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Ammortizzatori sociali: CGIL, firma decreti atto dovuto ma siamo ancora in emergenza. In assenza di risposte nuove mobilitazioni.

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 5, 2013

Ammortizzatori sociali: CGIL, firma decreti atto dovuto ma siamo ancora in emergenza. In assenza di risposte nuove mobilitazioni.
Assegnati 550 milioni a Regioni e Province autonome per la concessione o la proroga della Cassa integrazione in deroga per il 2013 ai lavoratori delle aziende in crisi. Per la Confederazione non basta, è urgente “un intervento ulteriore e risolutivo per tutto il 2013”, bisogna “iniziare a discutere la programmazione della spesa per il 2014”. E’ ora di fare “una seria riforma che estenda a tutti i lavoratori di tutti i settori e di qualsiasi dimensione di impresa il sistema di ammortizzatori, superando così il sistema della deroga”.
05/07/2013 Condividi su:  condividi su Facebook condividi su Twitter

“Cosa giusta ma non sufficiente, perché materialmente darà respiro ai lavoratori per qualche settimana in più”. Così il segretario confederale della CGIL, Serena Sorrentino, commenta la firma del decreto che assegna 550 milioni a Regioni e Province autonome per la concessione o la proroga della Cassa integrazione in deroga per il 2013 ai lavoratori delle aziende in crisi.

“Considerato che parte di quelle risorse, circa 170 milioni sono relative a spese del 2012, e che anche se avessero sbloccato l’intero miliardo appostato nel decreto saremmo arrivati a settembre – sottolinea il segretario della CGIL – ribadiamo l’urgenza di un intervento ulteriore e risolutivo per tutto il 2013 e di iniziare a discutere la programmazione della spesa per il 2014”.

“Nel frattempo – prosegue Sorrentino – occorre un intervento del Ministero sull’Inps affinché si accelerino i pagamenti fermi da troppi mesi per rispondere al disagio sociale crescente di lavoratori senza corresponsione degli assegni anche in media da 6/7 mesi”.

“Sentiamo parlare in queste ore di criteri e di modalità per ridurre le coperture degli ammortizzatori in deroga – aggiunge – pensiamo, invece, che sia giunto il momento di fare una seria riforma che estenda a tutti i lavoratori di tutti i settori e di qualsiasi dimensione di impresa il sistema di ammortizzatori, superando così il sistema della deroga”.

“Ma in assenza di ciò – conclude Sorrentino – non si può pensare che si lascino centinaia di migliaia di persone senza reddito e con un’unica prospettiva che è quella del licenziamento. Un governo che punta su ripresa e occupazione intanto dovrebbe tutelare quella che c’è, per cui trovino in fretta risorse sul 2013 e inizino ad affrontare il problema serio di una riforma in senso universale degli ammortizzatori che risponda ai limiti della legge 92 e del sistema della deroga. In assenza di risposte ricorreremo a nuove mobilitazioni”.

 


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