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Ddl lavoro: CGIL, approvata una legge sbagliata e pericolosa

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 19, 2010

Ddl lavoro: CGIL, approvata una legge sbagliata e pericolosa
Secondo la Confederazione diversi i punti critici contenuti nel provvedimento: dalla certificazione in deroga ai CCNL e i vincoli al ruolo del giudice del lavoro, all’arbitrato e la clausola compromissoria da firmare all’atto dell’assunzione, fino all’introduzione dell’apprendistato a 15 anni
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19/10/2010

Il ‘ddl lavoro’ è legge. Con 310 voti favorevoli, 204 contrari e tre astenuti la Camera ha dato il via libera al provvedimento, dopo due anni di di rinvii, durante i quali si sono susseguite ben sette letture in aula. Immediate la reazione della CGIL, che nel pomeriggio aveva organizzato un presidio davanti a Montecitorio per sottolineare, nuovamente, la sua contrarietà ai contenuti del ‘collegato lavoro’.

Secondo il sindacato di Corso d’Italia siamo di fronte ad una legge “sbagliata” che “colpisce il futuro dei lavoratori”. A puntare il dito è il Segretario Confederale della CGIL, Fulvio Fammoni, che sottolinea come “durante la peggiore fase di crisi degli ultimi anni invece di approvare provvedimenti a favore dell’occupazione si abbassano i diritti”. Secondo il dirigente sindacale il governo e la maggioranza di centrodestra “si assumono così una grave responsabilità nei confronti dei lavoratori italiani, in particolare verso i più deboli: giovani, donne, disoccupati e immigrati”.

Diversi i ‘punti critici’ contenuti nel disegno di legge: “dalla certificazione in deroga ai contratti collettivi nazionali e i vincoli al ruolo del giudice del lavoro – elenca Fammoni -, all’arbitrato e la clausola compromissoria da firmare all’atto dell’assunzione per impedire la possibilità di ricorre a un giudice in caso di controversie”. Inoltre, aggiunge, “l’arbitro che sostituirà il giudice emetterà sentenza ‘secondo equità’ anche in deroga alle leggi e ai contratti nazionali”. Elementi che per la CGIL hanno “evidenti profili di incostituzionalità”.

Ma non solo, il ddl contiene l’introduzione dell’apprendistato a 15 anni “che abbassa l’obbligo scolastico e la soglia del lavoro minorile” e recupera “la delega sugli ammortizzatori sociali, prevista dal protocollo sul welfare del 2007, per approvare una legge però diversa da quello spirito scavalcando il Parlamento”.

La CGIL, assicura Fammoni, “attiverà immediatamente l’iniziativa di tutela delle persone contro gli effetti della legge, che è palesemente viziata; presenterà un appello sugli elementi di incostituzionalità; farà partire immediatamente una campagna d’informazione su come difendersi dagli effetti negativi della legge con la diffusione di materiali informativi in tutti i posti di lavoro”.

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