cgil siena

« | Home | »

Industria: Camusso, Italia non sta uscendo dalla crisi

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 22, 2011

Industria: Camusso, Italia non sta uscendo dalla crisi
Poco confortanti i dati ISTAT su ordinativi e fatturati per l’industria italiana, perchè come avverte il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso: “abbiamo un deficit e una caduta della produzione industriale che è stata enorme e continua ad essere molto consistente, tant’è che continuiamo ad avere volumi di Cassa integrazione e di CIG in deroga molti alti”
20/05/2011

da www.cgil.it

Prematuro parlare di ripresa economica per l’Italia. Purtoppo, come dichiarato dal Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso “l’Italia a differenza del resto dell’Europa, è un paese che non sta uscendo dalla crisi” benchè, i dati diffusi quest’oggi dall’ISTAT, rilevano a marzo una crescita degli ordinativi e dei fatturati per l’industria italiana, rispettivamente del 8,1% e del 2% su base mensile.

Dati, quelli resi noti dall’Istituto Nazionale di Statistica, poco confortanti perchè, avverte Camusso: “abbiamo un deficit e una caduta della produzione industriale che è stata enorme e continua ad essere molto consistente, tant’è che continuiamo ad avere volumi di Cassa integrazione e di CIG in deroga molti alti”. “Mese su mese – ha spiegato la leader del sindacato di Corso d’Italia – abbiamo degli scostamenti che appaiono grandiosi ma che nella totalità dell’anno non sono in realtà così significativi”.

Riferendosi in particolare alla crescita degli ordini che, come indicato dai dati ISTAT, è legata soprattutto alla “positiva performance del mercato estero” (+15,5%), il Segretario Generale della CGIL ha concluso “continua ad esserci parte dell’apparato produttivo che, essendo più dedito all’export, favorisce e usufruisce di una ripresa globale, ma, e questo è il problema, non ha impatto sull’assetto generale del Paese, dove invece continuano a diminuire redditi e consumi e c’è una gran parte dei servizi di manifattura che è del tutto bloccata”.

Argomenti: CGIL |