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Solidarietà europea: il 28 giugno tutti i Governi facciano la propria parte per l’accoglienza!

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 26, 2018

da fb CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro

🤝 Insieme diamo forza a un’azione concreta!
Giovedì 28 i governi europei voteranno: diciamogli insieme di cambiare politiche sull’immigrazione!

🌍1️⃣ vai al sito e aderisci all’appello ✍️
http://europeansolidarity.eu/it/
2️⃣ Domani, mercoledì 27 sarà una giornata di iniziative coordinate in tutta Europa. Se non potete partecipare fisicamente, fatelo via social. Dalla pagina 👉 http://europeansolidarity.eu/it si possono inviare ai leader dei governi europei messaggi via twitter cliccando sulle rappresentazioni dei Capi di governo
3️⃣ Condividiamo sui social messaggi di adesione e sostegno con gli hashtag #changeDublin #EuropeanSolidarity #solidarietàeuropea.
Il 28 giugno il Consiglio europeo discute di immigrazione: i Governi votando potranno dare sostanza al principio di solidarietà su cui si è fondata l’Unione europea. Il Parlamento europeo ha già votato a larga maggioranza per superare l’ingiusto criterio del “primo Paese di accesso” e sostituirlo con un sistema di ricollocamento automatico che valorizza i legami significativi dei richiedenti e impone a tutti i Paesi di fare la propria parte.
Chiedere asilo in Europa è un diritto, ma regole e politiche ingiuste continuano a far pagare a chi cerca rifugio l’incapacità dei Governi di affrontare sfide comuni.
La battaglia per la solidarietà europea non si fa sulla pelle delle persone in mare ma cambiando le regole sbagliate come il Regolamento di Dublino che lasciano le maggiori responsabilità sui Paesi di Confine.

Solidarietà europea: il 28 giugno tutti i Governi facciano la propria parte per l’accoglienza!
Pubblicato il 23/06/2018 da www.cgil.it

Il 28 giugno il Consiglio europeo discute di immigrazione: i Governi hanno la responsabilità storica di dare sostanza al principio di solidarietà su cui si è fondata l’Unione europea.
Chiedere asilo in Europa è un diritto, ma regole e politiche ingiuste continuano a far pagare a chi cerca rifugio l’incapacità dei Governi di affrontare sfide comuni con risposte comuni, come successo alle 629 persone bloccate in mare sull’Aquarius. La battaglia per la solidarietà europea non si fa sulla pelle delle persone in mare ma cambiando le regole sbagliate come il Regolamento di Dublino, che lasciano le maggiori responsabilità sui Paesi di Confine. Il Parlamento europeo ha già votato a larga maggioranza per superare l’ingiusto criterio del “primo Paese di accesso” e sostituirlo con un sistema di ricollocamento automatico che valorizza i legami significativi dei richiedenti e impone a tutti i Paesi di fare la propria parte.
Un’altra Europa c’è già, un’Europa che accoglie, aperta e solidale: facciamola vedere!
Il 27 giugno riempiamo le piazze d’Europa con barchette di carta per chiedere a tutti i Governi europei di fare la propria parte, di cambiare il Regolamento di Dublino nella direzione già indicata dal Parlamento europeo e di aprire vie legali e sicure per l’accesso in tutti i Paesi UE.
Aderite all’appello e il 27 giugno diamo vita alla prima grande mobilitazione europea per la solidarietà!

Per ulteriori informazioni EuropeanSolidarity.eu

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