che possono scagliare la prima pietra e altri -uomini “stranieri” – sui quali invece ricadono tutte le colpe. Per questo motivo le richieste di espulsione di massa dei migranti, seguite a quella spaventosa serata, mi sono parse subito strumentali. Se si riflette, se si mettono in relazione gli eventi, se non si cede ai pregiudizi come ha fatto la destra, si comprende perché l’appello “Tutte a Colonia il 4 febbraio” non conosce confini e non ha nazionalità né religione.
La giornata di oggi è un richiamo contro la violenza di genere che continua a essere un tratto di dominio e di incapacità nel riconoscere la dignità dell’altra persona. La religione, sfera privata per eccellenza, è soltanto un pezzo dell’idea perenne secondo cui le donne devono essere sottomesse. Per questo motivo sono convinta che ci sia un problema di secolarizzazione che investe le nostre società. Quando la religione si fa Stato le donne soffrono. Vale per la shari’a, ma non solo. La strada della laicizzazione è lunga ed è un patrimonio – ancora incompiuto – anche per la cultura europea.
Per tutte queste ragioni dobbiamo riflettere ancora molto su Colonia e dobbiamo aprire un dibattito pubblico, interrogarci su come affermare la piena libertà delle donne, renderla dichiarata e inviolabile, difendere le loro scelte e la loro autodeterminazione. Nulla è scontato. Interroghiamoci allora sulla nostra società. Certo, pure, sull’integrazione e sui modelli di accoglienza, ma senza dimenticare che nelle nostre case, nelle nostre strade, nelle nostre città il corpo delle donne cade vittima di questa guerra che ho appena descritto.
E’ la libertà delle donne metro e misura della democrazia di un Paese perché siamo noi donne a difendere e determinare il cambiamento. Noi donne non stiamo zitte. Noi femministe non siamo tutte uguali. Abbiamo una mente e un corpo. Parlare di Colonia oggi, manifestare per le vittime di Colonia è il nostro modo di dire basta.
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Sindacati e RSU della GSK: “A rischio il reparto sviluppo con i suoi 200 lavoratori”.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 4, 2016
Il principale sito italiano per la produzione di vaccini contro la meningite perde la sua unicità.
Sindacati e RSU della GSK: “A rischio il reparto sviluppo con i suoi 200 lavoratori”.
Siena, 4 Febbraio 2016 – Non per molto tempo ancora, ma ad oggi l’unica industria farmaceutica in Italia ad avere al suo interno tutto il processo di lavorazione dei vaccini, a cominciare dalla Ricerca e dallo Sviluppo, è nel territorio senese.
Purtroppo, in seguito alla cessione da parte di Novartis a GSK delle attività svolte a Siena e Rosia, la nuova multinazionale ha deciso di non mantenere all’interno del proprio perimetro produttivo il reparto di Sviluppo (Technical Development), ritenuto RIDONDANTE, favorendo viceversa il sito presente in Belgio.
Come preannunciato alle sigle sindacali e ai lavoratori, GlaxoSmithKline intende cedere tutti i lavoratori del sito senese che fanno parte di questo fondamentale dipartimento ad una diversa azienda; procedura che dovrebbe concretizzarsi entro Giugno-Luglio 2016.
Le persone interessate dalla eventuale cessione di ramo d’azienda saranno più di 200: scienziati e tecnici di alto livello che con il loro impegno e la loro passione hanno sviluppato importanti vaccini salvavita quali Menjugate, Menveo e Bexsero, efficaci protezioni contro le diverse forme di meningite in tutto il mondo.
L’azienda interessata all’acquisizione non è stata al momento resa nota, ma nell’eventualità che la cessione non dovesse concretizzarsi l’intero dipartimento sarà considerato motivo di esubero occupazionale, con prevedibili conseguenze di carattere sociale e perdita di un prezioso know-how, non solo a livello territoriale ma anche e soprattutto su scala nazionale.
Per questi motivi le Organizzazioni Sindacali FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL, la RSU e i lavoratori chiedono a GSK un impegno concreto affinché siano fornite garanzie di continuità lavorativa e un piano industriale definito e concreto per il futuro della nuova azienda.
FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL e RSU GSK Vaccines Siena
Consultazione straordinaria degli iscritti Cgil
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 4, 2016
Le iscritte e gli iscritti alla CGIL sono chiamati ad esprimere, con il voto, la propria opinione sulla “Carta dei Diritti Universali del Lavoro”. Perché la dignità e la libertà di chi lavora sono patrimonio di tutti, anche tuo.
Scarica qui il testo

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Al Cefoart di Siena corso seminariale su: “Le vie naturali per il benessere e la bellezza”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 3, 2016
Al Cefoart di Siena corso seminariale su: “Le vie naturali per il benessere e la bellezza”
45 ore di incontri e lezioni rivolte agli operatori del benessere: estetisti, operatori termali, operatori di Wellness & SPA, parrucchieri, ecc.
Un corso seminariale di 45 ore rivolto agli operatori del benessere che intendono approfondire le proprie conoscenze su erboristeria, alimentazione e cosmetologia al fine di migliorare lo stato di benessere psico-fisico della persona.
Una tecnica ed un’arte di promozione del benessere, in armonia con l’ambiente; aperta alle novità della ricerca ma con una solida tradizione ricca di contenuti.
Obiettivo generale delle sessioni seminariali proposte da Cefoart di Siena (ente bilaterale di Cna, Confartigianato e sindacati Cgil, Cisl, Uil senesi) è quello di fornire al corsista gli strumenti adatti all’adozione di stili di vita salubri, di suggerire l’uso di alimenti, integratori e prodotti di libera vendita, nonché di individuare le modalità di recupero e mantenimento dell’equilibrio energetico ottimale, indispensabile garanzia di ben-essere.
Per il raggiungimento di tali obiettivi, il corso prevede una serie di seminari tenuti rispettivamente dal Responsabile Scientifico del Corso Dott.ssa Claudia Francalanci, da una farmacista iscritta all’albo, un’erborista e un dietista, al fine dell’acquisizione di conoscenze organizzate; attestate, altresì, da un documento finale di partecipazione e frequenza al percorso stesso.
Chi fosse interessato potrà rivolgersi all’Agenzia Formativa di Via delle Arti per ottenere tutte le informazioni concernenti le lezioni.
“Questo corso – spiega Antonio Parlapiano, Direttore di Ce.Fo.Art – punta a fornire le conoscenze di base su cibo ed alimentazione sotto gli aspetti nutrizionali e fisiologici per farne un utilizzo finalizzato alla modulazione ed al mantenimento della nostra salute fisica, mentale ed emotiva. Attraverso una alimentazione sana ed all’uso appropriato degli alimenti è infatti possibile migliorare – conclude il Direttore – lo stato di benessere psico-fisico, prevenire la comparsa di disturbi ed aumentare la resistenza dell’organismo alle aggressioni esterne e allo stress”. Durante il corso seminariale saranno, infine, fornite le conoscenze di base, anche ai fini di una fruizione personale, di vari presidi salutistici naturali.
Con il modulo di cosmetologia si affronteranno invece concetti di dermatologia cosmetica per proporre le modalità di intervento di drenaggio, di idratazione, di rassodamento e di riempimento della cute. Il tutto finalizzato a sviluppare una capacità ad effettuare azioni per mantenere lo stato di salute, non solo della pelle, ma di tutto l’organismo. Non mancheranno poi approfondimenti sui nuovi principi cosmetici attivi sul derma, nonché i prodotti anticaduta per capelli. Il tutto sarà inserito nel quadro più generale della nuova normativa sui prodotti cosmetici.
Più in generale i Corsi seminariali sono rivolti a coloro che sono alla ricerca di un percorso di crescita personale.
Per maggiori dettagli ed informazioni, nonché per iscriversi è possibile contattare Ce.Fo.Art (via delle Arti, 4) Siena, al numero 0577. 530142.
Argomenti: CE.FO.ART, formazione |
Lavoro: Cgil, forzatura parlare di successo Jobs Act, dati preoccupanti
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 2, 2016
Lavoro: Cgil, forzatura parlare di successo Jobs Act, dati preoccupanti da www.cgil.it
02/02/2016 Sorrentino: “Saldo occupati 2015 identico a quello del 2014, anno in cui Jobs act e sgravi alle imprese non erano in vigore”
“Nel dicembre 2014 – spiega Sorrentino – l’Istat registrava un aumento in valore assoluto di +109 mila occupati su base annua, con una crescita dello 0.5%: si tratta esattamente dello stesso saldo del 2015, +109 mila persone occupate e +0.5% (vedi immagine). Al di là della paradossale coincidenza – prosegue – viene da chiedersi se davvero si può parlare di effetto miracoloso del Jobs act e di riuscita delle politiche di elargizione alle imprese dell’esonero contributivo se la tendenza è uguale all’anno precedente, anno in cui non c’erano né i vantaggi fiscali né i licenziamenti illegittimi facilitati”.
La segretaria confederale della Cgil sottolinea che “la cancellazione dei diritti fatta con il Jobs act e 3,5 miliardi di euro alle imprese in tre anni attraverso l’esonero contributivo hanno prodotto +48 mila posti di lavoro: parlare di successo appare una forzatura”.
“La politica – sostiene Sorrentino – ha la responsabilità di verificare l’efficacia delle iniziative legislative, e se questi sono i dati occorre riflettere sulla reale portata del Jobs act”. “Anche perché – aggiunge – nell’ultimo trimestre del 2015 si registra contemporaneamente la crescita degli inattivi ( +0.2%, pari a +32mila), dato che segnala un aumento dello scoraggiamento delle persone nella ricerca di occupazione e l’urgenza di un investimento serio sulle politiche attive. Cosa che finora non è stata fatta – sottolinea – considerando la nuova agenzia Anpal, nata senza risorse e senza strumenti e non ancora operativa, e la vertenza dei lavoratori dei centri per l’impiego, che assume connotati sempre più drammatici e di incertezza. Come si vede quindi – continua la dirigente sindacale – siamo alla solita vecchia politica, grandi proclami, scarsi risultati, e soprattutto un uso sbagliato delle risorse”.
“Per questi motivi, di fronte al fallimento delle riforme epocali che hanno snaturato il diritto del lavoro scegliendo di delegare alle imprese la crescita e di svalutare l’occupazione, la Cgil ha presentato la sua proposta di Carta dei diritti universali”, ricorda Sorrentino. “Ci vuole una svolta radicale – conclude – sia sul fronte degli investimenti che sulla regolazione del mercato del lavoro. Se le risorse date alle imprese dalla legge di stabilità avessero finanziato un serio piano di politiche attive e progetti di inserimento lavorativo, l’occupazione prodotta sarebbe stata più alta e di maggiore qualità”.
Argomenti: CGIL |
Personale Bar Università: aperta procedura di licenziamento
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 2, 2016
PERSONALE BAR UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SIENA: APERTA PROCEDURA DI LICENZIAMENTO
Siena, 2 febbraio 2016 – Colpo di scena: niente stipendi, niente datore di lavoro, ma procedura di licenziamento per i lavoratori dei Bar Università degli Studi di Siena.
“Nel tardo pomeriggio di ieri – annunciano Samuele Bernardini e Beatrice Bernini, rispettivamente Filcams Cgil e Fisascat Cisl – abbiamo ricevuto la lettera di apertura della procedura di licenziamento per i lavoratori con 6 persone in esubero. E’ un atto intimidatorio, di prevaricazione, per una situazione che non hanno certo creato i lavoratori, ma i responsabili del Consorzio Gruppo Greco, nonché della Giesse Ristorazione affidataria del servizio. Non hanno trovato l’accordo a loro confacente con l’Università ed ora a farne le spese sono i lavoratori!”.
Ancor prima che arrivasse la notizia della procedura di licenziamento le organizzazioni sindacali hanno fatto richiesta ufficiale di istituire un tavolo con le parti interessate presso il Rettorato; successivamente, vista la gravità del comportamento tenuto dai responsabili del Consorzio Greco, Filcams Cgil e Fisascat Cisl hanno chiesto anche al Prefetto di convocare un incontro con tutte le parti interessate, Università-Consorzio-Sindacati.
“In questo momento – sottolineano Samuele Bernardini e Beatrice Bernini – i lavoratori si trovano di fronte ad una situazione paradossale e non si fermeranno certo di fronte a tanta ingiustizia, sono coesi e fortemente consapevoli che quelle sono le loro postazioni lavorative da decenni e che non può arrivare qualcuno che mette in dubbio l’impegno e la dedizione del loro operato”.
“Noi, forti della loro determinazione, – proseguono i sindacalisti – non cederemo per motivo alcuno a questa provocazione. Il Consorzio Greco-Giesse Ristorazione sta tentando tutte le strade per persuadere i lavoratori ad una resa, non solo sta mettendo di fronte una Istituzione come l’Università degli Studi di Siena ad una responsabilità e ad un’immagine ridicola, non solo ha un atteggiamento padronale nei confronti del proprio personale, ma adotta lo stesso comportamento anche nei confronti dell’Università stessa: “Non avete ascoltato le mie esigenze? Allora licenzio i lavoratori!”.
“Chiediamo alle istituzioni di intervenire per assicurare una continuità occupazionale – concludono Filcams Cgil e Fisascat Cisl – e a tutti i lavoratori, soprattutto a quelli che operano negli appalti, di mostrare solidarietà a questi colleghi che stanno lottando per i loro diritti e la loro dignità”.
Argomenti: appalti, aziende, FILCAMS |