Sei Toscana: accordo sindacale per la stabilizzazione di lavoratori in somministrazione
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 22, 2018
Sei Toscana: accordo sindacale per la stabilizzazione di lavoratori in somministrazione
Siena, 22 marzo 2018 – Oggi, 22 marzo 2018, si è svolto l’ultimo incontro sindacale con Sei Toscana per la firma di un accordo che prevede la stabilizzazione di personale precario in base ad anzianità di servizio maturata negli ultimi anni sia in Sei Toscana che nei gestori in essa confluiti.
“Finalmente – annuncia la FP CGIL Toscana congiuntamente alle organizzazioni territoriali FP CGIL e NIDIL CGIL insieme alla RSU CGIL – dopo mesi di trattative siamo arrivati alla conclusione di un percorso molto difficile grazie al quale diversi lavoratori potranno essere stabilizzati ed avere un futuro con delle certezze in più! Esprimiamo grande soddisfazione per l’obbiettivo raggiunto, soprattutto in un contesto generale di forte e diffusa precarietà”.
“A breve – aggiungono i sindacati dei territori di Arezzo, Grosseto, Livorno e Siena, – verranno organizzate delle assemblee per informare meglio tutti i lavoratori sul percorso che verrà intrapreso per le prossime assunzioni in azienda”.
Argomenti: FP |
Guggiari richiama le Istituzioni sul problema strade
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 22, 2018
Guggiari richiama le Istituzioni sul problema strade
Il Segretario della CGIL: “153 buche tra Poggibonsi e Siena”
Siena, 22 marzo 2018 – Qualche tempo fa tra Ministro alle Infrastrutture, Presidente dell’ANAS, ecc. i guru degli interventi su gran parte della nostra viabilità si presentarono a Siena accolti da non poche Amministrazioni locali per spiegarci quante operazioni erano state fatte, in particolare sulle nostre strade, e quante ne sarebbero state fatte nei prossimi anni, a partire dal raccordo Siena-Firenze.
Tutti – ad eccezione del Sindaco di Siena, se non ricordo male, che avanzò qualche perplessità – dipinsero una storia scritta e da scrivere quasi idilliaca. Addirittura che era stato predisposto il monitoraggio sui lavori effettuati, inesistente fino a pochi mesi prima.
Mentre scrivo ho notizia di un ennesimo incidente sulla corsia sud della Siena-Firenze accorso evidentemente dopo il mio passaggio per recarmi al lavoro a Siena, non so se favorito dal cantiere volante allestito poco dopo Monteriggioni o meno. Spero non ci siano gravi conseguenze per le persone, ma è un fatto che anche questi sono accadimenti che si verificano spesso su quella strada.
Stamani tuttavia mi sono deciso a fare una cosa che da tempo stavo meditando: contare le buche che da Poggibonsi a Siena si incontrano sul raccordo. Bene, transitando sulla corsia di destra direzione sud ne ho contate, sicuramente per difetto, 153: alcune sono quasi crateri. Il problema riguarda un po’ tutta la provincia, lo sappiamo, a partire dalla Siena-Bettolle. E non mi si dica che le abbondanti piogge delle ultime settimane hanno determinato queste condizioni, sarebbe un’offesa a chi transita le strade giornalmente.
Dunque queste sarebbero le attenzioni riservate alla nostra viabilità? Incidenti, file, sassi che ti arrivano sulla carrozzeria a go-go, qualità degli interventi, mancanza di controlli e monitoraggio che facciano scattare gli stessi prontamente prima che un deterioramento diventi buca… Tutto ciò sarebbe ancora più importante con una certa ripresa del traffico pesante che ovviamente può causare una maggiore usura del manto stradale.
Non sono un tecnico e non posso dare giudizi a questo livello, ma come guidatore l’impressione che ho è che le strutture della Siena-Firenze e forse anche della Siena-Bettolle non siano adeguate, a meno che la qualità degli interventi di riparazione non sia in linea con i bisogni, non so se anche con gli obbiettivi degli appalti.
Credo sia abbastanza chiaro a tutti che se dovessimo dirottare tutto il traffico, anche per brevi tratti, sulla viabilità ordinaria, per la nostra provincia sarebbe la paralisi. Sono quindi di nuovo a sollecitare attenzione sul tema. Io spero e chiedo, anche a fronte di una evidente arretratezza del nostro sistema ferroviario locale (mancanza doppio binario) che tutte le Istituzioni si facciano portavoce di questa situazione presso gli organi competenti e si possa davvero contare su una attenzione in linea con le evidenti necessità.
Le strade sono una vetrina per il turismo che approda su un territorio, sono essenziali per lo sviluppo produttivo, sono basilari per gli spostamenti dei cittadini, ad esempio per lavoro o per curarsi, non possiamo farne a meno. E la politica degli investimenti pubblici va ripensata. L’austerity, il pareggio di bilancio, stano erodendo dalla sanità alla scuola, alla viabilità, ecc. le condizioni di uguaglianza e di convivenza democratica in questo paese e vanno profondamente ripensate.
Claudio Guggiari, Segretario Generale CGIL Siena
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Sabato 24 marzo porte aperte della CGIL a Siena, Poggibonsi e Sinalunga
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 21, 2018
Sabato 24 marzo porte aperte della CGIL a Siena, Poggibonsi e Sinalunga: indennità di disoccupazione, pensioni, invalidità e molto altro
Siena, 21 marzo 2018 – Sabato 24 marzo aperture straordinarie della CGIL in tutta Italia per la ‘giornata della tutela individuale’. In provincia di Siena saranno aperte dalle ore 9 alle 12 tre Camere del Lavoro: Siena (La Lizza 11), Poggibonsi (Piazza Matteotti 8) e Sinalunga (via Luciano Lama 5).
Con lo slogan “Ad ognuno il diritto alla tutela” la CGIL vuole far emergere l’intensa attività di assistenza individuale che ogni anno assicura a milioni di persone. Saranno a disposizione dei cittadini sia i Servizi (Patronato INCA, Uffici Vertenze Legali e CAAF) che le Categorie sindacali, a sottolineare lo stretto legame tra l’attività di tutela individuale e quella collettiva esercitata dal Sindacato.
L’esperienza, già realizzata più volte, vedrà il coinvolgimento di tutti gli operatori e operatrici della CGIL che offriranno i loro servizi e daranno tutte le informazioni necessarie sulle prestazioni di welfare, pensioni, previdenza, infortuni, malattie professionali, permessi e congedi per maternità/paternità, invalidità civile, politiche migratorie e su tanto altro ancora, come il controllo delle buste paga e il recupero dei crediti da lavoro, il 730, l’ISEE e i servizi fiscali.
Nell’occasione, ricorda il Patronato INCA, sarà possibile richiedere anche l’indennità di disoccupazione agricola (domanda che scade sabato 31 marzo p.v.).
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📌 1Maggio a Prato per salute e sicurezza sul lavoro.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 21, 2018
da fb CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro
📌 1Maggio a Prato per salute e sicurezza sul lavoro.
👉 Era gennaio quando Luca è rimasto incastrato nel tornio che lo ha schiacciato. Non ha avuto scampo. Aveva appena 19 anni. Qualche giorno fa è successo a Sarzana, Gabriele stava completando un lavoro di sabbiatura all’interno di un capannone industriale quando qualcosa è andato storto. I colleghi hanno sentito uno un boato e poi, basta, non c’è stato più nulla da fare. Il 9 febbraio scorso due incidenti mortali con dinamiche simili in due diverse aree del Paese: a Torino un’operaio edile è precipitato da un’altezza di 10 metri morendo sul colpo. Aveva sess’anni. In quelle stesse ore, vicino Perugia, volava giù da un’impalcatura un operaio di origini sudamericane. Anche per lui non c’è stato scampo. Senza scordare il 17 gennaio, alla Lamina di Milano, 4 operai morti avvelenati dai gas prodotti dentro un forno nel quale stavano lavorando. Il più giovane aveva 43 anni, il più anziano 62. Ancora non si comprende come sia potuto accadere. Alla Lamina, dicono, sempre molto attenti sulla sicurezza.
È una lista interminabile quella dei morti sul lavoro che nel 2017 sono stati 1.029, in aumento rispetto al 2016. Come i aumento è l’età media delle vittime. Per via della ripresa, si dice. Si torna a lavorare e gli incidenti, si sa, capitano. E invece non dovrebbero. Servirebbe maggiore attenzione, prevenzione, manutenzione degli impianto e investimenti in sicurezza. Perché la sicurezza è un costo, certo. Ma non è una costo comprimibile, rinunciabile.
Così quest’anno, Cgil Cisl e Uil hanno deciso di dedicarlo alla sicurezza e alla salute nei luoghi di lavoro, il 1 Maggio, festa dei lavoratori. La tradizionale manifestazione unitaria si terrà a Prato dove sotto le bandiere delle tre organizzazioni sindacali si sfilerà per ricordare che la vita e la salute non hanno prezzo e non possono essere le voci sulle quali fare risparmi❗️
➡️ http://bit.ly/2IFVm60
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INCA CGIL: IL MARTEDI’ ORARIO CONTINUATO A SIENA
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 20, 2018
PATRONATO INCA CGIL: IL MARTEDI’ ORARIO CONTINUATO A SIENA
Ricordiamo che IL MARTEDI’ il Patronato INCA CGIL della sede di Siena (La Lizza 11) effettua orario continuato 8.30-18.30
Argomenti: CGIL, INCA, patronato, servizi |
Patronato INCA Monteroni d’Arbia: domani chiuso ma oggi aperto
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 19, 2018
DOMANI il Patronato INCA di Monteroni d’Arbia rimarrà CHIUSO
ma OGGI POMERIGGIO SARA’ APERTO
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Lavoro: FDV Cgil, ore lavorate (-5,8%) e unità di lavoro (-4,7%) rispetto al 2008, peggiora la qualità dell’occupazione
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 19, 2018
Roma, 17 marzo – “Nel quarto trimestre 2017 le ore lavorate sono state 667 milioni in meno rispetto al primo trimestre 2008 (- 5,8%). Calano di quasi 1,2 milioni anche le unità di lavoro (-4,7%)”. È quanto emerge dallo studio “Lavoro: qualità e sviluppo” elaborato dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio della Cgil.
“Nell’Unione Europea a 15, – si legge nello studio – oltre all’Italia, anche Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda presentano nel quarto trimestre 2017 un numero di ore lavorate inferiore rispetto ai livelli che precedono la crisi (primo trimestre 2008). In Italia, però, lo scarto tra le due variazioni (occupati, ore lavorate), entrambe negative, è particolarmente marcato. E questo andamento è legato al peggioramento della qualità dell’occupazione nel nostro Paese. Negli ultimi cinque anni, infatti, sono aumentati fortemente i part-time involontari e, soprattutto negli ultimi due, le assunzioni a tempo determinato, portando l’area del disagio (attività lavorativa di carattere temporaneo oppure a part-time involontario) a 4 milioni 571mila persone, il dato più alto dall’inizio delle nostre rilevazioni. Peggiorano anche le condizioni dei lavoratori a tempo determinato, con un significativo incremento del part-time (+55% fra il 2015 e il 2017) e del numero dei contratti di durata fino a 6 mesi, passati da meno di 1 milione nel 2013 a più di 1,4 milioni nel 2017”.
Per il presidente della Fondazione Di Vittorio, Fulvio Fammoni, “Il numero totale degli occupati, pur importante, rappresenta un’immagine molto parziale della condizione del lavoro in Italia, dove la qualità dell’occupazione è in progressivo e consistente peggioramento. È evidente dai dati, che la ripresa non è in grado di generare occupazione quantitativamente e qualitativamente adeguata, con una maggioranza di imprese che scommette prevalentemente su un futuro a breve e su competizione di costo. Come pure è evidente che è necessario intervenire sulle attuali norme legislative che regolano il mercato del lavoro che incidono in modo negativo sulla qualità del lavoro stesso”.
“Incrementare gli investimenti, rafforzare gli ammortizzatori, riordinare le tipologie contrattuali”. Sono le tre direttrici che la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti individua per un mercato del lavoro che, a dieci anni dall’inizio della crisi, è segnato da “debolezza strutturale e precarietà”, così come emerso dal rapporto della Fondazione di Vittorio.
“Per generare nuove opportunità di lavoro – spiega la dirigente sindacale – è indispensabile favorire gli investimenti, a partire da quelli pubblici”. Inoltre “servono ammortizzatori sociali universali. Il ricorso al loro utilizzo, dopo aver registrato un picco negli anni acuti della crisi, oggi è pari al 2008, un dato condizionato anche dai cambiamenti che ne hanno determinato la diminuzione della capacità di copertura. Riteniamo indispensabili strumenti che consentano effettivamente di accompagnare i processi di riqualificazione e riorganizzazione del lavoro con la garanzia del mantenimento dell’occupazione e del reddito per i lavoratori”. “Infine – aggiunge Scacchetti – è necessario riordinare le tipologie contrattuali, è importante favorire i contratti a tempo indeterminato introducendo vincoli di deterrenza all’utilizzo di quelli a termine a partire dal ripristino delle causali”.
“Nel lavoro che cambia, per trasformazioni tecnologiche e di mercato, la centralità dell’azione pubblica non può non essere quella di ridurre i tassi di disoccupazione e favorire il lavoro dignitoso”, conclude Scacchetti.
La sintesi e lo studio della Fondazione Di Vittorio
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Guggiari sulle liste di attesa in sanità: “Il ‘fai da te’ e la strisciante continua privatizzazione non sono la soluzione”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 16, 2018
Guggiari sulle liste di attesa in sanità: “Il ‘fai da te’ e la strisciante continua privatizzazione non sono la soluzione”
Il Segretario CGIL chiede l’intervento delle istituzioni locali
Siena, 16 marzo 2018 – La trasparenza delle informazioni pubblicate sui siti web dell’AUSL7 e dell’AOUS, ed aggiornate a marzo 2018, ci permette di fare il punto della situazione dei tempi di attesa per i cittadini, almeno per le principali prestazioni diagnostiche e visite richieste. Purtroppo si registrano ancora delle condizioni insostenibili.
Intanto sul fronte territoriale di area vasta non c’è omogeneità, nemmeno in riferimento a come si trattano secondo le urgenze le medesime prestazioni. Stessa cosa anche a Siena in non pochi casi, se prendiamo a riferimento le quattro zone che sono monitorate. Tuttavia la cosa che più salta agli occhi sono i tempi di risposta del sistema sanitario pubblico: ancora troppo alti soprattutto per l’AOUS, cosa che influenza sicuramente il ritardo accumulato generalmente nelle risposte che vengono fornite complessivamente per la zona senese in raffronto con la Valdelsa, la Valdichiana e l’Amiata. A volte potremmo anche dubitare dell’effettiva rispondenza di alcuni dati alla realtà.
Dovrebbe ormai essere chiaro a tutti che dalle liste di attesa dipendono molto alcune cose, ed in particolare la possibilità per alcuni di curarsi adeguatamente e la strisciante continua privatizzazione del sistema sanitario a favore di soggetti che praticano tempi di risposta e costi del tutto, ed a volte anche più, concorrenziali. Questo meccanismo rischia di svuotare la sanità pubblica in barba alla Costituzione per gli effetti che produce sulla uniformità e accessibilità delle risposte.
Il fenomeno delle liste di attesa non è ovviamente il solo problema. Basti pensare, per esempio, al rapporto e al disequilibrio fra la deospedalizzazione dei pazienti ed i servizi sanitari territoriali – non solo per la cronicità – o alle difficoltà di nascita e di funzionamento delle Case della Salute ed il loro rapporto con i servizi dell’emergenza ed urgenza. Ma in particolare dalle liste di attesa passa molto del consenso che i cittadini possono dare o negare al sistema, a partire dalle attese per le prenotazioni telefoniche spesso lunghe e quindi logoranti.
Ho non raramente la sensazione, parlando con i lavoratori ed i pensionati di ambo i sessi, che un certo ‘fai da te’ sia considerato premiante in rapporto alla sanità pubblica.
La sanità deve rimanere un presidio pubblico accessibile da tutti in modo trasparente. Lo Stato non può arretrare ancora, a partire dai finanziamenti che vi destina. E nemmeno la sanità pubblica può essere messa in contrapposizione con la formazione dei cittadini. Sono due pilastri della convivenza comune e del dettato costituzionale da rimarcare in un momento in cui 1/3 dei cittadini italiani è a rischio povertà.
Questo tema delle liste di attesa riguarda ovviamente coloro che dirigono le strutture sanitarie – che tuttavia mi sembrano consapevoli delle necessità – ed ai quali chiedo comunque ulteriori e, se necessario, maggiori sforzi.
Credo però che anche le istituzioni locali debbano prendere parte, spronare e monitorare affinché si determini finalmente un cambiamento di rotta, un’omogenea condizione di area vasta, un utilizzo delle potenzialità che ci sono ed un’adeguata attenzione del bilancio statale.
Claudio Guggiari, Segretario Generale CGIL Siena
FP CGIL e RSU Comune Colle di Val d’Elsa: “Ci si esprima in modo più attento e rispettoso nei confronti di tutti i lavoratori”.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 16, 2018
FP CGIL e RSU Comune Colle di Val d’Elsa: “Ci si esprima in modo più attento e rispettoso nei confronti di tutti i lavoratori”.
Colle di Val d’Elsa, 16 marzo 2018 – Alla luce dei recenti articoli apparsi sulla stampa e di quanto espresso durante l’ultima riunione del Consiglio Comunale in merito al personale del Comune di Colle di Val d’Elsa, la FP CGIL e la RSU ritengono opportuno fare alcune precisazioni per non alimentare il discredito sui dipendenti comunali.
Conosciamo bene la situazione e le condizioni in cui il personale si trova ad operare, sia per carenza di organico che di mezzi. L’uscita per mobilità volontaria di alcuni funzionari dipendenti del Comune ha determinato indubbiamente un vuoto sia professionale sia umano, è evidente come vi siano delle difficoltà oggettive nella gestione della struttura, ma non possiamo avallare il concetto che ci pare venga sottinteso e cioè che il personale rimasto sia scarsamente qualificato.
Riteniamo giusto sottolineare che i dipendenti attualmente in ruolo presso questa Amministrazione comunale sono in possesso di sicura professionalità, di esperienza maturata nel corso della loro attività lavorativa e di senso di responsabilità. Inoltre svolgono giornalmente il proprio lavoro con il massimo impegno con prestazioni di qualità elevata, a volte anche superiori alla propria qualifica.
La FP CGIL e la RSU si auspicano che per il futuro, quando si vogliono affrontare le problematiche relative al funzionamento della struttura amministrativa del Comune, sia tramite i mass media che in Consiglio comunale, ci si esprima in modo più attento e rispettoso nei confronti di tutti i lavoratori.
Non vogliamo entrare nella polemica politica, ma se i vari gruppi del Consiglio Comunale fossero veramente interessati ai problemi del personale siamo disponibili a dare loro, in termini costruttivi, il nostro punto di vista.
La FP CGIL e la RSU del Comune di Colle di Val d’Elsa
31 marzo: ultimo giorno per l’indennità di disoccupazione agricola
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 16, 2018
Hai lavorato nel 2017
con un contratto a termine in agricoltura?
Forse hai diritto
all’indennità di disoccupazione
e non lo sai.
Il termine per la domanda scade
il 31 marzo 2018.
Recati presso gli uffici
del Patronato INCA CGIL
della provincia di Siena.
Argomenti: CGIL, disoccupazione agricola, INCA, patronato, servizi |