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Governo: Giovani CGIL, ma quale monotonia? Dove vive Monti?

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 2, 2012

 Governo: Giovani CGIL, ma quale monotonia? Dove vive Monti?

 

 I giovani della CGIL rispondono al premier Mario Monti che ha definito “monotono” il posto di lavoro fisso: “Scenda con i piedi per terra”. Con il 31% della disoccupazione giovanile “la priorità è garantire il lavoro, un lavoro con pieni diritti e prospettive”
» Giovani NON+: il 3 febbraio iniziativa ‘Liberi dalla precarietà’

 

  02/02/2012 da www.cgil.it    

“I giovani non hanno bisogno delle lezioni paternalistiche del Presidente Monti: purtroppo non hanno mai conosciuto la monotonia del posto fisso e ogni giorno sono costretti a districarsi tra un lavoro precario e l’altro, senza reddito, senza diritti, senza prospettive”. Lo afferma Ilaria Lani, responsabile delle politiche giovanili della CGIL in merito alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Mario Monti che ieri, nel corso di una trasmissione televisiva rivolgendosi ai giovani ha detto: “si abituino all’idea di non avere più il posto fisso a vita. Che monotonia. E’ bello cambiare e accettare delle sfide”.

“Monti – dice Lani – scenda con i piedi per terra: con il 31% della disoccupazione giovanile la priorità – spiega – è garantire il lavoro, un lavoro con pieni diritti e prospettive”. Per fare questo, prosegue la giovane dirigente CGIL “non servono le solite “boutade monotone”, bisogna contrastare la precarietà riducendo le tipologie contrattuali, facendo costare di più e pagando di più il lavoro discontinuo e garantendo a tutti la continuità di reddito nei periodi di disoccupazione”.

Nel concludere, Ilaria Lani avverte “non si favorisce certo la libertà di scelta, la mobilità e la crescita professionale togliendo i diritti, né tanto meno eliminando l’art.18”, bisogna piuttosto, isniste Lani “investire nella formazione, nell’innovazione, nello sviluppo del nostro Paese”. Per la sindacalista della CGIL, dunque “non sono i giovani ad essere “monotoni” ma lo è un Paese che non riesce a valorizzare le loro competenze e aspirazioni”.

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