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Preoccupazione sul Servizio Idrico Integrato

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 28, 2009

La CGIL di Siena esprime preoccupazione per la situazione attuale concernente la gestione del “Servizio Idrico Integrato”, attualmente sotto la direzione AATO 6 e gestita da Fiora spa.
Sono passati mesi da quando la Corte di Cassazione ha sancito la restituzione degli oneri non dovuti a titolo di oneri di depurazione per gli utenti non coperti dal servizio, ma nonostante le richieste inoltrate dagli interessati e i molti solleciti che associazioni sindacali e dei consumatori hanno inoltrato all’Autorità di Ambito non abbiamo avuto ancora una risposta concreta.
A dire il vero una comunicazione l’abbiamo ricevuta: dopo alcune settimane dall’invio di una richiesta di incontro per discutere di questi temi ci è finalmente arrivata una lettera che candidamente ci informava che una volta che l’AATO avesse definito la questione ci avrebbe comunicato la data di una loro conferenza stampa.
Il Sindacato ha il diritto e il dovere di fare contrattazione, non solo quello di ascoltare una conferenza stampa, e crediamo che debba essere un dovere anche per gli Enti a cominciare dagli AATO, visto che le loro azioni incidono direttamente sui cittadini.
Come se non bastasse, l’AATO 6 ha avuto anche la brillante idea di decidere di inserire una cauzione in bolletta, come garanzia contro le eventuali insolvenze, cauzione che verrebbe richiesta solo agli utenti senza bolletta domiciliata. Questo fenomeno esiste anche in altri tipi di utenze, ma viene normalmente richiesto all’atto della costituzione del contratto di fornitura, non dopo anni di onesto comportamento da parte dei cittadini; inoltre va a colpire le fasce più povere della popolazione, in gran parte pensionati, in un momento di grave crisi economica così da assumere appieno l’aspetto del solito balzello. Se, per ipotesi, ciò dovesse nascere da questioni di bilancio, sarebbe forse meglio lavorare per una maggiore razionalizzazione del servizio, migliorare lo stato della rete in modo da ridurre le perdite di acqua (tasto dolente di questo settore) ed infine andare a colpire l’evasione scovando coloro che non pagano (leggi molte seconde case e non solo) invece di tartassare sempre gli utenti onesti.
La CGIL di Siena chiede quindi all’Autorità di Ambito ed ai Sindaci dei Comuni interessati di ripensare tutta l’operazione, togliendo da subito la cauzione e rimuovendo gli ostacoli oggi posti alla restituzione del canone di depurazione che AATO e Fiora spa stanno impropriamente trattenendo.

Luciano Binarelli, Segreteria CGIL Siena

Siena, 28 agosto 2009

Argomenti: bollette, CGIL |