cgil siena

« | Home | »

Sciopero metalmeccanici per il contratto: in Valdelsa presidio di 800 lavoratori con le bandiere listate a lutto

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 12, 2007

Ieri i lavoratori metalmeccanici della Valdelsa, in sciopero per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro, hanno aggiunto un momento di visibilità alla loro lotta mettendo in atto un presidio stradale sulla zona di confine tra le province di Siena e Firenze.
Le posizioni di Federmeccanica e Unionmeccanica, che secondo i sindacati sono insufficienti sul salario e quasi assenti su orario, mercato del lavoro e inquadramento, esasperano i metalmeccanici e li obbligano ad azioni di lotta.
“Il presidio di ieri, che ha registrato tra delegati e lavoratori oltre 800 manifestanti in rappresentanza di molte aziende della Valdelsa tra le quali Trigano, Rimor, Itla, Putsch, Fonderie Valdelsane, Imer, Ferroli spa – ha spiegato Luciano Binarelli della FIOM CGIL di Siena – dimostra la necessità, se mai ce ne fosse bisogno, di arrivare ad una rapida chiusura della vertenza contrattuale in termini di soddisfazione dei lavoratori sia come reddito che come diritti”.
La manifestazione ha visto i lavoratori con le bandiere listate a lutto in segno di solidarietà alle famiglie delle vittime della Thyssen Krupp, ma anche per sottolineare lo sdegno per quanto avvenuto nello stabilimento torinese e per evidenziare le ormai insostenibili situazioni in cui troppo spesso si opera nel mondo del lavoro.
“La gravità di quanto avvenuto – continua Binarelli – deve interessare non solo i metalmeccanici, ma tutte le parti in causa, se vogliamo che i dati statistici possano diventare solo un triste ricordo. Anche per questo abbiamo la necessità che le controparti diano velocemente delle risposte concrete sul versante del rinnovo contrattuale, al fine di limitare il gap economico che stritola oggi tutto il mondo del lavoro dipendente. Per fare questo abbiamo la necessità che tutti i soggetti interessati si impegnino con determinazione e senza demagogie, affinché si possa davvero immaginare un mondo del lavoro che nel pieno rispetto del codice civile e della Costituzione dia delle risposte concrete in termini di sicurezza, di libertà e di una vita dignitosa per i lavoratori e le loro famiglie”.

Siena, 12 dicembre 2007

Argomenti: CGIL, FIOM, infortuni, metalmeccanici, scioperi, sicurezza |