Lavoro: il 70% dei nuovi rapporti è precario
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 20, 2016
Lavoro – Senza incentivi frenano i contratti stabili
Le assunzioni dei datori privati sono state 2.076.000, con una riduzione di 263.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (- 11,2%). Questo rallentamento ha coinvolto essenzialmente i contratti a tempo indeterminato: -280.000, pari a -34% sui primi cinque mesi del 2015. “Il calo – evidenzia l’Inps – è da ricondurre al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, anno in cui dette assunzioni potevano beneficiare dell’abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di tre anni”.
Da registrare poi la forte contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (-37%). Per i contratti a tempo, nei primi cinque mesi del 2016, si registrano 1.441.000 assunzioni, in linea con gli anni precedenti (+ 0,6% sul 2015, e + 1,2% sul 2014). Crescono le assunzioni in forma atipica: quelle con contratto di apprendistato sono state 90.000, con un incremento del 10,4% sul 2015. Le cessazioni complessivamente risultano diminuite dell’8,9%.
Nel periodo gennaio-maggio 2016 sono stati venduti 56,7 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto ai primi cinque mesi del 2015, pari al 43%. Questo un altro passaggio della rilevazione: nello stesso periodo del 2015 la crescita dell’utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 75,2%.
“Da una prima lettura dei dati c’è una frenata impressionante dei contratti a tempo indeterminato. In carenza del meccanismo degli incentivi, poi, si dimostra che l’andamento dell’economia non è in grado di fornire occasioni di lavoro per colmare il gap”. Lo dichiara il presidente della Fondazione Di Vittorio, Fulvio Fammoni, ai microfoni di RadioArticolo1. “Fuori dalla logica degli incentivi – quindi – non c’è una crescita dell’economia in grado di assicurare nuovi posti di lavoro”.
La precarizzazione “torna ad aumentare”, osserva Fammoni: “Quasi il 70% dei nuovi rapporti di lavoro è instabile. E poi c’è un vero e proprio boom dei voucher, ovvero il massimo dell’instabilità, che rappresentano un grave problema per le persone. Se si conferma la tendenza quest’anno supereremo i 130 milioni di voucher venduti nell’arco di tutto il 2016. Uno strumento non solo ingiusto, ma che può anche nascondere dentro di sé ulteriori meccanismi di sfruttamento e frode”.
Sulla capacità di intervento del governo, infine, “temo che il meccanismo messo in atto dal ministero del Lavoro non sarà in grado di intercettare lo sfruttamento e riportarlo ad una situazione normale”.
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Voucher, sfuma il confine tra lavoro formale e informale
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LIBERART: premio artistico SPI CGIL
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 20, 2016
LIBERART: premio artistico SPI CGIL
Lo SPI CGIL di Siena ha indetto un CONCORSO DI POESIA riservato ai pensionati o agli ultracinquantacinquenni, anche se non pensionati, residenti nella provincia di Siena e che esercitano la loro arte in modo non professionale. Le opere dovranno essere presentate entro il 15 ottobre 2016. Una giuria esaminerà le opere ed assegnerà i 3 premi (primo classificato 500,00 euro, secondo 300,00 euro e terzo 150,00 euro) durante una cerimonia che si svolgerà il 16 dicembre 2016 alle ore 16,00 presso Palazzo Patrizi, via di Città 75, a Siena. Chi fosse interessato può consultare il bando presso le sedi territoriali CGIL o sul sito www.spicgilsiena.org oppure ricevere notizie telefonando allo 0577-254834 o scrivendo una e-mail a spi.si@siena.tosc.cgil.it
Lavoratori pagati coi buoni pasto
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 19, 2016

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Compila il questionario su tirocini e stage
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 18, 2016
Compila il questionario su tirocini e stage
da fb CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro
I tirocini sono una nuova forma di sfruttamento o servono davvero per formarsi e trovare lavoro? Noi vogliamo vederci più chiaro! Se sei uno dei tanti giovani, e non solo, che ha svolto o sta svolgendo un tirocinio extracurriculare (non obbligatorio nel proprio percorso di studi) compila il questionario e raccontaci la tua storia su facebook.
Il tempo stimato per la compilazione del questionario è di 5 minuti ed è rigorosamente anonimo.
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Fisac Siena sulla riscossione tributi
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 18, 2016
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Lettera sul terrorismo del segretario generale, Susanna Camusso, alle iscritte e agli iscritti della Cgil
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 18, 2016
La Cgil è una grande organizzazione sindacale aperta, fondata sulla libertà di adesione, che non conosce e rifiuta discriminazioni di carattere religioso o di provenienza geografica. Democrazia e libertà sono il nostro dna e sono il fondamento della nostra Costituzione.
Sono questi principi e valori che noi, il nostro Paese e l’Europa considerano inviolabili e che vogliamo strenuamente difendere.
Li abbiamo conquistati con il sangue e con il dolore dei nostri padri che ci hanno aiutato a costruire un continente in pace. Abbiamo combattuto la paura, l’odio razziale, la fame, le diseguaglianze. Abbiamo avviato la costruzione di un’Europa prospera e solidale. Si è trattato di un sogno che ha iniziato a realizzarsi che non vogliamo perdere ma difendere e avverare.
Per questo non vogliamo né possiamo rassegnarci all’Europa della paura.
Più volte nella nostra storia siamo stati chiamati a difendere la democrazia.
L’abbiamo fatto senza tentennamenti, con il cuore e la forza di una grande organizzazione. Siamo stati in prima linea a combattere il terrorismo che dilagava nel nostro Paese. Non siamo stati ad osservare ma siamo stati protagonisti del risveglio delle coscienze, dello scontro con le organizzazioni eversive, della lotta a qualsiasi ambiguità. Non ci sono stati né dubbi, né incertezze perché mai il terrorismo può trovare giustificazione alcuna, siano esse economiche o sociali, tantomeno ideologiche o religiose.
Siamo stati nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle università, nelle strade e nelle piazze d’Italia. Listavamo a lutto le nostre bandiere, piangevamo i morti del nostro Paese e programmavamo l’iniziativa politica, spiegavamo le nostre ragioni, organizzavamo il contrasto fattivo ai terroristi.
Non eravamo soli, ovviamente, ma quella scelta, quel dire a viso aperto da che parte stavano la Cgil, le sue donne e i suoi uomini, ha contribuito a debellare il terrorismo, a porre un argine alle stragi e alle uccisioni, ad assicurare alla giustizia i criminali. Lo abbiamo fatto per non vivere nella paura, per difendere la libertà e la democrazia. Da allora, ogni giorno, abbiamo confermato e rinnovato quell’impegno.
La paura non è più nelle piazze o nelle strade delle nostre città, ma nelle piazze e per le vie della nostra Europa. Le stragi in Spagna, Inghilterra, Belgio, Francia mettono in discussione quanto abbiamo faticosamente costruito sino a oggi e genera una paura cieca quanto distruttiva. E la paura alimenta false e pericolose risposte xenofobe e razziste. Si alzano muri, si chiudono frontiere, si rompe la solidarietà tra gli uomini, i deboli e gli oppressi, non si riconosce più e si combatte il diverso. La paura rende fragili la libertà e la democrazia così duramente e faticosamente conquistate.
È ora di scegliere.
Non basta più reagire con le dichiarazioni dell’organizzazione o dei suoi autorevoli dirigenti. È ora che tutti noi e tutte noi prendiamo in mano il nostro destino e il nostro futuro.
Non vogliamo che vinca la paura, l’orrore, la morte.
Bisogna combattere l’indifferenza, attivarsi per garantire il necessario contrasto, non accettare ambiguità, impedire anche i silenzi. Rispettare ed esigere rispetto da parte di tutti, a cominciare da noi, dei nostri valori, della nostra democrazia, della nostra libertà. Non sono scelte negoziabili. Sono le ragioni della nostra convivenza libera e democratica. Lo sentiamo come un dovere collettivo, di ciascuno di noi.
Non è più un problema che possiamo delegare ad altri. Dobbiamo tornare nelle strade, nelle piazze, in tutti i luoghi di lavoro. Dobbiamo tornare a essere tutti protagonisti. Dobbiamo tornare a difendere e promuovere con ancora più forza i nostri valori di libertà, democrazia, eguaglianza e solidarietà.
Susanna Camusso
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Nizza: Cgil, apprensione, dolore e solidarietà
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 15, 2016
da www.cgiltoscana.it
Maurizio Brotini (Segretario Cgil Toscana): un sentimento di orrore, di vicinanza e solidarietà, la consapevolezza che dobbiamo affrontare un gravissimo problema non rimettendo in discussione i nostri principi, i nostri valori, il nostro concetto di civiltà, non rinchiudendoci dentro risposte solo sicuritarie, ma cercando di capire cosa accade a livello mondiale, cosa ha reso possibile, dopo la fine dei blocchi, l’esplosione del terrorismo fondamentalista. Dobbiamo individuare il terreno di coltura che fa si che tante persone possano ritrovarsi in una logica aberrante. L’attentato di Nizza e quelli che l’hanno preceduto parlano alle coscienze e alla ragione, devono indurci a dare risposte democratiche, progressiste, efficaci.
Manifestazione di solidarietà ai francesi, la Cgil di Firenze accoglie l’invito del sindaco Nardella e stasera sarà in piazza Signoria.
Paola Galgani: “Non sembri inutile un altro presidio, è nello stare insieme la più alta forma di ribellione alla violenza”
Alle 19 ci sarà in piazza della Signoria una manifestazione in solidarietà con i francesi nuovamente colpiti da un tragico attentato avvenuto, questa volta a Nizza e proprio il 14 luglio, festa nazionale e data simbolo della libertà. La Cgil di Firenze accoglie l’invito del sindaco Nardella a partecipare e invita iscritti e simpatizzanti a fare altrettanto. Dice Paola Galgani, segretaria generale Cgil Firenze: “Saremo in piazza anche noi, e non sembri inutile un altro presidio dopo i tanti cui purtroppo abbiamo dovuto partecipare in questa terribile stagione terroristica: è nello stare insieme, dichiarandoci i valori in cui crediamo, che esercitiamo la più alta forma di ribellione alla violenza e alla morte. Ripartiamo dalla pace” #PrayforNice
“Apprensione, dolore e solidarietà. Vicini al popolo e al governo francese. #Nice #France #14juillet”. Questo il testo di un tweet lanciato nella notte dalla Cgil nazionale dopo la notizia del tragico attentato a Nizza.
Argomenti: CGIL |
Lavanderie industriali, dopo un anno di trattative è arrivato il Ccnl.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 15, 2016
Lavanderie industriali, dopo un anno di trattative è arrivato il Ccnl. Previsto un aumento medio sui minimi di 70 euro
Tante le novità nella parte normativa: contributo aggiuntivo dello 0,20% a carico delle imprese sul welfare contrattuale, frazionabilità dei congedi parentali e miglioramenti in materia di part-timeDopo oltre un anno di intense trattative, nella tarda serata di mercoledì 13 luglio a Roma, tra Assosistema-Confindustria e Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, è stata siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto del settore delle lavanderie industriali, il sistema industriale integrato di beni e servizi tessili, medici e affini (oltre 20.000 i lavoratori interessati, dipendenti da circa 750 piccole e medie imprese), scaduto il 30 giugno 2015.
L’intesa prevede un aumento medio sui minimi di 70 euro (cat A3), distribuito in tre tranche: 30 euro, dal 1 luglio 2016; 20 euro, dal 1 luglio 2017; 20 euro, dal 1 luglio 2018. Confermato inoltre l’elemento perequativo di 200 euro per le imprese che non effettuano la contrattazione di secondo livello. Soddisfatti i sindacati per l’intesa raggiunta, che sarà subito sottoposta alle assemblee dei lavoratori per la loro valutazione dell’esito della trattativa. Nel campo normativo, migliorate le informazioni sulle relazioni industriali e sulla partecipazione. Una novità di rilievo la stesura della “clausola sociale” per garantire la piena occupazione, soprattutto nel caso delle gare di appalto.
Sul capitolo del welfare contrattuale, viene riconosciuto il contributo aggiuntivo dello 0,20% a carico delle imprese per finanziare la polizza assicurativa stipulata da “Previmoda” per coprire la premorienza e l’invalidità permanente. Molte, inoltre, le novità sul delicato tema dei diritti. Tra queste la frazionabilità dei congedi parentali in ore dei permessi stessi e loro utilizzo fino ai 12 anni di età del minore. Per le adozioni nazionali e internazionali, riconoscimento di una aspettativa complessiva di 30 giorni (15 all’estero per incontro con il minore; 15 per procedure per ingresso del minore in famiglia), mentre per i lavoratori diversamente abili è prevista la frazionabilità dei permessi di cui alla legge 104 e l’utilizzo del congedo triennale per figli portatori di handicap fino a 12 anni. Novità anche sui congedi per le donne vittime di violenza di genere e sua frazionabilità (1 mese su 3). Infine, per il part-time è prevista un’indennità di disponibilità alle clausole elastiche pari a 1,50% e introduzione di ulteriori casistiche per il recesso delle clausole stesse. da rassegna.it
Argomenti: CGIL |
Guggiari su FLORAMIATA e la vicenda dei ‘CERTIFICATI BIANCHI’
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 14, 2016
FLORAMIATA: LA CGIL RISPONDE AL CORRIERE DI SIENA SULLA VICENDA DEI ‘CERTIFICATI BIANCHI’
Siena, 14 luglio 2016 – “E’ inaccettabile che un quotidiano locale si presti a delle battaglie strumentali in una fase così delicata per la vita di Floramiata e dei suoi lavoratori. Come inaccettabile è il tentativo di collegare la critica ad un progetto che vedeva il credito d’imposta e i ‘certificati bianchi’ come ragione stessa di sopravvivenza e rilancio dell’azienda alla mancata scelta di un ulteriore periodo di affitto a favore di Floramiata Servizi, per altri 6 mesi, come condizione necessaria e sufficiente alla continuazione dell’attività attraverso il riconoscimento dei ‘certificati bianchi’”.
Inizia così la dura nota del Segretario provinciale della Cgil Claudio Guggiari a seguito dell’articolo su Floramiata pubblicato ieri dal Corriere di Siena.
“È evidente infatti – prosegue Guggiari – che 6 mesi, dall’agosto dell’anno scorso, non sarebbero stati comunque sufficienti a dirimere la questione con il gestore sugli stessi certificati che, ci permettiamo di dire, giuridicamente potrebbe non essere terminata”.
“Come è chiaro che sulla base di una gestione assolutamente negativa che ha bruciato decine di milioni di risorse pubbliche – aggiunge il Segretario – il Giudice e le procedure concorsuali hanno deciso le sorti di Floramiata Servizi e di Floramiata S.p.A., non la CGIL, come sembra invece voler insinuare il giornale. Il Corriere di Siena sta cercando di sostenere la tesi dello scarica barile che altri soggetti, che hanno penosamente gestito la vicenda in questi anni, tentano di fare”.
“Abbiamo sempre sostenuto con coerenza denunciando più volte la drammatica situazione aziendale, e per questo ricevendo più di una critica, – sottolinea Claudio Guggiari – che Floramiata ha bisogno di un vero progetto industriale che può essere supportato e non sostituito dal credito d’imposta derivante dall’utilizzo della risorsa geotermica. Occorrono investimenti, nuovi progetti produttivi, capacità finanziaria ed imprenditoriale”.
“Speriamo che il tentativo di cercare un capro espiatorio – conclude il Segretario provinciale della Cgil – non sia il sintomo di un fallimento totale dell’azione di qualche istituzione locale al cospetto della seconda gara d’asta per la vendita dell’azienda. Certo è che la prospettiva di Floramiata ha bisogno di prescindere dalle attenzioni ‘troppo’ interessate di certe Istituzioni, a cui è giusto ricordare la miracolosa iniziativa sulla cannabis, nuovo ‘eldorado’ per Floramiata, di cui si sono perse le tracce, e il sostegno a corsi di formazione, intrisi di razzismo territoriale, che hanno colpevolmente illuso troppi disoccupati, un’altra volta ingannati da falsi portatori di comode soluzioni”.
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Lami (Cgil): buoni pasto, ultima frontiera precarietà, Jobs Act da cambiare, voucher da abolire
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 14, 2016
Lami (Cgil): buoni pasto, ultima frontiera precarietà, Jobs Act da cambiare, voucher da abolire
Pugno duro contro i datori di lavoro, ma il Jobs Act che commina la sola sanzione amministrativa per chi paga lavoratori al nero andrebbe modificato e i voucher aboliti.“Pugno duro contro quei datori di lavoro che pagano le prestazioni con buoni pasto. Condivido la presa di posizione del Presidente Rossi, ma il Jobs Act che commina la sola sanzione amministrativa a chi paga lavoratori al nero andrebbe modificato e i voucher aboliti.
Chi paga attraverso i buoni pasto, oltre a denigrare una categoria fatta anche da imprenditori seri, toglie la dignità ai lavoratori. Per quanto riguarda i voucher, come troppo spesso accade, se ne sta facendo un uso abnorme e che nulla ha a che vedere con le finalità per cui erano nati. E fu così che molti ragazzi che trovano lavori stagionali, vengono retribuiti attraverso voucher oppure, peggio ancora, con i buoni pasto. Allo stato non mancano certo gli strumenti per accertare questi soprusi. E’ vero, le leggi ci sono, andrebbero applicate e in alcuni casi modificate. La Cgil, ad esempio, pensa che i voucher andrebbero aboliti, ci sono i contratti a chiamata per chi deve lavorare in un bar o in un ristornate per mezza giornata, per gli altri ci sono i contratti stagionali”.
Mirko Lami (segretario regionale Cgil Toscana)
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