cgil siena

Oggi ultimo giorno per le indennità di disoccupazione

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 30, 2012

Hai lavorato nel 2011 con un contratto a termine? Forse hai diritto all’indennità di disoccupazione e non lo sai.

Il termine per la domanda scade il 31 marzo 2012.

Recati presso gli uffici del Patronato INCA CGIL della provincia di Siena.

Consulta gli orari di apertura delle nostre sedi: volantino disoccupati A4 2012

Argomenti: CGIL, disoccupazione, INCA, patronato, servizi |

Pensioni: CGIL, CISL e UIL si mobilitano il 13 aprile contro la riforma

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 29, 2012

Pensioni: CGIL, CISL e UIL si mobilitano il 13 aprile contro la riforma

Per la Confederazione è “necessario risolvere la drammatica situazione di migliaia di persone senza più stipendio e senza pensione, insieme allo scandalo delle ricongiunzioni onerose”

28/03/2012 da www.cgil.it

Per risolvere la drammatica situazione delle migliaia di persone senza più stipendio e senza pensione, e per chiedere una soluzione allo scandalo delle ricongiunzioni onerose, la CGIL, insieme a CISL e UIL si mobiliterà venerdì 13 aprile.

“La mobilitazione unitaria del 13 aprile sarà una mobilitazione di tutti i lavoratori”, ha affermato il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, riferendosi a quei lavoratori che con la riforma delle pensioni sono diventati ‘esodati‘: “dovevano accedere alla pensione – ha spiegato – invece non hanno nè lavoro, nè ammortizzatori sociali e sono alla ricerca di una soluzione“. “Penso, inoltre, – ha proseguito – a tutti coloro che per effetto delle norme delle finanziarie del governo precedente si trovano a dover affrontare ricongiunzioni molto onerose per poter ricostruire le loro carriere pensionistiche”.

Come già annunciato dalla CGIL il capitolo delle pensioni non è chiuso e per questo scenderà in piazza a Roma, inieme a CISL e UIL, per contrastare quei provvedimenti del governo “profondamente iniqui, privi di qualsiasi gradualità, pensati e fatti esclusivamente per fare cassa”.

Argomenti: CGIL |

Valdichiana: la CGIL esprime preoccupazione per l’economia della zona

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 28, 2012

Valdichiana: la CGIL esprime preoccupazione per l’economia della zona

Durante la settimana scorsa l’esecutivo CGIL della Valdichiana è stato impegnato in importanti iniziative. In particolare a sostegno della vertenza che vede protagonista l’azienda RDB di Montepulciano Stazione: mercoledì è stato effettuato dalla trasmissione ‘Porta a Porta’ di Rai 1 un collegamento in diretta dal presidio permanente dei lavoratori e venerdì un’assemblea delle maestranze molto partecipata ha visto la presenza della deputata Susanna Cenni e del senatore Achille Passoni, oltre a quella delle istituzioni provinciali e comunali.

Per la CGIL Valdichiana, purtroppo, la vertenza RDB, che vede interessati circa 80 dipendenti, non è l’unica preoccupazione. Quasi quotidianamente si aprono vertenze aziendali con rischi occupazionali in ogni settore, anche quelli più impensati fino a ieri.

“L’esecutivo della CGIL Valdichiana – spiega il sindacato – manterrà alta l’attenzione verso queste situazioni che vedono mettere in crisi, giorno dopo giorno, una zona già colpita nel passato dalla crisi del settore manifatturiero da cui aveva cercato di riemergere con le unghie e con i denti”.

“Al fine di non trovarsi impreparati di fronte ad un’indispensabile ripartenza dopo il passaggio di questa crisi – prosegue e conclude la CGIL Valdichiana – è necessario costruire i presupposti per nuovi sviluppi economici ed occupazionali, ciò chiama principalmente in causa il sistema imprenditoriale e la volontà di investire sul lavoro e le istituzioni nel continuare a svolgere il ruolo fin qui ricoperto al fine di garantire il pieno sostegno all’occupazione e ad uno sviluppo sostenibile”.

28 marzo 2012

Argomenti: CGIL, valdichiana |

Licenziamento Autolinee Toscane: la denuncia dei sindacati

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 28, 2012

Le Segreterie Provinciali delle Organizzazioni Sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, FAISA-CISAL e UGL di Siena intendono denunciare l’atto unilaterale che Autolinee Toscane ha compiuto contro un proprio dipendente.

L’Azienda, dopo aver cessato l’effettuazione di una delle proprie linee, ha deciso unilateralmente il licenziamento del dipendente che svolgeva la tratta in base all’articolo 26 del R.D. 148 del 1931.

Questo fatto, a dir poco increscioso, ci mette davanti alla attuale realtà del Trasporto Pubblico Locale nella nostra regione.

Quello che tutte le nostre strutture hanno sempre chiesto che non avvenisse si è verificato; ancora una volta i lavoratori pagano in base ad una riorganizzazione del T.P.L. in Toscana voluta fermamente dalla Regione che, se non corretta, produrrà ripercussioni sulla mobilità dei cittadini nonchè un esubero di personale nelle aziende interessate allo svolgimento del servizio.

Quello di Autolinee Toscane è il primo esempio di un percorso da noi fortemente condannato, pertanto chiediamo alla Regione Toscana e a tutte le istituzioni di richiamare la stessa impresa al reintegro del lavoratore e all’apertura di un tavolo concertativo che possa risolvere tale situazione.

  Le Segreterie Provinciali delle Organizzazioni Sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, FAISA-CISAL e UGL di Siena 

Siena, 28 marzo 2012

Argomenti: FILT, trasporto pubblico |

Sabato 31 marzo si svolgerà a Siena la Festa di LiberEtà

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 28, 2012

Sabato 31 marzo presso la sala ex Circoscrizione 1 di via Bernardo Tolomei si svolgerà a Siena la Festa di LiberEtà, il mensile del Sindacato Pensionati SPI CGIL che informa tutta la famiglia su diritti, lavoro, pensioni, salute, consumi, cultura e tempo libero.

Alle 15 si svolgerà un incontro con Daniela Cappelli, Segretaria Generale dello SPI CGIL Toscana, e Franco Caselli, Segretario provinciale dello SPI, nel corso del quale saranno dibattuti i problemi dei pensionati e le loro richieste al governo.

Alle 17 i ragazzi di ‘Rivolte Popolari’ proporranno un concerto di ‘canti di lotta e non solo’.

Alle 18 verrà offerta a tutti una merenda.

Lo SPI CGIL di Siena invita i pensionati – e non – a partecipare.

Siena, 27 marzo 2012

Argomenti: pensionati, SPI |

29 marzo: “La sicurezza sul lavoro in agricoltura nella provincia di Siena”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 27, 2012

La Fondazione Metes, istituto di ricerca e formazione della FLAI CGIL nazionale, ha recentemente concluso le azioni formative previste nell’ambito del Piano Formativo “AGRO.FO.L.S. 2011 Formazione per la qualità e la sicurezza del lavoro agricolo nella regione Toscana” (Prot. 82) realizzato con il sostegno di finanziario di FOR.AGRI, il Fondo paritetico nazionale interprofessionale per la formazione continua in agricoltura.

All’azione formativa hanno complessivamente partecipato 173 lavoratori provenienti da due importanti aziende agricole italiane: l’Antinori Agricola Srl e la Tenuta di Biserno Soc. Agr. a r.l.

L’attività formativa, in linea con quanto stabilito dal D. Lgs. 81/2008, oltre a trattare gli elementi di conoscenza di base per la sicurezza sul lavoro, ha avuto l’obiettivo di fornire ai lavoratori un’adeguata formazione e informazione sui principi di base della prevenzione e sulle azioni da attuare in caso d’incendio oltre che sulle pratiche da seguire in azienda in caso di emergenza e primo soccorso.

Il 29 marzo 2012 alle ore 9.30 a Montepulciano (SI) presso la Tenuta La Braccesca della Antinori Agricola Srl si svolgerà il Convegno “La sicurezza sul lavoro in agricoltura nella provincia di Siena”. L’evento, promosso dalla Fondazione Metes e dalla FLAI CGIL Nazionale in collaborazione con la FLAI CGIL Toscana, la CGIL Siena e la FLAI CGIL Siena, è finalizzato alla presentazione dei risultati della ricerca “Sicurezza e qualità del processo lavorativo agricolo nella regione Toscana” realizzata nell’ambito delle azioni propedeutiche previste nell’ambito del Piano Formativo “AGRO.FO.L.S. 2011 Formazione per la qualità e la sicurezza del lavoro agricolo nella regione Toscana” (Prot. 82). L’esposizione delle principali risultanze dell’attività di ricerca sarà anche l’occasione per un confronto tra gli stakeholders di settore e per una riflessione finalizzata all’identificazione di politiche e strumenti per la sicurezza e la qualità del processo lavorativo in agricoltura.

All’evento parteciperanno i rappresentanti delle organizzazioni professionali (CIA, Coldiretti e Confagricoltura), delle organizzazioni sindacali (FLAI CGIL, FAI CISL e UILA UIL) e i rappresentanti istituzionali (INAIL, ASL) della provincia di Siena. Interverranno ai lavori del Convegno il dott. Bernardo Del Lungo, responsabile risorse umane di Antinori Agricola Srl, il dott. Pietro Palumbo, Direttore di FOR.AGRI., e la dott.ssa Annamaria Betti, Assessore all’Agricoltura Provincia di Siena.

L’incontro sarà concluso da Stefania Crogi, Segretario Generale Flai Cgil.

Argomenti: agricoltura, FLAI |

Camusso, no a potere unilaterale aziende. Serve reintegro per licenziamenti illegittimi

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 27, 2012

Camusso, no a potere unilaterale aziende. Serve reintegro per licenziamenti illegittimi

Il Segretario Generale, a margine della commemorazione di Ezio Tarantelli, commenta le parole di ieri del premier Monti: “Bisogna essere sereni. Il Parlamento è sovrano e questa è la cosa fondamentale”. Nei territori e nei luoghi di lavoro la mobilitazione (unitaria) cresce: “Sono il punto di riferimento delle nostre iniziative”.
» Camusso, il Paese è con noi, lo dicono le piazze. Il governo cambi rotta – Intervista sull’Unità di domenica 25 marzo

27/03/2012 da www.cgil.it

Il Segretario Generale, a margine della commemorazione di Ezio Tarantelli, commenta le parole di ieri del premier Monti: “Bisogna essere sereni. Il Parlamento è sovrano e questa è la cosa fondamentale”. Nei territori e nei luoghi di lavoro mobilitazione (unitaria) cresce: “Sono il punto di riferimento delle nostre iniziative”.

‘Agevolare’ i licenziamenti illegittimi? Un intervento fuori luogo in una stagione di crisi come questa, ma soprattutto un intervento da scongiurare perché darà alle imprese un potere assoluto, unilaterale. Susanna Camusso, a margine della celebrazione di Ezio Tarantelli (l’economista ucciso ventisette anni fa dalle Brigate Rosse), torna sul progetto di riforma del mercato del lavoro – e soprattutto sul capitolo di revisione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori – in attesa che il governo, dal ‘salvo intese’, passi alla formulazione de disegno di legge.

 

Ma con i giornalisti presenti alla facoltà di Economia de ‘La Sapienza è anche l’occasione per commentare la parole di ieri dall’Asia del premier Monti (‘Se il Paese non è pronto il governo potrebbe anche non restare’, ha detto il presidente del Consiglio). Secondo Camusso “bisogna essere sereni: parto da una dichiarazione che il presidente del Consiglio aveva fatto nei giorni scorsi, quella della sovranità del Parlamento e del riconoscimento del dialogo. Penso questa sia la cosa fondamentale”. Un modo quindi per ribadire per il leader della CGIL l’importanza della centralità della funzione del Parlamento, in un periodo in cui “tutto possiamo permetterci tranne che non avere il riconoscimento del ruolo legislativo del Parlamento che non può essere in alcun modo condizionato”.

 

Sul progetto di rivisitazione del tema lavoro, Camusso ha ricordato come la CGIL chiederà al Parlamento di intervenire sicuramente per “reintrodurre il reintegro rispetto al tema del licenziamento” ma “una valutazione complessiva sull’intero impianto si potrà fare solo quando sarà disponibile il disegno di legge”. Infatti, ha aggiunto il numero uno di corso d’Italia, ci sarà da discutere tra le altre cose anche dell’idea di alzare i contributi per i collaboratori a progetto senza che si siano agganciati i minimi delle prestazioni economiche dei collaboratori ai minimi salariali contrattuali di pari livello.

 

In attesa quindi di valutare il progetto una volta formalizzato, nei territori e nei luoghi di lavoro, Rsu e lavoratori, spesso unitariamente, stanno esprimendo la loro contrarietà. “Ci sono iniziative che crescono e continuano” e che sono per la CGIL “il punto di riferimento per le nostre iniziative”. Si moltiplicano infatti nel paese iniziative, scioperi e presidi che si muovono da una consapevolezza: “E’ assolutamente sbagliato in questa stagione intervenire in qualsiasi modo sui licenziamenti; così come pensiamo sia sbagliato affermare in qualunque stagione il potere unilaterale delle imprese”. Uno schema che vede e vedrà la Cgil impegnata: “Contrasteremo questo disegno”, ha concluso Susanna Camusso.


Argomenti: CGIL |

ANCHE LA WHIRLPOOL DI SIENA IN SCIOPERO CONTRO LA RIFORMA “FORNERO”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 27, 2012

ANCHE LA WHIRLPOOL DI SIENA IN SCIOPERO CONTRO LA RIFORMA “FORNERO”

 Adesione pressoché totale da parte degli operai della Whirlpool di Siena allo sciopero, di 2 ore per ogni turno, proclamato unitariamente contro i capitoli principali della riforma “Fornero”. Oltre alla contestata modifica dell’articolo 18, l’attenzione dei lavoratori si è focalizzata anche sulle penalizzanti proposte di riordino degli ammortizzatori sociali e sullo scarso impegno dimostrato dall’attuale Governo nel voler adottare misure concrete per ridurre il precariato. Due i cortei che hanno sfilato durante la giornata di lunedì 26 sulla principale strada di collegamento davanti alla quale  si trova lo stabilimento della Whirlpool. Una lunga, itinerante macchia multicolore, dove al rosso delle bandiere Fiom si sono uniti i colori delle altre sigle sindacali, tutti insieme per un unico obiettivo: opporsi a chi intende far tabula rasa di quei pochi diritti che ancora esistono, a cominciare dal diritto alla reintegra sul posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo. Attimi di tensione si sono registrati nel momento in cui una delegazione di manifestanti si è recata all’interno della palazzina della Direzione con l’obiettivo di chiedere ai colleghi impiegati, i cosiddetti “white collar”, i motivi della loro continua estraneità e assoluta indifferenza a qualsiasi iniziativa sindacale, ne è seguito un battibecco che nonostante le buone intenzioni della delegazione di operai di certo non è servito ad avvicinare le diverse posizioni fra le due categorie di lavoratori.

La decisione del Consiglio dei Ministri di rinviare la materia oggetto di contestazioni sindacali al Parlamento tramite un Disegno di Legge fa ben sperare sulla possibilità di modifiche nella direzione chiesta dai lavoratori; a maggior ragione, nei prossimi mesi, alla Whirlpool come nelle altre realtà metalmeccaniche (e ci auguriamo non solo metalmeccaniche), le iniziative si intensificheranno con le forme di protesta ritenute più idonee alla “giusta causa”.

 FIOM CGIL Siena

27 Marzo 2012           

 

Argomenti: FIOM |

Camusso, il Paese è con noi, lo dicono le piazze. Il governo cambi rotta

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 26, 2012

Camusso, il Paese è con noi, lo dicono le piazze. Il governo cambi rotta

In una intervista al quotidiano ‘l’Unità’ il Segretario Generale della CGIL parla dell’articolo 18 e delle iniziative di lotta che la Confederazione metterà in campo per difenderlo: “È il momento di valorizzare l’impegno dei lavoratori a difesa di un principio: che venga colpito il licenziamento illegittimo”

25/03/2012 da www.cgil.it

Applausi e ancora applausi per Susanna Camusso, applausi anche dalla platea di Cernobbio, dal Forum di Confcommercio, quando ha ripetuto che è ora di discutere di ripresa, dei modi per avviare una crescita del Paese e ha ricordato che gli strumenti sono il rilancio degli investimenti e una politica fiscale che risparmi il lavoro e che abbassi le aliquote Iva.

Applausi incoraggianti, Segretario? Vuol dire che si sta realizzando, magari occasionalmente, qualcosa di simile ad un’alleanza per il lavoro? Da leggere insieme con le prime caute dichiarazioni del nuovo presidente di Confindustria, Squinzi. Insieme con le stesse voci di disaccordo che si sarebbero levate all’interno dello stesso consiglio dei ministri. Sperate che il Parlamento possa tenerne conto?
«Parlerei di un sentimento comune che non appartiene solo ai lavoratori. Ne abbiamo le prove, lo dicono anche i sondaggi. In gran parte del Paese si riconosce cioè come sia sbagliato pensare di ridurre le tutele in questa stagione di crisi, come un passo di questo genere inasprisca la condizione di tanti. Ci auguriamo che il Parlamento dia ascolto a queste volontà».

Intanto avete confermato sedici ore di sciopero.
«Sedici ore di sciopero, mentre si intrecciano tante iniziative di lotta. Pensiamo a scioperi in contemporanea in tutti i territori, mentre si discute in Parlamento. Immaginiamo altre proteste, eserciteremo la fantasia. Promuoveremo una raccolta di firme, chiederemo sostegno a quanti possono. Abbiamo apprezzato, ad esempio, la lettera di un gruppo di giuristi, con chiarezza contro le modifiche all’articolo 18».

Proteste ci sono già state, proteste spontanee di lavoratori sono le diverse sigle sindacali. Vuol dire che l’unità del sindacato si va ricomponendo dal basso?
«Rispetto al tema dell’unità sindacale la sensibilità dei lavoratori è sempre alta. La reazione, per tante categorie, è stata unitaria. È un insegnamento? Bisogna andare avanti. Certo se si fosse mantenuta, al tavolo della trattativa, una opinione comune, non sarebbe finita così, perché il governo non avrebbe avuto la forza di accelerare i tempi su una proposta non condivisa. Ma non è il momento di recriminare. È il momento invece di valorizzare l’impegno dei lavoratori a difesa di un principio: che venga colpito il licenziamento illegittimo. E qui aggiungo qualcosa, perché mi pare d’assistere a una gran confusione, mentre il problema è chiarissimo: non è questione di distinguere tra licenziamenti per motivi economici, licenziamenti disciplinare, licenziamenti discriminatori, il punto è l’illegittimità del licenziamento, a qualsiasi categoria appartenga. Se il licenziamento è illegittimo, se l’illegittimità è stata accertata, sarà diritto del più debole, cioè del lavoratore, scegliere tra reintegro e indennizzo».

Considerando che, tolto di mezzo il reintegro, scatteranno solo licenziamenti per ragioni economiche… Siamo nel paese dei furbi…
«Infatti non accetto il ragionamento che in tanti fanno contro di noi, spiegando che non si può fare una legge in ragione del fatto che esistono i furbi, per impedire le loro furbizie. Mi pare che una legge si possa fare anche per colpire le devianze. Non siamo un Paese di assassini,male leggi contro l’omicidio non mancano. E poi una segnalazione la vorrei fare: il governo ci rassicura che non saranno consentiti gli abusi, che le maglie saranno strette. È un’intenzione degna del massimo rispetto. Ma è un’intenzione che rivela anche il timore che abusi se ne compiano, perché la norma consente evidentemente gli abusi. Siamo al riconoscimento della debolezza e della insostenibilità della legge, alle quali si può rimediare stabilendo che è l’illegittimità che si sanziona, a prescindere dalle motivazioni del licenziamento…»

La discussione è aspra, anche perché capita in mezzo ad una crisi pesantissima e dopo una legge di riforma delle pensioni, che Raffaele Bonanni ha definito crudele… Non hanno scelto il momento sbagliato?
«Qui sta il punto. Si vuole andare ad una riforma che non produrrà alcune effetto sulla crescita del Paese…».

Il ministro non vi ha presentato una bella tabellina indicando le previsioni di espansione del mercato del lavoro, riformato come si deve l’articolo 18?
«Nessuna tabella perché nessuno è in grado di fornirla, per la semplice ragione che effetti benefici non ce ne saranno. Siamo da capo, con una riforma del lavoro, ma senza crescita, che si aiuta per altre vie, dal fisco meno pesante sulle buste paga alla riduzione dell’Iva, dagli investimenti alle infrastrutture, dalla lotta alla corruzione all’innovazione e alla formazione. E per quanto riguarda le pensioni, si è prodotta una riforma che ne cancella il valore di welfare sociale, allungando i tempi del lavoro proprio quando viene meno il lavoro, creando una serie ingiustizie, violando diritti in essere, cancellando le fondate e motivate aspettative di migliaia di persone».

Lei ha denunciato il rischio che si inasprisca la tensione nel Paese.
«Il rischio c’è, se ad esempio nel lavoro invece di creare stabilità si vanno a introdurre ragioni di incertezza e di ansia, se per liberalizzare si sostiene l’idea di tener negozi aperti ventiquattro ore su ventiquattro, in un sistema del commercio che non è in grado di sostenere un simile peso, con la manovra sulle pensioni. Certo che c’è il rischio che la tensione salga, perché si continua nell’idea che si possa dividere il Paese. Noi abbiamo sempre dato molto peso alla convinzione di un accordo e, invece, abbiamo visto che il governo questa convinzione non la coltivava».

Spiegazione di alcuni: si fa tutto per lo spread e per l’Europa, quasi su dettatura dell’Europa. Massimo Riva ha scritto che per inseguire l’Europa siamo diventati più tedeschi dei tedeschi. È d’accordo?
«La sensazione che si voglia fare la parte dei primi della classe. Poi succede che un intervento come quello sulle pensioni ci allontana addirittura dall’Europa. Se si vuole intervenire sull’articolo 18, si prenda pure a modello un Paese vicino al nostro, un Paese industriale, un paese come la Germania, ma si rispetti il modello che è molto più favorevole al lavoratore e non cancella affatto l’opzione del reintegro».

Il “Corriere”, un paio di giorni fa ha brindato alla fine della concertazione. La concertazione è morta?
«Sono sempre convinta che la concertazione sia una risorsa per la democrazia e che assolutamente non condizioni o limiti le prerogative del Parlamento. La concertazione si regge sulla mediazione. Bisogna essere convinti del valore della mediazione e cercarla».

Che cosa si attende dalla nuova Confindustria? Squinzi, senza dichiarar nulla, è stato chiaro sull’articolo 18, ma anche sull’importanza della contrattazione nazionale.
«Dopo una stagione difficile, spero in una ripresa delle relazioni in coerenza con quanto s’è ipotizzato con l’accordo del 28 giugno. Il nuovo presidente di contratti nazionali ne ha firmati molti, riconoscendo che proprio i contratti nazionali sono strumenti di regolazione di una competizione sana, corretta, trasparente ».

Come si è trovata a tavola, a Cernobbio, con Monti, con due ministri, Gnudi e Profumo, con Alfano, con Sangalli, presidente di Confcommercio,e poi con Bersani. S’è parlato di riforma del lavoro?
«Mi è parso che il Presidente del consiglio non ne avesse alcuna intenzione e quindi il tema è rimasto lontano da quella tavola. S’è parlato soprattutto di calcio. Sangalli è milanista e aspettava la partita».

 

Argomenti: CGIL |

“Cambiare la riforma, difendere il Lavoro”: giovedì 29 marzo a Firenze

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 24, 2012

Argomenti: CGIL |

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