cgil siena

Il video dell’Assemblea nazionale delle Camere del Lavoro

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 19, 2009

da RASSEGNA.IT:

http://www.rassegna.it/video/2009/05/18/231/lassemblea-nazionale-delle-camere-del-lavoro

Argomenti: CGIL |

Mirella Mei è la nuova Presidente dell’Archivio

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 19, 2009

Mirella Mei è la nuova Presidente dell’Archivio del Movimento Operaio e Contadino in provincia di Siena, archivio della CGIL senese che raccoglie, conserva e rende fruibile il materiale documentario inerente alla storia sindacale della nostra provincia.
Il Comitato Direttivo dell’Archivio, nell’eleggere per acclamazione Mirella Mei, ha salutato e ringraziato Tiziana Bruttini, Presidente uscente, per il prezioso lavoro svolto, che in questi anni ha portato – oltre all’attività ordinaria di recupero, conservazione e catalogazione del materiale documentale – a numerose ricerche storiche, mostre fotografiche, video e convegni che hanno ricostruito momenti ed episodi delle vicende del movimento sindacale senese, come le origini della Camera del Lavoro di Siena, le lotte dei minatori dell’Amiata, le lotte dei mezzadri nel dopoguerra, la nascita di cooperative nel settore del tessile-abbigliamento, la storia delle fiascaie della Valdelsa e delle più importanti categorie produttive provinciali (cavatori, ferrovieri, vetrai…). Nel 2005, per la ricorrenza del centenario della fondazione della CGIL senese (1905-2005), l’Archivio ha allestito un denso programma di iniziative in tutta la provincia, che si è concluso con il grande concerto di Francesco De Gregori in Piazza del Campo. Lo scorso anno è stato pubblicato il nuovo inventario aggiornato dei fondi dell’Archivio.
La neo Presidente Mirella Mei si è dichiarata molto onorata del compito affidatole, considerando l’Archivio come “un’opportunità dinamica da divulgare e far comprendere, anche attraverso percorsi culturali da dedicare agli studenti degli istituti scolastici che vorranno farne uso per conoscere una ‘grande’ storia che non appare nei programmi tradizionali”.

Siena, 19 maggio 2009

Argomenti: archivio storico |

Al via la grande assemblea delle Camere del Lavoro

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 18, 2009

Al via la grande assemblea delle Camere del Lavoro
Apre i lavori l’intervento del Segretario Generale
La crisi, i salari, i tavoli regionali e l’inadeguatezza delle politiche governative alla fase economica, questi i primi temi affrontati nell’intervento di Epifani. Pubblichiamo la sintesi.
18/05/2009

Oggi alle ore 12 sono incominciati i lavori dell’ assemblea delle Camere del Lavoro organizzata al Teatro Capranica a Roma.
Una giornata senza precedenti, come l’ha definita il Segretario Generale, che da voce e protagonismo ai territori sui temi dell’agenda politica nazionale.

Pubblichiamo la sintesi dell’intervento di Guglielmo Epifani.

CGIL: Epifani, crisi continua e dal governo scelte non appropriate

A livello locale si aprono tavoli e si firmano accordi ma serve una cornice generale

Una conferenza che si inserisce nel percorso nato con quella di organizzazione e con la campagna di contrattazione sociale, per sottolineare l’impegno della CGIL e l’importanza che l’organizzazione sindacale dà alle tematiche territoriali. In estrema sintesi è questo il senso dell’Assemblea Nazionale delle Camere del Lavoro che ha preso il via oggi a Roma, e che si concluderà domani, così come lo ha spiegato nel corso della sua relazione introduttiva il segretario generale della CGIL, Guglielmo Epifani. “Con la scelta di questa conferenza – ha detto -, in cui abbiamo chiamato tutte le camere del lavoro, insieme alle categorie nazionali e alle strutture regionali confederali, ci proponiamo di fare il punto sulle esperienze di contrattazione fatte, di vederne problemi e risultati, e di fare assumere a questo livello della nostra azione quel ruolo di responsabilità che riteniamo essenziale”.
“In un momento di globalizzazione senza regole, che ha portato alla crisi che oggi viviamo, al territorio viene chiesto di giocare ruoli e di svolgere funzioni spesso in contrasto”, ha osservato il numero uno della CGIL denunciando “le scelte del governo dentro la crisi hanno scaricato irresponsabilmente verso regioni, province e comuni funzioni e compiti che devono essere presidiati nazionalmente”. Perché è solo il livello nazionale che può affrontare temi fondamentali come le politiche fiscali, di redistribuzione, infrastrutturali e industriali. Ma al contrario, l’immobilismo del governo, produce “l’allargamento delle distanze sociali, tra aree territoriali e che rende nel complesso il paese più povero quando e se la ripresa ci sarà”.
Perché oltre la retorica sui temi sulla crisi, e su di una sua presunta fine, il segretario generale richiama l’attenzione sul tema: “La crisi non solo c’è ma è destinata ad avere tempi profondi soprattutto nei prossimi mesi”. Ed è per questo, nella consapevolezza di una crisi che non ha ancora fatto vedere i suoi peggiori effetti, che “le scelte del governo non sono le più appropriate”. Scelte che per Epifani “si sviluppano dentro un orizzonte culturale pericoloso e arretrato come dimostra il libro bianco”. Un testo che è “un miscuglio ideologico”, fondato su di una idea “caritatevole” che ha portato “il mondo sull’orlo del baratro”.
A fare da contraltare alla mancanza di un confronto a livello centrale tra governo e parti sociali, Epifani ha sottolineato quella “seconda Italia” fatta dalle tante amministrazioni consapevoli degli effetti della crisi a livello territoriale. Un’Italia “che apre tavoli, firma accordi, e dove si mantiene una unità di azione tra le organizzazioni sindacali”. Mentre la “prima Italia”, quella del governo nazionale, “non mostra la stessa sensibilità”. Ma è proprio il protrarsi della crisi, la consapevolezza del fatto che “il peggio non è passato”, che la mancanza di un tavolo nazionale non ha “alcuna spiegazione plausibile” perché “abbiamo bisogno che si assumano alcune scelte di fondo non che non possono che essere assunte a livello centrale”.
Epifani ha perciò sottolineato la necessità di delineare una cornice che garantisca flessibilità nei patti di stabilità a livello locale che possa riavviare la domanda, che permetta la ripersa di una seria politica di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale da reinvestire sui redditi da lavoro dipendente e da pensione, che estenda la cassa integrazione ordinaria dalle attuali 52 a 104 settimane, che approvi i nuovi livelli di assistenza sanitaria, che metta al centro il tema del Mezzogiorno, “stretto com’è tra criminalità, disoccupazione e crisi industriali”.
Anche il dibattito nazionale entra nella relazione del segretario generale, come le vicende legate ai ‘respingimenti’ dei barconi dei migranti e delle reazioni del nostro governo agli appunti dell’Organizzazione delle nazioni unite: “ Le frasi scomposte pronunciate da alcuni ministri sull’Onu – ha detto il numero uno della CGIL – confermano che non c’e’ mai argine al peggio e noi, invece, lavoriamo per contrastare questa deriva che rischia di portare problemi enormi al Paese e alla rete di diritti”.
In conclusione, Epifani ha chiesto “uno scatto in avanti” dell’intera organizzazione che sia “all’altezza della sfida”. Una sfida che la CGIL “può vincere per la natura profondamente confederale e generale che rappresenta”. La stessa natura che, ha detto ricordando i fatti di sabato a Torino, “ci porta a denunciare con fermezza forme di sopraffaziozione” e che sono “un atto irresponsabile verso le ragioni della lotta”. Alle tante strutture presenti, a tutte le Camere del Lavoro, “a una di queste – ha concluso Epifani – voglio dedicare solidarietà: quella dell’Aquila. Faremo di tutto perché venga ricostruita, faremo di tutto perché rinasca la nostra Camera del Lavoro”.

Argomenti: CGIL |

Epifani, un atto sgangherato ma il malessere sociale c’è

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 18, 2009

Epifani, un atto sgangherato ma il malessere sociale c’è
16/05/2009 In un’intervista a il ‘Corriere della Sera’ il leader della CGIL dice: “Subito un tavolo su Fiat, il governo non stia alla finestra”

 «L’aggressione di un gruppo ben circoscritto», «l’ennesima prova di quanto sia sgangherato un certo modo di fare estremismo». Il segretario generale della CGIL, Guglielmo Epifani, vorrebbe parlare d’altro: della crisi, della Fiat e del governo «che fa tutto da solo». Ma nella giornata in cui il leader dei metalmeccani­ci del suo sindacato è stato tirato giù dal piccolo palco su cui parlava, l’argomento c’è tutto.

Che idea si è fatto dell’episodio di Tori­no, segretario?

«Una quarantina di persone, un gruppo circoscritto, ha fischiato Rinaldini e gli ha tolto il microfono, che poi ha ripreso».

Si trattava di Cobas, con cui spesso la Fiom ha manifestato.

«Con i Cobas nel passato abbiamo avu­to discussioni e confronti. Fiom ha una li­nea precisa e netta, però è sempre nel sin­dacato confederale. L’estremismo sta dal­­l’altra parte».

Teme una deriva violenta della conflit­tualità sociale?

«La situazione è delicata e si può aggra­vare, soprattutto se non si fa nulla».

Non vede in questi episodi un proble­ma di rappresentatività del sindacato?

«Il sindacato in questi giorni in Europa è stato presente con grandi manifestazio­ni, che puntano proprio a rimettere la per­sona al primo posto».

Il tafferuglio di Torino avrà conse­guenze?

«Il risultato di simili azioni è che l’ac­cento poi va a finire su altre cose rispetto a quelle di cui si dovrebbe parlare. Tipo la crisi del settore auto».

Il ministro Tremonti ha detto al «Cor­riere » che il crollo si sta fermando.

«Ha parlato di un rallentamento della caduta, che è fisiologico, ma vuol dire pur sempre che la caduta continua. È inutile far finta di non vedere».

Silvio Berlusconi dice che «compito del governo è infondere fiducia».

«Eh no! Si è bloccata l’apocalisse, e va bene, ma c’è una significativa caduta della domanda mondiale che, per Paesi esporta­tori come l’Italia e la Germania, è molto grave. Senza alcun sostegno agli investi­menti e ai consumi, visto che lo stesso Tre­monti giudica marginale l’effetto della so­cial card, rischiamo la stagnazione».

La crisi rallenta. Con quali effetti sul­l’occupazione?

«Gli effetti della crisi sull’occupazione non si sono neppure prodotti tutti: penso a quello che può succedere alla petrolchi­mica, alla chimica, al made in Italy. Penso all’allarme dei costruttori dell’Ance… E poi sento Berlusconi dire che a drammatiz­zare sono solo l’opposizione e i giornali. Cioè che non farà nulla».

E lei che farebbe al suo posto?

«Tre cose ma importanti. Rendere più flessibile il patto di stabilità dei Comuni per far ripartire gli investimenti; raddop­piare la durata della cassa integrazione or­dinaria per evitare il conflitto sociale e au­mentare un po’ i redditi, perché la social card è troppo poco».

E sul piano fiscale?

«Auspico una maggior lotta all’evasio­ne e all’elusione perché ho l’impressione che i controlli si siano allentati».

Lei dice che il governo non fa nulla ma intanto il gradimento resta alto. Co­me lo spiega?

«Questo è un fatto tutto italiano. Forse dipende dall’abilità mediatica del presi­dente. Forse dalla disillusione che il cen­trosinistra ha seminato in questi anni».

E il sindacato non ha niente da rim­proverarsi?

«Noi abbiamo fatto 5 mila accordi con imprese e decine con le amministrazioni. Il Paese corre a due velocità: c’è quello do­ve i tavoli si aprono e quello dove si dice che la crisi è finita».

Ci sono pure tavoli da cui vi siete alza­ti e scioperi generali. È dialogo?

«Gli scioperi si fanno proprio quando manca il dialogo. Tremonti ha un bel dire che l’utilità marginale sta nel discutere per portare a casa qualcosa. Il problema è che il governo non discute né con noi né con altri. Perché non si fa un tavolo sul ter­remoto?».

Su cosa?

«La gestione emergenziale va bene, ma adesso stanno sorgendo problemi. Che succede se le case non arrivano entro l’in­verno? E perché la gestione sul posto è an­cora in mano alla Protezione civile e non agli enti locali?».

 Il tavolo sulla Fiat invece Marchionne vuole farlo dopo l’accordo con Opel, con­divide?

«Non è accettabile. Capisco la cautela di Marchionne perché la faccenda Opel mi pare più complessa di quella Chrysler, ma noi non discuteremo solo delle ricadute di quegli accordi sui nostri stabilimenti. E poi c’è un problema importante».

Quale?

«Che società ha in mente Fiat? Qui si sta facendo il primo gruppo automobilisti­co transnazionale: chi ne avrà il controllo? Siamo sicuri che sarà italiano? E il gover­no perché sta alla finestra?».

Si parla di snellimenti e chiusure di stabilimenti, tra cui quello di Pomiglia­no.

«In Italia si produce già poco, è inam­missibile ridurre ancora».

E’ vero che la Fiat, come ha ricordato Tremonti, ha fornito impegni sull’occu­pazione quando ha ottenuto gli incentivi dal governo?

«Avremmo voluto un accordo più espli­cito, ma l’impegno morale c’è. Anche per­ché è proprio grazie agli incentivi se Fiat sta facendo meglio degli altri».


Argomenti: CGIL |

CCNL sanità: aumento di 72 euro + 20 euro ‘regionali’

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 15, 2009

La FP CGIL di Siena esprime grande soddisfazione per la sottoscrizione dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro 2008/2009 per il personale del comparto della sanità pubblica.
“Seicentomila lavoratrici e lavoratori del comparto del Servizio Sanitario Nazionale – spiega il Sindacato – vedono finalmente riconosciuto il diritto al rinnovo del loro Contratto di Lavoro scaduto ormai da quasi un anno e mezzo”.
L’aumento retributivo medio mensile indicato nell’ipotesi di accordo è pari a circa 72 euro pro-capite, ai quali si aggiungono 20 euro medi di risorse aggiuntive regionali, correlati a progetti di produttività ed al ‘Patto per la salute’.
Tra le novità dell’accordo il tema del lavoro precario in rapporto all’esigenza di assicurare i livelli essenziali di assistenza, la valorizzazione dell’attuale sistema di contrattazione integrativa, che vede già i lavoratori della sanità pubblica misurarsi su progetti ed obiettivi di innalzamento della qualità del servizio, l’intangibilità delle retribuzioni in caso di assenza per donazione di midollo osseo, per assistenza all’handicap, per la prevenzione e screening oncologico, per le attività di volontariato, la possibilità di aumentare, in sede locale, il valore del buono pasto.

Siena, 15 maggio 2009

Argomenti: FP, sanità |

CGIL, CISL e UIL rispondono alla smentita dell’AOUS

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 15, 2009

“La smentita dell’AOUS (Azienda Ospedaliera Universitaria Senese) che alla Radioterapia non vi sarebbe stato un guasto ma una semplice disattivazione di un macchinario rende il quadro ancora più grave” – affermano CGIL, CISL e UIL di Siena.
“Trattandosi di cure indispensabili e vitali per molti pazienti – continuano i sindacati – doveva essere prevista fin da subito una programmazione che avrebbe consentito di curare comunque i cittadini. E’ infatti da tempo che il macchinario non è in funzione e che quindi dovevano essere prese le contromisure necessarie”.
“Inoltre – precisano CGIL, CISL e UIL di Siena – invitiamo l’Azienda a non fare confusione tra argomenti su aspetti contrattuali demandati alle rispettive categorie, il cui incontro è stato fissato per il 20 maggio, e le tematiche di funzionamento, efficienza e qualità dell’intero servizio sanitario del Policlinico Santa Maria alle Scotte che sono state oggetto di richiesta di incontro al Presidente della Conferenza dei Sindaci da parte delle Confederazioni CGIL, CISL e UIL”.

Siena, 14 maggio 2009

Argomenti: Azienda Ospedaliera, CGIL, sanità |

Accordo geotermia: giudizio positivo di CGIL, CISL e UIL

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 14, 2009

CGIL CISL e UIL di Siena giudicano positivamente l’accordo attuativo sulla geotermia sottoscritto tra ENEL e Regione Toscana il 20 aprile scorso.
“E’ stato un passo formale importante voluto con forza dalle OO.SS. e dalle istituzioni locali – commentano CGIL CISL e UIL di Siena – che consente di andare avanti in un percorso che può dare prospettive occupazionali a molti lavoratori dell’Amiata, a partire da quelli di Floramiata, e gettare le basi di un più ampio sviluppo occupazionale nel settore florovivaistico”.
“Ma la realizzazione del nuovo termodotto – aggiungono – consentirà anche, finalmente, di chiudere il PC2, cosa che tutti si attendono da tempo per tutte le problematiche che si porta dietro…”.
“Ora è il momento dell’azione concreta e rapida da parte delle istituzioni interessate – proseguono le OO.SS. – a partire dal Comune di Piancastagnaio e dalla Comunità Montana che in questi anni si sono già impegnati fattivamente per ottenere questo importante risultato”.
“A queste istituzioni – concludono CGIL CISL e UIL – abbiamo chiesto un incontro per valutare i tempi di realizzazione del nuovo termodotto, nella speranza che anche dopo il voto prosegua un’attenzione forte al diritto alla salute ed al diritto al lavoro, battendo la strada più difficile della ricerca delle soluzioni ai problemi piuttosto che le scorciatoie spesso negative per l’intera collettività e la coesione sociale dei territori”.

Siena, 14 maggio 2009

Argomenti: CGIL, geotermia |

“Grafiche Valdelsa”: venerdì 15 maggio sciopero dei lavoratori

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 13, 2009

Si è svolto stamattina un incontro tra l’Amm.ne Prov.le, l’Organizzazione sindacale SLC (Sindacato Lavoratori Comunicazione) CGIL e l’Associazione Industriali di Siena in merito alle problematiche della ‘Grafiche Valdelsa’ di Colle di Val d’Elsa, azienda che conta 23 dipendenti.
L’accordo non è stato raggiunto.
La proposta dell’Azienda era quella di mettere in mobilità 5 dipendenti a tempo indeterminato senza alcun margine di contrattazione.
La SLC CGIL di Siena proponeva invece di collocare i lavoratori in mobilità unicamente su base volontaria, ma “di fronte all’indisponibilità totale dell’Azienda e dell’Associazione Industriali nel ricercare soluzioni alternative alla proposta sindacale (CIGO, CIGS, contratti di solidarietà,…)” la SLC CGIL di Siena ha proclamato uno sciopero dell’intera giornata per venerdì 15 maggio ed un’assemblea delle maestranze per martedì 19.
“La SLC CGIL di Siena – commentano i sindacalisti – sosterrà i lavoratori attraverso le proprie strutture con eventuali, se necessarie, iniziative legali e non esclude anche altre possibili forme di mobilitazione dei lavoratori”.
“La posizione assunta dall’Azienda e dall’Associazione degli Industriali – conclude la SLC CGIL di Siena – è grave ed inaccettabile e colpisce esclusivamente i lavoratori e le loro famiglie”.

Siena, 13 maggio 2009

Argomenti: aziende, scioperi, SLC |

Azienda Ospedaliera: preoccupazione dei sindacati per uno stallo nella politica sanitaria

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 11, 2009

NOTA STAMPA

CGIL CISL e UIL di Siena esprimono preoccupazione per l’attuale fase di stallo nella politica sanitaria della AOUS (Azienda Ospedaliera Universitaria Senese).

Ritengono necessario ripartire ed accelerare nella fase di costruzione di percorsi diagnostico-terapeutici con particolare riguardo al percorso del malato oncologico e alla gestione delle attività di pronto soccorso e soprattutto per la gestione delle emergenze-urgenze. Riconfermano la necessità e l’urgenza di intervenire nella riduzione dei tempi di attesa di diverse prestazioni che non hanno visto nel tempo miglioramenti apprezzabili e che costringono i cittadini a rivolgersi al privato o a ritardi nei tempi di diagnosi e cura. A tal riguardo esprimono la propria contrarietà per il depotenziamento del Servizio di Senologia clinica, importantissimo strumento di prevenzione contro il tumore al seno, e per il ritardo nella diagnostica correlata al Pronto Soccorso che obbliga spesso i cittadini a lunghe code prima della dimissione o in attesa di un ricovero. I tempi lunghi di stazionamento dei pazienti al Pronto Soccorso – denunciati anche dagli organi di informazione – dimostrano che l’inserimento delle hostess al Pronto Soccorso rappresenta solo un’operazione di immagine che non risolve le criticità esistenti e che necessiterebbero di ben altri interventi di potenziamento della struttura. Constatano con preoccupazione il disservizio generatosi nel reparto di Radioterapia dove il guasto di un’apparecchiatura ha comportato nelle ultime settimane interruzioni di terapie e rinvii di appuntamenti con conseguente eccessivo allungamento delle liste di attesa per terapie considerate salva vita. Richiedono un attento monitoraggio delle fughe di pazienti verso altre strutture sanitarie allo scopo di evidenziare le lacune organizzative o cliniche che le determinano e la messa in atto delle opportune azioni correttive.

In merito a quanto esposto, CGIL CISL e UIL di Siena hanno chiesto un incontro urgente al Presidente della Conferenza dei Sindaci con l’obiettivo di verificare e monitorare le criticità segnalate ed intraprendere le iniziative più opportune per la loro soluzione.

CGIL CISL e UIL di Siena

Siena, 11 maggio 2009

Argomenti: Azienda Ospedaliera, CGIL, sanità |

“Terza età sicura”, martedì 12 maggio una tavola rotonda sugli anziani

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 8, 2009

“Terza età sicura: proposte e idee per il territorio”: è questo il titolo della tavola rotonda che si terrà martedì, 12 maggio, presso la Sala delle Lupe del Palazzo Pubblico di Siena, a partire dalle ore 9,30.
Durante la tavola rotonda, organizzata dallo Spi-Cgil di Siena, verranno effettuate proposte e lanciate idee per rafforzare e migliorare la sicurezza all’interno del territorio della Provincia di Siena.
Interverranno alla tavola rotonda: Maurizio Cenni, Sindaco di Siena; Giulio Cazzella, Prefetto di Siena; Luca Rugi; Massimo Della Giovampaola; Lorenzo Avanzati; Franco Baroni, Segretario generale Spi-Cgil Siena; Massimo Bontempi, Questore di Siena; Colonnello Antonio Marzo, Comandante provinciale Carabinieri di Siena.

La tavola rotonda in programma martedì 12 maggio è una delle prime iniziative che si collegano al progetto “Campagna sicurezza anziani” di Agenda 21 Locale di Siena, che ha ottenuto il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
Lo Spi-Cgil di Siena ha già effettuato circa trenta assemblee in tutto il territorio provinciale, dalle quali è emersa la ferma e precisa volontà degli anziani di avere risposte maggiori (e migliori) alla domanda di sicurezza.
Una necessità che si esplica non solo con un apporto di assistenza pratica in caso di bisogno (forze dell’ordine, assistenza sanitaria, ecc.), ma anche con la segnalazione di problemi ed eventuali miglioramenti sul territorio (ad esempio, una maggiore illuminazione in certe zone, la sistemazione di marciapiedi in altre).

Siena, 7 maggio 2009

Argomenti: anziani, pensionati, SPI |

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