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25 novembre: al Liceo Galilei di Siena il progetto “Io voglio vivere”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 22, 2016

banner_violenza_donne25 novembre 2016: giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Al Liceo Galilei di Siena il progetto “Io voglio vivere”

Siena, 22 novembre 2016 – Venerdì 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nell’Aula Magna del liceo Galilei di Siena dalle ore 10.30 alle ore 12.20 avrà luogo l’iniziativa “Io voglio vivere”, in collaborazione con il Coordinamento donne della Lega Spi Cgil di Siena e l’Associazione “Donne di carta” del Centro Mara Meoni.

Verranno proiettati i video realizzati dalle studentesse e dagli studenti toscani a seguito di un concorso indetto dal sindacato pensionati SPI CGIL regionale: le ragazze e i ragazzi hanno raccontato come si può combattere la violenza sulle donne e cosa pensano del femminicidio.

A seguire, all’interno del progetto “la metamorfosi in lettore: leggere per capire, informarsi per vivere”, studenti e studentesse del Galilei leggeranno e reciteranno brevi passi da prose e poesie sulla violenza contro le donne, sull’amicizia, l’amore, la non violenza e la pace, fornendo anche consigli bibliografici per l’approfondimento e la riflessione.

Quindi si aprirà il dibattito condotto da un’operatrice culturale e da un’operatrice dei Centri Antiviolenza.

Le donne dello SPI CGIL di Siena invitano tutti i mass media locali ad intervenire.

Argomenti: CGIL, donne, SPI |

25 novembre giornata internazionale contro la violenza sulle donne: la lettera del Segretario provinciale agli iscritti

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 22, 2016

foto striscione cgil siena x donne

lettera di claudio guggiari, segr gen cgil siena, agli iscritti

Argomenti: 25 novembre, CGIL, donne |

26 novembre ‘NON UNA DI MENO’: manifestazione nazionale a Roma

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 22, 2016

15107476_10154751562358988_4499934486488034789_nbanner-contro-violenza-donneda www.cgiltoscana.it
La manifestazione nazionale delle donne contro la violenza maschile convocata per il 26 novembre a Roma sarà aperta dalle donne con lo striscione unitario #nonunadimeno.
A seguire tutt@ coloro che si riconoscono nella lotta contro la violenza maschile sulle donne. Per le strade della capitale sfilerà una marea colorata in cui ognun@ potrà sentirsi a proprio agio. Appuntamento in piazza della Repubblica alle ore 14.
Sono tante le donne della Cgil che da tutta Italia si stanno mobilitando per essere a Roma il 26 novembre, alla manifestazione nazionale ‘Non una di meno’ promossa da Udi, Dire e IoDecido per dire basta alla violenza sulle donne. Lo rende noto Loredana Taddei, responsabile Politiche di genere della Cgil.
“La violenza contro le donne, dentro e fuori la famiglia – spiega la responsabile delle politiche di genere della Cgil LoredanaTaddei – continua ad aumentare in modo preoccupante, come in aumento è la percentuale dei figli che hanno assistito a episodi di violenza sulla propria madre, con le conseguenze anche di tipo relazionale, a cui queste bambine e bambini andranno incontro nella loro vita”.
Con pullman e treni provenienti da tutte le regioni, dalla Lombardia all’Emilia Romagna alla Sicilia, anche le donne della Cgil scenderanno in piazza perché venga efficacemente contrastata la violenza, che dal lavoro alla salute sessuale e riproduttiva viene esercitata quotidianamente nei confronti del genere femminile e che ne mina alle fondamenta la libertà”.

Argomenti: CGIL, donne |

Lavoro in Toscana: voucher 2016 supereranno 10 milioni. Cresce cig, scende quota assunti tempo indeterminato

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 21, 2016

CGIL_Lavoro_striscioneLavoro: Cgil Toscana, voucher 2016 supereranno 10 milioni Sindacato cresce cig, scende quota assunti tempo indeterminato
da www.cgiltoscana.it

I voucher lavoro in Toscana a fine anno supereranno quota dieci milioni: è la previsione della Cgil regionale, che oggi ha presentato il focus sull’economia realizzato da Ires, secondo cui nei primi otto mesi del 2016 sono stati venduti 7,1 milioni di voucher, con un aumento del 42,4% sul 2015, anno in cui si era registrata una crescita del 85,5% sul 2014. Lo stock di occupati cresce in tre mesi del 2,9%, ma le nuove assunzioni complessive dei nove mesi calano del 7%, con un -31,3% per i tempi indeterminati la cui quota sul totale scende in un anno dal 27,6% al 20,4%, mentre per il lavoro a termine sale dal 54,7% al 61,3%. Cresce la cassa integrazione, con un saldo del +5% rispetto ai primi tre trimestri del 2015, da 26,5 a 27,8 milioni di ore: si ridimensiona la Cig ordinaria (-31%), mentre cresce la straordinaria (+9%), che supera i 19 milioni di ore. Per quanto riguarda l’indennità di disoccupazione, le prestazioni di sostegno al reddito sono aumentate del 15,8% rispetto ai primi nove mesi 2015. Il numero dei percettori di trattamenti di disoccupazione come Aspi, Naspi, e Dis-coll è cresciuto di 16.475 unità.(ANSA).

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Notizia del: lun 21 nov, 2016

Argomenti: CGIL |

Chiusura sede di Siena 1 dicembre

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 21, 2016

Giovedì 1 dicembre la sede della Cgil di Siena (La Lizza, 11)

rimarrà chiusa

Argomenti: camere del lavoro, CGIL |

Lavoro: assunzioni a termine e stagionali pari 75% nuovi rapporti lavoro, BOOM voucher

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 19, 2016

Lavoro_manifestazioneLavoro: FDV Cgil, assunzioni a termine e stagionali pari 75% nuovi rapporti lavoro Boom voucher, – 32,3% assunzioni a tempo indeterminato primi nove mesi 2016

Pubblicato il

Roma, 19 novembre – Nel settore privato, nei primi nove mesi del 2016, le assunzioni a tempo indeterminato sono state 926 mila. 443 mila in meno ( – 32,3%) rispetto allo stesso periodo del 2015 e inferiori anche rispetto allo stesso periodo del 2014 e 2013.

Le assunzioni a termine, in forte crescita, oltre 2,7 milioni, e le assunzioni stagionali pari a 470 mila unità, rappresentano quasi il 75% dei nuovi rapporti di lavoro.

Sempre nei primi nove mesi del 2016, sono stati acquistati in Italia oltre 109 milioni di voucher, con un incremento rilevante rispetto allo stesso periodo del 2015 (+34,6%) e ancora più significativo rispetto allo stesso periodo del 2014 (+128%).

Anche le trasformazioni in tempo indeterminato (226 mila) nei primi nove mesi del 2016 sono calate rispetto allo stesso periodo del 2015 ( ‑ 118 mila) e del 2014 ( ‑ 39 mila).

Il saldo occupazionale complessivo (attivazioni/cessazioni) del tempo indeterminato (incluse le trasformazioni che però riguardano rapporti di lavoro già esistenti) resta attivo (+47 mila) anche se drasticamente ridotto rispetto al 2015 (+ 520 mila) e inferiore anche al dato 2014 (+ 105 mila).

E’ quanto emerge da uno studio della Fondazione Di Vittorio, che rielabora i dati dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps.

Per la Fondazione della Cgil, dunque, “Il lavoro precario e instabile si conferma nel 2016 la forma assolutamente predominante di accesso al mercato del lavoro e l’andamento delle assunzioni del tempo indeterminato nell’anno in corso dimostra ancora una volta in maniera evidente che la crescita dello scorso anno era legata agli incentivi”.

“Il saldo occupazionale complessivo del tempo indeterminato – sottolinea lo studio della fondazione – resta per ora ancora in zona positiva (senza però le trasformazioni, a differenza, del 2015 il saldo è negativo), ma oltre ad essere in fortissimo calo rispetto all’anno precedente è in costante regressione in corso d’anno e addirittura di segno negativo negli ultimi 4 mesi”.

“Questo andamento – avverte la FDV – va letto e interpretato anche in relazione alla forte diminuzione dei pensionamenti. Con lo stesso dato di pensionamenti del 2015, il saldo occupazionale dell’anno in corso risulterebbe, infatti, positivo di solo 8 mila unità”.

Documento
Sintesi

Argomenti: CGIL |

30 novembre: “Le ragioni del NO” di ANPI, ARCI e CGIL

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 18, 2016

vol-le-ragioni-del-no-siena-30-nov30 novembre 2016 ore 17,30

Saletta dei Mutilati – Siena (Viale Maccari, 1)

 

Silvia Folchi, Presidente ANPI Siena

Claudio Guggiari, Segretario Generale CGIL Siena

Serenella Pallecchi, Presidente ARCI Siena

Giovanni Sapia, Prof. in pensione Univ. di Siena

ne parlano con Niccolò Cerulli, Unione degli Universitari

 

 

Argomenti: CGIL, Costituzione, referendum |

Domani Festa di LiberEtà a San Gimignano con Sergio Staino

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 18, 2016

vol-poggibonsi-spi-festa-di-libereta-2016SABATO 19 NOVEMBRE LA FESTA LIBERETÀ DELLO SPI CGIL A SAN GIMIGNANO: INTERVERRÀ SERGIO STAINO

San Gimignano, 18 novembre 2016 – Nel pomeriggio di Sabato 19 novembre presso il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “R. De Grada” (Via Folgore, 11) di San Gimignano si svolgerà la Festa di LiberEtà, il mensile del Sindacato Pensionati SPI CGIL.

Si partirà alle ore 15,30 con una visita guidata alla Spezieria di Santa Fina, a cura di Marinella Franchi, per poi proseguire alle ore 16,15 con un intermezzo musicale, Cristina Billing alla tastiera e Lorenzo Morrocchi al flauto, che anticiperà l’intervento di Sergio Staino sulla rivista LiberEtà e sul suo lavoro da vignettista.

Parteciperanno: Gianna Coppini (Coordinamento donne provinciale SPI CGIL), Susanna Salvadori (Assessore Comune di Poggibonsi), Carolina Taddei (Assessore Comune di San Gimignano), Gabriele Viviani (SPI CGIL Siena), Rosanna Bottari (SPI CGIL Poggibonsi).

La Festa del Sindacato pensionati della CGIL proseguirà alle ore 19,00 con una merenda-cena.

L’iniziativa è organizzata con il Patrocinio dei Comuni di Poggibonsi e San Gimignano

Argomenti: LiberEtà, pensionati, SPI, valdelsa |

22 novembre a Colle: NOi ci riprendiamo il futuro: votiamo NO!

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 17, 2016

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MARTEDI’ 22 novembre alle ore 21,15
a COLLE VAL D’ELSA
Casa del Popolo BOTTEGA ROOT
Piazza Unità dei Popoli
iniziativa politica di APPROFONDIMENTO SULLE RAGIONI DEL NO AL REFERENDUM COSTITUZIONALE del 4 Dicembre
intervengono:
EUGENIO MACCHIA imprenditore ANPI
CLAUDIO GUGGIARI segretario provinciale CGIL
ALFONSO GIANNI giornalista
a seguire dibattito

 

Argomenti: CGIL, Costituzione, referendum |

Referendum Costituzionale: Cgil, è una questione di merito. Non di titoli. È una questione di coerenza. Di sistema

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 16, 2016

00137203Referendum Costituzionale: Cgil, è una questione di merito. Non di titoli. È una questione di coerenza. Di sistema


La Cgil lo ha scritto nelle tesi congressuali del 2014 (ma anche in quelle del 2006), e in un documento approvato dal direttivo nazionale nel 2013 (e perfino in uno del 2001) che era favorevole al superamento del bicameralismo paritario e alla trasformazione del Senato in una Camera rappresentativa di Regioni e Autonomie locali, che la riforma del Titolo V, operata nel 2001, andava rivista perché alcune materie (non tutte) affidate alla legislazione concorrente sarebbe stato meglio fossero di competenza statale. Lo ha scritto nel 2013 e nel 2014 che auspicava una riforma dell’istituto referendario e un allargamento degli strumenti di partecipazione dei cittadini, e che riteneva necessaria l’istituzione delle Città Metropolitane e una riforma degli enti locali finalizzata a creare un sistema integrato dei livelli istituzionale in cui fossero chiari e definiti i ruoli di Regioni, enti di area vasta e comuni.

La Cgil ha discusso, votato e approvato i documenti citati, frutto di un’elaborazione di merito sviluppatasi nel corso degli anni. E a partire dalle posizioni espresse in questi documenti, la nostra organizzazione ha affrontato fin dal primo giorno il dibattito sulla riforma costituzionale, oggi oggetto di referendum confermativo, stando al solo merito delle proposte avanzate, senza alcun interesse e attenzione per le personalizzazioni in corso.

Ne sono testimoni il Ministro Maria Elena Boschi e il Governo tutto, alla cui consultazione, promossa in occasione della presentazione della prima bozza del 12 marzo 2014, abbiamo risposto nel merito delle proposte avanzate.

Ne è testimone il Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, Anna Finocchiaro, che ci ha ricevuto, con la Commissione tutta e lo stesso Ministro per le Riforme, in audizione il 24 aprile del 2014.

Ne è testimone l’ufficio di Presidenza della Commissione Affari Costituzionali della Camera, cui inviammo una memoria scritta con le nostre successive considerazioni maturate nel corso dell’iter legislativo seguito dalla riforma.

Ne sono testimoni le migliaia di lavoratrici e lavoratori che sono stati protagonisti delle tante assemblee e dibattiti organizzati per informare e discutere della riforma in attuazione di quanto disposto dal documento di merito approvato dal direttivo nazionale il 24 maggio di quest’anno, a iter della riforma concluso, e in seguito alle quali è stato approvato l’ordine del giorno che, in ragione di tutte le criticità di merito espresse, ha dato indicazione di votare NO, ferma restando la libertà di posizioni individuali.

Il Senato non potrà essere rappresentativo di Regioni e Autonomie in modo efficace per la sua composizione e per le funzioni che gli vengono attribuite (poco incisive sulle materie che hanno una ricaduta sui territori) che non gli consentiranno di essere luogo di cooperazione istituzionale tra Stato, Regioni e Comuni dove poter realizzare una visione plurale dell’interesse pubblico.

Il procedimento legislativo, per come è articolato, sarà più complesso e incerto di quello attuale.

Il Titolo V opera una centralizzazione eccessiva delle competenze senza lasciare uno spazio garantito di autonomia alle Regioni volto a favorire processi di innovazione e sperimentazione capaci di rispondere alle esigenze specifiche del singolo territorio… salvo che per le Regioni a Statuto Speciale e per quelle in equilibrio di bilancio. Si scrive centralizzazione, si legge disuguaglianze sociali.

Gli strumenti di partecipazione dei cittadini, ad eccezione del “quorum mobile” per i referendum abrogativi, sono solo annunciati, così come il sistema di garanzie per opposizioni e minoranze, mentre si consegna al Governo la possibilità di dettare l’agenda parlamentare con l’istituto del “voto a data certa”.

È prima di tutto una questione di coerenza di sistema. E questa riforma, a nostro giudizio, non ne ha.

Ringraziamo gli amici del ‘Comitato Basta un Sì’ per averci dato l’occasione di ripercorrere brevemente il percorso di dibattito ed elaborazione svolto dalla nostra organizzazione in questi anni, un percorso caratterizzato, come potrete leggere, dalla volontà di stare al merito delle proposte avanzate. E si sa, se si sta al puro merito, soprattutto di un tema tanto complesso come l’assetto istituzionale di un Paese bello e complicato come il nostro, non ci si può fermare ai soli titoli.

Argomenti: Costituzione, referendum |

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