cgil siena

Camusso: “Accettiamo i piani europei ma non paghino solo i lavoratori”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 29, 2012

Il segretario della Cgil a Brescia: è necessario investire nella produzione e non pensare che la finanza generi profitti”Dicendo che il welfare è solo un costo si creano le premesse per colpire le donne”

28/05/2012 |  La Repubblica |  Camusso: “Accettiamo i piani europei ma non paghino solo i lavoratori”  

DAL NOSTRO INVIATO
BRESCIA – Arriva dalla Camera del Lavoro di Brescia, che ieri festeggiava i suoi 120 anni, dalle parole del segretario della Cgil, l´ultima bocciatura per il governo di Mario Monti. Durissima, Susanna Camusso ha denunciato la mancanza di una politica per lo sviluppo: «Vogliamo fare politica – ha detto – o limitarci a tradurre le lettere che arrivano da Bruxelles?». In questo momento difficile, secondo il leader della Cgil, «dobbiamo stare allo schema che ci ha imposto l´Europa e certo questo governo lo sta facendo con più dignità del precedente, ma dietro traspare l´idea che il prezzo lo debba pagare una parte soltanto della società». «Il presidente del Consiglio – ha aggiunto – lo chiama rigore, io lo chiamo peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori il che determina recessione e peggioramento dell´economia».
In un Teatro Grande affollato, il segretario del più grande sindacato italiano, ha elencato le sue priorità. E se per il presidente della Confindustria Giorgio Squinzi, bisogna agire sulla riforma della pubblica amministrazione e quindi sulla riduzione delle tasse, per la Cgil intervenire sul fisco è il primo intervento da compiere: «Bisogna costruire una posizione positiva per il lavoro, che paga un prezzo intollerabile sul piano della pressione fiscale. Serve poi pianificare un´equa politica fiscale che parta dalla patrimoniale sui grandi redditi per trovare risorse che servano a creare occupazione». La ricetta è semplice: «Creare lavoro, come si è fatto durante le altre grandi crisi». Ma anche inascoltata: «Il vero sforzo che bisogna fare è investire nella produzione e non continuare ad immaginarsi che sia la finanza l´orizzonte dei profitti».
Accolta lungo viale Zanardelli da un gruppo di esodati, Camusso ha messo sul piatto l´altra pressante richiesta del sindacato: «Anche qui – ha detto – mi hanno chiesto quello che mi chiedono tutti gli esodati d´Italia: di dar loro una risposta. Perché non era mai successo nella storia del Paese che una riforma non prevedesse clausole di salvaguardia per le persone che avevano già firmato degli accordi». «Il governo – ha concluso – deve fare una cosa semplice: garantire a tutti i lavoratori che hanno firmato accordi individuali o collettivi o avevano iniziato pratiche di ricongiunzione dei contributi, di mantenere le condizioni che avevano a quella data. Altre soluzioni non esistono».
Se le sole regole della riforma Fornero – che da martedì tornerà all´esame del Senato – «non determineranno nemmeno un posto di lavoro in più», all´orizzonte c´è anche il concreto pericolo che le più penalizzate siano ancora una volta le donne: «Dicendo che il welfare è solo un costo – ha concluso Camusso – si stanno gettando le basi per far tornare a casa le donne». E pazienza se le stime di crescita del Pil vanno a braccetto con quelle dell´aumento dell´occupazione femminile.

Argomenti: CGIL |

Ddl lavoro: le osservazioni critiche e le richieste della CGIL al Parlamento

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 28, 2012

Ddl lavoro: le osservazioni critiche e le richieste della CGIL al Parlamento

La Segreteria Confederale della CGIL ribadisce la richiesta di ulteriori modifiche al Ddl sul mercato del lavoro, e non rinunciando all’idea che vi possano essere miglioramenti al testo varato dalla commissione, conferma la propria intenzione di presidiare la discussione del Disegno di legge sia al Senato che successivamente alla Camera dei Deputati
» Lavoro: 2 giugno manifestazione nazionale di CGIL, CISL e UIL a Roma Lunedì 28, CGIL, CISL, UIL invitano a fermate simboliche nei posti di lavoro in segno di lutto per i morti del terremoto in Emilia

25/05/2012 da www.cgil.it

“Si è ancora in presenza di un testo che ha bisogno di importanti modifiche”. E’ quanto si legge in una nota della Segreteria Confederale CGIL che analizza punto per punto l’ultima versione del Ddl sul mercato del lavoro che è stato varato dalla commissione del Senato e si appresta ora ad andare in Aula. Il testo del decreto, secondo la CGIL, conterebbe “diverse novità positive e alcuni peggioramenti”. Per questo il sindacato di Corso d’Italia conferma la propria intenzione di presidiare la discussione del Disegno di legge sia al Senato che successivamente alla Camera dei Deputati.

Di seguito la nota integrale della Segreteria Confederale CGIL.
Il testo del Disegno di legge di riforma del mercato del lavoro giunge in aula al Senato con diverse novità positive e alcuni peggioramenti.

Per la CGIL si può fare di più e meglio nella riduzione della precarietà e nell’allargamento in senso universale degli ammortizzatori sociali e nelle tutele nei confronti degli abusi, pertanto il testo ad oggi all’esame non risponde alla necessità di riaprire per l’Italia una “prospettiva di crescita”, come pure recita il titolo del provvedimento, della quale il lavoro dovrebbe essere parte essenziale.

La logica della riduzione dei costi che accompagna il provvedimento non dà alcuna garanzia alla stabilizzazione dei giovani nel mercato del lavoro e all’allargamento dell’occupazione femminile.

Per la CGIL si è ancora in presenza di un testo che ha bisogno di importanti modifiche.

Per questi motivi la CGIL, non rinunciando all’idea che vi possano essere miglioramenti al testo, conferma la propria intenzione di presidiare la discussione del Disegno di legge sia al Senato che successivamente alla Camera dei Deputati.

Sulle tipologie di lavoro, la CGIL apprezza il fatto che il compenso dei collaboratori a progetto non possa essere inferiore ai minimi salariali dei lavoratori subordinati equivalenti.

Si tratta di una conquista importante in assoluto, a maggior ragione se posta in relazione con l’incremento del costo contributivo già previsto dal testo in entrata.

Se analizzate congiuntamente con le “presunzioni di subordinazione” già previste dal testo in entrata, frutto del confronto tra parti sociali e governo, si pongono le premesse normative per un’importante opera di pulizia del mercato del lavoro dalle forme elusive di ricorso al lavoro autonomo, e al contempo di tutela efficace dei redditi per le collaborazioni genuine.

Questo obiettivo però rischia di essere compromesso dalla normativa introdotta sul contrasto alle partite Iva fittizie: aver esentato da qualsivoglia presunzione di subordinazione il percettore di compensi superiori a 18mila € lordi annui (pari a poco più di 700€ mensili) significa aver impedito l’efficacia di un’opera di bonifica del mercato del lavoro dai comportamenti elusivi, cui si aggiunge il netto arretramento delle disposizioni sulle associazioni in partecipazione. Pertanto la meritoria azione verso le collaborazioni rischia di agevolare “fughe” verso tipologie meno protette, vanificando così il risultato ottenuto.

Quanto alle misure di contrasto alla precarietà, si nota con rammarico che il testo che giunge in Aula peggiora le disposizioni riguardo al già grave superamento dell’obbligo di giustificazione per il primo ricorso al contratto a termine o di somministrazione, raddoppiando il periodo “senza bisogno di giustificazione”a 12 mesi, o prevedendo in alternativa la possibilità per la contrattazione collettiva di disporre che fino al 6% dell’organico aziendale si possa evitare l’obbligo di giustificazione per il ricorso a rapporti a termine o in somministrazione.

Sbagliata è la norma sul lavoro intermittente che ripristina, pur con lievi correttivi, l’unica base giuridica che ha permesso alle imprese di ricorrere a questa forma di lavoro drammaticamente precarizzante.

Significativa è la soluzione trovata sul ricorso al voucher in agricoltura che difende le conquiste storicamente raggiunte in materia di governo del mercato del lavoro, anche se è previsto l’allargamento nell’uso del voucher per le imprese commerciali e gli studi professionali.

Sugli ammortizzatori, il tema decisivo della copertura universale di tutti i soggetti nel mercato del lavoro già eluso dal testo governativo, non risulta migliorato nella sostanza. Infatti l’allargamento ai collaboratori a progetto delle disposizioni sull’ASpI è rinviato al 2016 previa verifica della compatibilità economica. Per le imprese con meno di 15 dipendenti escluse dalla copertura della CIG si riscopre una vecchia disposizione di derivazione dal precedente governo che rovescia i rapporti tra provvidenza di fonte pubblica  ( l’ASpI) e l’integrazione proveniente dalla bilateralità privata: è noto che sulla disposizione originaria (art. 19 legge 2/09) la Cgil ha promosso giudizio di costituzionalità pendente davanti alla Corte.

Sugli ammortizzatori si tocca con forza il tema della scarsità delle risorse pubbliche impegnate per la “riforma”. Inoltre l’allungamento dell’età pensionabile e la riduzione della durata degli ammortizzatori (ASpI e mini AspI rispetto alla mobilità) rischiano di produrre una condizione acutissima di disagio sociale soprattutto in una fase di crisi recessiva.

La disciplina sulla responsabilità solidale negli appalti contiene una positiva correzione al testo già peggiorato dalla legge sulle liberalizzazioni. Rimane comunque il rischio che si determini lo slittamento dei tempi e quindi un danno aggiuntivo per i lavoratori.

Sulla disciplina dei licenziamenti, si riconferma il giudizio più volte espresso dalla CGIL.
La correzione negativa, introdotta in Commissione, secondo cui in caso di esito inefficacie del tentativo obbligatorio di conciliazione, il licenziamento decorre retroattivamente dal giorno della comunicazione al lavoratore, e il periodo lavorato in costanza di tentativo di conciliazione viene “declassato” a periodo di preavviso, rappresenta un atto chiaramente vessatorio e di dubbia legittimità.

La CGIL chiede pertanto, a conferma delle proposte già consegnate durante l’esame del provvedimento al Senato nel prosieguo dell’iter parlamentare di:

 
 
 
 

Argomenti: CGIL |

Roma 2 giugno manifestazione nazionale

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 25, 2012

Argomenti: CGIL, manifestazioni |

Placido Rizzotto: Camusso, funerali di Stato per un eroe civile, ora giustizia

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 24, 2012

Placido Rizzotto: Camusso, funerali di Stato per un eroe civile, ora giustizia

Celebrati oggi, sessantaquattro anni dopo la sua uccisione, i funerali di Placido Rizzotto, bracciante, Segretario della Camera del lavoro di Corleone e partigiano. Alla cerimonia presenti il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, la quale ha ricordato che la CGIL, insieme ai familiari del sindacalista ucciso, continuerà a cercare giustizia e a chiedere la riapertura delle indagini
» La CGIL in piazza per la legalità e in difesa della democrazia » AUDIO La legalità è libertà. Parla Susanna Camusso da Palermo » Il 26 maggio la CGIL in piazza a Brindisi insieme a studenti e associazioni

24/05/2012 da www.cgil.it

Sessantaquattro anni dopo la sua morte si sono celebrati oggi (24 maggio), nella Chiesa Madre di Corleone, i funerali di Stato di Placido Rizzotto, sindacalista della CGIL e militante socialista, assassinato dalla mafia il 10 marzo del 1948 e i cui resti sono stati ritrovati nel 2009 nelle foibe di Rocca Busambra. La conferma ufficiale del ritrovamento è avvenuta solo nel marzo scorso, a seguito della quale il Consiglio dei ministri ha deciso di rispondere positivamente alla richiesta dei familiari del sindacalista e proclamare per Rizzotto i funerali di Stato.

Corleone si è fermato oggi per ricordare Placido Rizzotto bracciante, Segretario della Camera del lavoro e partigiano che ha dato la vita per liberare la terra e il lavoro dalla schiavitù e dall’oppressione mafiosa. Ad accogliere, nella città siciliana, le spoglie del sindacalista rapito e ucciso da Luciano Liggio per conto della mafia: la sua famiglia, la sorella Giuseppa, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il Segretario della CGIL di Palermo, Maurizio Calà e il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, la quale intervenendo nel corso della cerimonia ha dichiarato: “allora come in tempi più recenti la Sicilia ha pagato il duro prezzo della reazione delle strutture parallele allo Stato, dell’oppressione mafiosa”.

Nell’omicidio Rizzotto, ha aggiunto Camusso “c’è stata la variante dell’occultamento del corpo: una volontà di annullamento, ma la reazione è stata forte. Fu la mafia ad avere paura. Rizzotto aveva capito che si sconfigge colpendola al cuore, reagendo al sopruso, garantendo la difesa dei diritti e del lavoro. Il lavoro è la radice profonda della democrazia”.

La CGIL insieme alla famiglia Rizzotto, come ricordato dal Segretario Generale della CGIL, continuerà a cercare giustizia, chiedendo la riapertura delle indagini della magistratura per accertare la verità dei fatti e rendere finalmente giustizia ad un “eroe civile della Repubblica”.

Argomenti: CGIL |

Presidio per l’anniversario della strage di Capaci – le foto

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 24, 2012

alcune foto del presidio di ieri: https://www.flickr.com/photos/cgil-siena/sets/72157647601852849/

Argomenti: CGIL, foto, legalità, presidio |

2 giugno: manifestazione a Roma

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 24, 2012

Argomenti: CGIL, manifestazioni |

Funerali di Placido Rizzotto a Corleone in diretta

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 24, 2012

http://www.livestream.com/radioarticolo1live

Le spoglie di Placido Rizzotto, sindacalista della CGIL e militante socialista, ucciso dalla mafia 64 anni fa, sono tornate oggi a Corleone per i funerali di Stato decisi dal Consiglio dei ministri. Alla cerimonia partecipa anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Insieme alla famiglia del sindacalista, a ricevere Placido Rizzotto nella sua città c’è il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso.

Diretta audio-video su RadioArticolo1

da www.cgil.it  del 14/05/12

Il 24 maggio a Corleone, provincia di Palermo, si svolgeranno i funerali di Placido Rizzotto alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Tornerà così nella sua Corleone Placido Rizzotto, sindacalista della CGIL e militante socialista, ucciso dalla mafia 64 anni fa e i cui resti sono stati ritrovati solo nel 2009 nelle foibe di Rocca Busambra. Dopo la conferma ufficiale del ritrovamento, il Consiglio dei ministri (nel marzo scorso) ha deciso di rispondere positivamente alla richiesta dei famigliari del sindacalista: per Rizzotto, dunque, funerali di Stato.

 

Tutta la CGIL si mobilita per questo avvenimento e alla cerimonia del 24 sarà presente anche il Segretario Generale, Susanna Camusso. Insieme al presidente Napolitano ci saranno anche don Luigi Ciotti ed Emanuele Macaluso. La cerimonia solenne si svolgerà nella Chiesa di Corleone e due piazze della città saranno collegate con maxischermi per consentire a tutti i partecipanti di seguire la cerimonia. Tutte le strutture della CGIL sono invitate a partecipare, mentre i sindaci saranno invitati a partecipare all’evento con i loro gonfaloni e in particolare con i gonfaloni delle città vittime di eccidi proletari, di stragi terroristiche e mafiose.

Ad accogliere a Corleone le spoglie di Placido Rizzotto ci saranno la sua famiglia, la sorella e il nipote che porta lo stesso nome, Placido Rizzotto. Con loro ci sarà il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, che la scorsa settimana aveva rinnovato l’invito a Napolitano con una lettera firmata insieme al nipote del sindacalista. Il 24 ci saranno anche molti altri famigliari delle vittime di mafia.

“Si tratta di un evento di assoluta importanza che, dopo aver accolto i funerali di Stato, la massima autorità in rappresentanza di questo Paese vi partecipi. È un segale di rilievo sia per i caduti contro la mafia, per la libertà e per la democrazia ma anche e soprattutto nei confronti di una figura come Placido Rizzotto che viene dal mondo del lavoro – dichiara il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà – Questi funerali per noi, come ha giustamente sottolineato il presidente, non sono solo i funerali di Rizzotto ma delle decine di sindacalisti caduti nel contrasto alla mafie, per i diritti del lavoro e per la salvaguardia della libertà e della democrazia. Il 24 maggio diventa una data storica e di mobilitazione della Cgil per onorare i funerali di Placido Rizzotto come del resto la stessa Cgil ha fatto in tutti questi anni in cui siamo stati gli unici assieme alla famiglia a chiedere verità e giustizia e la salvaguardia della memoria».

La cerimonia sarà trasmessa in diretta audio-video dalla radio della CGIL, www.radioarticolo1.it

Argomenti: CGIL |

FIOM CGIL: Pramac in liquidazione

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 23, 2012

La PRAMAC S.p.A. sarà messa in liquidazione: notizia shock per i 230 lavoratori.

Notizie poco rassicuranti si stavano rincorrendo ormai da tempo rispetto alla situazione della PRAMAC, azienda metalmeccanica con sede legale a Casole d’Elsa. Ma è stato sufficiente che in tarda mattinata l’Azienda riferisse alle Organizzazioni Sindacali e alla RSU che nel pomeriggio l’Amministratore Delegato della Società Paolo Campinoti avrebbe chiamato a raccolta tutti i lavoratori per un’importante comunicazione per gettare nel panico tutta la forza lavoro.

“Un’iniziativa insolita non rientrante nella prassi abituale osservata dall’Azienda – sottolinea Marco Goracci, Segretario Generale della FIOM CGIL Siena – comunicata di lì a poco dal termine della riunione dell’assemblea dei soci azionisti convocata nella stessa mattinata”.

“Le difficoltà economiche del Gruppo – spiega Goracci – aggravate in modo significativo dalla situazione della controllata Pramac Swisse, hanno indotto l’Azienda casolese a dichiarare senza mezzi termini la messa in liquidazione della Società”.

“Notizia shock – continua il sindacalista – che ha creato allarme e sconcerto fra i lavoratori presenti, solo parzialmente rassicurati dalle intenzioni dichiarate dall’Amministratore Delegato di voler continuare ad impegnarsi nelle produzioni locali così da scongiurare la chiusura definitiva dell’Azienda”.

“La FIOM CGIL – conclude Goracci – si attiverà immediatamente con le altre sigle sindacali e la RSU per individuare assieme ai vertici aziendali le soluzioni di salvaguardia dei circa 230 dipendenti occupati nello stabilimento valdelsano”.

Siena, 23 maggio 2012

Argomenti: aziende, FIOM, valdelsa |

Siena Biotech: incontro tra Sindacati, RSU e Direzione Aziendale

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 23, 2012

Questa mattina si è svolto un incontro presso la sede di Siena Biotech tra la Direzione Aziendale, la RSU e le Organizzazioni Sindacali per discutere della gestione della cassa integrazione in deroga, delle prospettive aziendali, del piano industriale e dei parametri economici del management.

Per quanto riguarda la cassa integrazione è emerso che per il mese di giugno verranno riconfermati i 107 lavoratori attualmente in cassa integrazione. “Ma c’è la necessità – spiega Thomas Borromeo, Segretario Generale della FILCTEM-CGIL di Siena – che i lavoratori, soprattutto quelli in cassa a zero ore, ruotino il più possibile, per evitare che le loro alte professionalità, conoscenze e know-how si disperdano e che la cassa integrazione abbia un impatto meno gravoso sulle condizioni dei dipendenti.”

“Dall’incontro – continua il Segretario – è anche emerso che l’Azienda sta cercando di intraprendere iniziative volte alla individuazione di possibili partnership che possano garantire prospettive economico-occupazionali e la continuità delle attività di ricerca ancora in corso; ciò non toglie però che secondo noi dovrà essere fatto un ulteriore sforzo soprattutto in merito al ruolo di Siena Biotech all’interno del Distretto Toscano delle Scienze della Vita, al rapporto con il territorio toscano e con tutti i soggetti interessati allo sviluppo di un polo tecnologico centrato sulle Scienze della Vita, con la consapevolezza che le attuali difficoltà economiche della Fondazione del Monte dei Paschi non potranno garantire le risorse necessarie per sempre”.

“Tutto questo – sottolinea il sindacalista della FILCTEM-CGIL di Siena – dovrà essere gestito attraverso la realizzazione e la condivisione con le parti sociali di un piano industriale che purtroppo ad oggi non è stato ancora sviluppato”.

“Grazie alla cassa integrazione – conclude Borromeo – i lavoratori, consapevoli dell’attuale momento di criticità, stanno contribuendo in maniera importante all’abbassamento dei costi di gestione consentendo il mantenimento del polo produttivo e dimostrando grande senso di responsabilità. Data la necessità di ridurre tutte le voci di costo, risulta evidente che il solo contributo da parte dei lavoratori non è sufficiente, e per questo lanciamo un appello al management affinché partecipi con i lavoratori ad una riduzione del costo del personale”.

Siena, 23 maggio 2012

Argomenti: aziende, FILCTEM |

Oggi presidio CGIL CISL UIL alle ore 17.30 in Piazza Duomo

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 23, 2012

Argomenti: CGIL, legalità, presidio |

« Articoli Precedenti Articoli Successivi »