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Bilancio e auspici per il nuovo anno negli auguri di Susanna Camusso

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 2, 2015

Bilancio e auspici per il nuovo anno negli auguri di Susanna Camusso</p><br /><br /><br /><br />
<p>"Il 2014 è stato un anno segnato da passaggi importanti, dentro e fuori la Cgil. A maggio abbiamo celebrato il nostro XVII Congresso; abbiamo vissuto centinaia di vertenze importanti; abbiamo siglato accordi, rinnovato contratti, salvato - grazie anche alla vostra forza e determinazione- migliaia di posti di lavoro. Siamo scesi in piazza per chiedere politiche concrete per il lavoro e per dire di no a norme che il lavoro non lo aiutano, che non aiutano i giovani e non danno risposte nemmeno alle troppe persone rimaste bloccate dalla riforma Fornero. I nostri cortei hanno visto sfilare assieme precari e pensionati uniti in un'unica battaglia per il futuro e i diritti. Di tutti. </p><br /><br /><br /><br />
<p>Ci aspetta un anno complesso, fatto di altre battaglie e di impegno. Noi saremo nei territori, nelle Camere del Lavoro e nelle sedi dei Patronati dei grandi e dei piccoli comuni per supportarvi e per difendere il lavoro e i lavoratori. Anche quelli che un lavoro oggi non lo hanno. Perché i diritti vanno estesi, non tolti o frantumati. E vanno riconosciuti a tutti i lavoratori senza date, senza prima, dopo, fino a ...</p><br /><br /><br /><br />
<p>I miei auguri vanno in primo luogo a loro a chi oggi è più che mai in cerca di lavoro, a chi non l'ha ancora trovato, a chi non l'ha avuto, a chi è in cassaintegrazione o in mobilità, a tutto coloro che passeranno queste giornate di festa in azienda a difendere il proprio futuro e quello del lavoro italiano. Auguri e vicinanza a chi è in difficoltà, a chi sta perdendo la  speranza, a chi stanotte avrà gli occhi lucidi perché non vede prospettive.</p><br /><br /><br /><br />
<p>I miei auguri a chi un lavoro ce l'ha, a chi lotta per i diritti propri e per quelli altrui, ai giovani e agli anziani che gli uni dagli altri hanno molto da imparare e molto da insegnare. Auguri ai migranti, agli sfruttati, ai nuovi schiavi che sono tanti, troppi per un paese civile. </p><br /><br /><br /><br />
<p>A tutti un augurio di speranza. A tutti una certezza: non vi lasceremo soli. </p><br /><br /><br /><br />
<p>Per un 2015 che sorrida al lavoro e...alla lotta! </p><br /><br /><br /><br />
<p>Buon 2015. Buon anno nuovo! "
31 dicembre 2014 alle ore 20.39
Bilancio e auspici per il nuovo anno negli auguri di Susanna Camusso
“Il 2014 è stato un anno segnato da passaggi importanti, dentro e fuori la Cgil. A maggio abbiamo celebrato il nostro XVII Congresso; abbiamo vissuto centinaia di vertenze importanti; abbiamo siglato accordi, rinnovato contratti, salvato – grazie anche alla vostra forza e determinazione- migliaia di posti di lavoro. Siamo scesi in piazza per chiedere politiche concrete per il lavoro e per dire di no a norme che il lavoro non lo aiutano, che non aiutano i giovani e non danno risposte nemmeno alle troppe persone rimaste bloccate dalla riforma Fornero. I nostri cortei hanno visto sfilare assieme precari e pensionati uniti in un’unica battaglia per il futuro e i diritti. Di tutti.
Ci aspetta un anno complesso, fatto di altre battaglie e di impegno. Noi saremo nei territori, nelle Camere del Lavoro e nelle sedi dei Patronati dei grandi e dei piccoli comuni per supportarvi e per difendere il lavoro e i lavoratori. Anche quelli che un lavoro oggi non lo hanno. Perché i diritti vanno estesi, non tolti o frantumati. E vanno riconosciuti a tutti i lavoratori senza date, senza prima, dopo, fino a …
I miei auguri vanno in primo luogo a loro a chi oggi è più che mai in cerca di lavoro, a chi non l’ha ancora trovato, a chi non l’ha avuto, a chi è in cassaintegrazione o in mobilità, a tutto coloro che passeranno queste giornate di festa in azienda a difendere il proprio futuro e quello del lavoro italiano. Auguri e vicinanza a chi è in difficoltà, a chi sta perdendo la speranza, a chi stanotte avrà gli occhi lucidi perché non vede prospettive.
I miei auguri a chi un lavoro ce l’ha, a chi lotta per i diritti propri e per quelli altrui, ai giovani e agli anziani che gli uni dagli altri hanno molto da imparare e molto da insegnare. Auguri ai migranti, agli sfruttati, ai nuovi schiavi che sono tanti, troppi per un paese civile.
A tutti un augurio di speranza. A tutti una certezza: non vi lasceremo soli.
Per un 2015 che sorrida al lavoro e…alla lotta!
Buon 2015. Buon anno nuovo! “

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