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UFFICIO MOBILE SPI CGIL: il 31 marzo l’inaugurazione alla Lizza

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 27, 2014

SPI SIENA presidio 15 luglio '11 bis (104)UFFICIO MOBILE SPI CGIL: UN NUOVO SERVIZIO RIVOLTO AI PENSIONATI (E NON SOLO)

LUNEDI’ 31 MARZO L’INAUGURAZIONE AI GIARDINI DELLA LIZZA

 Lunedi 31 marzo 2014 alle ore 10.30 presso i giardini della Lizza a Siena il sindacato provinciale dei pensionati SPI CGIL presenterà un nuovo servizio itinerante nel territorio con l’inaugurazione di un ufficio mobile attrezzato. Saranno presenti il Sindaco di Siena Bruno Valentini, il Segretario Generale della CGIL di Siena Claudio Guggiari e la Segretaria Generale dello SPI CGIL regionale Daniela Cappelli.

“La crisi più lunga che sia mai stata conosciuta – spiega Franco Caselli, Segretario generale dello SPI provinciale – ha determinato gravi dissesti per il sistema economico e per l’occupazione con il conseguente impoverimento delle persone e pesanti ripercussioni sui consumi. I pensionati e i giovani sono i soggetti più esposti dagli effetti della crisi. I quasi novantamila pensionati in provincia di Siena hanno visto diminuire il valore del proprio reddito del 30%. Di questi quasi ventimila tra il 2012 e 2013, a causa del blocco della rivalutazione annuale, hanno perduto 1.300 euro della loro pensione. Per quanto riguarda i giovani, invece, quasi il 40% è inoccupato”.

“I governi precedenti hanno reagito alla crisi con politiche restrittive e di austerità e non con interventi per creare lavoro e favorire la crescita economica. L’attuale Governo ha preso importanti decisioni di segno opposto: il taglio dell’IRPEF sui redditi da lavoro fino a 25.000 euro e il decreto lavoro su contratti a termine e apprendistato. I pensionati, però, non riceveranno niente. Per questo sono profondamente scontenti e preoccupati per la loro sorte, tenuto conto che c’è già un 30% che rinuncia a curarsi e ad alimentarsi in modo corretto perchè deve fare bene i conti per cercare di arrivare alla fine del mese. Questa logica non può essere accettata. Che senso ha effettuare interventi che incrementano i redditi ed escludere da ciò i pensionati? Non ci possono essere cittadini di serie A e di serie B, tanto più quando quest’ultimi vengono inclusi nella lista per nuovi tagli”.

“Anche i giovani – prosegue Caselli – non vedono cambiare le cose, soprattutto per contrastare la lunga stagione del precariato, e quindi non possono ritenersi soddisfatti. Il problema vero è che il lavoro è poco. Lo scivolamento verso la povertà non è solo un aspetto di diseguaglianza generale, ma è frutto di lavoro povero e dell’assenza di lavoro e quindi tutte le risorse disponibili vanno usate per creare lavoro. Lo SPI CGIL sostiene le politiche per il lavoro per i giovani e per chi lo perde e non lo ritrova. E’ indispensabile per il futuro dell’Italia. Ma chiede anche con forza l’apertura di un tavolo con il Ministro del Welfare, Poletti, per aprire un confronto sulla tutela dei redditi da pensione. Non possiamo sentirci dare degli egoisti, abbiamo dato tanto e non possiamo dare solo noi”.

“E’ rispetto a queste cose – conclude il Segretario dei pensionati – che è maturata la convinzione nello SPI CGIL di Siena che occorre fare qualcosa di più rispetto a ciò che facciamo con la nostra presenza nelle tante sedi sparse nel territorio provinciale ed è quella di poter essere il più possibile vicini ai pensionati e alle persone, iscritti e non, in ogni angolo della provincia, per dare risposta a possibili bisogni, per ascoltare e aiutare a sconfiggere sentimenti di rassegnazione, risvegliando la voglia alla partecipazione che riaccenda la speranza del cambiamento, convinti che il momento è ora”.

Argomenti: pensionati, SPI |