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RDB di Montepulciano: non completamente negativo l’incontro con la Direzione aziendale presso il Ministero del lavoro

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 17, 2012

RDB di Montepulciano: non completamente negativo l’incontro con la Direzione aziendale presso il Ministero del lavoro

Sempre più in salita la vertenza dei 78 lavoratori dello stabilimento RDB s.p.a. di Montepulciano, in presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda (giorno e notte) ormai da 160 giorni. E’ infatti finito con un mancato accordo l’incontro svoltosi ieri a Roma presso il Ministero del lavoro, esito purtroppo prevedibile dato le posizioni nettamente contrastanti tra la Direzione aziendale e le Organizzazioni sindacali.

“La Direzione aziendale – spiega Gianluca Scartoni della FILLEA CGIL di Siena – ha infatti mantenuto la ferma ed irremovibile posizione di voler cessare l’attività nei sei siti indicati, fra i quali quello di Montepulciano, ragion per cui, anche con la piena contrarietà di tutte le Organizzazioni sindacali sulla prospettiva, gli esponenti del Ministero non hanno potuto che prendere atto della volontà aziendale”.

“Pur non avendo scongiurato la volontà di chiusura – continua Scartoni – l’incontro di ieri ha però prodotto risultati importanti, infatti il Ministero, come richiesto con forza dalle Organizzazioni sindacali, ha concesso la possibilità di valutare fino alla scadenza di luglio la possibilità di proroga per altri 12 mesi della cigs, possibile a fronte di una ricollocazione di parte del personale, o di valutare, sempre in quel momento, se poter concedere cig in deroga almeno fino al dicembre 2012. L’Azienda, sempre sotto la pressione sindacale, anche a fronte del mancato accordo, si é resa disponibile ad aprire una mobilità non oppositiva economicamente incentivata, azione propedeutica al raggiungimento degli obbiettivi di ricollocazione”.

Stante l’attuale situazione, adesso inizia però una corsa contro il tempo per scongiurare la mobilità forzata a fine luglio. “Sarà fondamentale – sottolinea il sindacalista – che si concretizzino quelle volontà ad oggi manifestate solo verbalmente sul rilevamento del sito, ciò permetterebbe, oltre che scongiurare la perdita del sito produttivo, maggior tutela per quei lavoratori che non potessero essere da subito riassorbiti”. “Altrettanto importante – aggiunge – sarà l’intervento politico, in modo da creare le condizioni di un facile reimpiego delle maestranze e di ammorbidire la rigidità ministeriale nel concedere il secondo anno di cigs solo al raggiungimento di una ricollocazione di almeno il 30% del personale”.

Al fine di coinvolgere ulteriormente le istituzioni, che peraltro hanno già manifestato attenzione e sensibilità alla vertenza, venerdì 23 marzo, al termine di un’assemblea dei lavoratori indetta dalle 11.00 alle 13.00, sono state invitate ad un incontro con i lavoratori, invito già raccolto dal senatore Achille Passoni e dall’onorevole Susanna Cenni.

17 marzo 2012

Argomenti: aziende, FILLEA, presidio, valdichiana |