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Imu: CGIL, esonerare chi ha una sola casa per uso abitativo

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 12, 2013

Imu: CGIL, esonerare chi ha una sola casa per uso abitativo
Reintrodurre la tassa di successione e avviare una seria lotta all’evasione degli affitti in nero, insieme ad un aumento progressivo dell’aliquota Imu su chi ha più case. Sono queste le proposte della Confederazione per il recupero delle risorse, presenti anche nella piattaforma unitaria alla base della manifestazione del 22 giugno a Roma ‘Lavoro è democrazia’.
12/06/2013 da www.cgil.it

“Andrebbe esonerato chi ha una sola casa per uso civile, così come chiediamo unitariamente con CISL e UIL nella piattaforma alla base della manifestazione del 22 giugno a Roma ‘Lavoro è democrazia’”. E’ la posizione della CGIL sulla revisione dell’Imu, espressa oggi dal segretario confederale Danilo Barbi nel corso di un’audizione alla commissione Finanze del Senato in previsione della riforma della tassazione sulla casa.

“La premessa da porre – ha aggiunto il dirigente sindacale – è che laCGIL  rivendica l’introduzione di un’imposta sulle grandi ricchezze, sia mobiliari che immobiliari, con una franchigia a 800mila euro e un’aliquota progressiva, che sia alternativa all’Imu”. Detto questo, Barbi ha poi sostenuto: “Se la discussione che si apre è su di una modifica dell’Imu, la nostra posizione è che sulla prima casa andrebbe abbattuta l’imposta introducendo un aumento della detrazione pari a 800/1.000 euro, facendo differenze tra le città in relazione al valore della rendita immobiliare”.

Per quanto riguarda invece il recupero delle risorse non incassate, “la CGIL  propone di reintrodurre la tassa di successione e di avviare una seria lotta all’evasione degli affitti in nero (che noi stimiamo avere un valore pari a 10 miliardi e che la cedolare secca non ha sanato), insieme ad un aumento progressivo dell’aliquota Imu su chi ha più case”, ha concluso Barbi.


 

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