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Opera Metropolitana di Siena Onlus: prosegue il percorso di conciliazione

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 19, 2016

duomo siena dal facciatone (4)Opera Metropolitana di Siena Onlus: prosegue il percorso di conciliazione

FP CGIL e RSU: “Totalmente inopportuno un attacco ai rappresentanti sindacali”

Siena, 19 febbraio 2016 – I lavoratori dell’Opera Metropolitana di Siena Onlus sono ancora in stato di agitazione e le ultime dichiarazioni pubbliche del Rettore Gian Franco Indrizzi certo non calmano gli animi.

“A seguito di un primo incontro tra le parti avvenuto presso il palazzo prefettizio – spiegano FP CGIL e RSU – e in attesa che l’Amministrazione avvii le misure concordate per ripristinare uno stato di correttezza e rispetto dei diritti e che si svolga un secondo incontro (previsto per il 1 marzo), appare totalmente inopportuno e fuori luogo un attacco ai rappresentanti sindacali”.

“Il Rettore – proseguono i sindacati – sostiene che il comportamento della RSU potrebbe danneggiare il personale coinvolto nei servizi esternalizzati. Se l’Opa ritiene necessarie le prestazioni dei lavoratori, allora proceda subito alla loro assunzione, mettendo fine alla situazione di precariato in cui vivono da molti anni. Perché tutti coloro che lavorano per l’Ente, a parità di ruoli e responsabilità, non devono avere lo stesso status contrattuale nazionale previsto per i dipendenti delle Fabbricerie (CCNL), trovandosi così in un eterno precariato? Noi crediamo, come afferma anche Indrizzi, che l’obbiettivo comune sia quello di ‘valorizzare il patrimonio di una città che deve ripartire dalla cultura che sostenga l’economia, con forze che possiamo mettere in campo all’altezza del compito’. Non vale per i lavoratori? Stabilizzare quel personale che presta la sua opera in ditte appaltatrici o sub-appaltatrici renderebbe davvero un servizio alla città e alla sua economia!”.

“Ricordiamo che il Giudice del Lavoro ha già condannato in primo grado l’Opera Metropolitana a riconoscere i diritti dei dipendenti che si sono opposti ad una pretesa cessione di ramo d’azienda, – sottolineano le rappresentanze sindacali – ma l’Ente continua ad esternalizzare i servizi a tutela del patrimonio artistico (core business della Fabbriceria) ad una società privata, l’Opera Laboratori Fiorentini, rinunciando tra l’altro a gestire direttamente un flusso economico che supera 5 milioni di euro all’anno”.

“In merito all’idea del Rettore che la RSU voglia essere coinvolta più direttamente nella gestione quasi diretta del personale, – aggiungono FP CGIL e RSU – rispondiamo che si chiama invece ‘collaborazione’ (come previsto dall’Art. 46 della Costituzione Italiana) e che per noi, rappresentanza sindacale e non ‘controparte’, è sufficiente svolgere in autonomia la funzione che i lavoratori e la legge ci assegnano. E per questo, siamo i primi a richiedere ‘onestà e rispetto delle regole’, l’unico binomio che può portare a rapporti sereni e costruttivi nell’interesse generale, dei lavoratori, della Fabbriceria e della città”.

“Infine teniamo a precisare che la RSU non ha presentato né esposti né denunce – concludono i rappresentanti sindacali – ma se l’Amministrazione non ha niente da nascondere non deve temere nulla, anzi avrà la possibilità di dar prova di integrità e indubbia moralità. Così come siamo convinti che sia ancora possibile trovare un percorso di conciliazione, a patto che la strumentalizzazione politica o gli interessi economici non minino o compromettano questo cammino, e che si lavori insieme per la tutela dei diritti e dei doveri di tutte e di tutti”.

Argomenti: FP |