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Stabilizzazione precari Università degli Studi di Siena

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 10, 2007

L’impegno della FLC (Federazione Lavoratori della Conoscenza) CGIL di Siena di portare avanti una piena e coerente attuazione della stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari universitari ha raggiunto un importante risultato per l’avvio delle procedure di stabilizzazione con la firma dell’“Accordo in materia di stabilizzazione dei contratti di lavoro a tempo determinato” siglato l’8 agosto scorso con l’Università degli Studi di Siena che è stato presentato oggi congiuntamente agli altri sindacati e all’Amministrazione dell’ateneo.
Dopo le proroghe dei contratti a tempo determinato, con questo documento si recepiscono appieno le possibilità di stabilizzazione previste dalla Finanziaria per l’anno 2007.
Questo risultato si deve principalmente al lavoro e all’impegno di tutte le precarie e i precari che con il Sindacato si sono riuniti in assemblea e discusso, elaborando insieme un processo per una completa attuazione delle possibilità di stabilizzazione previste dall’attuale legislazione.
L’Accordo è il frutto di una battaglia sindacale condotta contro il precariato che la FLC-CGIL porta avanti da anni e che ha prodotto importanti risultati, come il precedente “Protocollo di intesa per la Regolazione dei contratti di Collaborazione Coordinata e Continuativa” rinnovato quest’anno. Oggi, oltre a dare la possibilità a circa 260 tecnici e amministrativi di avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato da qui al 2010, imponendo all’Amministrazione una priorità di spesa in questa direzione, estende questo diritto anche ai C.E.L. (Collaboratori Esperti Linguistici).
Oltre a questi risultati abbiamo ottenuto l’impegno da parte dell’Amministrazione a considerare gli anni di precariato derivanti da contratti di collaborazione o a progetto come titoli importanti da spendere in futuri concorsi a tempo determinato e indeterminato che sono stati previsti nell’accordo stesso.
Altro impegno strappato all’Amministrazione è quello di valutare l’opportunità di reinternalizzare alcuni servizi e ripensare alcune forme di decentramento che finora, invece di razionalizzare le risorse a favore di un loro risparmio, hanno moltiplicato le spese e le forme di precariato.
Ora l’auspicio è che questo sia un segnale forte, concreto e promotore di altri interventi a favore delle lavoratrici e dei lavoratori degli altri atenei, a partire dall’Università per Stranieri di Siena.
Ma un altro passo c’è ancora da fare ed è quello di costringere le amministrazioni universitarie ed il governo ad affrontare tutte le altre forme di precariato nell’università, a partire dalle lavoratrici e dai lavoratori atipici e da quelli legati alla docenza, esclusi ingiustamente dalle norme della Finanziaria 2007. Per questo a livello nazionale e locale abbiamo avviato una vertenza per l’inserimento nella Finanziaria 2008 di misure per la stabilizzazione di tutte le precarie e i precari della Ricerca intitolandola significativamente “perché noi no”.

FLC-CGIL Siena

Siena, 10 settembre 2007

Argomenti: CGIL, FLC, precari, università |