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Martedì 19 giugno presentazione del volume “La contrattazione decentrata”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 5, 2012

A 42 anni dallo Statuto dei lavoratori (Legge 300 del 20 maggio 1970), la CGIL e l’Archivio del movimento operaio e contadino in provincia di Siena presentano la pubblicazione
“La contrattazione decentrata. Testimonianze di accordi aziendali e territoriali in provincia di Siena dagli anni ’90 ai giorni nostri”.
 
19 giugno 2012 – ore 16.30Facoltà di Scienze Politiche – sala conferenze 3° piano (Via P. A. Mattioli, 10 – Siena)

Argomenti: archivio storico, CGIL |

Guggiari: “Un atto di responsabilità per la città e soprattutto per tanti cittadini che stanno affrontando la crisi con sempre maggior difficoltà”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 5, 2012

“Un atto di responsabilità per la città e soprattutto per tanti cittadini che stanno affrontando la crisi con sempre maggior difficoltà”.

Il Segretario Generale della CGIL di Siena interviene sul bilancio di previsione del Comune di Siena la cui rettifica verrà portata in Consiglio comunale domani per la sua approvazione.

“Dopo vari incontri le Organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un accordo con il Comune diretto ad impedire la diminuzione generalizzata dei servizi e la spalmatura delle ulteriori necessità di entrata in modo proporzionale ai redditi. Le difficoltà istituzionali che hanno reso necessario depurare il bilancio del Comune, in modo drastico, sulle spese correnti, dai proventi della FMPS, ci ha obbligato ad un confronto serrato che tuttavia non riteniamo chiuso. Siamo convinti infatti che quanto deciso vada nella direzione giusta ma siamo altresì certi che a settembre, con un governo politico della città e con maggiori dati sulle entrate a disposizione, dovremo affrontare ulteriori nodi come la lotta all’evasione, la compartecipazione ai servizi, la verifica sull’IMU. Facciamo appello a tutte le forze responsabili presenti in Consiglio perché approvino la manovra correttiva in modo da evitare che eventuali commissariamenti possano incidere pesantemente sui servizi erogati ai cittadini e sulle condizioni occupazionali dell’Ente”.

Siena, 4 giungo 2012

Argomenti: CGIL, Comuni |

Accordo raggiunto alla TRIGANO: i lavoratori sospendono la protesta

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 5, 2012

Dopo circa sette giorni consecutivi di mobilitazione, grazie anche all’intervento delle istituzioni locali che hanno creato le condizioni per riaprire il tavolo della trattativa e con il determinante contributo della FIOM provinciale, è stata finalmente raggiunta una prima intesa nella complicata vertenza Trigano.
Nella tarda serata di venerdì scorso Azienda e Sindacato hanno sottoscritto un documento con il quale la Trigano, pur rimarcando le difficoltà del mercato e il persistere di una situazione produttiva che con i volumi attuali necessiterebbe di una pesante riduzione di personale, ha ribadito la volontà e la necessità di sottoscrivere per il terzo anno il contratto di solidarietà per ulteriori 12 mesi.
Obiettivo per raggiungere il quale, i lavoratori, dopo aver rimarcato la loro posizione tramite un referendum a scrutinio segreto, a metà maggio dettero vita ad un percorso di dura mobilitazione con volantinaggi, scioperi, appelli alle forze politiche e incontri istituzionali.
Ottenuta la garanzia del rinnovo del contratto di solidarietà, in linea quindi con quanto deciso dai lavoratori, nei prossimi giorni proseguirà il confronto tra la Rsu e l’azienda per cercare delle soluzioni che possano ridurre sensibilmente il numero degli esuberi esistenti.
 
FIOM CGIL Siena
 
Siena, 4 giugno 2012

Argomenti: aziende, FIOM, valdelsa |

Camusso, noi donne siamo cambiate non è più tempo di pregiudizi

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 4, 2012

Camusso, noi donne siamo cambiate non è più tempo di pregiudizi

Alla vigilia dell’Assemblea Nazionale delle donne CGIL, il Segretario Generale, in un’intervista a ‘la Repubblica’ denuncia: “asili fantasma e mamme in affanno. Sarebbe il momento di creare infrastrutture ed asili per consentire alle donne di lavorare con più facilità”
» ‘Le donne cambiano…’ 5 e 6 giugno Assemblea Nazionale Donne CGILSPOT

03/06/2012 da www.cgil.it

È vero, mancano i soldi, ma ancor di più manca il coraggio. La crisi non aiuta la parità femminile, eppure per Susanna Camusso, leader della CGIL, le donne sono cambiate e stanno già cambiando il Paese. Ora però bisogna eliminare i pregiudizi, proporre una nuova idea della famiglia e del lavoro e, soprattutto, ammettere che il problema esiste. Su questo punto ci siamo, ormai lo dicono tutti: senza il lavoro delle donne il Paese non cresce. “È un passo avanti. D´altra parte non è novità: sono anni che studi di natura diversa fanno notare come il lavoro femminile spinga la crescita e come le donne abbiano maggiori capacità scolastiche e migliori capacità direttive. Peccato che poi a tali dati non corrispondano scelte e fatti”.

Quanto conta la crisi e il fatto che ora il lavoro non c´è né per le donne, né per gli uomini? “Mol, ma abbiamo bisogno di un salto di mentalità che si può fare e che va fatto. Le recenti scelte del governo in tema di lavoro dimostrano che ciò non è avvenuto”.

Il governo Monti, su questo fronte, si è dimostrato uguale a quello Berlusconi? “No, il salto positivo è evidente: fino a pochi mesi fa avevamo ancora il problema di riconquistare la dignità di essere donne e non oggetti. Non posso dimenticare quel periodo e non posso scordare come i messaggi allora lanciati abbiano influenzato la ripresa delle violenze contro le donne. Sotto questo punto di vista il cambiamento è stato enorme, ma ciò che ora colpisce è la mancanza di coraggio e di innovazione”.

Dove sta sbagliando il governo Monti? “Nel sostenere una politica fintamente egualitaria che, se applicata a soggetti colpiti da diseguaglianza non può che aumentare la diseguaglianza stessa. Non vedere le differenze e non tenerne conto è pura demagogia: penso agli interventi sull´età pensionabile e alla disparità di trattamento, in tema di tutela della maternità, fra chi ha un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e chi è un co.co.pro. Penso anche che quando si parla di sostegno al reddito si dibatte di quoziente familiare più che di necessità di creare asili e infrastrutture che facilitino il lavoro delle donne”.

Eppure il ministro Fornero ha introdotto il congedo parentale obbligatorio per i padri. “Parliamo di due giorni più uno: sembra un´operazione fatta più che altro per fregiarsi di un titolo e lanciata in un periodo in cui, vista la crisi e visto che i padri sono quelli che nella coppia guadagnano di più, la sensibilità generale potrebbe non apprezzare. Ma congedi a parte, le occasioni mancate della riforma del lavoro sono almeno due”.

 

Quali? “È stata innalzata la contribuzione dei co.co.pro e delle partite Iva allo stesso livello del lavoro a tempo indeterminato, ma poi le tutele della maternità sono rimaste più basse. Su questo punto la riforma Fornero non è proprio intervenuta. Sull´altro punto è invece intervenuta, ma in modo caotico: mi riferisco alla illegittimità delle dimissioni in bianco. Il divieto e il messaggio lanciato non sono chiari, il marchingegno previsto per la tutela è molto complicato”.

E il sindacato sta facendo la sua parte? Domani e dopodomani la CGIL organizza l´assemblea delle donne dopo quasi tre anni di assenza. “La crisi non aiuta l´evoluzione, spinge verso meccanismi difensivi. In questi ultimi anni la contrattazione è stata focalizzata sulla difesa dei posti di lavoro e ha trascurato la questione femminile. Però le donne sono cambiate e limiti e pregiudizi si possono superare”.

 

Ma non hanno anche loro precise responsabilità? Uno studio della Fondazione Debenedetti sostiene che continuano a scegliere le facoltà che garantiscono lavori a basso reddito. “Tratterei il caso con molta attenzione. Il punto centrale del problema resta l´esistenza del pregiudizio: potendo scegliere fra due ingegneri l´azienda sceglie il maschio perché non va in maternità e perché pensa che i figli costituiscano un problema”

Argomenti: CGIL |

Tabelle paga tessili artigiani giugno 2012

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 1, 2012

Tessili Artigiani Tab. A_06_12

Tessili Artigiani Tab. B_06_12

Tessili Artigiani Tab. C_06_12

Argomenti: CGIL, FILTEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Tabelle paga legno artigiani giugno 2012

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 1, 2012

Legno Artigiani _06_12

Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Tabelle paga lavanderie artigiani giugno 2012

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 1, 2012

Lavanderie_06_12

Argomenti: CGIL, FILTEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Tabelle paga operai edili artigiani giugno 2012

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 1, 2012

Operai Edili _06_12

Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Raccolta fondi Confindustria, CGIL, CISL e UIL

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 1, 2012

TERREMOTO EMILIA

Argomenti: CGIL |

Ddl lavoro: Camusso, il Paese non aveva bisogno di questa legge

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 31, 2012

Ddl lavoro: Camusso, il Paese non aveva bisogno di questa legge
Il Segretario Generale della CGIL commenta negativamente il voto di oggi al Senato sul Ddl lavoro. Presidi della CGIL a Roma e davanti alle prefetture in molte città. La CGIL si appella ora alla Camera: servono modifiche al testo.
» Ddl lavoro: le osservazioni critiche e le richieste della CGIL al Parlamento
31/05/2012 da www.cgil.it

Il Governo Monti aveva annunciato che con la riforma del lavoro si sarebbe data una risposta alla precarietà che affligge i giovani, ma per il Segretario Generale della CGILl tutto questo “non è avvenuto”. “Hanno molto parlato di equità e continuiamo a non vederla – ha spiegato Camusso oggi pomeriggio a Bologna – i lavoratori e i pensionati pagano il prezzo più alto” per questo i sindacati hanno deciso di manifestare il 2 giugno, iniziativa poi rimandata al 16 giugno in segno di rispetto e solidarietà con le popolazioni coinvolte dal terremoto.
Per il rilancio del Paese, sempre secondo Camusso,  occorre che l’esecutivo trovi una soluzione su “fisco e lavoro, altrimenti questo paese continua a rimanere in zona recessione, senza prospettive di uscita dalla crisi”.

Prima del voto di fiducia al Senato, in mattinata la CGIL aveva organizzato a Roma, nei pressi del Senato, a piazza Vidoni, un presidio di protesta contro la decisione di ricorrere al voto di fiducia su un testo così importante e delicato.
“Dispiace – ha detto Danilo Barbi, segretario confederale della CGIL intervenendo al presidio – il fatto che il governo si sia quasi approfittato della situazione d’emergenza determinata anche dal terremoto in Emilia per chiedere la fiducia al Ddl lavoro. Noi lanciamo un appello alle forze politiche e al Parlamento affinché si valuti attentamente cosa si sta facendo. E’ proprio così necessario andare avanti con questo disegno di legge?”.
“Ci sono buoni motivi per ripensarci – ha spiegato Barbi – perché oltre agli arretramenti evidenti che sono contenuti nel testo su cui è stata posta la fiducia (la parte sugli ammortizzatori sociali, ma non solo), si deve tenere conto che è cambiato tutto il contesto in cui questa legge si inserisce. Da quando è partita la discussione a oggi, molte cose sono cambiate in Europa: l’asse Merkel-Sarkozy è sicuramente superato e ora si tratta di costruire delle alternative alle politiche europee fin qui scelte”.

“La crisi e la recessione che continuano e ora il dramma del terremoto –  ha detto ancora Barbi – impongono una svolta, un profondo cambiamento delle politiche anche in vista del Consiglio d’Europa di fine giugno che dovrà prendere decisioni cruciali”.
“Per questo per noi è sbagliato proseguire sulla strada del Ddl lavoro –  ha concluso Barbi – un testo che si prospetta come un corpo legislativo frutto di compromessi, un pasticcio inestricabile, un groviglio legislativo che non risolve alcuni problemi (anche se ci sono state novità positive) e peggiora la situazione in molti punti: non c’è una riduzione reale delle forme di precarietà e già questo rende inverosimile pensare all’apprendistato (su cui pure noi in teoria siamo d’accordo) come asse centrale dell’accesso al lavoro; ma anche sulle tutele dai licenziamenti illegittimi solo l’opposizione della CGIL ha permesso di non aprire la strada totalmente ai licenziamenti facili. In ogni caso è certo che questo provvedimento aprirà un contenzioso legale infinito e quello che è più grave è che permetterà (nel combinato disposto con le riforma delle pensioni) alle imprese di ricorrere a una valanga di espulsioni dai luoghi di lavoro. Avremo una moltiplicazione biblica degli esodati” 

Argomenti: CGIL |

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