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Camusso, creare lavoro ed estendere le tutele a tutti

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 20, 2012

Camusso, creare lavoro ed estendere le tutele a tutti

 

Il Segretario Generale della CGIL intervistata da Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’ tocca i temi più caldi della trattativa con il Governo che domani (20 febbraio) entrerà nel vivo al ministero del Lavoro. “La cosa più importante è tornare a investire risorse sul lavoro, nell’economia reale”

 

  19/02/2012 da www.cgil.it

“Equità sociale vuol dire necessità di ammortizzatori sociali universali, senza cancellare la cassa integrazione straordinaria”. Così il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, ha risposto a Fabio Fazio che l’ha intervistata a ‘Che tempo che fa’. A poche ore dalla ripresa del confronto con il Ministro Fornero, la leader del sindacato propone di essere più prudenti nelle accelerazioni, soprattutto per quanto riguarda i temi più caldi sul tavolo del negoziato: dal superamento della cassa integrazione straordinaria, all’articolo 18 dello Statuto del lavoratori.

“Quando il ministro Fornero dice con troppa scioltezza che la cassa integrazione straordinaria si può eliminare dice una cosa non vera”, spiega Susanna Camusso. Il segretario della CGIL ha toccato i due temi caldi della trattativa sul mercato del lavoro che domani (20 febbraio) entrerà nel vivo al Ministero del Lavoro: superamento della cassa integrazione straordinaria con uno “strumento universale” di tutela dei disoccupati (tipo salario minimo), e superamento dell’articolo 18 sul reintegro in azienda dei lavoratori licenziati senza giusta causa. “L’universalità degli ammortizzatori – ha ribadito ancora una volta Camusso – è una cosa giusta ma non sostituisce la cassa integrazione, che consente la reindustrializzazione. Per uno strumento universale, poi, servono le risorse e per finanziarlo si può pensare anche alla patrimoniale e alla lotta evasione”.

“L’articolo 18 – spiega Camusso – è una norma di civiltà. E’ esistito per tanti anni, anche di crescita, e nessuno ha mai sollevato problemi. Non si può indebolire. Non produrrebbe maggiore efficacia, ma darebbe alle imprese il messaggio ‘potete fare quello che volete’. Non si può cambiare nella sostanza perché non si può licenziare senza giustificato motivo. Quel che si può fare è trovare una procedure per risolvere in tempi più rapidi i contenziosi”.

Molto delicata anche la situazione dei rapporti tra CGIL, CISL, UIL. La CGIL ha confermato ieri (18 febbraio) che la cassa straordinaria e l’art.18 non si possono toccare, mentre Bonanni della CISL e Angeletti della UIL sembrano più disponibili a sperimentare formule innovative sull’art.18, come la sua eliminazione per le imprese che stabilizzano i precari o per i nuovi ‘contratti d’inserimento’ triennali a tutele crescenti.

Inoltre, Susanna Camusso, nel corso dell’intervista a Fazio, ha anche rilanciato alcune proposte in termini di equità e politica economica. “Penso – ha affermato – che le pensioni e le retribuzioni sopra un certo reddito, per una quota, dovrebbero essere pagati in titoli di Stato. Questo vuol dire riportare il debito nel nostro Paese, non darlo alla speculazione e dire alle banche di investire i soldi che hanno nell’economia reale”. Per il Segretario Generale della CGIL, infine, “c’è un problema che è sollecitare le banche a dare credito a imprese e famiglie”.

Infine, sulla sentenza Eternit, Camusso ha dichiarato: “è un fatto straordinario perchè la giustizia è una forma di riconoscimento. Una storia che è quella di un’intera città, di tantissime famiglie. Come con la sentenza Thyssen – ha concluso Camusso – si ricominci a dire che il valore della vita di un lavoratore è più importante del profitto e del valore di un’azienda”.

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