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CIGS CALP: la nota di CGIL CISL UIL

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 31, 2007

NOTA STAMPA
CGIL CISL e UIL di Siena respingono ogni attacco strumentale e offensivo, in particolare verso la RSU dell’azienda Calp, portato avanti dal Presidente dell’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi che pare aver perso l’orientamento circa le responsabilità di ognuno.

Una RSU che con grande responsabilità e sacrificio sta gestendo questa fase difficilissima della vita dell’azienda.
Vogliamo ricordare che Sindacato e RSU si battono da anni per salvare la CALP con il suo punto produttivo dal rischio di una chiusura che avrebbe conseguenze drammatiche per gli oltre 500 addetti e che ha già portato ad attivare la CIGS per circa 200 lavoratori, gettando le persone in una grave condizione di disagio attenuata in passato dalla rotazione e dall’integrazione salariale. La nuova proprietà ha disdetto l’accordo sia sulla rotazione che sull’integrazione, accentuando il disagio sia per l’incertezza nel futuro che per la condizione economica di tanti lavoratori.
Una difficoltà che in CALP riguarda tante persone: quelle che si espongono ai riflettori della stampa e le tante che la soffrono privatamente. Per tutte, indistintamente, la RSU è impegnata da tempo nel richiedere le adeguate soluzioni all’Azienda, a partire dalle situazioni più gravi, nel rispetto dei contratti, delle leggi e dei diritti di tutti i lavoratori.
L’Azienda, che si è sempre dimostrata evasiva, dovrà rispondere con urgenza alla RSU su come sono stati attuati i criteri di scelta e dare una risposta concreta alle situazioni più difficili. Tuttavia la strada maestra per ridurre discriminazioni e disagio rimane quella della rotazione dei lavoratori in CIGS – oggetto di duro scontro in fase negoziale – che interessi tutti i lavoratori creando maggiore solidarietà ed evitando processi di esclusione precostituiti per tutti, compresi i 27 lavoratori assunti come disabili o categorie protette.
Inoltre CGIL CISL e UIL di Siena, dopo aver letto le pesanti accuse mosse all’Azienda attraverso la stampa e non avendo ad oggi avuto risposta alle istanze poste alla Direzione, hanno già richiesto all’Ispettorato del Lavoro di procedere ad un’ispezione in CALP sui criteri di scelta adottati e di verificare se l’Azienda ha violato nella collocazione dei lavoratori in CIGS le norme di legge e contrattuali per eventualmente ripristinare i diritti violati delle persone.
Se la violazione delle norme risultasse così palese come è stata denunciata dall’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi sarebbe utile chiedere il ripristino in via d’urgenza dei diritti negati dei lavoratori di fronte al Giudice del lavoro e per fare questo CGIL CISL e UIL di Siena sono disponibili a mettere a disposizione l’esperienza dei loro legali.

Siena, 31 luglio 2007

Argomenti: aziende, CGIL, disabili |