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CGIL Amiata: “A Floramiata non rimane altro che dichiarare pubblicamente se è in grado di gestire l’impresa in termini esclusivamente imprenditoriali”

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 21, 2014

Nell’iniziativa pubblica “Il lavoro in Amiata tra rischi e prospettive” che si è svolta ad Abbadia San Salvatore il 17 giugno scorso abbiamo evidenziato la complicata situazione di Floramiata Servizi, oltre alla sua importanza economica ed occupazionale per il territorio. Non è pensabile che di fronte a condizioni estremamente favorevoli messe a disposizione dalle istituzioni del territorio riguardo all’utilizzo del calore geotermico (l’Azienda paga l’energia il 90% in meno rispetto alla concorrenza) e della risorsa idrica, continuiamo ad avere una situazione economica e finanziaria drammatica.

Non possiamo accettare che il credito d’imposta, che poteva e doveva essere una grande risorsa per il rilancio dell’impresa, sia diversamente utilizzato per coprire i debiti della gestione corrente. Di fatto l’Azienda sta scivolando sempre di più in una gestione assistenziale che senza il contributo pubblico non è in grado di sopravvivere.

L’Amiata ha avuto nella sua recente storia altre esperienze di sistemi assistenziali che invece di creare sviluppo ed occupazione hanno, viceversa, determinato drammaticità sociali.

A questo punto all’Azienda non rimane altro che dichiarare pubblicamente se è in grado di gestire l’impresa in termini esclusivamente imprenditoriali; diversamente, per rispetto del territorio ma soprattutto dei dipendenti, la PROPRIETA’ individui altri scenari per un’onorevole uscita di scena.

Il coordinatore Cgil Zona Amiata Tiziano Lazzarelli

Abbadia San Salvatore, 21 luglio 2014

Argomenti: amiata, aziende, CGIL |