cgil siena

« | Home | »

Oltre 200 lavoratori al presidio della RIMOR

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 14, 2011

“Grazie Simone” e “Radicofani ringrazia per la solidarietà”. Con questi due emblematici slogan scritti sugli striscioni, questa mattina a Poggibonsi gli oltre 200 lavoratori dei due stabilimenti della Rimor (Radicofani e Poggibonsi) hanno compostamente presidiato i cancelli della loro azienda per protestare contro la decisione della proprietà di voler procedere verso una Cassa Integrazione Straordinaria rinunciando alla possibilità di proseguire con la proroga del Contratto di Solidarietà.
“Lo strumento del Contratto di Solidarietà – spiega la FIOM CGIL di Siena – avrebbe garantito a tutti i lavoratori livelli retributivi dignitosi e soprattutto avrebbe dato la speranza di un futuro produttivo al sito di Radicofani, destinato invece ad un lento quanto inesorabile declino”.
Insieme ai numerosi operai oggi hanno incrociato le braccia anche moltissimi impiegati, solitamente più restii a certe forme di protesta. “A dimostrazione – sottolinea il sindacato – che tale situazione, contrariamente ai messaggi che sta tentando di far passare l’Azienda, preoccupa notevolmente tutti i lavoratori che ormai stentano sempre più a credere alle continue promesse e alle molteplici rassicurazioni fatte negli ultimi mesi dalla proprietà”.
Oggi sono le 70 famiglie dello stabilimento di Radicofani a rischiare seriamente il posto di lavoro, ma anche i lavoratori di Poggibonsi, tra l’altro già costretti la scorsa settimana a restare a casa in Cassa Integrazione Ordinaria, senza le tutele previste dal contratto di solidarietà, temono che la crisi, purtroppo ancora lontana dall’essere terminata, possa riservare loro la stessa.
“Con il presidio odierno – commenta la FIOM – i lavoratori hanno voluto dimostrare a Simone Niccolai, proprietario della Rimor, tutta la loro contrarietà verso la scelta della soluzione della CIGS, invitandolo a rivedere i suoi piani e a risedersi al tavolo con le Organizzazioni sindacali e le RSU per valutare seriamente l’alternativa ancora possibile del Contratto di Solidarietà”.
Senz’altro da sottolineare il bellissimo segnale arrivato da diverse realtà produttive della zona – Trigano, Vitap, Fantacci, Itla, solo per citarne alcune – che con delle delegazioni hanno voluto partecipare al presidio in segno di solidarietà verso i loro colleghi più sfortunati.
“Se con la crisi le aziende continuano a farsi la guerra – conclude il sindacato – i lavoratori viceversa si uniscono!”.

Poggibonsi, 13 ottobre 2011

Argomenti: aziende, FIOM |