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Settore Termale: contratto separato scelta irresponsabile in un contesto difficile

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 25, 2018


Settore Termale: contratto separato scelta irresponsabile in un contesto difficile

Roma, 24 gennaio 2018 – “Riteniamo incomprensibile la decisione di Federterme, Fisascat e Uiltucs di procedere alla sottoscrizione del rinnovo del contratto nazionale del settore termale senza la partecipazione della Filcams Cgil, che rappresenta la maggior parte degli addetti del comparto termale.” È quanto afferma la Filcams Cgil Nazionale in un comunicato.

Settore termale

Fedeterme ha voluto procedere alla definizione di un articolato contrattuale con le sole Fisascat e Uiltucs decidendo di non prendere in considerazione le proposte della Filcams, per provare ancora a realizzare una sintesi unitaria marcatamente peggiorativa per i lavoratori e le lavoratrici già fortemente penalizzati dalla crisi strutturale del settore.

La Filcams Cgil in questi anni è stata in prima linea sul territorio e a livello nazionale, per gestire le difficili crisi degli stabilimenti del settore termale che hanno registrato, oltre alla riduzione radicale delle presenze, anche l’impatto dei percorsi di dismissioni delle quote pubbliche.

Molte strutture sono chiuse, altre inserite in procedure concorsuali dagli esiti incerti, altre oggetto di speculazione.

Il ruolo del sindacato confederale, anche nel rapporto con le amministrazioni locali, è stato quello di difendere i livelli occupazionali e aprire contestualmente le condizioni per attrarre investimenti e promuovere il rilancio delle terme come parte integrante del sistema sanitario nazionale.

La sottoscrizione del contratto separato, a 10 anni dall’ultimo rinnovo, rappresenta una scelta molto grave operata, tra l’altro, come si è detto, in una realtà segnata da precarietà occupazionale e salariale.

“La decisione di Fedeterme di intervenire in maniera strutturale sul trattamento economico della malattia, fino ad oggi riconosciuto, nei fatti, interamente sin dal primo giorno” prosegue la Filcams Cgil, “assume i contorni di un ulteriore atto di ostilità nei confronti di una platea di lavoratori che con la loro professionalità hanno spesso da soli garantito quota parte rilevante della sopravvivenza delle imprese in cui operano.”

La Filcams continuerà il suo impegno per la ripresa del settore, nella ferma convinzione che il contratto nazionale debba tornare a essere al più presto un patrimonio condiviso e inclusivo.

“Per questa ragione avvieremo una campagna di informazione in tutti gli stabilimenti e chiederemo di avviare la consultazione dei lavoratori sul contratto sottoscritto senza la Filcams.”

Argomenti: FILCAMS, terme |