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#STOPFASCISMO

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 15, 2018

Riportiamo l’ultimo comunicato della CgilGenova dove venerdì sera un gruppo di neofascisti ha aggredito alcune persone che attaccavano manifesti. Serve una reazione ferma e decisa delle autorità che non può limitarsi a considerare questi episodi come occasionali. Risvegliamo le coscienze. #Stopfascismo
#Antifascistisempre

“La violenta aggressione subita da alcune persone che stavano attaccando manifesti venerdì sera da parte di un gruppo di neofascisti, è soltanto l’ultimo fatto, in ordine temporale, che segna l’escalation di questi gruppi criminali.

Sono troppi ormai i casi che si stanno verificando nella nostra città e non possono più essere catalogati come “episodi” isolati.

Non abbiamo volutamente fatto loro pubblicità quando le nostre sedi son state oggetto di scritte e volantinaggi oltraggiosi.

Ma ora si sta superando ogni limite.

Come era prevedibile si sta cercando il salto di qualità criminale: cos’altro sono le coltellate, di cui è stato vittima un ragazzo venerdì sera, se non un tentativo di omicidio?

La sottovalutazione dei fatti precedenti non può più essere tollerata! Non lo sarà da noi, che abbiamo l’antifascismo nel nostro dna e che ricordiamo benissimo le parole che il 30 giugno 1960 pronunciò a Genova Sandro Pertini, futuro Presidente della Repubblica.

Non può più esserlo dalle forze dell’ordine e dalla magistratura: siamo ancora di fronte a “quattro cretini” o ci si vuol rendere conto che esiste un disegno illegale e violento?

Non servono nuove leggi per ntervenire, basta applicare quelle che ci sono e che definiscono il fascismo un reato.

Non può esserlo dalle Istituzioni locali, democraticamente elette.

Il Consiglio Comunale si appresta a discutere (e probabilmente a votare a maggioranza) un ordine del giorno pilatesco che non prende una posizione precisa.

Non è più il tempo di mediazioni.

Non si può continuare a mettere sullo stesso piano, anche dal punto di vista storico e quindi commemorativo, chi diede la vita per la libertà e chi fu la mano armata dei nazisti e dei loro servi fascisti.

Così si legittimano e si proteggono i fatti di questi mesi.

Il Sindaco è anche presidente del Comitato provinciale Antifascista: prenda una netta posizione di condanna e dimostri di meritare questa carica.

Genova è Medaglia d’oro per quanto i suoi cittadini fecero nel 1945: non è un problema di destra o sinistra, la libertà e la democrazia sono valori universali, antiteci al fascismo.

Chi oggi tace di fronte a questi fatti o si gira dall’altra parte, sappia che fa solo un favore a questi criminali.

La Cgil di Genova, oltre a dare una sincera e concreta solidarietà alle vittime di questa aggressione, promuove con i propri delegati ed i propri gruppi dirigenti un momento di approfondimento sul valore dell’antifascismo e dell’antirazzismo, per il pomeriggio del giorno 24 gennaio presso la Sala Chiamata del Porto.

Serve un profondo e capillare lavoro sociale, culturale, informativo, servono politiche che superino le diseguaglianze e promuovano la tolleranza, ma non va assolutamente trascurata la vigilanza e la mobilitazione.

Ciò che i nostri genitori e i nostri nonni hanno sconfitto 70 anni fa, non tornerà”.

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