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Cgil, nessuna crescita senza lavoro e investimenti

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 6, 2017

Istat: Cgil, nessuna crescita senza lavoro e investimenti

Pubblicato il 05/07/2017 da www.cgil.it

Roma, 5 luglio – “Non può esserci crescita senza lavoro e investimenti, lo diciamo da tempo. La battuta d’arresto dell’industria, degli investimenti, e ancor peggio dell’occupazione, dimostra che l’uscita dalla crisi per il nostro Paese continua a essere ostacolata da scelte politiche poco lungimiranti, che non fanno altro che allargare le distanze con gli altri Paesi europei”. Così la segretaria confederale della Cgil Gianna Fracassi commenta la nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, diffusa quest’oggi dall’Istat.

“Agli indicatori, già citati, che segnano una ‘pausa’ della crescita, si aggiungono – sottolinea la dirigente sindacale – altre tendenze negative: la flessione nella produzione industriale e nelle costruzioni; un nuovo segno meno nei prezzi, che purtroppo riporta la deflazione tra i principali problemi dell’economia nazionale; il calo dell’occupazione e l’aumento della disoccupazione, soprattutto giovanile”. Rilevazioni che, secondo Fracassi, “rendono sempre meno credibili le recenti previsioni internazionali e nazionali, che stimano una crescita a fine anno abbondantemente superiore all’1%”.

Per la segretaria confederale “si continua a scommettere sull’export di poche imprese e settori, quando l’intera economia continua, per il nono anno consecutivo, a subire un’importante crisi di domanda, alimentata da austerità e ‘manovrine’ che tagliano la spesa e rendono sempre più iniquo il sistema fiscale”. “Occorrono – prosegue – un ambizioso intervento pubblico per rilanciare gli investimenti, innanzitutto pubblici, oltre che aumentare considerevolmente l’occupazione giovanile e femminile. Altro che incentivi e bonus”.

“Bisogna scommettere su sviluppo e occupazione, partendo dalle emergenze e dalle potenzialità del nostro Paese, come le zone colpite dal sisma, il Mezzogiorno, il patrimonio artistico e culturale, l’ambiente e il territorio. Il nostro Piano del Lavoro – conclude Fracassi – continua a rappresentare esattamente una scommessa in questa direzione”.

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