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Fisco: CGIL, taglio strutturale tasse per lavoratori e pensionati

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 11, 2010

da www.cgil.it
Riduzione prima aliquota a 20% e aumento strutturale delle detrazioni
11/01/2010

Ridurre la pressione fiscale sul lavoro dipendente e sui pensionati complessivamente per circa 20 miliardi nei prossimi tre anni (a cui va aggiunto il costo dell’estensione della 14° per i pensionati), con un bonus per lavoratori dipendenti e pensionati per 500 euro da erogare entro la primavera e poi strutturalmente con 100 euro medi mensili di riduzione del prelievo fiscale per i prossimi 3 anni, e la riduzione della prima aliquota IRPEF dal 23% al 20%. Questo il cuore delle proposte avanzate dalla CGIL per un fisco giusto, e inviate oggi formalmente al governo per l’avvio di un tavolo di confronto con tutte le parti sociali, per dare immediate risposte a chi subisce gli effetti dell’iniquità del fisco, in un quadro di riforma strutturale del sistema.

La CGIL, inoltre, sul tema partirà dal 15 gennaio con una campagna di comunicazione ‘Per un fisco giusto’ dal messaggio chiaro: “Più evadono, più paghi”. Ogni settimana un messaggio contro l’iniquità del fisco e che si concluderà il 15 febbraio con l’avvio della settimana di mobilitazione della CGIL sui temi del fisco. Per il sindacato la campagna di comunicazione, così come si legge nella lettera inviata dal segretario generale Guglielmo Epifani al premier Silvio Berlusconi, ha “l’obiettivo di rafforzare, anche dal punto di vista culturale, un’idea di legalità e civiltà fiscale”.

Tre, in sintesi, le direttrici sulle quali lavorare per recuperare le risorse necessarie: recupero dell’evasione fiscale, imposte sulle grandi ricchezze, un’aliquota sulle rendite finanziarie al 20%. In questo modo, secondo calcoli della CGIL, si libererebbero le risorse necessarie per ridurre le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati, spostando il prelievo su altre fonti.

La proposta della CGIL è molto articolata. Si parte con la riforma dell’IRPEF dal 2010 per 19,8 miliardi in tre anni e comprende le detrazioni di imposta per il 2009 o 2010 per circa 9 miliardi. La revisione della struttura dell’IRPEF dovrebbe prevedere per la CGIL, come detto, un aumento detrazioni per redditi da lavoro dipendente e da pensioni per almeno 500 euro entro la primavera 2010 e, inoltre, la riduzione della prima aliquota dal 23% al 20% per favorire i redditi medio-bassi e della terza dal 38% al 36%.

La CGIL propone un Patto fiscale con tutti i contribuenti onesti, nel denunciare ancora una volta lo ‘schiaffo’ ai contribuenti onesti rappresentato dallo scudo fiscale, per affrontare il fenomeno dell’evasione fiscale (“una tassa in più pari a 3mila euro l’anno”, secondo il sindacato). Da lì si possono recuperare le risorse necessarie per la realizzazione di un progetto di riforma fiscale. Prima di tutto bisogna ripristinare le misure anti-evasione abrogate dall’attuale governo, a partire dalla tracciabilità dei pagamenti, anche con un Decreto.

Inoltre il sindacato avanza la proposta di istituire una nuova Imposta sulle ‘grandi ricchezze’ sulla base del modello attualmente vigente in Francia. La misura prevede una soglia intorno agli 800 mila euro di patrimonio netto imponibile per essere soggetti alla “Imposta di solidarietà sulla fortuna” e può produrre un gettito annuale pari a circa 6 miliardi di euro.

Quanto alla tassazione delle rendite, la CGIL ricorda come in Europa (EU-25) il livello di tassazione sulle rendite non è inferiore al 20%. La scelta in Italia di una sola aliquota intermedia (oggi sono due rispettivamente al 12,5% e al 27%) ridurrebbe la distanza tra prelievo finanziario e prelievo sul lavoro dipendente (aliquota media 25%). Le misure della confederazione di Corso d’Italia prevedono inoltre, misure fiscali a sostengo delle nuove generazioni e forme di credito d’imposta automatico sugli investimenti in ricerca, innovazione e formazione.

Pubblichiamo il testo della lettera inviata oggi dal segretario generale della CGIL, Guglielmo Epifani, al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sull’apertura di un tavolo di confronto sui temi della riforma fiscale e le proposte della CGIL per un fisco giusto.

Argomenti: CGIL |

Epifani: non c’è equilibrio tra le due aliquote

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 11, 2010

11/01/2010

da La Repubblica

Tasse, la Cgil boccia la riforma “Poco ai poveri, troppo ai ricchi”

ROMA – Non gli piacciono i tempi: la riforma fiscale rilanciata da Berlusconi vuol cambiare tutto dopo, per non cambiare nulla adesso. Ma non è d´accordo nemmeno sui numeri: due aliquote sono troppo poche perché non rispettano la progressività e anche le percentuali scelte non vanno bene. Guglielmo Epifani, leader della Cgil, boccia il piano del governo sul fisco. «E´ una mossa furba, propagandistica – commenta – fatta apposta per rimandare decisioni che dovrebbero essere prese subito. Si propone un progetto globale, che chiede tempi lunghi e approfondimenti, e si tralasciano interventi – come le detrazioni – che potrebbero invece dare sollievo immediato alle famiglie impoverite dalla crisi». Non solo: «Anche le due aliquote di cui si parla sono sbagliate perché la prima, quella al 23 per cento, è troppo alta, dovrebbe scendere al 20. E la seconda, quella del 33, è troppo bassa. Così facendo si promettono grandi risparmi ai redditi medio alti, ma si concede poco a chi ha entrate ridotte».
Insomma l´idea che la Cgil ha sul fisco è abbastanza diversa da quella prospettata dal premier e le proposte che proprio oggi il sindacato presenterà all´attenzione di Berlusconi poggiano su basi diverse: riduzione delle tasse per cento euro al mese per redditi da lavoro e pensionati e recupero dell´evasione. Il mix di interventi che porterebbe a questi obiettivi, nei piani della Cgil, fa base su una riforma Irpef che per il periodo 2010-2012 dovrebbe costare 19,8 miliardi. Dovrebbe comprendere la riduzione della prima aliquota dal 23 al 20 per cento – appunto – e della terza dal 38 al 36; un aumento delle detrazioni per i redditi da lavoro dipendente e da pensione per almeno 500 euro entro marzo; l´innalzamento e unificazione delle quote esenti. In più la tassazione delle rendite finanziarie al 20 per cento e una tassazione extra per grandi patrimoni (sopra gli 800 mila euro). Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

Epifani: taglio delle tasse subito ma si parta dai redditi bassi

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 11, 2010

In un’intervista al quotidiano ‘Il Mattino’ il Segretario Generale della CGIL interviene sull’ipotesi di una riforma fiscale

11/01/2010

La riforma del fisco? «Non vorrei che fosse il solito specchietto per le allodole». Guglielmo Epifani, leader della CGIL, boccia il piano del governo per tagliare le tasse. «Ci sono due cose che non mi tornano – spiega nell’intervista al «Mattino» – La prima, è che abbiamo bisogno di avere risposte sulla riduzione delle imposte rapidamente. Vorrei ricordare a Tremonti che dal ’94 ad oggi i lavoratori hanno continuato pagare sempre più tasse. Non  vorrei che questa ipotesi della doppia aliquota, con l’avvio di una fase di studio e di consultazione per una grande riforma, non sia in realtà il tentativo, neanche tanto nascosto, di lasciar passare altri tre anni, senza ridurre di un euro le tasse. Per poi arrivare a nuove elezioni continuando a parlare di tagli. Se questo è davvero il governo del fare, allora cominci davvero a fare le cose e non solo a prometterle».
Scusi, però in questo caso c’è una proposta precisa: realizzare un sistema con due aliquote. La convince?
«No. Perché hanno un difetto. Mentre quella più bassa resta uguale, quella più alta scende di 12 punti. Invece, il percorso da seguire è diametralmente opposto: occorre ridurre quella più bassa e mantenere il principio costituzionale della progressività delle tasse. Ma poi, il tema di fondo è un altro…». Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

Epifani: fermiamo la violenza, a Rosarno non deve morire il sogno di un’Italia giusta

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 10, 2010

Intervista de L’Unità a Guglielmo Epifani

Il segretario della Cgil: bisogna reagire, non rassegnarci al decadimento culturale del Paese. Battere il razzismo, lo schiavismo in cui sono costretti i lavoratori migranti. Maroni disumano, ascolti almeno le parole della Chiesa

10/01/2010

A Rosarno gli italiani sparano contro i lavoratori stranieri. È una tragedia non solo per chi vive direttamente questi fatti, ma per il Paese: perdiamo la capacità di vivere insieme, di comprendere i problemi degli altri, di rispettare le diversità, i diritti, i nostri valori. Guglielmo Epifani, leader della Cgil, commenta amaramente le notizie che arrivano dalla Calabria.
Si aspettava questa esplosione di violenza?
«Purtroppo è la conferma di una situazione molto grave che noi avevamo denunciato. Questo dramma è la somma di più elementi. Primo: un insostenibile assetto legislativo, la Bossi-Fini, in cui oggi è più facile restare clandestino che essere regolarizzati. Secondo: le condizioni di vita insostenibili in cui sono costretti i lavoratori migranti nelle campagne del Sud, questo è schiavismo. Terzo: il caso di Rosarno dimostra l’assenza di una volontà politica di risolvere i problemi,si lasciano scoppiare piuttosto che affrontarli quando sarebbe più facile».
Il ministro Maroni parla di eccessiva tolleranza verso i clandestini.
«È un’affermazione infelice e disumana. La sua analisi è sbagliata. A Rosarno è la criminalità che favorisce la clandestinità, non il contrario. Sono zone ad altissima densità mafiosa, dove il governo del mercato del lavoro è esercitato con metodi malavitosi. Non si può intervenire solo come si fa oggi spostando i lavoratori da un’altra parte senza distiguere tra chi è clandestino, chi ha il permesso di soggiorno e chi non ce l’ha perchè ha perso il lavoro ». Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

Epifani: le modalità con cui il governo ha gestito la crisi non disegnano alcun progetto per il futuro del Paese

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 8, 2010

Il Segretario Generale della CGIL in un’intervista al quotidiano ‘Il Messaggero’ interviene sui temi della crisi e delle politiche economiche del governo

http://www.cgil.it/DettaglioDocumento.aspx?ID=12906

Argomenti: CGIL |

Al centro la lotta alla disuguaglianza

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 7, 2010

Intervista a Guglielmo Epifani, da Rassegna.it , di Paolo Serventi Longhi

http://www.rassegna.it/articoli/2010/01/5/56639/al-centro-la-lotta-alla-disuguaglianza

Argomenti: CGIL |

Campagna “Più evadono più paghi”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 5, 2010

Argomenti: CGIL |

EPIFANI, IL 2010 SARA’ L’ANNO PIU’ PESANTE PER L’OCCUPAZIONE

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 4, 2010

Il 2010 sarà l’anno più pesante per l’occupazione. Ne è convinto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani che, in un’intervista a ‘La Repubblica’, ha sottolineato che “bisogna fare presto”, e che c’è tempo solo “un mese e mezzo, non di più per capire se il governo sul terreno sociale e sulle riforme istituzionali è intenzionato a fare sul serio”. Secondo il leader del sindacato ha fatto bene il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo discorso di fine anno, a porre l’accento sul tema del lavoro. “Si vedrà nelle prossime settimane – ha detto Epifani – sia dalle vertenze aperte che da quelle che sembravano già risolte, quanto potrà aggravarsi la situazione”.

Tre, secondo il segretario generale della Cgil, le priorità su cui è necessario intervenire in breve tempo. “Primo – ha speigato Epifani – c’è da fare di più sugli ammortizzatori sociali, l´indennità di disoccupazione dura troppo poco, e inoltre deve aumentare il valore dell’assegno di cassa integrazione, perchè con 700 euro al mese non si vive, e infine va affrontata la questione dei precari perché quello che è stato fatto fino ad oggi è quasi niente. Il secondo punto riguarda gli investimenti: vanno stimolati a breve. Il terzo – ha concluso il segretario – il prelievo fiscale sui lavoratori dipendenti e pensionati che aumenta attraverso il fiscal drag: anche nel 2009, quando i prezzi non sono cresciuti, quasi la metà dell’aumento della dinamica salariale se ne è andato al fisco”.
 

Epifani ha quindi sottolineato come nel suo discorso Napolitano abbia toccato il tema della ‘disuguaglianza’. “Napolitano non ha sottaciuto il principale problema – ha detto – e cioè che in Italia le diseguaglianze stanno aumentando e che siamo uno dei paesi europei dove sono davvero molto forti. E’ un tema di cui non si parla mai ma è un tema vero: la diseguaglianza è fonte di divisioni e chiusure, di mancanza di coesione nazionale. Così come, con coraggio, Napolitano ha sottolineato che le retribuzioni italiane sono tra le più basse in Europa, aggiungendo che c’è uno straordinario peso fiscale sul lavoro dipendente, fino a postulare una riforma con la quale si trasferisca altrove un carico fiscale che oggi grava sulle buste paga dei lavoratori. Giusti – ha concluso il leader sindacale – i richiami al Sud, dove il governo ha fatto poco o niente e l’attenzione doverosa alle piccole imprese”.

ADNKRONOS
Notizia del: lun 04 gen, 2010

Argomenti: CGIL |

Inflazione: per i salari crescita zero

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 4, 2010

Roma, 4 gennaio – “Un risultato prevedibile a cui corrisponde una crescita zero dei salari”. E’ quanto afferma il segretario confederale della CGIL, Agostino Megale, in merito al dato sull’inflazione 2009 fornito oggi dall’Istat. Secondo il dirigente sindacale la bassa crescita dei prezzi al consumo “si registra nel pieno di una crisi che ha depresso l’economia e l’intero sistema produttivo, ma che va letto parallelamente al dato sulle retribuzioni di fatto che, secondo stime elaborate dal nostro istituto di ricerca IRES CGIL, cresceranno anche’esse dello 0,8%”. Per i salari, quindi, alla luce del dato sui prezzi al consumo, “la crescita – denuncia Megale – è zero nel 2009. Non solo salari che non crescono ma addirittura reddito disponibile che diminuisce dello -0,5% e che nel Mezzogiorno si colloca addirittura a un -0,8%”.

“La domanda da porsi – aggiunge il sindacalista – è: come si può accelerare la ripresa dell’economia, e stare al passo con i principali paesi europei, senza un intervento di sostengo ai redditi da lavoro e da pensione? Di sicuro nel 2009 il governo non è stato all’altezza di rispondere a questi problemi. Di fatto, come ha denunciato il Presidente della Repubblica nel messaggio di fine anno, i redditi continuano ad essere all’origine delle profonde disuguaglianze sul versante della distribuzione della ricchezza”. Megale, infatti, ricorda “l’assurdità di una situazione per la quale il 10% delle famiglie più ricche detiene una ricchezza trenta volte superiore a quel 50% che con difficoltà arriva alla fine del mese e che ha visto nel 2009 crescere ancor di più tali difficoltà, con una famiglia su quattro in seria difficoltà”.

Per questo, continua il segretario confederale CGIL, “nelle prossime settimane il governo dovrà rispondere non solo sugli impegni relativi a difendere l’occupazione e a evitare i licenziamenti ma anche sul come sostenere la domanda interna e rilanciare i consumi, a partire da una riduzione delle tasse sul lavoro e sulle pensioni”. Su questo fronte, sottolinea, “il Ministro dell’Economia non se la può cavare con generici impegni: è per noi indispensabile avere una prima risposta sulla richiesta che abbiamo avanzato di una prima detrazione pari a 500 euro per i lavoratori e i pensionati da erogare entro marzo, e da coprire con gli introiti dello ‘scudo vergogna’, e avviare nel contempo un tavolo di confronto per una riforma strutturale del fisco con l’obiettivo dei 100 euro di detrazione mensili. Su tutto ciò – conclude Megale – misureremo  il governo e decideremo conseguentemente il carattere delle nostre mobilitazioni ”. 

U.S. CGIL Nazionale

Argomenti: CGIL |

Tabelle paga turismo pubblici esercizi minori gennaio 2010

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 1, 2010

pubblicieserciziminori_01_10.pdf

Argomenti: CGIL, FILCAMS, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

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