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Pensioni: misure crude da respingere

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 9, 2011

Pensioni: misure crude da respingere
La Confederazione avverte che con le ipotesi al vaglio del Governo in materia previdenziale per far fronte alla crisi “all’iniquità si aggiunge ulteriore iniquità” perchè “producono ingiustizie e approfondiscono le diseguaglianze”. Bisogna invece “recuperare le risorse necessarie dall’evasione, dalle grandi ricchezze e dalle rendite” » Crisi: SPI CGIL, basta colpire anziani e pensionati. Governo allo sbando e incapace
09/08/2011 da www.cgil.it

“Una manovra nata iniqua e che diventa ancora più cruda adottando misure che produrranno ingiustizie e diseguaglianze da respingere”. E’ quanto afferma il Segretario Confederale della CGIL, Vera Lamonica, commentando le ipotesi allo studio del governo, in materia previdenziale, per far fronte alla crisi.

Blocco delle pensioni di anzianità per 12-18 mesi; anticipo, già nel 2012, delle norme di allungamento dell’età pensionabile per le donne, ma anche un possibile anticipo dal 2013 al 2012 della riforma che aggancia l’età pensionabile alle aspettative di vita. Per quanto riguarda le pensioni di anzianità le ipotesi vanno da un blocco totale per un anno o 18 mesi ad un innalzamento dei requisiti, ossia la quota che somma età anagrafica a età pensionabile potrebbe essere portata nel 2013 da 97 a 100. Un’accelerazione dei tempi riguarderebbe invece l’allungamento dell’età pensionabile per le donne che potrebbe aumentare di un anno già a partire dal 2012, per poi aumentare un anno ogni due. E non più di un mese a partire dal 2020 per arrivare a 65 anni nel 2032, come previsto dalla manovra. Sempre tra le ipotesi al vaglio l’anticipo dal 2013 al 2012 della riforma che aggancia l’età pensionabile alle aspettative di vita, con la necessità dunque di lavorare tre mesi in più già a partire dal prossimo anno.

Sono queste le misure che il Governo sta rispolverando per far fronte alla crisi, e in merito alle quali Lamonica osserva come “all’iniquità si aggiunge ulteriore iniquità”. Si intravede infatti, spiega la dirigente sindacale “di cosa sarà fatto l’anticipo di bilancio: un ulteriore colpo alle pensioni di anzianità e l’adozione immediata di provvedimenti, già previsti dalla manovra”. Come, ricorda Lamonica “l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne nel privato e i tagli indiscriminati a tutto il territorio dell’assistenza: dall’indennità di accompagnamento, a quelle di invalidità e di reversibilità”.

Secondo la dirigente sindacale i provvedimenti al vaglio del Governo “sono misure da respingere”, perchè avverte Lamonica “producono ingiustizie e approfondiscono le diseguaglianze. Anziché colpire ancora una volta pensioni e assistenza – conclude – si recuperino le risorse necessarie dall’evasione, dalle grandi ricchezze e dalle rendite”.

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