Crisi: allarme CGIL, con inattivi e cassintegrati esplode disoccupazione
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 2, 2011
Crisi: allarme CGIL, con inattivi e cassintegrati esplode disoccupazione |
Secondo l’Osservatorio CIG della CGIL la percentuale complessiva di disoccupazione e inattività è del 18,32%. Inoltre, troppe le vertenze ancora irrisolte: Vinyls, Merloni, Fincantieri, Eurallumina, Omsa, Phonemedia, Firema, Tirrenia, Basell. 6 maggio sciopero generale per svolta » Disoccupazione dati ISTAT |
da www.cgil.it Le percentuali sullo stato in cui versa il mercato del lavoro non raccontano tutto. Ne è convinta la CGIL secondo la quale alcune rilevazioni diffuse recentemente dall’ISAT (Rilevazione sulle forze di lavoro – media 2010), e relative alla situazione occupazionale registrata lo scorso anno, “restituiscono una versione più realistica sull’andamento del nostro paese e su come ha pesantemente inciso la crisi, anche in termini di scarsa crescita economica e crollo dei consumi”. Eppure, sostiene il sindacato rilanciando le ragioni dello sciopero generale del 6 maggio, “manca ancora un tassello, ovvero la platea di lavoratori in cassa integrazione”. L’istituto di statistica ha infatti reso nota la cifra di un esercito di scoraggiati pari a 1,5 milioni di italiani che sarebbero disponibili a lavorare ma non cercano attivamente lavoro perché convinti di non trovarlo. Un numero che andrebbe sommato ai 2,1 milioni di disoccupati ufficiali. Nel complesso, come certifica l’Istat, coloro che si percepiscono in cerca di occupazione sono 4.397.000. Una platea fatta di disoccupati e scoraggiati che, attraverso una elaborazione dell’Osservatorio Cig della CGIL Nazionale, “porta il dato di disoccupazione relativo al 2010, pari all’8,42%, al 16,55%”. Inoltre, considerando i cassintegrati a zero ore registrati lo scorso anno, pari a oltre 576 mila persone, secondo l’Osservatorio della CGIL “si determina una percentuale complessiva di disoccupazione e inattività del 18,32%”. Per la CGIL “non è solo un esercizio statistico” perché, afferma il segretario confederale, Vincenzo Scudiere, “se non si interverrà al più presto, il dato sulla disoccupazione che abbiamo calcolato, e che contempla gli inattivi e i cassintegrati, sarà quello vero a tutti gli effetti”. Infatti il dirigente sindacale sottolinea come questi numeri vadono letti “in relazione alle tante, troppe aziende, in crisi che abbiamo registrato in questi anni di crisi e che ancora non trovano soluzioni positive”. Sono infatti 183 i tavoli di crisi aperti al ministero dello Sviluppo economico, molti di questi si trascinano da anni, e il quadro che emerge passando in rassegna le vertenze più significative è sconfortante. La vicenda Vinyls è ritornata al punto di partenza, le offerte arrivate ai commissari straordinari portano ancora una volta gli stessi nomi: il fondo svizzero Gita, la Igs di Varese e il gruppo croato Dioki. Entro 20 giorni i commissari si dovranno esprimere dopo aver verficato quanto giunto alla loro attenzione ma a quanto pare dalle offerte a rischiare una possibile chiusura sarebbe lo stabilimento di porto Marghera. Le offerte per rilevare la Antonio Merloni garantiscono il riassorbimento di sole 400 persone su 2.300 lavoratori impiegate nei tre stabilimenti del gruppo. C’è grande timore poi per le voci che circondano la Fincantieri, in attesa che nei prossimi giorni si renda noto il piano industriale, su possibili chiusure di stabilimenti che colpiranno alcuni siti. Gli operai di Eurallumina sono in cassa integrazione da due anni e gli ammortizzatori sociali scadono a fine aprile. Ancora nessuna soluzione per la Basell e le aziende collegate come Meraklon, Treofan e Novamont. Mille operai sono in cassa integrazione da circa un anno e il concreto rischio e che la chimica a Terni, come nel resto del paese, non abbia più alcun futuro. Sulla Omsa di Faenza, e sul destino dei 347 dipendenti, non si registra alcuna novità che possa far sperare in un esito positivo. Mentre a Termini Imerese, dove la Fiat chiuderà il suo stabilimento entro la fine dell’anno, la situazione è ancora molto complessa e lontana da una soluzione. Così come rimangono ancora in sospeso vertenze importanti come Legler, Phonemedia, Omnia service, Firema per arrivare alla privatizzazione della Tirrenia. “Il paese vive una secessione di fatto con il Nord che subisce una crescita costante della richiesta delle ore di cassa integrazione mentre nel Sud è la disoccupazione a crescere vertiginosamente, in particolare quella giovanile”, osserva ancora Scudiere nel sostenere che: “E’ ormai evidente che in questo paese non esiste una politica economica mentre quella finanziaria del governo è totalmente inadeguata a risolvere gli enormi problemi che attanagliano il paese”. La CGIL rivendica quindi una “svolta urgente”e per questo lo sciopero generale in programma venerdì 6 maggio ha l’obiettivo, conclude Scudiere, “di rendere il paese consapevole della condizione in cui versa e della necessità di un radicale cambiamento”. |
Argomenti: CGIL |
Tabelle paga lapidei Confapi maggio 2011
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 1, 2011
Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga panifici artigiani maggio 2011
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 1, 2011
Argomenti: CGIL, FLAI, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga alimentaristi artigiani maggio 2011
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 1, 2011
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Precari: ‘Il nostro tempo è adesso’, il 6 maggio l’Italia si ferma, fermiamoci anche noi
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 28, 2011
Speciale Precari |
Precari: ‘Il nostro tempo è adesso’, il 6 maggio l’Italia si ferma, fermiamoci anche noi |
Prossima tappa per la mobilitazione dei giovani precari lo sciopero generale proclamato dalla CGIL per il prossimo 6 maggio. “E’ necessario – affermano – difendere i diritti ed estenderli a tutti: dalla malattia, al diritto di voto per la rappresentanza sindacale, allo stesso diritto di sciopero”. » Aderisci campagna ‘Precari/e in sciopero!’ – VIDEO su CGILtvda www.cgil.it» Speciale sciopero generale – SPOT |
da www.cgil.it Lo sciopero generale della CGIL proclamato per il 6 maggio sarà la prossima tappa della mobilitazione dei giovani precari che il 9 aprile scorso, dietro l’appello ‘Il nostro tempo è adesso’, sono scesi in piazza in tutta Italia per rivendicare un lavoro stabile e dignitoso.“Il 6 maggio l’Italia si ferma, fermiamoci anche noi”, scrivono in una lettera aperta i promotori dell’appello invitando tutti i precari a scioperare e a manifestare, affinchè spiegano “si costruisca una giornata in cui i lavoratori precari siano i protagonisti e possano prima di tutto rivendicare, in tutte le forme possibili, il diritto di sciopero”. Un diritto, proseguono “intrinsecamente negato ai precari. Un precario o un autonomo che decide di astenersi dal lavoro lo fa a proprio rischio e pericolo: chi per l’estrema ricattabilità a cui è sottoposto; chi, perché lavorando a progetto, carica su di sè il lavoro mancato; chi perché non vedrà conteggiato il proprio giorno di sciopero, tecnicamente inesigibile per alcune tipologie”.E’ per queste ragioni che i giovani del comitato ‘Il nostro tempo è adesso’ invitano tutti ad aderire alla campagna ‘Precari/e in sciopero!’. Chi non potrà astenersi dal lavoro potrà comunque aderirvi attraverso il sito raccontando la modalità di sciopero scelta, anche se solo simbolica, e raccontando perchè è stato negato il diritto di sciopero “sarete simbolicamente in piazza con noi” scrivono.Il lavoro e i suoi diritti, uno dei temi alla base dello sciopero generale, perchè come più volte ripetuto dalla leader della CGIL, Susanna Camusso “non può esserci lavoro senza diritti”, questo il principio che verrà ribadito in tutti i luoghi di lavoro e nelle piazze il 6 maggio, perchè “lavoro, persona e diritti sono un insieme inscindibile” e come sottolineato nella lettera aperta: è necessario difendere i diritti ed estenderli a tutti dalla malattia, al diritto di voto per la rappresentanza sindacale, allo stesso diritto di sciopero. “Quelle tutele che qualcuno preferisce strumentalmente definire ‘privilegi’ per pochi, diventino patrimonio per tutti”. |
Argomenti: CGIL |
Dal convegno ‘Consumi e servizi sostenibili’ la richiesta di apertura di un tavolo sulle aperture festive
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 27, 2011
Nell’ambito del programma di iniziative ‘Ben venga maggio’ organizzato dalla CGIL Toscana per parlare delle problematiche che riguardano il mondo dell’occupazione in vista della ricorrenza del 1 maggio, si è svolta oggi a Siena presso l’Auditorium della C.I.A. (Cassa Integrazione Assistenza) l’iniziativa “Consumi e servizi sostenibili: modelli di distribuzione e stili di vita”.
A coordinare il convegno, che si è rivelato interessante proprio per le recenti polemiche che la questione delle aperture festive sta suscitando, è stato Claudio Guggiari, Segretario Generale della CGIL di Siena. Dopo l’introduzione di Franco Capaccioli, Segretario alle Attività produttive della CGIL di Siena, si sono succeduti gli interventi di Luigi Bosco, Docente di economia politica presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Siena, Daniele Pracchia, Direttore di Confcommercio Siena, Graziano Costantini della Confesercenti di Siena, Massimo Guasconi, Presidente della Camera di Commercio di Siena, Stefano Bassi, Presidente di Legacoop Toscana, e di S.E. Antonio Buoncristiani, Arcivescovo di Siena. Le conclusioni sono state affidate ad Alessio Gramolati, Segretario Generale della CGIL Toscana.
In particolare la Confesercenti di Siena si è espressa favorevolmente in merito alle chiusure degli esercizi commerciali per la giornata del 1° maggio, festa dei lavoratori.
La Confcommercio di Siena ha dichiarato di auspicare regole univoche e condivise dentro le quali collocare il tema delle aperture.
Il messaggio dell’onorevole Franco Ceccuzzi, non presente a causa di sopravvenuti impegni parlamentari, si è incentrato sulla necessità di aprire un tavolo di lavoro permanente sul settore del commercio, “al quale potranno portare il loro contributo i sindacati, le associazioni di categoria insieme alla Camera di commercio”. “Dobbiamo coniugare la vivibilità e la fruizione di una città a vocazione turistica – ha dichiarato Ceccuzzi – con i diritti dei lavoratori di un settore che viene letto prevalentemente come lavoro autonomo, rendendo quasi invisibili i numerosi lavoratori dipendenti che vi operano. Le polemiche di questi giorni devono servire da stimolo per costruire insieme soluzioni condivise nell’ottica della città e dei diversi interessi che ciascuno di noi rappresenta”.
guarda il video realizzato dalla testata giornalistica ilcittadinoonline: http://www.youtube.com/watch?v=7RBXktDT8Ls
Argomenti: CGIL |
1° maggio (e 30 aprile) in Valdelsa
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 26, 2011
30 aprile e 1 maggio – POGGIBONSI – il Cassero – dalle ore 16.00
Esibizione dei grafitari
Possibilità di merenda-cena, bar e gelateria
Giochi gonfiabili per bambini
Sabato 30 aprile 2011
Spettacolo teatrale tragicomico “La vera storia di Dario il precario” del duo “I Professori”
Spettacolo musicale con il gruppo “110BPM rock revival band”
Domenica 1° maggio 2011
Spettacolo musicale con i gruppi:
“Oltretombola” (musica folk americana ‘60/’70 con particolare riferimento all’epoca di Woodstock e dell’Isola di Wight)
“Jones e i suonatori” (tributo a Fabrizio De Andrè)
Argomenti: CGIL, Primo maggio |
Manifestazioni CGIL CISL UIL 1° maggio 2011 – provincia di Siena – IL LAVORO PER UNIRE IL PAESE
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 26, 2011
Manifestazioni CGIL CISL UIL – 1° maggio 2011 – provincia di Siena
S. Gimignano
ore 9.30 – concentramento Piazza della Cisterna
ore 10.00 – corteo per le vie cittadine
ore 11.00 – comizio conclusivo di un dirigente sindacale – Piazza della Cisterna
Colle di Val d’Elsa
ore 9.00 – concentramento Via Oberdan
ore 9.30 – corteo per le vie cittadine
ore 10.30 – comizio conclusivo di un dirigente sindacale – Piazza Arnolfo
Poggibonsi
ore 9.00 – concentramento Piazza Matteotti
ore 9.30 – corteo per le vie cittadine
ore 10.30 – comizio conclusivo di un dirigente sindacale – Piazza Matteotti
Chiusdino
ore 9.30 – CICIANO – Omaggio ai caduti
ore 10.45 – CHIUSDINO – Concentramento
ore 11.00 – Corteo per le vie del Paese
ore 11.20 – Intervento di un dirigente sindacale
Sarteano
ore 9.30 – concentramento Palazzetto dello Sport
ore 10.00 – corteo per le vie cittadine con le filarmoniche locali
ore 11.30 – comizio di un dirigente sindacale – Piazza XXIV Giugno
ore 12.30 – pranzo in convenzione con il “Ristorante delle piscine”
Pienza
ore 8.00 – colazione del 1° Maggio davanti alla Camera del Lavoro
ore 9.30 – concentramento di trattori e manifestanti
ore 10.00 – corteo per le vie cittadine con la Banda Filarmonica di Monticchiello
ore 11.30 – comizio di un dirigente sindacale – Giardini
ore 17.30 – Centro Auser – merenda
ore 21.00 – Centro Auser – musica e ballo
Sinalunga
ore 9.30 – concentramento dei trattori in Piazza Repubblica
ore 10.15 – sfilata dei trattori da Pieve di Sinalunga
ore 10.45 – corteo per le vie del paese con la Filarmonica “Ciro Pinzuti”
ore 11.15 – comizio di un dirigente sindacale – Piazza Garibaldi
ore 15.30 – TORRITA DI SIENA (area verde di Via Grosseto) tradizionale merenda
Abbadia S. Salvatore
ore 10.30 – Concentramento davanti al Comune
ore 10.45 – Partenza Corteo per le vie cittadine
ore 11.45 – Comizio di un dirigente sindacale davanti al Comune
30 aprile ore 21 – Cinema Teatro Amiata
Concerto del Corpo Filarmonico G.Puccini
Asciano
ore 9.00 – concentramento Piazzale adiacente COOP via Grottoli
ore 9.30 – corteo per le vie cittadine
ore 11.00 – comizio conclusivo di un dirigente sindacale in Piazza Garibaldi
ore 17.00 – MONTERONI D’ARBIA merenda presso i giardini della Misericordia organizzata in collaborazione con il centro sociale “la casa del 30”
Argomenti: CGIL, Primo maggio |
1 maggio: Camusso, ripresa consumi non dipende da apertura dei negozi
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 26, 2011
1 maggio: Camusso, ripresa consumi non dipende da apertura dei negozi |
Il Segretario Generale della CGIL torna a parlare dell’apertura dei negozi in occasione della Festa dei lavoratori, a chi accusa la CGIL di essere ‘retrò’ Camusso risponde “i valori non si monetizzano. Le ragioni di chi lavora ed i valori insiti in alcune date meriterebbero da parte di tutti di essere prese sul serio” » FILCAMS CGIL, la festa è per tutti, regoliamo le aperture domenicali e festive |
da www.cgil.it “Le ragioni di chi lavora ed i valori insiti in alcune date meriterebbero da parte di tutti di essere prese sul serio”. Con queste parole Susanna Camusso torna a parlare delle aperture dei negozi il 1 maggio, Festa dei lavoratori. Il Segretario Generale CGIL, in una lettera al Corriere della Sera, risponde ad un articolo pubblicato domenica scorsa da Dario di Vico, che secondo Camusso “si è cimentato nell’opera, per lui abituale, di collocare la CGIL a capo della conservazione”. “La nostra non è disattenzione alla globalizzazione – si legge nella lettera – è attenzione a non farsi travolgere dall’ideologia del mercato che, appunto, ci ha portato nella crisi. Dopo la crisi speriamo che nulla sarà più come prima. Sentiamo, però, forti venti di restaurazione. In Italia, comunque, le cose sono già cambiate. Basta riflettere sulla divisione, sulla paralisi, sulla non crescita. Eppure ogni giorno si attribuisce ai lavoratori il ‘dovere’ della discontinuità. E la festa del lavoro (che pure si celebra nel mondo) diventa un simbolo, come già successo poco tempo fa con la festa dell’Unità d’Italia”. “Ma davvero – domanda Camusso – crediamo che le sorti dell’economia, del cambiamento, dipendano dall’apertura dei negozi il Primo maggio, mentre, per esempio, sul fisco si può rinviare da una campagna elettorale all’altra? Davvero è moderno negare la festa del lavoro, in altri casi il 25 aprile, come se fossero giorni qualunque? Dobbiamo immaginare che presto anche il Natale diverrà un attentato all’economia? O il trattamento è riservato solo alle feste laiche? Non crediamo che ragionare di consumi sia riservato ai partiti, se non altro perché dal nostro osservatorio ne vediamo la diminuzione e abbiamo ragione di sospettare che non avvenga per la mancata apertura dei negozi. Per questo pensiamo sia sbagliato spostare la tassazione sull’Iva, che inoltre nega ragioni di giustizia fiscale di cui ci sarebbe gran bisogno. Possiamo ricordare che lo shopping non è un servizio di pubblica utilità, nemmeno, per quei turisti che, abituati a viaggiare, sanno bene che in ogni luogo del mondo ci sono orari e chiusure e non per questo rinunciano a visitare città d’arte o a frequentare celebrazioni”. “Potremmo citare – sottolinea la leader della CGIL – molti accordi sull’utilizzo di impianti ed investimenti, sono il fare quotidiano, sono accordi appunto, non ordinanze, con il rispetto delle condizioni dei lavoratori, con i riposi e le festività. È quanto abbiamo sempre proposto anche nel commercio, perché si eviterebbe l’effetto Cenerentola, rispettando e valorizzando il lavoro. In questo settore, fatto di nastri orari, part time non richiesto, frammentazione, che rende fragile il lavoro, tante, troppe commesse si definiscono invisibili. Non servirebbe, allora, un’attenzione di tutti, uno sforzo collettivo, per definire regole rispettose, più che crociate per cancellare la festa del lavoro? Infine – ha concluso Camusso – sappiamo che sarà ritenuto retrò, ma farsi sfiorare dal pensiero che non tutto è monetizzabile, che non tutto si può comprare, non sarebbe un bel segno per questo Paese? Consolidare dei valori, dei segni di identità del lavoro non farebbe bene a tutti?” |
Argomenti: CGIL |
Consumi e servizi sostenibili: modelli di distribuzione e stili di vita
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 22, 2011
Ben venga maggio… per il Lavoro, per la Libertà
mercoledì 27 aprile 2011 ore 15 – Auditorium C.I.A. (Cassa Integrazione Assistenza)
Via delle Arti, 4 • Zona Due Ponti • Siena
coordina Claudio Guggiari Segretario Generale CGIL Siena
introduce Franco Capaccioli Segretario Attività produttive CGIL Siena
interventi: Luigi Bosco Docente di economia politica Dip. Economia Politica Facoltà di Economia Università degli Studi di Siena Daniele Pracchia Direttore Confcommercio Siena Graziano Costantini Confesercenti Siena Massimo Guasconi Presidente Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Siena Stefano Bassi Presidente Legacoop Toscana S.E. Antonio Buoncristiani Arcivescovo di Siena On. Franco Ceccuzzi
conclude Alessio Gramolati Segretario Generale CGIL Toscana
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