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L.Stabilità: CGIL, sbagliato e iniquo, condiziona scelte prossimo governo

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 23, 2012

L.Stabilità: CGIL, sbagliato e iniquo, condiziona scelte prossimo governo

La Confederazione in un documento consegnato alle commissioni congiunte di Bilancio di Camera e Senato per le audizioni sul dd esprime le sue preoccupazioni per il provvedimento. “Sulla produttività è stata svelata l’intenzione dell’esecutivo: smantellare il Ccnl” » Scarica il testo: ‘Esame del disegno di legge sulla Legge di Stabilità 2012 e dei documenti di bilancio per il triennio 2013-2015’

23/10/2012 da www.cgil.it

Un provvedimento “sbagliato e in linea con la lunga serie di provvedimenti recessivi e depressivi degli ultimi mesi” e che contiene “ancora una volta misure fiscali inique e distorsive per la crescita del paese”. E’ il secco giudizio della CGIL sul disegno di legge di stabilità contenuto nel documento consegnato oggi dai rappresentanti della confederazione di Corso d’Italia alle commissioni congiunte di Bilancio di Camera e Senato per le audizioni sul ddl.

Secondo il sindacato infatti l’intero impianto del documento “abbatte la crescita del Pil e non costruisce le condizioni per la creazione di nuova occupazione; incide negativamente sull’inflazione, sui redditi, sui consumi e sugli investimenti, particolarmente sul potere d’acquisto dei salari e delle pensioni; porta con sé nuovi elementi di iniquità fiscale e di aggravio del prelievo tributario; riduce ulteriormente la spesa pubblica, il perimetro pubblico e i servizi; taglia risorse alla sanità e agli Enti Locali, limitandone nuovamente l’autonomia”. La CGIL punta poi il dito contro il metodo adottato dal governo: il testo approvato dal Cdm il 10 ottobre è diverso da quello presentato alle parti sociali il giorno prima, “e questo non è un aspetto marginale per la credibilità del governo”, si legge nel testo del sindacato, in riferimento all’operazione Iva-Irpef.

In realtà, spiega ancora la CGIL “si evidenzia la scelta prettamente elettorale del Governo che utilizza questo provvedimento per due obiettivi: dare al Paese il messaggio (il cui carattere fuorviante e demagogico si è però subito disvelato) che le politiche dei sacrifici comincino a dare risultati (come ha sostenuto il presidente Monti) e offrire un segnale ai grandi poteri economici e finanziari (esteri e interni) che il Governo farà di tutto per condizionare le politiche del futuro esecutivo, che uscirà dal voto popolare”. Per il sindacato, questi, “sono due messaggi chiari e preoccupanti che rendono ancora più forte ed urgente la necessità di una svolta politica ed economica”.

Da segnalare, infine, il riferimento alla misura di detassazione del salario di produttività: “Le vicende di questi ultimi giorni – si legge nel testo – hanno disvelato lo scopo del Governo che, drammatizzando il tema della produttività e attribuendolo alle esigenze di un Europa impigliata in ben altri guai, si proponeva, con una generosità di spesa finora estranea ai comportamenti fin qui tenuti, di smantellare il Ccnl e sostanzialmente di rendere strutturale la politica di deflazione salariale. Ma sono professori e banchieri che sognano un mondo – conclude la CGIL – che non funziona e non può funzionare, come la parte più lungimirante del sistema di imprese ha avvertito”.

Scarica il testo “Esame del disegno di legge sulla Legge di Stabilità 2012 e dei documenti di bilancio per il triennio 2013-2015” consegnato oggi alle commissioni riunite V (Bilancio, Tesoro e Programmazione) della Camera dei Deputati e 5° (Programmazione economica, Bilancio) del Senato della Repubblica

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