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Produttività: CGIL, accordo Sindacati-Confindustria passo in avanti

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 27, 2013

Produttività: CGIL, accordo Sindacati-Confindustria passo in avanti
In una nota la Confederazione esprime un giudizio positivo in merito all’accordo con Confindustria sulla detassazione del salario di produttività: “costituisce un passo in avanti importante nell’ambito delle relazioni industriali e, a nostro giudizio, andrà estesa a tutte le altre associazioni d’impresa per allargare così i benefici al maggior numero di lavoratori e lavoratrici”
24/04/2013 da www.cgil.it

“L’intesa raggiunta oggi tra CGIL, CISL, UIL e Confindustria, per dare attuazione al decreto e alla circolare del Ministero del Lavoro sulla detassazione del salario di produttività, è in linea con le previsioni dei contratti nazionali di lavoro e dell’accordo firmato tra le stesse parti il 28 giugno del 2011. L’intesa costituisce un passo in avanti importante nell’ambito delle relazioni industriali e, a nostro giudizio, andrà estesa a tutte le altre associazioni d’impresa per allargare così i benefici al maggior numero di lavoratori e lavoratrici”. E’ quanto afferma in una nota la CGIL.

“L’accordo – prosegue la nota –  riafferma il ruolo del contratto nazionale di lavoro come fonte primaria della contrattazione e favorisce la crescita della contrattazione di secondo livello valorizzando il ruolo delle Rsu. La CGIL favorevole alla detassazione del salario di produttività non firmò l’accordo sulla produttività tra governo e parti sociali del 21 novembre scorso in quanto non ne condivideva alcuni punti”.

“L’intesa di oggi supera l’accordo di novembre in quanto agisce essenzialmente sulla leva dei premi di produttività, di qualità, di redditività e di efficienza e su quella dell’orario di lavoro. Il tutto nell’ambito delle previsioni contrattuali attraverso la valorizzazione della contrattazione aziendale e tramite la possibilità di estendere, con le intese territoriali, i benefici della detassazione a quei lavoratori impiegati in aziende dove non è presente la rappresentanza sindacale”, conclude la CGIL.


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