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Lavoro a turni: l’organizzazione del lavoro deve consentire la programmazione del tempo libero

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 9, 2008

Anche se nei rapporti di lavoro a tempo pieno la legge non disciplina lo jus variandi, sussistono, anche per questa tipologia lavorativa, le esigenze del lavoratore di programmabilità del tempo libero, stante il rilievo sociale che assume lo svolgimento di attività sportive, ricreative, culturali, sociali, politiche, scolastiche, o anche di un secondo lavoro, nel caso in cui non sia prevista una clausola di esclusiva.
Tale principio è stato ribadito dalla Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, nella sentenza n. 12962 del 21 Maggio 2008. In tale provvedimento la Corte richiama l’articolo 10 della legge 138/1958 il quale dispone che le aziende esercenti autoservizi pubblici di linea extraurbani adibiti al trasporto dei viaggiatori “devono affiggere i turni di servizio negli uffici, nelle autostazioni, nei depositi e nelle officine in modo che il personale ne possa prendere conoscenza”. Tale disposizione, imponendo al datore di lavoro di affiggere i turni, è intesa a consentire al lavoratore una ragionevole programmazione del proprio tempo in relazione agli impegni lavorativi e non può quindi essere interpretata nel senso che l’affissione possa avvenire a ridosso dell’inizio della prestazione. Il legislatore, imponendo, dunque, la pubblicizzazione dei turni e degli orari di lavoro ha inteso assicurare ai lavoratori interessati una conoscenza anticipata in un tempo ritenuto “ragionevole”. Né può, secondo la succitata sentenza, sostenersi che un tale ragionamento sarebbe applicabile solo al rapporto part-time (per il quale il legislatore ha espressamente previsto l’indicazione della collocazione temporale della prestazione lavorativa), giacché le esigenze di programmabilità del tempo libero, ravvisate dal legislatore nell’ambito del rapporto di lavoro part-time, sussistono, anche se in maniera meno pressante, all’interno del rapporto di lavoro a tempo pieno.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi agli Uffici Vertenze della CGIL di Siena.

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