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Settimana corta? I metalmeccanici senesi precorrono i tempi

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 24, 2008

In un’azienda senese già da mesi viene adottata la settimana di quattro giorni.

Alla vigilia delle festività natalizie, che molte famiglie di operai trascorreranno all’insegna della preoccupazione più nera visto lo scenario occupazionale che si sta delineando, finalmente sembra che a livello politico le forze di Governo abbiano abbandonato quel ritornello che mirava ad infondere ottimismo e al contempo scaricare i sensi di colpa proprio sui lavoratori, rei di non spendere a sufficienza, colpevoli di fare le formichine in attesa di tempi peggiori e quindi causa primaria del blocco dei consumi e dell’economia in generale.

All’improvviso cambio di rotta. Contrordine!! Sostituire la ricetta del lavorare di più per guadagnare di più con lavorare di meno per evitare licenziamenti di massa.

Sono mesi che come FIOM CGIL di Siena cerchiamo di far capire agli imprenditori locali che ripiegando solo sulla cassa integrazione attraverso una sospensione prolungata dei lavoratori rischiamo di debilitare le strutture aziendali rendendole incapaci di reagire nel momento in cui la bufera sarà passata.

Questo è il motivo principale che ci ha spinto a concordare con la PRAMAC di Casole d’Elsa, leader nella produzione di mezzi per la movimentazione, un periodo di riduzione lavorativa basato proprio su quattro giorni, dove quasi tutta la forza lavoro è operativa dal lunedì al giovedì mentre il venerdì i lavoratori sono in cassa integrazione percependo oltre a quanto riconosciuto dall’INPS una parte salariale a carico dell’Azienda.

Sistema analogo è stato in parte utilizzato alla ITLA (Industria Trasformazione Lamiere e Affini) e la possibilità di adottare questo metodo sta incontrando l’interesse di molte altre aziende.

Pensiamo fra l’altro che questo sia uno degli accorgimenti più efficaci per affrontare la crisi delle aziende produttrici di camper di cui molto si parla, un settore caratterizzato purtroppo da un’evidente carenza progettuale da parte delle stesse imprese, le quali ripongono le loro speranze principalmente sull’eventuale chiusura di produttori concorrenti.

Marco Goracci, Segretario Generale FIOM CGIL Siena

Siena, 24 dicembre 2008

Argomenti: aziende, FIOM, metalmeccanici |