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Pienza: secondo sciopero delle lavoratrici di Bottega Verde contro la chiusura del negozio.

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 26, 2021

Pienza: oggi secondo sciopero delle lavoratrici di Bottega Verde contro la chiusura del negozio.

Il sindacato prosegue con la raccolta firme e chiama in causa il Comune.

Pienza, 26 luglio 2021 – Prosegue la mobilitazione contro la chiusura dello storico primo negozio di Bottega Verde a Pienza, prevista per agosto.

Oggi si è svolto il secondo sciopero delle tre lavoratrici e sta già prendendo quota, con oltre 400 adesioni nei primi giorni, la raccolta firme promossa dalla FILCAMS CGIL (basta inviare una email a nonchiudetebottegaverdepienza@gmail.com con nome e cognome e la frase ‘aderisco alla vostra petizione’).

“Per queste tre donne la speranza di trovare un nuovo posto di lavoro – sottolinea il sindacalista Michele Trabalzini – sono poche. L’eventuale ricollocazione ipotizzata dall’azienda, probabilmente un bluff, potrebbe consistere, ma prima due aziende devono trovare un’intesa, in un’assunzione per alcuni mesi all’anno da parte di una terza azienda collegata anch’essa alla casa madre, che comunque dovrà fare una selezione per decidere chi prendere e chi scartare. Per la proposta, invece, di un trasferimento nel punto vendita di Bologna, inutile dire che per chi ha cinquant’anni e una vita costruita a Pienza si tratta di un’alternativa irricevibile”.

“E poi ne va dell’orgoglio della nostra terra, – prosegue Trabalzini – perché bisogna ricordare che Bottega Verde ha origine da una piccola erboristeria familiare pientina sorta nel 1972 proprio nel centro della cittadina. Si è messa poi a produrre e commercializzare cosmetici a base naturale sfruttando con il marketing il fascino e la bellezza di questo territorio come volano per avviare un’impresa che oggi conta 400 negozi e migliaia di dipendenti, tanto da diventare la prima catena di cosmetica monomarca in Italia. Un utilizzo improprio, a fini economici, del nome, dell’ambiente e del prestigio di Pienza, della Val d’Orcia e della Toscana”.

“Proprio per questo, oltre alla cittadinanza, – conclude Trabalzini – abbiamo coinvolto anche le Istituzioni a partire dal Comune, infatti questa settimana verrà presentato un ordine del giorno in Consiglio Comunale”.

Argomenti: FILCAMS |