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Vertenza precari scuola statale

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 4, 2008

NOTA STAMPA

La FLC CGIL ha promosso a livello nazionale una vertenza per il riconoscimento economico ai precari della scuola secondo il servizio maturato, visto che a tutt’oggi essi non si vedono riconosciuto tale servizio ai fini dello scatto di anzianità sullo stipendio. Infatti un lavoratore precario, nonostante abbia all’attivo 10 o 15 anni di lavoro nella scuola, rimane confinato nella fascia stipendiale iniziale, subendo quindi un iniquo trattamento rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato.
Per questo motivo la FLC CGIL, sulla base di una sentenza della Corte di Giustizia Europea del settembre 2007 che ha riconosciuto ad una lavoratrice spagnola della sanità pubblica il diritto a vedersi valutato il pregresso ai fini del calcolo stipendiale, ha attivato una vertenza che nel riconoscere il diritto universale del pari trattamento vuole anche connotare tale azione dal punto di vista politico.
Non stabilizzare il personale precario nella scuola, se il Giudice del Lavoro ci darà ragione permettendo a tali lavoratori lo scatto stipendiale, potrebbe non essere più motivo di risparmio e quindi potrebbe essere un deterrente. E di fronte ad un Governo non sensibile nei confronti delle condizioni dei lavoratori, presupponendo lo status di “disoccupato” mascherando con tale termine l’operazione di licenziamento di massa che si sta predisponendo ai sensi della Legge 133/08, porre all’attenzione l’emergenza del precariato in un settore strategico quale la scuola è fondamentale.
La FLC CGIL di Siena, che ha fatto conoscere tra i lavoratori a tempo determinato di tutta la provincia gli obiettivi di tale azione vertenziale, ha raccolto più di cento richieste di conciliazione che oggi, martedì 4 novembre 2008, depositiamo presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Siena. Il numero così alto di aderenti alla vertenza ci consegna un dato che deve farci riflettere rispetto alle proporzioni, in una provincia quale la nostra con solo quaranta scuole. Se si pensa che questi lavoratori che hanno speso energie, profuso impegno ed impegnato professionalità domani potrebbero non lavorare più, deve farci ipotizzare che la perdita di tali risorse avrà una ricaduta su tutto il sistema pubblico dell’istruzione e della formazione. E’ bene sapere che certe realtà della provincia si reggono sul precariato, vista la percentuale superiore al 50% di lavoratori non stabilizzati.
Ci auguriamo che i tentativi di conciliazione possano essere accolti positivamente e che comunque laddove fallissero il Giudice del Lavoro in seguito possa riconoscere l’equità di trattamento.
Inoltre con la nostra azione politica che ha raggiunto l’apice con la grandiosa manifestazione della scuola di Roma del 30 ottobre, cui hanno contribuito le lavoratrici e i lavoratori della scuola, gli studenti, i genitori e le istituzioni della provincia di Siena, agiremo per il ritiro dei provvedimenti del Ministro Gelmini che rischiano di smantellare la scuola pubblica attraverso il taglio generalizzato delle risorse umane a danno dei precari.

FLC (Federazione Lavoratori della Conoscenza) CGIL Siena

Siena, 4 novembre 2008

Argomenti: CGIL, FLC, precari, scuola |