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Rinviato tavolo su lavoro, il Governo cerca risorse per gli ammortizzatori

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 1, 2012

 Rinviato tavolo su lavoro, il Governo cerca risorse per gli ammortizzatori

 

 Con una nota diffusa in serata il Ministero di Via Veneto annuncia: serve tempo. La CGIL coglie positivamente il segnale: trovare i soldi è necessario per creare un sistema di tutele allargato e inclusivo. “Non è vero che il tema della protezione dei lavoratori dalla disoccupazione possa diventare un fatto assicurativo tra privati ma è uno dei grandi strumenti di politica sociale e come tale deve avere delle risorse”. Nei prossimi giorni il Ministero del Lavoro annuncerà la nuova convocazione, in attesa che il ministero dell’Economia fornisca le risposte adeguate

 

  01/03/2012 da www.cgil.it

Rinviato il nuovo round previsto per oggi (1 marzo) sulla riforma del mercato del lavoro. Con una nota diffusa ieri sera il Ministero del Lavoro ha annullato la riunione motivando la decisione con la necessità di “prendere tempo” per individuare le risorse necessarie da destinare alla riforma degli ammortizzatori sociali. Una decisione arrivata dopo il colloquio del pomeriggio a palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Mario Monti, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, il viceministro all’Economia, Vittorio Grilli, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, al termine del quale si è preso atto che al momento non ci sono soldi per costruire quel sistema di ammortizzatori – allargato e inclusivo secondo le intenzioni – prospettato più volte dal ministro Fornero.

La CGIL ha preso atto della decisione, considerando lo stop arrivato ieri come un segnale positivo, soprattutto per quanto riguarda le motivazioni addotte. Nella nota del dicastero del Lavoro, infatti, si legge: “La volontà di raggiungere un accordo con le parti sociali sulla Riforma del mercato del lavoro è un elemento condiviso da tutti. Per questa ragione, la riunione di quest’oggi a Palazzo Chigi ha portato alla decisione – si spiega nella nota – di prendere qualche giorno di tempo per individuare, pur nella comune consapevolezza della delicata situazione finanziaria del Paese, risorse da destinare a sostenere l’auspicata vera e profonda riforma degli ammortizzatori sociali”.

Servono quindi risorse, come la CGIL ha sostenuto dall’inizio della discussione e come il Governo sembra aver recepito. Il passaggio finale della nota del Ministero va infatti in questa direzione. “Il Governo ritiene che il tema delle risorse da destinare a tal fine, sia componente essenziale per la definizione del complessivo riordino del mercato del lavoro”. Sempre in serata, e ovviamente in relazione stretta con la riunione di ieri a palazzo Chigi, ambienti di governo facevano sapere che il ministro del Welfare, Elsa Fornero, ha avviato contatti con il ministero dell’Economia, nella persona del sottosegretario Vieri Ceriani, per cercare di trovare nelle pieghe del bilancio risorse pari a 1-2 miliardi di euro necessari a coprire la riforma degli ammortizzatori sociali allo studio del governo.

Il Governo sembra quindi “sposare” le posizioni della CGIL sulla necessità di sostenere la riforma degli ammortizzatori sociali, secondo la linea della copertura universale, con una adeguata dotazione di risorse. Non è possibile insomma varare un sistema di solo tipo assicurativo anche, e soprattutto, in un periodo di crisi come questo dove non è sostenibile un aumento dei contributi per lavoratori e imprese in modo esponenziale. Insomma, come ha spiegato ieri il segretario generale, Susanna Camusso: “Non è vero che il tema della protezione dei lavoratori dalla disoccupazione possa diventare un fatto assicurativo tra privati ma è uno dei grandi strumenti di politica sociale e come tale deve avere delle risorse”. Nei prossimi giorni il Ministero del Lavoro annuncerà la nuova convocazione, in attesa che il ministero dell’Economia fornisca le risposte adeguate.

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