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Crisi: Camusso, necessario l’intervento del Governo per la crescita del Paese

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 14, 2012

Crisi: Camusso, necessario l’intervento del Governo per la crescita del Paese

Al tavolo a Palazzo Chigi tra parti sociali e Governo sul ‘piano per lo sviluppo’, la leader della CGIL ribadisce l’urgenza da parte del Governo di “interventi sulla produttività di sistema, politiche industriali ed energetiche”. I sindacati, avverte Camusso “possono fare la loro parte ripartendo dall’accordo del 28 giugno 2011, estendendolo ed applicandolo nei rinnovi contrattuali”
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12/09/2012 da www.cgil.it

Per la crescita del paese “servono interventi sulla produttività di sistema, politiche industriali ed energetiche da parte del Governo. La crescita non può dipendere da quello che le parti sociali possono fare in termini di produttività aziendale”. E’ la risposta del Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso a quanto affermato dal premier Mario Monti, durante il tavolo a Palazzo Chigi tra governo e sindacati per discutere del rilancio della competitività e della produttività per la crescita e l’occupazione. Il premier ha infatti chiesto a imprese e sindacati un forte impegno per l’aumento della produttività “essenziale” per la crescita e l’occupazione.  

Per la leader della CGIL, infatti, ad incidere sulla produttività è “il problema della dimensione delle nostre aziende. Servono – ha sottolineato – nuove norme sulla legalità e sulla corruzione, che incidono pure sulla produttività”. In questo le parti sociali, ha affermato Camusso ”possono fare la loro parte ripartendo dall’accordo del 28 giugno 2011, estendendolo ed applicandolo nei rinnovi contrattuali, ma non è da qui che si inverte il tema della politica industriale e della crescita del Paese”. Ciò che è necessario, in un periodo come questo, per la dirigente sindacale della CGIL è “ridare fiducia alle persone cominciando con la detassazione delle tredicesime con le risorse recuperate dalla lotta all’evasione”. 

Tornando a parlare del governo, al termine dell’incontro Camusso ha affermato “ha fatto un ragionamento generico, che sentiamo da un mucchio di tempo: non ha dato cifre, non ha detto che ripristina la detassazione del premio di produttività, non c’è assolutamente nessun impegno. Anzi – ha spiegato – continua a immaginarsi una incentivazione semplicemente al maggior lavoro. Ma – ha proseguito Camusso – come abbiamo cercato di spiegargli, siamo nella stagione della cassa integrazione, dei licenziamenti, della riduzione della produzione e risolverla in termini di maggior lavoro, non si capisce di cosa stiamo parlando”.

Un mese per l’accordo? Per noi non ci sono scadenze – ha concluso la leader della CGIL – : Il governo ci dica quando inizia a fare dei provvedimenti che servono a rimettere in moto il Paese”.

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