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Il Comitato Direttivo della CGIL di Siena a fianco del lavoratore licenziato dalla Metalzinco

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 11, 2014

sciopero metalzinco 101114Siena, 11 novembre 2014 – Il Comitato Direttivo della CGIL provinciale di Siena, riunitosi oggi presso la sede della Cassa Integrazione Assistenza, esprime la piena solidarietà nei confronti del componente RSU CGIL, nonché Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, della Metalzinco S.p.a. di Chiusi “che è stato ingiustamente ed illegittimamente licenziato” ed attraverso di lui “ai componenti della Rappresentanza sindacale aziendale e a tutto il personale dell’azienda”.

“Questo lavoratore – spiega il sindacato – è stato per anni un punto di riferimento per la Cgil ed ha sempre agito con spiccata sensibilità sindacale e in difesa della tutela delle condizioni di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Ancora non è iniziato l’iter parlamentare che vuole mettere in discussione l’articolo 18 e già assistiamo agli effetti che quelle modifiche potranno comportare per iniziativa di una classe imprenditoriale arcaica. Una classe dirigente che invece di pensare a chiedere politiche di sviluppo che possano favorire la creazione di nuove opportunità di lavoro ed impegnarsi in nuovi investimenti produttivi, si preoccupa di chiedere solo il taglio del costo del lavoro e dei diritti nel mentre riceve ingenti risorse da parte dello Stato”.

“La libertà e la dignità dei lavoratori, intesi in primo luogo come persone, – sottolinea la CGIL – non sono negoziabili. Il Comitato Direttivo provinciale esprime vicinanza al nostro iscritto ed alla sua famiglia e condanna l’atteggiamento della Metalzinco”.

“La CGIL è in campo – conclude l’organizzazione sindacale – per impedire che l’assenza di risposte che possano favorire la ripresa economica ed occupazionale si traducano in un disegno classista contro i lavoratori ed i pensionati. Pertanto, pur chiedendo ed auspicando un ripensamento da parte della Metalzinco, saremo a fianco del lavoratore e lo sosterremo in ogni sede, valutando la possibilità di costituirci parte civile nell’eventuale vertenza giudiziaria che dovesse essere intentata a sua tutela”.

Argomenti: CGIL, valdichiana |